Inoltre mentre è in parte venuto meno l'interesse degli Agnelli,non è mai e sottolineo MAI venuto meno l'interesse che in Fiat hanno ancora ad oggi 1500000 LAVORATORI ITALIANI,tra indotto e dipendenti.Chi fa oggi discorsi semplicistici (non è il tuo caso) del tipo "compro fiat do i soldi agli agnelli" o "non guardo mediaset per non far guadagnare berlusconi" o "non compro benetton perchè non voglio dar i miei soldi a quello"o ancora,la più bella di tutte sentita ieri "non comprate fiat sennò la juve può comprare ancora",per fare esempi,manda al diavolo 30 anni di teorie sugli stakeholder e di studi di economia,e mostra chiaramente che all'approfondimento di certe problematiche ha preferito un discorso sentito in un bar.
Sono d'accordissimo
Ma tanto.. grazie alle leggi italiane usciranno entro un paio d'anni..
usciranno? non entreranno neppure
Beh...mi fa schifo vedere come una persona possa scialaquare il proprio denaro in droga e festini vari...ed ora anche un dirigente Fiat...sono orripilato...
...inoltre mi chiedo se la Fiat va male perchè la dirigenza si droga o se la dirigenza si droga perchè la Fiat va male...
...........cmq la legge che consente di usufruire di un quantitativo di droga ad uso personale è stata abolita tipo l'anno scorso....ora la droga è ILLEGALE qualsiasi quantità essa sia.......
mi potresti dare il riferimento normativo?
Al di là di tutto,a voi onestamente non ha fatto un po' schifo la reazione di Martina Stella?Dopo anni che si crogiuola al fianco di Lapo,nel momento del bisogno se ne esce con "Io non ho mai fatto ste cose,viviam in modo diverso,ci siam lasciati da mesi -mentre invece si parla di forse una settimana-.Ah,comunque spero stia bene eh".Come pure la storia delle trans:"Sisi,la coca la portava solo lui.Non eravamo noi ad offrigliela eh noooo...penso avesse una produzione propria in casa.Anzi no,in cameretta."Decisamente poco credibili,ma abili a farsi pubblicità.
è un esempio lampante dell'atteggiamento ipocrita di cui parlavo alcuni post fa...probabilmente anche la Stella ha partecipato a qualche festino ma si sa quando la nave affonda i topi scappano
Sinceramente io mi sento di criticare tutti coloro che hanno uno stipendio più alto di quello che meriterebbero [cut]
il tuo discorso è fondamentalmente valido ma la sua applicabilità alla vita reale è pressochè nulla (lo è sempre stato e sempre lo sarà)...solo uscendo dall'ottica delle generalizzazioni si riesce a trovare ancora qualcosa per cui vale la pena vivere
Beh... In quell'ambiente, il conto della bravata del buon Lapo lo stanno misurando in future casse intergrazioni causate dalla perdita del valore del marchio.
Io sinceramente aspetterei un po' prima di dare certi giudizi...
ed ora anche un dirigente Fiat...
Quelli della Volkswagen pensi si limitino solo alle prostitute,ai viaggi esotici e alle bustarelle? http://canali.libero.it/affaritaliani/fina...gengebauer.html
O quelli della BMW a mazzette e corruzione? http://www.autoblog.it/post/1246/corruzione-anche-in-bmw
O la Renault a Briatore e quelloche si porta appresso?
Lapo dirigente...insomma,faceva fashion branding exploiting,marketing advanced brand producing,mica progettava auto o gestiva risorse umane.In pratica vendeva magliette e scarpe,che indossava gente che guida mini,c2 e altre scatolette varie.Si vocifera che dopo sta bravata dovrà ricominciare dalla gavetta..vedremo.
Io sinceramente aspetterei un po' prima di dare certi giudizi...
Quoto.Vabbè che i tedeschi ci tiran in giro e dicono che compriamo auto per moda (bild se non sbaglio,ci tiravan in giro perchè gli unici in europa che compravano la smart che è in crisi sparata siamo noi...auto che trovi nelle patatine),però onestamente non mi fascerei la testa prima del male.
Io sinceramente aspetterei un po' prima di dare certi giudizi...
pure io!!!!
queste cose "scottano"!!!!
Guardate, io non ho fatto altro che riportare le testuali parole di una persona che in Fiat ci lavora da anni.
Mi rendo conto che si tratta di una visione abbastanza pessimistica, ed è sintomatico che sia una persona che fa parte dell'azienda a pensarla in questo modo...
Però secondo me lascia ben intendere la "fragilità" attuale, come già avevo citato nel posto precedente, del marchio.
Chiusa la parentesi Fiat, anche a me ha fatto pensare la dichiarazione di Martina Stella, che non appena ne ha avuto la possibilità ha preso le distanze... Quoto Lord Lupo, la sua probabilmente è ipocrisia e desiderio di chiamarsi fuori dalla vicenda, prima che le voci inizino a scalfire anche lei.
Uno dei problemi del sistema produttivo italiano è proprio questo, che necessariamente i figli dei "padroni" devono essere inseriti in azienda, anche se, come nel caso in questione o in migliaia di altri (altro esempio mito quel solenne idiota di Matteo Marzotto) non hanno nessun merito o capacità se non un aspirapolvere per naso.
Esempio che si replica anche in piccolo: mica pochi ne vedo, nel modenese, di ragazzotti di 20 anni, il papà con la "fabbrichetta", tutte le sere in giro per locali coon la Porsche, a pippare e a trombar mignotte, poi il giorno dopo a giocare ai manager senza capire una mazza...
In altri paesi per imbecilli di tal fatta si provvede ad un bel fondo finanziario chiuso, gestito da terzi, che eroga al rampollo il necessario per i suoi vizi, senza che danneggi con la sua imbecillità un'azienda e la vita di chi dentro ci lavora sul serio. Ad esempio, ma ce la vedete Paris Hilton a gestire l'azienda paterna? No, anche il padre lo capisce, l'ha riempita di soldi e la tiene fuori dalle balle...in Italia troppo complesso...
PS: ovviamente criticabile Martina Stella, ma occorre considerare che il loro era chiaramente un rapporto di copertura (il giovine Lapo a quella della toscana preferiva la compagnia di stagionati transessuali...) e la poveretta non ne vorrebbe uscire troppo danneggiata...
Come diceva mio nonno "Ringrazia Dio, che t'ha fatto nascere povero!!!"
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
non è mai e sottolineo MAI venuto meno l'interesse che in Fiat hanno ancora ad oggi 1500000 LAVORATORI ITALIANI,tra indotto e dipendenti.Chi fa oggi discorsi semplicistici (non è il tuo caso) del tipo "compro fiat do i soldi agli agnelli" o "non guardo mediaset per non far guadagnare berlusconi" o "non compro benetton perchè non voglio dar i miei soldi a quello"o ancora,la più bella di tutte sentita ieri "non comprate fiat sennò la juve può comprare ancora",per fare esempi,manda al diavolo 30 anni di teorie sugli stakeholder e di studi di economia,e mostra chiaramente che all'approfondimento di certe problematiche ha preferito un discorso sentito in un bar.
sono d'accordo.
Infatti non sto dicendo che lo stato non dovesse aiutare la fiat (o qualsisi altro gruppo) che fornisce lavoro a molta gente.
Lo stato ha il dovere di salvare qualsiasi azienda di un certo calibro, altrimenti tira giù tutto con sè. Si avrebbe davvero un efetto domino sull'economia italiana e su molti più che 1500000 lavoratori.
quindi, posso dire che sono d'accordo abbastanza in toto sul tuo discorso.
quindi, posso dire che sono d'accordo abbastanza in toto sul tuo discorso.
...o, meglio, completamente daccordo a metà
sono d'accordo.Infatti non sto dicendo che lo stato non dovesse aiutare la fiat (o qualsisi altro gruppo) che fornisce lavoro a molta gente.
Lo stato ha il dovere di salvare qualsiasi azienda di un certo calibro, altrimenti tira giù tutto con sè. Si avrebbe davvero un efetto domino sull'economia italiana e su molti più che 1500000 lavoratori.
La Fiat e le altre grandi imprese si devono salvaguardare da sé, non con i miei soldi.
Non è drogando l'impresa con soldi pubblici che la si salva. O:
1)Si cambia proprietà e management (cosa che avrebbe salvato la Fiat, 20 anni fa); e/o
2)Si taglia e si ristruttura; e/o
3)Si fallisce.
Tutte e 3 le ipotesi sono migliori di continuare a sperperare denaro pubblico (cioè mio) che potrebbe essere impiegato molto molto meglio. Alitalia docet.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Tutte e 3 le ipotesi sono migliori di continuare a sperperare denaro pubblico (cioè mio) che potrebbe essere impiegato molto molto meglio. Alitalia docet.
Concordo...anche se OT
OT
La Fiat e le altre grandi imprese si devono salvaguardare da sé, non con i miei soldi.
E' quello che sta facendo da circa una decina d'anni a sta parte,al contrario di quanto invece fanno renault e vw.
1)Si cambia proprietà e management (cosa che avrebbe salvato la Fiat, 20 anni fa); e/o
2)Si taglia e si ristruttura; e/o
3)Si fallisce.
il punto 1 è già in parte avvenuto per quanto riguarda la fiat.I tagli le ristrutturazioni si stanno vedendo,ma son cosa assai complicata che non si fa da un giorno all'altro.Solo a toccare Termini giustamente è scoppiato un putiferio.Il fatto è che l'unica impresa che ad oggi abbia avuto una continuità in aree delicate come il mezzogiorno è la fiat.Il punto 3 sarebbe catastrofico a meno di non percorrere la via svizzera della swiss air( fatta fallire e rifondata nuova).Quello che punge è chiaramente l'occupazione,che va salvaguardata.
Tutte e 3 le ipotesi sono migliori di continuare a sperperare denaro pubblico (cioè mio) che potrebbe essere impiegato molto molto meglio. Alitalia docet.
Nessuno ha mai parlato di sperperare,benchè in passato ciò sia avvenuto.L'idea generale è che la favoletta del libero mercato sia finita da tempo,anche se qualcuno non se ne è ancora accorto.In fondo come ci mostravano all'università,la fiat auto (ripeto,il gruppo fiat è da sempre in attivo e da quell'attivo sta con questa gestione trovando risorse per rilanciare il core business) potrebbe tornare in attivo in pochi mesi:basterebbe prendere e delocalizzare di massa,non solo 2 modelli.La fiat sarebbe apposto,e l'italia dovrebbe mettersi sul groppone (col denaro pubblico,cioè mio)tutti gli operai e gli impiegati sia della fiat che di buona parte del suo indotto.O qualcuno pensa ancora che il gonfiatissimo terziario si possa assorbire tutto?O nascerà un nuovo settore che aspettiamo da 20 anni e che misteriosamente darà occupazione a centinaia di migliaia di persone con licenza media e avanti d'età in italia?
FINE OT
Uno dei problemi del sistema produttivo italiano è proprio questo, che necessariamente i figli dei "padroni" devono essere inseriti in azienda, anche se, come nel caso in questione o in migliaia di altri (altro esempio mito quel solenne idiota di Matteo Marzotto) non hanno nessun merito o capacità se non un aspirapolvere per naso.
Questo è tristemente vero.
Per quanto riguarda la Stella,comprensibile ok,ma alquanto gretta come cosa.Anzi,ipocrita come ha giustamente definito tale atteggiamento Lord Lupo.
2 o 3 cosette
Fiat non da lavoro a 1.500.000 di persone. In Italia ha 36.000 dipendenti, più circa 130.000 dell'indotto.
http://www.cida.it/cesfor/65_kar2.htm
Il gruppo Fiat non è in attivo, ha chiuso il bilancio 2004 con circa un mld di € di perdite, ed ricavi in calo rispetto al 2003, anche se ha fatto riscontrare un, seppur modesto, risultato operativo positivo. (http://www.24oreborsaonline.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=681463&chId=43&artType=Articolo&back=0)
Che la delocalizzazione totale possa salvare il gruppo Fiat in pochi mesi, scusa Fra ma è tutto da dimostrare:
a) perché non si delocalizza in pochi mesi, ci vuole un piano industriale e risorse gigantesche, e non sempre è detto che vada bene (Belo Horizonte docet)
b) perché non è il costo del lavoro, o meglio non è il solo costo del lavoro, come in volti vogliono far credere, il fattore critico, anche perchè altrimenti i Jappo la Yaris l'andavano a produrre in R. Ceca o in Ungheria e non in Francia
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Fiat non da lavoro a 1.500.000 di persone. In Italia ha 36.000 dipendenti, più circa 130.000 dell'indotto.
Cito fonti ufficiali Confapi
L’industria dell’automobile rappresenta l’ultimo comparto significativo della industria manifatturiera nazionale e fornisce un contributo di estrema importanza per quanto riguarda l’occupazione, l’attività di ricerca e sviluppo, l’introduzione di nuove tecnologie. Il settore rappresenta tra il 4,5 e il 5% del valore aggiunto dell’industria manifatturiera, occupando direttamente e indirettamente circa un milione e mezzo di addetti (il 7% degli occupati) e generando una massa di consumi.pari a 200 miliardi di euro e spendendo annualmente, per investimenti fissi lordi, un miliardo di euro. La produzione di veicoli e componenti auto impiega 190 mila addetti, la distribuzione e l’assistenza post-vendita 380 mila. Considerando anche i fornitori si raggiunge come accennato quasi il milione e mezzo di addetti. L’industria dell’auto assicura inoltre nel suo complesso il 22 per cento delle entrate tributarie dello Stato; nel 2001 sono stati pari a 134.000 miliardi di lire gli introiti riconducibili all’industria automobilistica.
Il gruppo Fiat non è in attivo, ha chiuso il bilancio 2004 con circa un mld di € di perdite, ed ricavi in calo rispetto al 2003, anche se ha fatto riscontrare un, seppur modesto, risultato operativo positivo.
Il rosso del gruppo fiat del 2004 era dovuto come ben sai all'andamento del settore auto.Tolto il risultato dell'auto,l'andamento è sempre stato grossomodo positivo.Inoltre ad oggi,2005,si parla di un utile netto consolidato di 510 milioni di euro solo nel primo semestre. http://www.investireoggi.it/io/canali/Oper...=35&p_id=345549
Che la delocalizzazione totale possa salvare il gruppo Fiat in pochi mesi, scusa Fra ma è tutto da dimostrare:a) perché non si delocalizza in pochi mesi, ci vuole un piano industriale e risorse gigantesche, e non sempre è detto che vada bene (Belo Horizonte docet)
Ovviamente ci vorrebbe un lavoro dietro di studio serio e sensato.I "pochi mesi" è uan forzatura voluta per rimarcare coem in relativamente poco tempo si potrebbe facilmente aggirare uno dei fattori che ad oggi pesa più sulla groppa di Fiat.Leggevo un saggio di rifkin,si parlava dei tagli mostruosi al personale e consecutive delocalizzazioni in paesi emergenti che le multinazionali americane GM e Ford fecero a inizi anni 80:risultati rosei e operai a casa.Ovviamente non è un ragionamento semplice,specie da tradurre in termini pratici.Solo tra calcoli di analisi,BEP,costi benefici,indicistica,gestione rapporto stato,pratiche varie e anche studi di immagine ci sarebeb da lavorare tempo.Tuttavia ho sotto gli occhi aziende bresciane che nel gior veramente di pochi mesi han preso e se en son andate in Cina.Studiavo qualche giorno fa proprio un caso.Non è quindi poi così impossibile,anche in pochi mesi.Certo,visti i volumi di fiat è alquanto impensabile senza un lavoro dietro.
b) perché non è il costo del lavoro, o meglio non è il solo costo del lavoro, come in volti vogliono far credere, il fattore critico, anche perchè altrimenti i Jappo la Yaris l'andavano a produrre in R. Ceca o in Ungheria e non in Francia
Il caso Toyota:di fatto ha scelto la Francia prevalentemente per aggirare alcune normative europee ed entrare di prepotenza nel mercato senza dover stare ad aggiarere ostacoli burocratici.E ora può tranquillamente produrre la Aygo in repubblica ceca.Il costo del lavoro non è il solo fattore critico e son d'accordo:rientran altre variabili tipo conoscenze delle risorse umane,burocrazia e leggi del mercato del lavoro.Ma ti faccio presente uan cosa.allo stato attuale un'impresa ha davanti a se almeno altri 20 paesi migliori da questo punto di vista rispetto all'Italia.