Recentemente, la Lega ha proposto un'interrogazione parlamentare sul rito della macellazione islamica. Tale rito prevede infatti che gli animali vengono sgozzati, appesi a testa in giù e lasciati a morire dissanguati MENTRE SONO ANCORA COSCIENTI, senza stordirli prima. Tutto ciò verrebbe svolto allo scopo di "purificare" le carni di questi animali, altrimenti considerate "impure"
Molte associazioni, non solo la Lega, giudicano questo processo incostituizionale con i Diritti degli animali, e in effetti, considerato che un cavallo ci mette 45 minuti a morire dissanguato (l'equivalente del 1° tempo di una partita di calcio!!!) non hanno torto. E non pensate che si tratti di una cosa di scarsa rilevanza! E' accertato infatti che il mercato delle carni macellate secondo l'usanza islamica è in crescente aumento.
Tuttavia, il rito della macellazione islamica è ritenuto legato al diritto della libertà di culto, e quindi consentito. La comunità europea è attentissima alla tutela degli animali, ma c'è un'esplicita deroga legata alla macellazione islamica.
Ciò ha sollevato negli scorsi giorni un vespaio di polemiche all'interno del Parlamento. Anche il ministro Giuliano Amato è intervenuto su questo punto, ribadendo che la macellazione islamica è consentita, ma rammaricandosi di certe usanze crudeli imposte dalla religione.
Io, da animalista convinto, condivido il fatto che la macellazione islamica sia un rito inumano che andrebbe abolito. Sono però altresì convinto che il diritto alla libertà di culto religioso vada tutelato.
La verità, IMHO, è che stà ai singoli fedeli stabilire se, nel caso mangino carne non macellata nel modo "giusto", debbano per forza finire all'inferno. Come al solito, ci sono gli islamici più ragionevoli che pensano che questa sia un'enorme stronzata, e gli ortodossi più intransigenti che non mangerebbero carne "impura" neanche se stessero morendo di fame. Purtroppo, sono sempre questi ultimi a fare notizia!
E' inutile a questo punto prendersela con quei "maledetti islamici" che, in nome di una "fede distorta", minacciano la libertà di questo grande e puro Occidente.
Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che anche per i Cristiani fino a non molto tempo fa c'erano assurde disposizioni religiose in fatto di alimentazione, come il non poter mangiare carne il venerdì (proibitissimo! Pena l'inferno!!!). Perciò non giudichiamo tanto in fretta. La gente deve avere il tempo di capire che molte imposizioni religiose non sono altro che fesserie.
NdSpettro: Scusa ma un post così lungo scritto tutto in quel colore era impossibile da leggere ;)
DISCLAIMER: la domanda che faccio è a livello puramente ipotetico.
E se si scoprisse che la carne, macellata in quel modo, ha valori nutrizionali migliori per gli esseri umani rispetto alla macellazione "nostrana"? :huh:
Secondo me, legittimare la sofferenza di un altro essere vivente con una convinzione, religiosa o meno che sia, è atroce.
In passato sono state aperte discussioni sui quei torturatori di animali che li scuoiavano vivi per mantenerne la pelliccia maggiormente integra e morbida... Immagino che ci sarà una deroga per loro come per gli islamici. ;)
Io, da animalista convinto, condivido il fatto che la macellazione islamica sia un rito inumano che andrebbe abolito. Sono però altresì convinto che il diritto alla libertà di culto religioso vada tutelato.
La verità, IMHO, è che stà ai singoli fedeli stabilire se, nel caso mangino carne non macellata nel modo "giusto", debbano per forza finire all'inferno. Come al solito, ci sono gli islamici più ragionevoli che pensano che questa sia un'enorme stronzata, e gli ortodossi più intransigenti che non mangerebbero carne "impura" neanche se stessero morendo di fame. Purtroppo, sono sempre questi ultimi a fare notizia!
Direi che concordo.
Forse la cosa migliore sarebbe fare una legge che obbliga a segnalare i prodotti macellati con la tecnica islamica in modo che gli utenti, musulmani credenti o meno e anche non musulmani, sappiano cosa stiano mangiando e in modo che ognuno tiri le sue conclusioni. Io penso che molti musulmani credenti davanti a questi fatti possano anche cambiare idea sulla macellazione della carne ma rimanere della loro fede religiosa....
Forse la cosa migliore sarebbe fare una legge che obbliga a segnalare i prodotti macellati con la tecnica islamica in modo che gli utenti, musulmani credenti o meno e anche non musulmani, sappiano cosa stiano mangiando e in modo che ognuno tiri le sue conclusioni.
La legge già prevede questo. Poi se sia attuato o meno non lo so...
Il problema culturale però si ha per quelle persone che cercano l'etichetta apposta per comprare solo animali macellati in tale modo.
Secondo me, legittimare la sofferenza di un altro essere vivente con una convinzione, religiosa o meno che sia, è atroce.
Condivido in pieno questo concetto, come principio generale.
Secondo me la cosa andrebbe proibita, perchè si vanno a dare maggiori diritti (o meglio meno doveri) ad una classe di cittadini. Se io fossi un sadico torturatore di animali potrei scamparla dichiarando di essere musulmano...l'animale ha diritto a morire senza sofferenza, come è giusto che il maltrattamento di animali sia un reato. La libertà religiosa è una cosa, tuttavia la legge di uno stato dovrebbe essere ad un livello superiore.
Per fare un esempio banale: un cattolico divorziato secondo la chiesa non può risposarsi con rito religioso a meno di annullamento eccetera eccetera. Per la legge italiana uno si divorzia e sposa quante volte vuole. Non c'è un contrasto così evidente ma abbiamo due leggi differenti nel regolamentare la stessa materia e quella che è valida è quella dello stato. Concedere una deroga su una base religiosa è profondamente sbagliato perchè allora si viene a formare una legge statale fortemente influenzata da una religione e dal momento in cui in Italia siamo riusciti ad ottenere divorzio ed aborto non mi pare il caso di cedere alla macellazione di animali.
Secondo me la cosa andrebbe proibita, perchè si vanno a dare maggiori diritti (o meglio meno doveri) ad una classe di cittadini. Se io fossi un sadico torturatore di animali potrei scamparla dichiarando di essere musulmano...l'animale ha diritto a morire senza sofferenza, come è giusto che il maltrattamento di animali sia un reato. La libertà religiosa è una cosa, tuttavia la legge di uno stato dovrebbe essere ad un livello superiore.
Per fare un esempio banale: un cattolico divorziato secondo la chiesa non può risposarsi con rito religioso a meno di annullamento eccetera eccetera. Per la legge italiana uno si divorzia e sposa quante volte vuole. Non c'è un contrasto così evidente ma abbiamo due leggi differenti nel regolamentare la stessa materia e quella che è valida è quella dello stato. Concedere una deroga su una base religiosa è profondamente sbagliato perchè allora si viene a formare una legge statale fortemente influenzata da una religione e dal momento in cui in Italia siamo riusciti ad ottenere divorzio ed aborto non mi pare il caso di cedere alla macellazione di animali.
Capisco il tuo pensiero, e condivido le motivazioni che ne sono la base.... ma temo che le argomentazioni da te portate non siano accettabili.
Tu dici che la legge di uno stato dovrebbe essere superiore, cioè non "contaminata" da convinzioni religiose. Ma quando parli di divorzio (e, in misura minore viste le leggi attuali, di aborto), trascuri un particolare: quelle ecclesiastiche e quelle statali sono leggi differenti, ma non ce n'è una che prevale sull'altra! Nel senso che se io sono cattolico praticante, SCELGO di non risposarmi se non dopo l'annullamento ecclesiastico. Se non lo sono SCELGO di risposarmi anche 12 volte senza rito religioso.
Quindi c'è una libertà di scelta, che rispetta credenti e laici.
Ma se tu proibisci in via assoluta la macellazione islamica, dov'è la libertà di scelta? Dov'è il rispetto per gli islamici?
Con questo non voglio dire che la macellazione sia giusta: il mio pensiero in merito l'ho espresso prima quotando Lord Beric. Voglio solo sottolineare che una proibizione di tale portata non è semplice come può sembrare.
Tu dici che la legge di uno stato dovrebbe essere superiore, cioè non "contaminata" da convinzioni religiose. Ma quando parli di divorzio (e, in misura minore viste le leggi attuali, di aborto), trascuri un particolare: quelle ecclesiastiche e quelle statali sono leggi differenti, ma non ce n'è una che prevale sull'altra! Nel senso che se io sono cattolico praticante, SCELGO di non risposarmi se non dopo l'annullamento ecclesiastico. Se non lo sono SCELGO di risposarmi anche 12 volte senza rito religioso.
Non sono d'accordo. La legge statale (civile) è e deve essere superiore a quella ecclesiastica. Si può accettare un'infrazione alla legge ecclesiastica, ma non alle leggi civili.
Nel caso particolare, (non ne so poi molto ma credo che) rispettare la legge ecclesiastica non dà nessun fastidio alla legge civile; rispettare quella civile però può concedere un'infrazione alla legge ecclesiastica.
Più specificamente IT, sono orripilato da questo rito che ritengo una grave pecca sull'islam in generale (non una delle poche) e sulla legge di uno stato che la concede.
Se uno Stato offre libertà di religione vuol dire che non deve obbligare a fare cose contrarie ad una qualsiasi religione, e viceversa non deve proibire cose ritenute obbligatorie da una qualsiasi religione.
Ad esempio, vietare la famiglia strutturata sul matrimonio è vietare una prescrizione cattoilca, obbligare all'aborto in casi di malformazione del feto è obbligare la gente a non potersi comportare secondo la morale cattolica.
Vietare la macellazione "alla musulmana" rientra nel primo caso, in cui un cittadino non è libero di seguire una prescrizione religiosa perché una legge civile lo impedisce.
A questo punto la libertà religiosa scompare, e diventa libertà di religione nei limiti della legge civile.
Come dice Navarre, la legge italiana sull'aborto rende possibile comportarsi in maniera contraria alla morale cattolica, vietare questo tipo di macellazioni renderebbe obbligatorio comportarsi in maniera contraria alla morale islamica.
Ora, venendo al caso specifico.
In primo luogo pregherei qualche anima pia di illustrare esattamente le differenze tra la macellazione nostrana e quella musulmana.
Secondariamente pregherei qualche anima medica di illustrare se i due differenti metodi di macellazione hanno influenza sul valore nutrizionale della carne oppure se si tratta solo di cultura.
In questo modo credo sia possibile per tutti farsi un'idea più precisa.
Lancio una piccola provocazione: se quel tipo di macellazione, ammesso che sia effettivamente più cruenta della nostra, fosse stata prescritta dalla Chiesa Cattolica, quanti avrebbero detto che fa parte delle nostre radici e della nostra tradizione e che va tutto bene così? ;)
Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che anche per i Cristiani fino a non molto tempo fa c'erano assurde disposizioni religiose in fatto di alimentazione, come il non poter mangiare carne il venerdì (proibitissimo! Pena l'inferno!!!). Perciò non giudichiamo tanto in fretta. La gente deve avere il tempo di capire che molte imposizioni religiose non sono altro che fesserie.
a parte che non è propriamente così la questione, in più mi sembra che le due cose siano profondamente diverse.....
chiudendo qua questa piccola precisazione su questa "assurda" DISPOSIZIONE RELIGIOSA CRISTIANA?????? (che ripeto non era propriamente questa) concordo con te che questo tipo di macellazione
sia quantomeno orribile..... ;) :huh:
personalmente ritengo che sia assolutamente da evitare
Una proibizione di tale portata darebbe importanza ad uno stato come lungi dall'essere influenzato da qualsivoglia religione. Non che l'Italia sia questo, ci sono certamente infiltrazioni pesanti da parte del cattolicesimo anche se la situazione è molto migliorata da 40 anni a questa parte. Il rispetto per i musulmani è pienamente garantito, ma se una tradizione porta a pratiche barbare allora occorre dire no, si tratterà di una imposizione per i musulmani (non tutti al solito) che potranno non essere d'accordo. A questo punto chi è civile accetterà tale legge in quanto legge delle stato, chi non è civile (si dica quello che si vuole ma far morire qualunque animale per dissanguamento non è una roba civile) sarà comunque libero di andare a macellare gli animali in svizzera o francia o dovunque sia loro concesso farlo.
solo per essere un poco più rompiscatole di quello che già non sono...
allarghiamo un pelo il problema, solo per non ricadere nell'ormai proverbiale scontro croce contro mezzaluna.
e gli ebrei? la kashertuh è in molti tratti simile ai precetti halal
anche io aborro la sevizie agli animali, ma ma mauna proibizione mi turba sempre un po'. anche perchè vorrebbe dire che nè gli ebrei nè i musulmani osservanti porebbero più mangiare carne... è lecito questo?
(ovvio, ho calcato un po' la mano sugli estremi del probema, ma soprattutto per amor di discussione)
Non conosco questa pratica ebrea, come non conoscevo quella musulmana, ma la mia idea è sempre quella. Visto che si ripete a sfinimento che lo stato deve essere laico, visto che io penso che un animale abbia diritto ad una morte indolore, credo sia giusto che una legge dello stato debba proibire tali pratiche indipendentemente dalla religione o cultura a cui esse siano legate.
Tutto rigorosamente ai miei occhi:
Secondariamente pregherei qualche anima medica di illustrare se i due differenti metodi di macellazione hanno influenza sul valore nutrizionale della carne oppure se si tratta solo di cultura.
Nessun eccezionale valore nutritivo può giustificare metodi di allevamento o di macellazione più cruenti del minimo necessario.
anche io aborro la sevizie agli animali, ma ma mauna proibizione mi turba sempre un po'. anche perchè vorrebbe dire che nè gli ebrei nè i musulmani osservanti porebbero più mangiare carne... è lecito questo?
E tantomeno nessun valore religioso. Musulmano, ebraico, cristiano o vattelapesca che sia.
;)
Guarda per quanto ne so, la carne è migliore se l'animale non subisce degli stress...morire dissanguato credo che dia un certo stress