Ho visto Domino, di Tony Scott con Keira Knightley e Mickey Rourke..
Dovrebbe essere un film d'azione barra drammatico barra più o meno biografico, ma personalmente ho riso dall'inizio alla fine, perchè ero in serata positiva, se magari stavo nervoso/triste mi sa che reagivo diversamente..
voto azione/drama 1/5 voto comico 4/5
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Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Segnali dal futuro di Alex Proyas, con Nicholas Cage nella parte di uno scettico professore di astrofisica il cui figlio entra in possesso di un documento scritto 50 anni prima da una bambina della sua stessa scuola. Sul foglio è indicata una sequenza di numeri che l'occhio allenato dello scienziato comincia a decifrare per caso scoprendo che indicano giorno e numero di vittime dei principali disastri accaduti negli ultimi anni (compreso quello in cui ha perso la vita sua moglie) e di alcuni che devono ancora verificarsi.
La storia inizialmente è molto avvincente, offre molte belle inquadrature ed è recitato in modo convincente ma poi il tutto si perde in troppo già visto ed in troppe banalità.
Peccato.
2,5/5
Delitto perfetto di Alfred Hitchcock con Ray Milland, Grace Kelly, Robert Cummings, John Williams
Un tennista inglese in pensione, dopo aver scoperto che la sua ricca moglie ha una relazione amorosa con un giallista americano, progetta di ucciderla per ricavarne una cospicua eredità. Ne esce fuori un piano ingegnoso, dettagliato e perfetto che sembra non aver alcun punto debole. Ma gli imprevisti del caso renderanno il suo compito più difficile di quanto pensasse. Film manifesto del grande Hitchcock, come sempre maestro nel creare suspance dall'inizio alla fine del con una sceneggiatura perfetta, un montaggio altrettanto all'altezza e una regia molto funzionale alla vicenda, meno "estrosa" del solito e con pochi stacchi di macchina. Considerando che quasi tutte le scene si svolgono in un'unica stanza/set il risultato è pregevole. Tra gli attori il migliore è il gelido Milland, provetto assassino con classe da vendere e il gusto della competizione. VOTO:4/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Tokyo march - La marcia di Tokyo, di Kenji Mizoguchi,con Ichiki Reiji, Irie Takako, Ito Takaya, Kanahira Gunnosuke, Kanda Shunji, Kosugi Isamu. E' la storia di una ragazza che, per le difficoltà economici degli zii, è costretta a diventare una geisha. Si innamora di lei un giovane impiegato, ma a contenderle il suo amore trova il padre e un suo amico. Intanto un segreto del passato comincia ad emergere. Cortometraggio muto di Mizoguchi, breve ma appassionato che cattura appieno le più profonde emozioni, in una vicenda paradossale capace di commuovere. Tokyo è la citta dei vizi, come citato dai primi intertitoli, e la donna è solo un oggetto, gettata a destra e manca dagli interessi, finanziari e passionali, degli uomini. Un'opera che merita di essere vista anche per scoprire un cinema orientale, seppur arcaico, ancora pieno di fascino. Secolare. Voto 4.5 / 5
Shuffle, di Sogo Ishii, con Nakajima Yosuke, Mori Tatsuya, Muroi Shigeru, Arato. Un ragazzo scappa disperatamente da un poliziotto, in una corsa forsennata che lo vede incontrare, in uno stato semi-allucinogeno, diversi personaggi. Tramite alcuni flashback veniamo a sapere il motivo del bizzarro inseguimento. Delirante, forsennato, cyberpunk, sicuramente memore del cinema di Tsukamoto pur senza raggiungerne la grandezza. Il corto di Ishii ha però delle ottime carte, una regia avvincente che tiene incollati nonostante l'apparente nonsense della vicenda, fino a un bruciante finale. Trenta minuti assolutamente folli, per tutti gli amanti di quel cinema sperimentale completamente fuori dai canoni. Isterico. Voto 3 / 5
Il nome della rosa...anche se l'ho visto un sacco di volte continua a picermi sempre di più...dopottutto non dice altro che la verità...che naturalmente faceva scomodo...un film su cui riflettere... " />
Barbarossa
voto: 3\10
Leggendo varie recensioni in giro per la rete, ho constatato che i miei "mah" e "che roba è" di ieri sera al cinema sono piu che legittimi. Il film davvero sembra girato coi piedi. Attori pessimi ( kasia smutniak in primis) alcune scelte poi davvero lasciano a desiderare, come per es la quasi totale assenza di scene di combattimento eccetto l'assedio di Milano che cmq è appena mediocre. Le scene a la BIUTIFULLL tra Alberto\RazDegan e Eleonora\KasiaSmutniak affossano completamente la parte romantica del film. Si salvano solo le ambientazioni. Pessimi anche gli effesti "poco" speciali.
Pollice giu.
Jeepers Creepers - Il canto del diavolo di Victor Salva con Gina Philips, Justin Long, Jonathan Breck, Eileen Brennan
Due fratelli, Tricia e Danny, sono in viaggio per le vacanze quando entrano in contatto con "The Creeper" un'essere semi-mitologico che si ciba di carne umana. Il mostro sembra attratto da qualcosa che i due ragazzi hanno, qualcosa che solo uno di loro possiede. Film horror piuttosto strano, che sembra mescolare un po' dei vari clichè di genere soprattutto di film come "Non aprite quella porta" o serie TV alla "Buffy". Il risultato è ambiguo perchè il film oscilla tra elementi originali (pochi) ed altri piuttosto scontati e "già visti" (forse troppi) e con altri deboli elementi quali gli effetti speciali un po' artigianali e la recitazione degli attori un po' scolastica. Un film curioso, in parte interessante ma non particolarmente bello, anzi. Il finale poi pare decisamente affrettato. VOTO: 2/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il mercante di Venezia di Michael Radford con Al Pacino, Jeremy Irons, Joseph Fiennes, Lynn Collins
Tratto dall'omonima opera teatrale di William Shakespeare, è la storia del giovane veneziano Bassanio che, per ottenere la mano della bella e ricca Porzia, chiede del denaro al suo amico Antonio. Poichè questi non ha contante disponibile, chiede un prestito all'usuraio ebreo Shylock il quale però, come clausola in caso di mancato pagamento, chiede di poter prelevare una libbra di carne dal corpo di Antonio. Ritmo basso, scarso coinvolgimento emotivo e mancanza di una visione d'assieme. Questi i tre difetti principali del film che lo rendono piuttosto pesante e noioso, decisamente poco appassionante. Anche gli attori, che presi singolarmente sono tutti molto validi, non riescono ad interagire al meglio così come le varie sequenze del film non sempre sembrano seguire un coerente filo narrativo. Le note positive sono di carattere tecnico (costumi, trucco, ambientazione, fotografia) oltre alla notevole performance di Al Pacino nel ruolo di Shylock. VOTO: 2/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Oddio, all'inizio ho pensato che fosse un voto per Barbarossa di Kurosawa e mi stavo scandalizzando :-PBarbarossa
voto: 3\10
Oh, allora non sono l'unica a cui non ha entusiasmato, molti ne parlano bene...VOTO: 2/5
Motel Woodstock di Ang Lee
A me questa commedia ha fatto morire dal ridere, troppo forte " />
8
Nick Mano Fredda Stuart Rosenberg
Un bellissimo film sui prigionieri e i lavori forzati. Divertente e triste insieme. Molto belle anche le scene di fuga e grandi attori. Il protagonista è un personaggio ottimo e originale.
9
La fiamma del peccato di Billy Wilder con Fred MacMurray, Barbara Stanwick, Edward G.Robinosn, Porter Hall
L'assicuratore Walter Neff viene sedotto dalla sensuale e perfida Phyllis Dietrichson, sposata con un'uomo che non ama e che vuole invece eliminare. I due convincono il marito di lei a stipulare una polizza d'assicurazione sulla vita (con l'inganno), studiano un piano e lo uccidono facendo sembrare il caso un'incidente. Ma un collega di Neff, Barton Keyes, non è del tutto convinto e comincia a sospettare della donna. Perfetto esempio di film noir, il primo di Billy Wilder, esemplare per molti aspetti e meritevole di stare nell'Olimpo del genere. Su tutti spicca il personaggio di Barbara Stanwick, Phyllis, donna del tutto "materiale", amorale e manipolatrice; lei stessa dice dice di sè "No, io non ti ho mai amato, non ho mai amato nessuno. Sono guasta dentro". Questo stato d'essere è subito evidente dal fatto che la donna/domina indossa e ama mostrare una catenella alla caviglia, verso la quale Neff sembra come spinto da una pulsione morbosa e feticista. L'uomo non è quasi mai artefice del proprio destino ed è costantemente dominato dall'universo femminile: prima Phyllis che lo spinge a compiere un'atto criminale, poi Lola, figliastra di Phyllis e contraltare positivo della matrigna, verso la quale egli nutre sentimenti di affetto paterno. Da un punto di vista tecnico è ottima la resa delle luci, della fotografia e, più in generale, la resa della torbida atmosfera in cui i personaggi si muovono. Attori tutti molto bravi e in parte. Unico appunto: il film è raccontato come un'unico grande flashback (tranne il finale) per bocca di Neff e quindi le sorprese e i colpi di scena sono per forza di cose depotenziati. VOTO: 4,5/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Saw IV di Darren Lynn Bousmann con Tobin Bell, Scott Patterson, Betsy Russel, Costas Mandylor
Rispetto ai tre episodi precedenti, il quarto capitolo della saga dell'Enigmista è quello più introspettivo, quello dove si vuol far capire quali sono le motivazioni dell'assassino e dove si raccontano alcuni frammenti della sua vita passata, quando ancora non era diventato un sadico. Questo punto di vista è da un lato interessante, perchè svela comunque una parte ignota che non può che interessare lo spettatore; ma dall'altro lato rende la figura di Jigsaw più umana ma anche tremendamente banale e scontata. I soliti omicidi, i misteri da risolvere e le corse contro il tempo sono solo un corollario all'introspezione psicologica del killer, ora mentore e demiurgo del presente ma che agisce dal passato, e anche per questo si tratta forse del capitolo meno eccitante e pauroso di tutti. La soluzione finale poi è tremendamente banale, indice di poche e confuse idee (soprattutto per chi ha visto tutti i film). Probabilmente si tratta di un'episodio di transizione verso i prossimi film, ma affinchè la serie mantenga credibilità si deve trovare qualche nuovo espediente. VOTO: 2/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Se parli del Mercante di Venezia, ci sono anch'io: speravo molto in questo film, e invece... Nemmeno il monologo famoso ("... non ha un ebreo occhi?..."), fatto dall'adoratissimo Al Pacino, mi è piaciuto.Oh, allora non sono l'unica a cui non ha entusiasmato, molti ne parlano bene...
VOTO: 2/5
Bastardi senza Gloria
di Q. Tarantino con B. Pitt, C. Waltz
ATTENZIONE! CAPOLAVORO! Capolavoooooooooooro!!! " />
Che spettacolo di film... questa sera mi sono divertito veramente come un pazzo.
Tarantino provoca, le prova tutte per sconvolgere e scombussolare il pubblico, alternando scene lente e meditate, altre comiche, altre tragiche, altre violente e splatter, senza che lo spettatore abbia idea di cosa lo stia aspettando...
Ma io conosco Tarantino e mi diverto insieme a lui e alla sua carrellata di folli senza morale " />" />
Che regista, signori.
E che attore questo Christoph Waltz, venuto dal teatro e premiato al festival di Cannes... il colonnello Hans Landa rimarrà nell'Olimpo dei migliori villains.
Confermata ancora una volta la mia teoria: i nazisti sono inimitabilmente, straordinariamente scenografici. Da Indiana Jones a Schindler List, da Casablanca a Tutti insieme Appassionatamente, passando per il Pianista e la Vita è Bella, non passano mai di moda...
lo consiglio vivamente a tutti.
istruzioni per l'uso: non lasciatevi coinvolgere e non cercate di trovare un significato in questo film, limitatevi a godere gli strabilianti virtuosismi del buon Tarantino