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Ambasciata italiana in Libia
di Lord Beric
creato il 18 febbraio 2006

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P
Pon84
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Pon84
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Inviato il 19 febbraio 2006 19:54
Ma non è certo responsabilità sua se taluni non hanno niente di meglio da fare nella vita che farsi ammazzare mentre assaltano un consoltato per via di una presunta maglietta offensiva...

In realtà, pur non giustificando gli assalti, la responsabilità da parte di Calderoli c'è. Dall'alto della sua posizione uno dei suoi compiti è prevedere le reazioni che il suo operato può avere, a maggior ragione a livello internazionale. Ovvio che assaltare un'ambasciata per una maglietta è un comportamento assurdo, ma siamo in un periodo di forti tensioni e abbiamo noi tutti la coscienza di una forte presenza di estremisti nei paesi islamici, se a questo aggiungi che per loro è un dogma di fede l'assoluta irrapresentabilità del profeta (o di Allah? io ancora ste vignette non le ho viste e al momento mi sfugge se sia Allah o Maometto o entrambi che non possono essere rappresentati)... beh... direi che il ministro (ormai ex, mi par di capire) l'ha fatta grossa... è stato qualcosa più che "un pò" politicamente scorretto.

 

IMHO.

 

Paolo.


E
Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 19 febbraio 2006 19:59

Ammetto di non aver seguito con l'attenzione che meritava tutta la vicenda delle vignette e della maglietta del ministro e della reazione...ma per quel che so, vorrei solo sottolineare due o tre cose.

 

Nella cultura islamica, da sempre, è vietata la rappresentazione della figura sia di Maometto (nei pochi casi in cui compare, il profeta ha il volto coperto, si vede solo il velo bianco) che, a maggior ragione, di Allah, identità non conoscibile fisicamente e quindi non rappresentabile. Dipingerlo, anche non in satira, rappresenta la violazione di uno dei divieti più forti e vincolanti - anche se a compierlo fosse un musulmano praticante ed ortodosso. Vista in questa luce, le vignette incriminate sarebbero paragonabili ad un Gesù Cristo seduto sulla tazza intento a defecare....vi sareste offesi sì o no? E se a disegnarlo in questo modo fossero stati un ebreo o un islamista?

 

cosa si poteva fare a Dario Fò e Dan Brown per insulti di gran lunga più pesanto verso la Chiesa Cattolica?

 

Non so cosa abbia detto Dario Fo, ma quelli di Dan Brown non mi sembrano insulti, tutt'al più provocazioni di bassa lega, infarcite di errori, ed anche basate su tesi che altre personalità hanno portato avanti con maggiore profondità e migliori giustificazioni.

Il punto però è un altro: stiamo parlando di presunti cattolici, nati e cresciuti in una cultura cattolica (se mi concedete il termine...non sono certo che sia corretto), che hanno scelto di contestarla con le forme che sono messe a loro disposizione e che i loro pari, cresciuti nella stessa cultura, riconoscono lecite. Ma sempre all'interno di una determinata cerchia. Nè Brown nè Fo hanno azzardato ironie o insulti verso un'altra religione o un'altra cultura. Per intenderci...Moni Ovadia fa satira ed ironia sull'ebraismo, ma è un ebreo che lo conosce bene e sa cosa può permettersi, come ed in che forme; un non ebreo che facesse le stesse cose, forse eccederebbe nella misura o cadrebbe nell'insulto...

 

Lo sbaglio di Calderoli (di cui personalmente ho una bassissima opinione) è stato, a mio avviso, una leggerezza da non commettere...specie se siedi su una poltrona di ministro e dovresti avere il polso di una situazione incandescente di suo: ha provocato in modo scorretto nel momento in cui una serie di fanatici non chiedeva altro che una scusa per far esplodere i tanti che si raggiungono e muovono con facilità. Ora, nessuno dovrebbe mai sentirsi giustificato nel dare l'assalto ad un consolato straniero e nell'ucciderne il personale, ma proprio per questo il ministro non dovrebbe mai permettersi simili leggerezze: soprattutto quando da simili leggerezze dipende la vita di altre persone.


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 19 febbraio 2006 20:15

A me sembra che la situazione sia piuttosto chiara, i fatti sono 2:

 

1) Calderoli ha avuto un'uscita che definire inaccettabile per un ministro è dire poco, ha esposto palesemente, attraverso quella maglietta, un pregiudizio razzista nei confronti dell'Islam tutto e non solo della sua parte più radicale e fondamentalista, pregiudizio che non fa parte della cultura del nostro paese, della nostra costituzione e di questo governo: da qui la richiesta di dimissioni da parte di Berlusconi e la consegna delle stesse.

 

2) Una masnada di invasati fondamentalisti ha deciso (aizzati da chi volete, con i motivi che volete, poco conta. Lo stolto che si fa guidare in guerra da un pazzo è uno stolto, non la vittima di un pazzo) di manifestare in maniera violenta contro il nostro consolato in Libia, esagerando al punto da costringere (su questo io ho gli stessi dubbi di Vaina, ma è casa loro, fatti loro di come vogliono mantenere l'ordine pubblico) la pubblica sicurezza a sparare contro il corteo.

 

Vista in questa luce, le vignette incriminate sarebbero paragonabili ad un Gesù Cristo seduto sulla tazza intento a defecare....vi sareste offesi sì o no? E se a disegnarlo in questo modo fossero stati un ebreo o un islamista?

 

Hanno già fatto di peggio: ;)http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/mo...-17_865113.html

E lo dice un non cattolico. Tra l'altro non vedo per quale motivo bruciare una croce. Che ci sia forse una visione del mondo divisa tra fedeli ed infedeli (in questo caso cristiani, ma anche ebrei, leggi Israele, e quant'altro) piuttosto superficiale per non dire imb****le? Che ci sia la tendenza (sicuramente di minoranze, ma non stiamo più parlando dell'1%. Qui si tratta di larghe fette, in Palestina addirittura la maggioranza, della società civile dei paesi islamici) a vedere tutto l'occidente come il nemico da eliminare o convertire (e schiacciare sotto il tacco dell'islam dico io)?

Ovviamente la risposta è no, perchè siamo incapaci di condannare in modo netto gli errori altrui, tanto quanto siamo bravi ad evidenziare i nostri. Ma forse è ora di finirla con questo buonismo.

 

 

Chiudo con la preghierina che mi ha insegnato Popper:

“Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.”

 

 

 

 

 

Ciauz :lol:


A
Arvin Sloane
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Arvin Sloane
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Inviato il 19 febbraio 2006 20:51

La provocazione del ministro Calderoli è assolutamente sbagliata e fuori luogo per un ministro del governo. Ha pagato giustamente per una c*******a che ha fatto. Ma con questo non giustifico i manifestanti. Questi atti sono inaccettabili sotto tutti i punti di vista. Fosse di peso da me avrei fatto fuoco sulle prime file. Ho voglia di vedere se continuavano o scappavano. Un conto è una manifestazione pacifica e moderata, ma un conto è la violenza indiscriminata. E verso un paese poi che si è sempre mostrato amico della Libia e del suo popolo. Sono cose intollerabili e inaccettabili. Se ogni volta che ogniuno di noi si sentisse offeso si metterebbe a sacceggiare e a distruggere ambasciate, non credo che ce ne sarebbero ancora in giro molte. La violenza indiscriminata e senza quartiere va condannata e punita !!

Ma con questo mio intervento non vorrei scatenare un vespaio e mi scuso se ho usato qualche espressione un po' forte.

 

;)


E
Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 19 febbraio 2006 22:19
Hanno già fatto di peggio:  http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/mo...-17_865113.html

E lo dice un non cattolico. Tra l'altro non vedo per quale motivo bruciare una croce.

 

Sì, è peggio che mettere un dio non loro in satira, ma lo hanno fatto DOPO la pubblicazione delle vignette, con un gesto che non mi sembra poi dissimile dal bruciare una bandiera...solo che in questa occasione i simboli attaccati sono quelli religiosi, cioè simboli in cui si riconosce una quantità di persone che non si rchiude nei ristretti confini di uno stato...

 

Che ci sia forse una visione del mondo divisa tra fedeli ed infedeli (in questo caso cristiani, ma anche ebrei, leggi Israele, e quant'altro) piuttosto superficiale per non dire imb****le?

 

Stai facendo una domanda retorica? Perchè la risposta è sì, da molto tempo....il problema non è che alcuni imbecilli (o meglio, furbi che sanno come controllare gli imbecilli) hanno questa visione e la propagano, il problema è che quelli che dovrebbero avere ed usare l'intelligenza per sbugiardarli e sgonfiarli accettano di confrontarsi con gli stessi termini e lo stesso linguaggio, in tal modo giustificandolo e legittimandolo...e dandogli forza.

 

Che ci sia la tendenza (sicuramente di minoranze, ma non stiamo più parlando dell'1%. Qui si tratta di larghe fette, in Palestina addirittura la maggioranza, della società civile dei paesi islamici) a vedere tutto l'occidente come il nemico da eliminare o convertire (e schiacciare sotto il tacco dell'islam dico io)?

 

Ti potrei rispondere che la stessa cosa sta accadendo nei nostri paesi...un docente mi faceva notare che per anni siamo stati abituati a ragionare in termini di "occidente amico-oriente nemico", quando l'oriente era costituitom dall'URSS e dal suo blocco, ed i paesi arabi ed islamici erano tutt'al più i potenziali amici o neutrali da corteggiare, anche largheggiando in concessioni, perchè non accettassero la corte altrui. Ora che il blocco sovietico è crollato e sembra dover entrare a far parte dell'occidente, il dualismo amico.nemico si ripropone....solo che improvvisamente si è scoperto quanto è pericoloso e ostile il potenziale amico di ieri...


V
Vainamoinen
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Vainamoinen
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V

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Inviato il 19 febbraio 2006 23:03

Su Calderoli ho già espresso la mia opinione.

 

Volevo sogffermarmi su alcune parole di Eddard Seaworth:

occidente amico-oriente nemico", quando l'oriente era costituitom dall'URSS e dal suo blocco, ed i paesi arabi ed islamici erano tutt'al più i potenziali amici o neutrali da corteggiare
solo che improvvisamente si è scoperto quanto è pericoloso e ostile il potenziale amico di ieri...

Un'analisi geopolitica un pò superficiale, senza offesa...

Se solo guardi la storia dell'Italia, ancor prima della Guerra Fredda c'era chi vedeva nell'URSS l'amico, e Togliatti è sempre stato fedele alla linea di Mosca. Lo stesso vale, in misura minore, in molti paesi "Occidentali". Direi che l'Europa era spaccata in due blocchi fissi solo dal punto di vista "statale", non certo per "nazioni" (cioè lo Stato stava in un blocco, ma la sua popolazione patteggiva sia per la ntao che per Varsavia).

Gli stati arabi invece son sempre stati "amici" dell'URSS, riforniti di ogni tipo di materiale bellico da Mosca, tutto in chiave, ovviamente, anti-Occidentale. Poichè in diverse occasioni USA, GB e Francia appoggiarono più o meno apertamente Israele, era ovvio che l'URSS mandasse consiglieri militari in Siria, Egitto, Giordania e Iraq.

L'unico paese mussulmano (ma non arabo) che noi Occidentali abbiamo coccolato, è stato l'Iran dello Shah, m asappiamo tutti com'è finita. Da lì, per il lento dissolvimento del Blocco di Varsavia, la situazione Medio-Orientale si è fatta più confusa, per diventare incomprensibile, perlomeno a Washington, dopo la Prima Guerra del Golfo (1990-91).

 

Il pericolo di un Islam aggressivo non è mai stato realmente preso in considerazione perchè... non c'era spazio per considerarlo tale! Con i missili nucleari di Mosca puntati sulla nostre teste, a chi poteva interessare se in alcuni paesi i Cristiani venivano perseguitati ed uccisi? Ma caduto il Comunismo, ecco che i vari Darfur, Timor Est, Algeria saltano in primo piano. Non che non lo si sapesse, solo si preferiva non sapere.

 

E adesso, impegolati in una politica buonista, non si sa bene come reagire. Per cinquant'anni ci si è preparati ad un confronto militare-politico-ideologico contro un nemico "alla pari", e all'improvviso ci si ritrova ad affrontare una situazione geo-strategica asimmetrica, con una società che pratica a sua volta una guerra asimmetrica.

 

Sembra assurdo, ma se i fondamentalisti islamici bruciano le chiese, uccidono missionari cristiani, etc., sembra tutto lecito, poichè non si riesce a trovare una soluzione "politicaly correct" per risolvere il problema. E schiavi del nostro buonismo, si diventa martiri.

Viceversa, se, ispirati dalle vicende del fondamentalismo islamico, si schizzano delle vignette per prendere in giro tale atteggiamento (si ride per non piangere, credo...), ecco che islamici di tutto il mondo si sento offesi ed insultati, e tutto per loro diventa lecito! Peraltro come se, prima delle vignette satiriche, fossero stati dei galantuomini... Timor Est non docet. Nè l'Indonesia. Nè l'Afghanistan. Nè il Sudan. Nè l'Iran. Nè i "piccoli" focolai di guerriglia mussulmana che infiammano Asia e Africa.


S
Ser Oswell Whent
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484 messaggi
Ser Oswell Whent
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S

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Inviato il 19 febbraio 2006 23:31
Cioè, dici che ciò che ha fatto Calderoli è un gesto razzista? A me non sembra, per quanto sbagliato.

 

E perchè, tu come me lo definisci? Se non è razzismo verso un tipo di religione diversa, che cos'è?

 

Cmq oggi ho sentito gente che ad una manifestazione di sinistra cantava cose del tipo "Dieci, cento, mille Nassiriya!", i cretini stanno un pò ovunque, non solo tra i leghisti.

 

E chi ha mai detto il contrario?

 

cosa si poteva fare a Dario Fò e Dan Brown per insulti di gran lunga più pesanto verso la Chiesa Cattolica?

 

Quando la verità inizia a venire a galla, fa male eh..


M
Mornon
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Mornon
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Inviato il 19 febbraio 2006 23:48

Non ho seguito moltissimo la vicenda, però tra tutte le considerazioni mi viene un dubbio: se la Costituzione garantisce a tutti il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con ogni mezzo di diffusione ("Art. 21 - Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"), anche considerando che almeno le vignette che ho visto io davano contro a certe frange mussulmane, non indiscriminatamente, un politico può usufruire meno degli altri di quella garanzia? Certo, la politica estera, le questioni internazionali e tutto il resto, ma dargli contro per quella maglietta non è dare contro anche alla sua messa in atto di quella libertà garantita dalla nostra Costituzione? Se lui ha quelle idee (e non penso fosse un mistero, nemmeno quando è stato fatto ministro, pur sapendolo), è giusto vietargli la satira per esprimerle?

 

E perchè, tu come me lo definisci? Se non è razzismo verso un tipo di religione diversa, che cos'è?

 

Intanto il razzismo implica comportamenti di un certo tipo (violenti, ecc., altrimenti si parla, per esempio, di xenofobia), e non so quanto una maglietta possa entrarci; poi, a seconda delle vignette presenti sulla maglietta (che non ho ancora visto), potrebbe essere critica a certe frange; ancora, a parte l'ovvia definizione di "satira", piú che "razzismo" direi "classismo" (non mi vengono in mente termini relativi a una religione), in quanto "mussulmano" è una classificazione religiosa, non di razza ;)

 

 

cosa si poteva fare a Dario Fò e Dan Brown per insulti di gran lunga più pesanto verso la Chiesa Cattolica?

 

Quando la verità inizia a venire a galla, fa male

 

Senso di questo commento? :lol:


E
Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 20 febbraio 2006 0:32
Un'analisi geopolitica un pò superficiale, senza offesa...

 

Non è questo il posto, e non c'è cmq il tempo e lo spazio, per fare un'analòisi approfondita e con tutte le sfaccettature: ci sarebbero da riempire libri lunghi come le Cronache, ed ancora non sarebbero completi. E' ovvio che dovendo stilizzare un pensiero generale le cose appaiona appiattite...rispondo solo ad una delle tue affermazioni:

 

Il pericolo di un Islam aggressivo non è mai stato realmente preso in considerazione perchè... non c'era spazio per considerarlo tale! Con i missili nucleari di Mosca puntati sulla nostre teste, a chi poteva interessare se in alcuni paesi i Cristiani venivano perseguitati ed uccisi? Ma caduto il Comunismo, ecco che i vari Darfur, Timor Est, Algeria saltano in primo piano. Non che non lo si sapesse, solo si preferiva non sapere.

 

Citando Marco Paolini, da "Ustica. Un'orazione civile":

"con una felice sintesi del giudice Priore, in quegli anni l'Italia ha la moglie americana e l'amante libica". Qui non è questione di un Islam aggressivo su cui si è chiuso gli occhi...Ustica, le minacce d'attacco alla Sicilia, i missili su Lampedusa, l'ordine di sgombrare le petroliere a sud di Malta, i sequestri illegali dei pescherecci (non necessariamente in quest'ordine) sono di molto precedenti a questo "risveglio"...si è voluto giocare e tenere il piede in due scarpe, pretendendo che le cose non cambiassero mai, ma quando si fa questo gioco il rischio che le cose si ritorcano contro è altissimo.

 

Se lui ha quelle idee (e non penso fosse un mistero, nemmeno quando è stato fatto ministro, pur sapendolo), è giusto vietargli la satira per esprimerle?

 

Forse no...ma il fatto è che l'espressione di un privato cittadino rimane quella di un singolo e crea eventuali danni solo in una cerchia piuttosto ristretta (con tutti i vari ed eventuali) mentre quella di un uomo politico viene fatalmente amplificata ed assume una valenza ben diversa...e quando le opinioni sono chiaramente protese a dar contro ad altre, caratterizzate da almeno altrettanto fanatismo e durezza, tutto questo equivale a buttare un fiammifero in un magazzino di benzina!


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 20 febbraio 2006 0:53

Sì, è peggio che mettere un dio non loro in satira, ma lo hanno fatto DOPO la pubblicazione delle vignette, con un gesto che non mi sembra poi dissimile dal bruciare una bandiera...solo che in questa occasione i simboli attaccati sono quelli religiosi, cioè simboli in cui si riconosce una quantità di persone che non si rchiude nei ristretti confini di uno stato...

 

Ah giusto, lo hanno fatto dopo.

Così come le vignette danesi con Maometto con il pugnale e la bomba al posto del turbante sono arrivate dopo le teste mozzate e le migliaia di morti delle torri gemelle. Mi sembra un discorso un po' fine a se stesso. In uno scontro non necessariamente, questo le cronache lo insegnano ;) , uno dei due a ragione, evidenziare l'errore sui DUE fronti è quello che, in questo caso, mi sembra avere un senso.

Qualsiasi giustificazione, da una parte o dall'altra, va nel verso opposto a quello dell'integrazione, del dialogo e della tolleranza.

 

Tralasciando questo e a livello generale, direi che IN OGNI CASO una fette di paese (qual'è un consolato o un'ambasciata) data alle fiamme è UN ATTO MOLTO MOLTO PIù GRAVE delle vignette di qualsivoglia giornale contro qualsivoglia divinità/profeta/messia/idolo/rockstar o idiota che sia.

L'ironia, anche xenofoba e razzista, non può essere messa sullo stesso piano di una molotov e di un proiettile, altrimenti saremmo allo sfascio.

 

il problema è che quelli che dovrebbero avere ed usare l'intelligenza per sbugiardarli e sgonfiarli accettano di confrontarsi con gli stessi termini e lo stesso linguaggio, in tal modo giustificandolo e legittimandolo...e dandogli forza.

 

Stai parlando di Calderoli!? Indubbiamente un uomo intelligente (per fare il chirurgo plastico non si può essere degli idioti completi) ma altrettanto certamente con scarsa sensibilità politica. Ma si sà, ogni parte ha i suoi estremisti. In fondo è di questo che stiamo parlando, è proprio qui il problema: da una parte la minoranza del 4% mette delle magliette e dichiara orgogliosamente il proprio razzismo, dall'altra una minoranza del 40% (o 20, o 15, quello che volete, parliamo di ordini di grandezza ben superiori in ogni caso. Il risultato di Hamas ce lo dimentichiamo già?!) minaccia con le bombe, gli attentati ed il kalashnikov.

 

 

Quello che dici è vero, superficialmente il fenomeno è speculare: ci sono sacche di intolleranza da entrambe le parti. Da una parte ci sono i kamikaze dall'altra i Calderoli. Pensa te, riusciamo a fare figure barbine anche in campo militare, con la politica miope e idealista del "dialogo ad ogni costo".

Forse è ora di essere realisti, in politica internazionale, s'intende.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz :lol:



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 20 febbraio 2006 0:59 Autore
Tralasciando questo e a livello generale, direi che IN OGNI CASO una fette di paese (qual'è un consolato o un'ambasciata) data alle fiamme è UN ATTO MOLTO MOLTO PIù GRAVE delle vignette di qualsivoglia giornale contro qualsivoglia divinità/profeta/messia/idolo/rockstar o idiota che sia.

L'ironia, anche xenofoba e razzista, non può essere messa sullo stesso piano di una molotov e di un proiettile, altrimenti saremmo allo sfascio.

Il problema è che evidentemente c'è gente che non la pensa così.

Mi pare evidente che ci troviamo di fronte ad una scala di valori differente da quella a cui siamo abituati, e mi sembra impossibile pensare di continuare a vivere ignorandola...


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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Damien Amfar
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Inviato il 20 febbraio 2006 1:06

Vedi Matte, come ho citato prima io non ho intenzione di essere tollerante con gli intolleranti, altrimenti la mia tolleranza se ne va a quel paese, a cavallo di un bel proiettile.

 

Qualcuno ha saputo di manifestazioni a Roma davanti all'ambasciata iraniana per la croce a cui è stato dato fuoco?!

Assolutamente no.

E quello è già un atto molto grave, perchè distruggere un simbolo religioso è un diretto rimando alla volontà di usare violenza contro quella religione e, di conseguenza, contro chi la professa.

Capisco che disegnare maometto con la bomba in testa sia assolutamente blasfemo per i mussulmani, ma esattamente quanto lo è negare la purezza di cristo (tanto per dirne una), cosa che è stata fatta in uno dei best-seller degli ultimi anni (il già citato Codice di Dan Brown).

Ma qualcuno ha visto dei cattolici manifestare davanti alla sede Mondadori!?

No, e non succederà mai, non in un paese libero, in cui le persone nascono e vengono educate con l'idea che sia fondamentale rispettare le libertà e i diritti altrui perchè vengano rispettate i propri.

Il resto, imho, sono chiacchere.

 

 

 

 

Ciauz ;)


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Mornon
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Inviato il 20 febbraio 2006 1:13
quella di un uomo politico viene fatalmente amplificata ed assume una valenza ben diversa...e quando le opinioni sono chiaramente protese a dar contro ad altre, caratterizzate da almeno altrettanto fanatismo e durezza, tutto questo equivale a buttare un fiammifero in un magazzino di benzina

 

Durezza magari sí, fanatismo non so: almeno se effettivamente erano vignette che davano contro ad alcune frange, la satira è fanatismo, oltretutto paragonabile a quello che porta al terrorismo?

Poi, come ho detto sicuramente il gesto in sé crea dei problemi in quanto fatto da un ministro, ma, a parte che queste idee da parte sua non penso siano saltate fuori ora, mi resta il dubbio su quanto sia lecito condannarlo per il fatto che abbia manifestato, seppur tramite vignette, ciò che pensava, ossia una cosa lecita; allora chiediamo la testa anche a chi, magari, dà contro ai cattolici, agli ebrei, o a chi per loro? Ripeto, conscio della situazione di tensione in cui questo fatto si è venuto a inserire, però il dubbio mi è venuto.

Comunque, per poter contestualizzare meglio il discorso, qualcuno mi sa dire se le vignette sulla maglietta dessero contro a determinate frange, o in generale a qualunque mussulmano, terrorista o non praticante che fosse?



Lord Beric
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Inviato il 20 febbraio 2006 1:16 Autore

Questo non lo metto in dubbio...

 

Ma secondo me tra il gesto di Calderoli e quello di un Dan Brown ci sono differenze notevoli... Non nella sostanza dell'atto, ma nell'intenzione.

Se Dan Brown, per vendere di più, per convinzione personale, o per chissà che altro motivo ha voluto scrivere un libro, no problem. Io lo ritengo eretico e scelgo di non leggere quel libro.

Se un mussulmano sa che su un dato giornale sono pubblicate delle vignette che ritraggono Maometto (indipendentemente dalla bomba), ok, non compra quel giornale e stop.

Ma in un clima già esacerbato come quello attuale, mettere una maglietta con una delle vignette "incriminate" ha troppo il sapore della provocazione per passare come un semplice gesto di libertà di espressione.

EDIT: il paragrafo precedente contiene un IMHO grosso come un grattacielo!

 

 

Il problema nel caso specifico mi sembra questo: da un lato abbiamo la società occidentale, nella quale, ormai da diverso tempo, la libertà di espressione ha la precedenza sul dogma religioso. Dall'altro lato abbiamo il mondo islamico, dove avviene il contrario. Questi due mondi interagiscono tra loro, mi sembra impossibile negarlo.

Con quali regole devono interagire? Fino a quando l'esercizio del mio diritto non è lesivo dell'esistenza altrui? E fino a quando invece il rispetto verso l'altro mi porta a privarmi della mia libertà?

Ovviamente non pretendo delle risposte, ma credo che prima di rifugiarci nell'intolleranza o in una facile ma sterile concessione ad occhi chiusi dovremmo quanto meno porci queste domande.


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Inviato il 20 febbraio 2006 1:32
Ah giusto, lo hanno fatto dopo.

Così come le vignette danesi con Maometto con il pugnale e la bomba al posto del turbante sono arrivate dopo le teste mozzate e le migliaia di morti delle torri gemelle

 

Damien, se cominciamo con i "questo è stato fatto prima" finiamo alla preistoria senza aver trovato i responsabili....

Non metterei l'attacco terroristico alle torri gemelle sullo stesso piano delle proteste davanti all'ambasciata danese...per la semplice ragione che sono diversi gli attori del dramma e le ragioni dei gesti compiuti.

 

Qualsiasi giustificazione, da una parte o dall'altra, va nel verso opposto a quello dell'integrazione, del dialogo e della tolleranza

 

No, va verso la spiegazione e la comprensione del perchè certe cose avvengono, e secondo me è il primo passo da fare per raggiungere la tolleranza RECIPROCA

 

Ma qualcuno ha visto dei cattolici manifestare davanti alla sede Mondadori!?

No, e non succederà mai, non in un paese libero, in cui le persone nascono e vengono educate con l'idea che sia fondamentale rispettare le libertà e i diritti altrui perchè vengano rispettate i propri.

 

Ma davvero? Peccato che in Europa abbia avuto secoli d'intolleranza intellettuale, di libri bruciati sul rogo per ordine di santa romana chiesa, di obblighi e costrizioni dovute alla chiesa o di matrice religiosa...sono servite le guerre di religione del XIV-XV secolo e migliaia di morti per cominciare a spezzare questo predominio, ma l'indice dei libri proibiti esiste tuttora, anche se nessuno lo prende più in considerazione. Fino al 1968 si poteva accusare una donna di adulterio perchè era in una stanza da sola con un uomo che non fosse il padre, il marito, il figlio o il fratello.

Non ho visto cattolici manifestare davanti alla Mondadori...ma perchè mai? Forse perchè alla chiesa cattolica è stato tolto il monopolio ed il diritto di dirci come e cosa pensare, ma l'Opus Dei ed i suoi fanatici esistono e sono bene attivi...

 

il problema è che quelli che dovrebbero avere ed usare l'intelligenza per sbugiardarli e sgonfiarli accettano di confrontarsi con gli stessi termini e lo stesso linguaggio, in tal modo giustificandolo e legittimandolo...e dandogli forza.

 

 

 

Stai parlando di Calderoli!?

 

Sto parlando in generale, non ho fatto nomi...e se proprio devo farne uno, devo pensare a Giulio Andreotti che per anni ha fatto il ministro degli esteri e non solo, non ha mai alzato la voce, non ha mai provocato, ed è sempre riuscito a barcamenarsi attraverso situazioni estremamente gravi...

 

Comunque, per poter contestualizzare meglio il discorso, qualcuno mi sa dire se le vignette sulla maglietta dessero contro a determinate frange, o in generale a qualunque mussulmano, terrorista o non praticante che fosse?

 

Ho solo sentito e letto che vi veniva rappresentato Maometto...e se è così, vuol dire toccare un simbolo che viene identificato unitamente da tutto il mondo islamico...come tra cristiani viene unitamente identicata la croce.


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