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pestato in carcere il capo delle "Bestie di Satana
E di Eddard Seaworth
creato il 02 marzo 2006

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Morgil
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Inviato il 03 marzo 2006 16:00
Ma io capisco il non provare pietà... sono solo rimasta colpita da tutto 'sto accanimento. Comunque il fatto che la giustizia in Italia a volte faccia schifo non è mica colpa dei detenuti XD Allora se secondo me la giustizia deficita, posso farmi giustizia da sola?

te lho detto almeno nel mio caso l'accanimento(perchè su questo hai assolutamente ragione parlo solo per me ovviamente)è dato dal detenutoin questione non è un discorso generale,anche se come già detto h calcato un pò la mano, ^_^ per il resto hai ragione tu se i detenuti si facessero gistizia da soli tanto varrebbe invece di costruire carceri mettersi acostruire arene! ^_^


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Eddard Seaworth
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Inviato il 03 marzo 2006 17:36 Autore
non mi sembrano molto meno feroci e dettate dall'istintualità di quello che ha fatto Sapone.

 

Non mi pare che i crimini di sapone e compagnia si possano ridurre a mera "istintualità": pianificare un omicidio, attuarlo in quelle forme, rivendicando di farlo per satana (vero o falso che sia il culto), stabilire l'rdine degli omicidi, le modalità, chi è di troppo...m sa troppo di crimine pensato a mente fredda per definirlo "istintuale". Ma se ho ragione in questa interpretazione, allora non esistono né attenuanti né contestualizzazioni, e si tratta di crimini premeditati e messi in atto con tutte le aggravanti.

Istintuale può essere stato il gesto degli altri detenuti (o dei secondini....non si sa chi l'abbia pestato) di saltargli addosso e riempirlo di botte, e poi degli altri di coprire gli autori. ma mi sembra un gesto molto più comprensibile e perfino perdonabile...anche perchè sono abbastanza onesto da dire che avrei fatto lo stesso.

Anch'io ho paura che il tipo in questione possa scire per buona condotta e ricomnciare le sue pratiche. E prima che qualcuno mi dica che non è possibile, basta che pensiate al caso dei tre criminali del Circeo: colpevoli di aver violentato e seviziato due ragazze, uccisa una e abbandonatole entrambe, condannati...il capo è uscito per buona condotta e per prima cosa ha massacrato una donna e sua figlia!

 

Allora se secondo me la giustizia deficita, posso farmi giustizia da sola?

Discorso pericoloso. Molto pericoloso. Però è sicuro che una giustizia che deficita, magari non nelle leggi ma nella sua applicazione, alla lunga spinga i cittadini verso la sfiducia e le soluzioni "fai da te"...



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 03 marzo 2006 18:15
Allora se secondo me la giustizia deficita, posso farmi giustizia da sola?

Discorso pericoloso. Molto pericoloso. Però è sicuro che una giustizia che deficita, magari non nelle leggi ma nella sua applicazione, alla lunga spinga i cittadini verso la sfiducia e le soluzioni "fai da te"...

Il discorso può essere pericoloso, ma mi sembra interessante correlato allo sviluppo del topic... Penso che la credibilità del nostro sistema giudiziario e carcerario sia abbastanza bassa, e credo che questo sia un male notevole... La fiducia nelle istituzioni dello stato in cui si vive dovrebbe essere parte fondante del senso di appartenenza a tale stato. Se lo stato non riesce a garantire questo, credo sia ora che ci si inizi a porre delle domande.

 

Tornando più nel merito della questione di cui si sta parlando, ho notato che si parla di Sapone ma non dei suoi aggressori... Chi erano? Per quale ragione erano stati incarcerati? Ora questi figuri possono aver dato l'impressione di essere "la mano della giustizia", capaci di far soffrire un uomo colpevole dove sembra che la giustizia ordinaria non ne sia stata in grado.

Ma chi sono costoro per giudicare? Se viviamo in una società, ci sono persone che per carica hanno il compito di associare una pena ad un reato, ed altre persone che hanno il compito di infliggere la pena in questione. Questo lo dobbiamo accettare. Il primo che passa non può arrivare a pestare uno perché tanto è colpevole. Per lo meno, questa è la mia idea. Questo pestaggio posso considerarlo comprensibile per tutti i discorsi fatti prima sulla giustizia italiana, ma non mi pare perdonabile, né mi sento di dire, pur conoscendo il nome della persona picchiata, "chiudiamo un occhio".


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
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Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
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Inviato il 03 marzo 2006 18:34

La credibilità del nostro sistema giudiziario è imbarazzante.Il problema è che a furia di chiudere un occhio sulle sue falle abnormi che presenta,si rischia di creare un effetto per cui il sistema stesso e le sue logiche vengan percepiti in modo negativo.In questo modo si apre la strada alla "giustizia fai da te" e ad altre logiche che in Italia mancan da almeno 50 anni.

 

 

Questo pestaggio posso considerarlo comprensibile per tutti i discorsi fatti prima sulla giustizia italiana, ma non mi pare perdonabile, né mi sento di dire, pur conoscendo il nome della persona picchiata, "chiudiamo un occhio".

Direi che è la mia posizione grossomodo ^_^

 

 

^_^


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Inviato il 03 marzo 2006 18:40
Il discorso può essere pericoloso, ma mi sembra interessante correlato allo sviluppo del topic... Penso che la credibilità del nostro sistema giudiziario e carcerario sia abbastanza bassa, e credo che questo sia un male notevole... La fiducia nelle istituzioni dello stato in cui si vive dovrebbe essere parte fondante del senso di appartenenza a tale stato. Se lo stato non riesce a garantire questo, credo sia ora che ci si inizi a porre delle domande.

 

Appunto per questo motivo una legge tipo quella che hanno fatto sulla detenzioni di armi in casa spinge la gente ad avere ancora meno fiducia, xchè tenendosi l'arma in casa uno pensa di farsi giustizia da solo.

Adesso non vorrei si scatenasse un putiferio sulla legittima difesa (che è OT), era solo per portare un esempio di legge che allontana la gente dalla fiducia nella isitituzione "giustizia" e avvallare la tesi di Lord Beric.


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Inviato il 03 marzo 2006 20:37

Ci sarebbe da dire che se le è meritate...

Anche se è davvero grave che ognuno faccia quello che gli pare, anche dentro il carcere.

Ci si lamenta anche del fatto che la punizione è "bassa" per i crimini commessi.. ma il carcere non dovrebbe riabilitare? ^_^

In realtà credo che in occasioni del genere, quasi tutti lascino da parte la razionalità per far prendere il sopravvento alla rabbia ^_^


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Inviato il 04 marzo 2006 18:18

Detto con franchezza, l'episodio mi lascia del tutto indifferente.. ^_^


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Inviato il 05 marzo 2006 13:01

Un mio collega usciva assieme a Sapone e Company prima che si sapesse degli omicidi (ovviamente era all'oscuro di tutto).

 

Saputo del pestaggio abbiamo avuto questo scambio:

 

Lui - Hanno fatto bene, dovevano dargliene di più!

 

io - Perchè?

 

lui - Se tu avessi conosciuto Chiara lo sapresti anche tu il perchè.

 

Non ho potuto dargli torto.


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Inviato il 06 marzo 2006 10:22

Questa cosa non mi sorprende, succede in tutte le carceri del mondo a chi ha commesso i crimini più odiosi. Per esempio Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwakee, è stato ammazzato in carcere da uno che non poteva sopportare l'idea di dover convivere con un uomo del genere. Sono gli stessi carcerati a sentire il bisogno atavico di "punire" quelli che non considerano uomini e semplici criminali.


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Inviato il 06 marzo 2006 11:10

Viserys non iniziamo a filosofeggiare... Ma quale spirito atavico!!!

Semplicemente i parenti delle vittime di Dahmer hanno prezzolato il carcerato per fare giustizia, e contemporaneamente unto le tasche a qualche secondino perchè girasse lo sguardo dall'altra parte.

Sulla Bestia di Satana? Gli è andata bene, qualche secolo fa sarebbe finito sul rogo.


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Inviato il 06 marzo 2006 20:04

Non è filosofia, è un fatto. Lo dicono i criminologi, non io. Ecco un altro esempio famoso:

 

"Picchiato a morte da un altro detenuto nel carcere di Shirley, Massachussets, dove avrebbe dovuto scontare nove anni di reclusione. Finisce così la storia di padre Geoghan, l’uomo dello scandalo pedofilia che ha travolto nel recente passato la Chiesa cattolica negli Usa ed in particolare l’importante diocesi di Boston."


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Inviato il 06 marzo 2006 21:52
Questa cosa non mi sorprende, succede in tutte le carceri del mondo a chi ha commesso i crimini più odiosi. Per esempio Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwakee, è stato ammazzato in carcere da uno che non poteva sopportare l'idea di dover convivere con un uomo del genere. Sono gli stessi carcerati a sentire il bisogno atavico di "punire" quelli che non considerano uomini e semplici criminali.

Sì fondamentalmente funziona così, io ho un amico che fa il secondino e mi ha confermato che dentro il carcere c'è un codice tra i detenuti. E i detenuti come i pedofili e Sapone vengono malmenati quando possibile


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Inviato il 07 marzo 2006 11:49

Certo...il famoso codice morale dei detenuti... Rido proprio di gusto delle panzane dei criminologi...Quelle sono persone che venderebbero i genitori per pochi spiccioli, rendiamocene conto...


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Inviato il 07 marzo 2006 13:08

bè, non è detto che il sistema giudiziario e carcerario vada male perchè i criminologi non sanno fare il loro lavoro, d'altronde basta che sia marcio un solo anello della catena (o un pò marci tutti) che tutto il sistema va a farsi benedire... tenendo conto che in carcere ci passano gli innocenti, i criminali occasionali, i criminali redivivi, quelli che si riabilitano e quelli che nonostante tutto credono di essere nel giusto, ma chi ha abbastanza soldi o l'avvocato bravo magari non ci finisce, mi pare generalizzante sostenere che tutti i detenuti venderebbero i genitori per pohi spiccioli :unsure:


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Inviato il 07 marzo 2006 13:46
Certo...il famoso codice morale dei detenuti... Rido proprio di gusto delle panzane dei criminologi...Quelle sono persone che venderebbero i genitori per pochi spiccioli, rendiamocene conto...

 

Non sono panzane, sono dati di fatto, anche se sembra impossibile i detenuti nella carceri hanno un loro codice.

 

 

mi pare generalizzante sostenere che tutti i detenuti venderebbero i genitori per pohi spiccioli

 

Yes, quoto in pieno, non penso sia giusto generalizzare così :unsure:


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