Per me è una vicenda che può avere diverse chiavi di lettura:
- il produttore/distributore del gioco: dal suo punto di vista è stato ottenuto l'effetto voluto: un mucchio di pubblicità gratuita; se siete scandalizzati da questo gioco a livelli intollerabili vi invito a boicottare i prodotti Sony (o di quell'altra oscura azienda di cui si parla, di cui non ricordo il nome) per un dato periodo di tempo, diciamo un anno; premetto subito che io non lo farò (sono ben altre, e più gravi, le cose per le quali mi scandalizzo quotidianamente), ma per gli altri potrebbe essere una valida scelta di coerenza.
- il programmatore: vale ciò che è stato appena detto sopra per il produttore/distributore.
- il cattivo gusto in generale: nozione estremamente soggettiva; per me si tratta di un prodotto di cattivo gusto, ergo non lo comprerò. Inoltre condivido pienamente ciò che ha detto Izio: il cattivo gusto è dappertutto, non solo nei videogiochi. Non a caso i reality/buona domenica/domenica in/maria de filippi e consorte e roba simile li evito tutti come la peste, e per me la storia finisce lì.
- il "fattore emulativo": scrivo questo post dopo aver giocato una partita a GTA Vice City, durante la quale ho assassinato svariate persone, ho preso i membri della gang haitiana a machete in faccia, ho stirato sull'asfalto non si sa quanti pedoni e ho sparato missili anticarro contro un numero esagerato di yacht; tutto questo nel videogioco. Nella vita reale sono iscritto ad Amnesty International, mi batto contro la tortura, la pena di morte e la violazione dei diritti umani; non faccio del male ad una mosca e rispondo educatamente anche a chi mi sta sulle scatole.
Tutto sta nel saper distinguere tra vita reale e vita virtuale; io penso di riuscirci, e rappresento la regola generale, e non l'eccezione. Se qualche ragazzino non ce la fa ad operare questa distinzione probabilmente è perchè l'educazione che ricevono dai genitori è (o è stata) insufficiente o lacunosa, quindi la cercano altrove; nella televisione, il più delle volte.
Oggi ho sentito la notizia di quel ragazzino down picchiato e filmato dai suoi compagni di classe; colpa dei videogiochi? O magari dei loro genitori incapaci e/o imbecilli?
- i maniaci/pedofili/deviati che trovano sia esaltante picchiare e torturare bambine/ragazzine: nel loro caso la vedo (forse sbagliando) un pò più positivamente, nel senso che magari, acquistando questo gioco, magari faranno lì quelle cose che vorrebbero fare nella vita reale, lasciando in pace le ragazzine in carne ed ossa; magari però mi sbaglio, e questo gioco potrebbe costituire per loro un incentivo, chi può dirlo? Potrebbe esser vera tanto la prima quanto la seconda ipotesi.
Ad ogni modo nel caso sia la seconda l'ipotesi esatta tutto sta a punire i responsabili a norma di legge, come dovrebbe esser fatto in ogni paese civile (e per una volta mi tratterrò e non dirò nulla sull'indulto, anche se molto andrebbe detto...).
- venditori "contra legem": stesso discorso per i tabaccai che vendono sigarette ai minori di 16 anni. L'unica soluzione che mi viene in mente è un pò di sana repressione con tanto di sanzioni faraoniche; sarò radicale ma è così; se qualcuno di voi ha in mente soluzioni migliori le accetto volentieri...
Con questo ho finito, spero di non esserci andato giù pesante... =p
Io ho visto il servizio sul tg4 (telegiornale di alto profilo!!uauau).
Io personalmente non ho mai giocato a carmageddon o doom o altri giochi del genere solo perchè preferisco più che altro giochi di tipo sportivo....xò ho giocato a gta e street fighter e mortal kombat: non miè mai venuto in mente di rubare una macchina o di andare da uno e cercare di fargli una fatality...
Come dice qualcuno il problema è che in italia si pensa che cartoni manga o semplici e videogiochi siano rivolti solamente ai bambini: siccome non è così prima di far sensazione e scalpore occorre che i gornalisti indaghino un pò meglio come stanno veramente le cose....
The Rule of Rose è un action/adventure di stampo horror decisamente inquietante, sotto più di un profilo. L'ambientazione del titolo è l'Inghilterra del 1930 e sua protagonista è la 19enne Jennifer, che un una brutta sera, mentre, assopita, attende di essere riportata a causa dal solito autobus, viene svegliata da un misterioso bambino che le consegna un libro di fiabe (intitolato "La piccola principessa") scarabocchiato a mano. Per inseguirlo, Jennifer scende dal bus e si trova ben presto sperduta nella brumosa campagna britannica. Attirata in un fatiscente maniero vittoriano, verrà catturata da un branco di ragazzine perfide e molto disturbate, che costituiscono, almeno apparentemente, le uniche inquiline della villa. Jennifer non tarderà di comprendere che qualcosa è andato terribilmente storto nella mente e nelle vite di quelle che, ben presto, divengono le sue aguzzine, in particolar modo nella psiche quanto mai labile delle tre leader del gruppo: la lasciva e ambigua Diana (la "duchessa"), la perfida e astuta Meg (la "contessa") e la stupida e sadica Amanda (la "baronessa"), tutte tese a rispettare quelli che loro stesse definiscono "i comandamenti rossi". In una corsa contro il tempo, sarà chiamata a trovare una via di fuga, che, in qualche modo, è collegata al passato delle ragazze in cui si è imbattuta.
adesso, non mi sembra esattamente la stessa cosa descritta nell'articolo di Panorama.
Io concordo con chi ha detto che un videogioco non attiva istinti di emulazione, perchè a questo punto io dovrei essere la peggiore criminale sulla faccia della terra, visto che ho giocato a parecchi videogames..
Anzi, ho anche provato online il giochino del kamikaze: un robo stupidissimo in cui devi far saltare in aria al momento giusto il suddetto omino carico di esplosivi. Approvo io la cosa? No. Farò mai io il kamikaze? No.
Inoltre, se anche il gioco è destinato agli over 16 e viene comprato da un 15enne ci trovo poche differenze, non è un anno in meno che cambia la vita..
oltretutto pochi giorni fa ho visto un mio cugino di 13 anni giocare a GTA esclamando "che forte 'sto gioco, adesso carico la prostituta" ma posso assicurare che non ha, nella vita reale, alcun istinto criminale, anzi...
è vero, son giochi di cattivo gusto, ma a questo punto dovrebbero essere i genitori a controllare l'ingresso di giochi in casa, ma se io, adulta, voglio giocare a un gioco horror o fare le fatality nessuno me lo può impedire.
Aveva ragione sopra chi diceva che sono altre le fonti di emulazione per i ragazzi: un gioco ambientato in un'oscura villa vittoriana non è realistico, mentre invece un programma dove un gruppo di fessi viene rinchiuso in una casa a parlare di nulla e a copulare qua e là, o un altro in cui ci sono ragazze belle e idiotissime e ragazzi intelligenti e nerdissimi sono molto più assimilabili come modelli di vita.
Una ragazzina non diventerà famosa diventando una bimba assassina vittoriana, ma potrebbe pensare di diventarlo crescendo come una pupa, una letterina, una baldracchina, etc....
aggiungo una cosa che non è ancra stata detta: Concordo sul fatto che i bambini debbano essere protetti da un certo tipo di immagini e di messaggi, ma se nei film, libri, videogiochi si nascondesse tutto il lato malvagio della natura umana cosa penserebbero quegli stessi bambini una volta in grado di comprendere un telegiornale? (con questo termine naturalmente viene automaticamente escluso studio aperto)
edit: gli idioti che hanno pestato il ragazzo down e hanno messo il filmato su google l'hanno fatto prima dell'uscita del videogioco, emulazione preventiva? o violenza latente?
Io ho visto il servizio sul tg4 (telegiornale di alto profilo!!uauau).
Io personalmente non ho mai giocato a carmageddon o doom o altri giochi del genere solo perchè preferisco più che altro giochi di tipo sportivo....xò ho giocato a gta e street fighter e mortal kombat: non miè mai venuto in mente di rubare una macchina o di andare da uno e cercare di fargli una fatality...
Come dice qualcuno il problema è che in italia si pensa che cartoni manga o semplici e videogiochi siano rivolti solamente ai bambini: siccome non è così prima di far sensazione e scalpore occorre che i gornalisti indaghino un pò meglio come stanno veramente le cose....
la fatality :stralol: ;) ;) ;) ;)
penso che mi limiterò a non comprare il gioco!
sicuramente cmq è di pessimo gusto
C'è un errore di fondo secondo me,derivato dall'incompetenza (ma va?) del giornalista di Panorama.
Dalla descrizione sembra di capire che nel gioco si debba torturare sadicamente bambini.
In realtà la scena fa parte dell'intro,ed il giocatore impersona la bambina che deve sfuggire ai torturatori...
Sinceramente non capisco la polemica:cosa c'è di diverso da altri survival horror,film dell'orrore et similia usciti in precedenza? Tra l'altro in un gioco che in Europa verrà vietato ai minori di 16 anni e probabilmente negli Usa a quelli di 18. E' un gioco dalle tematiche "forti" come attualmente ne girano a migliaia,davvero questo vi scandalizza?
A partire dal fatto che i videogiochi fanno schifo e nn concepisco cm si possa giocare anche a supermario questo videogioco è disgustoso a prescindere mamma mia...
A partire dal fatto che i videogiochi fanno schifo e nn concepisco cm si possa giocare anche a supermario questo videogioco è disgustoso a prescindere mamma mia...
be no, adesso nn diciam pinocchiate !!! supermario ha fatto la storia, e i videogames non fan schifo !!! almeno non a me !! >_>
cmq evidentemente qulacuno ci gioca eccome, li comprano, ne parlano, ne riparlano...oh raga ma nn immaginate quante copie in piu venderanno solo xke noi stiam qui a parlare sulla violenza o no, del fatto di vendere o non vendere sto gioco !!!!
pazzesco....e magari qlk di noi che ha scritto i suoi commenti qua dopo tre giorni passa al negozio d videogiochi, vede il gioco i questione e dice " toh, il gioco violento che ne parlavan sulla barriera !" ora me lo compro cosi vedo davvero s è violento..!!! e intanto un altra copia è andata.......
Mah,son un po' perplesso...imho si è montata una storia per aria,giornalista "disinformato" (fino a che punto?) e gioco che cerca di uscire dai soliti generi,coem tanti altri che ai suoi tempi centrarono probabilmente meglio l'obiettivo (carmageddon fan :figo:).
La vera domanda che dovremmo farci è piuttosto "il cacchio di mostro finale,è Micheal Jacksson?" >_>
La vera domanda che dovremmo farci è piuttosto "il cacchio di mostro finale,è Micheal Jacksson?" :wub:
>_> :figo: >) ;) :o :wub: :wub:
a voler ben vedere è anche brutto abbastanza....
Un horror fuori dal comune Affermatosi come genere videoludico di altissimo rilievo, l’horror ha visto aumentare, giorno dopo giorno, i suoi esponenti. Ci sono gli horror basati sull’azione come Resident Evil di Capcom, quelli basati sulla sorpresa come Poject Zero di Tecmo, e quelli basati sull’attesa come Forbidden Siren di Sony. Poi ci sono i must, come Silent Hill di Konami. E le nuove ed interessanti proposte, come Rule of Rose di Punchline. Rule of Rose vuole stupire il giocatore seguendo una nuova strada che porti all’orrore, non i soliti zombie insanguinati, né i fantasmi o gli Shibito: Rule of Rose vuole terrorizzare coi bambini. 1930: A tu per tu con dei bambini disturbati È il 1930 quando la diciannovenne inglese Jennifer, assopitasi a bordo del bus che la sta riportando a casa, viene svegliata da un bambino che le consegna un misterioso libro di fiabe disegnato a mano, intitolato “La piccola principessa”. Stupita, Jennifer decide di seguire il bambino, abbandonando il bus e ritrovandosi a tu per tu con un maniero disperso nel bel mezzo dell’immensa campagna circostante. Sempre più incuriosita, la giovane inglese si avvicina al castello, popolato da sole bambine, per poi finire vittima e prigioniera di queste ultime. Le piccole hanno atteggiamenti che possono ricordare tutto meno che quelli di un bambino, e interrogarsi appare legittimo: cosa può essere accaduto di così tremendo alle giovani inquiline al punto da renderle tanto disturbate e psicopatiche? Disperata e terrorizzata, Jennifer deve riuscire a fuggire dalla villa, scoprendo quanto più possibile sull’oscuro passato delle misteriose bambine, che sostengono di stare semplicemente attenendosi a quelli che chiamano i comandamenti rossi. Rule of Rose: mai visto fuori dal Giappone Appare immediato giungere alla conclusione che in molti non abbiano apprezzato l’idea di inserire i bambini in determinati contesti – piuttosto “adulti” – e la distribuzione di Rule of Rose (titolo che è già uscito in Giappone) è stata inizialmente rifiutata. Tuttavia pare che il titolo di Punchline abbia trovato dei nuovi distributori favorevoli all’esportazione extra-nipponica. Ma cosa può contenere di così drastico un semplice survival horror? Quello che distingue Rule of Rose da qualsiasi altro horror è il suo concetto di terrore, basato sulle differenze psicologiche che intercorrono tra l’adulto ed il bambino: a detta degli stessi sviluppatori, si vuole dimostrare non solo quanto un adulto possa essere terrificante per un bambino, ma anche il perfetto contrario, ossia quanto un bambino possa divenire terrificante per un adulto. Proprio per questo motivo, nel gioco ci si imbatterà in alcune scene che la censura ha catalogato come impresentabili, perché impregnate di erotismo infantile. Cosa ci può essere di più spaventoso per un adulto se non un bambino che, in realtà, è tutto fuorché un bambino? Gli sviluppatori hanno comunque voluto precisare che le tanto criticate scene di gioco non possono essere considerate erotiche proprio perché hanno per protagonisti dei bambini incapaci di macchiarsi di un “tale peccato”. È quindi chiarissimo il concetto che sta alla base di questo nuovo stile horror: impaurire il videogiocatore non con scene rivoltanti, con mostri inimmaginabili o la comparsa improvvisa dei nemici, ma costringendo i suoi occhi ad assistere a qualcosa che non avrebbero mai pensato di vedere. Un qualcosa che è assolutamente fuori dal comune e che, proprio per questo, spaventa almeno quanto stupisce.
questa è una mini recensione del gioco in questione .. un pò diversa dall'articolo citato, e priva di accuse facili, resta a mio parere la questione del buon gusto del "gioco" in questione, ma a parte ciò, la storia non è molto diversa da tante altre che ci vengono propinate di continuo in film(alcuni con contenuti ben peggiori), o anche in alcuni generi di libri!
In ogni caso direi che i programmatori del gioco cu alcune cose ci hanno preso in pieno:
ma anche il perfetto contrario, ossia quanto un bambino possa divenire terrificante per un adulto.
Il pensiero che qualcuna venga a dirmi: "Aspetto un bambino. Sei il padre." è una delle cose che mi terrorizza di più >_>
Il pensiero che qualcuna venga a dirmi: "Aspetto un bambino. Sei il padre." è una delle cose che mi terrorizza di più >_>
Stupendo, credo sia un pochino un 'topos' xD
Più che trovare scandalose le tematiche del gioco, trovo scandaloso che giornali come Panorama con l'illusione (o forse no?) di scoraggiarne la diffusione facciano articoli del genere.
Alla fine un videogioco è pur sempre un videogioco, e una volta smesso di giocare anche il ragazzino torna alla vita reale, e non dedica nemmeno mezza idea al giochino, salvo casi disperati. E in questi ultimi casi... beh, non sarà certo un videogioco di tortura (che poi, pare che manco sia così...) a peggiorare la situazione
Ma davvero vendono queste porcherie?? >_>
Ciao
Bry :figo:
A partire dal fatto che i videogiochi fanno schifo e nn concepisco cm si possa giocare anche a supermario questo videogioco è disgustoso a prescindere mamma mia...
>_> E si, del resto supermario insegna a saltare in testa alle tartarughe e ad usarne i gusci come armi :figo: >)
I videogiochi deviano le persone, mio cuggino era un bravissimo ragazzo casa e chiesa, con la media del 30 a teologia, un giorno ha provato gta qui da me e il giorno dopo ha iniziato ad andare in gino a rubare macchine e a tirare sotto la gente..
Magari sarà di cattivo gusto (ma magari anche no, non ci ho giocato e non posso dirlo), ma a voi che fastidio da, sincermente? Hostel mi sembrava un fil di pessimo gusto, non l'ho visto e bon, non ho iniziato crociate per farlo ritirare, la censura di fronte a queste cose è una delle cose più stupide che esistano..