Entra Registrati
Il Dilemma delle Schede Bianche
S di Ser Arthur Dayne
creato il 20 novembre 2006

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
B
Blackfyre
Confratello
Utente
2042 messaggi
Blackfyre
Confratello

B

Utente
2042 messaggi
Inviato il 12 dicembre 2006 22:12

Il presidente dell'Ufficio centrale della commissione estero, Claudio Fancelli ha dichiarato che circa nel 15% delle sezioni ci siano state pesanti irregolarità (stiamo parlando della sezione estero). In Europa 75 su 479. In America meridionale in 31 su 204 non è possibile parificare i verbali. Spesso si tratta di voti invalidabili in quanto le buste inviate per posta sono arrivate aperte o quantomeno compromesse. Poi la validità o meno era responsabilità dei presidenti di seggio. La questione sembra quindi molto sporca, il riconteggio mi sembra giusto se non altro per la sezione estero.



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 12 dicembre 2006 23:50

Beh, non solo per quella... Le migliaia, 25000 credo, di schede elettorali in più sparse per l'Italia (vedi Catania, Messina, Firenze, o quel paesino del Veneto dove su 1200 votanti circa le schede sono state 2100 ^_^) rispetto al numero dei votanti costituiscono errori veramente veramente gravi...

 

 

 

Comunque ho saputo che anche la commissione della Camera si è pronunciata a favore del riconteggio, anche se sulle modalità ci sono discordanze tra quelli che vorrebbero un riconteggio basato su un campione accuratamente selezionato in modo da avere risultati molto validi statisticamente in tempo breve, e quelli che vorrebbero estendere la base del riconteggio il più possibile, in modo da aumentare la precisione ma con il difetto dei tempi lunghi.


Canale%20Telegram.jpg

Chat%20Telegram.jpg

Facebook.jpg

Wikipedia.jpg

Wikipedia.jpg

Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

Messaggi
47
Creato
18 anni fa
Ultima Risposta
17 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE