Vista dal mio punto di vista è una pratica assolutamnete mostruosa, ma come detto già da molti non so se giudico apertamente una cultura completamente estranea....discorso diverso è invece quello dell'imposizione che rende il tutto ancora piu' mostruoso.
ti sei spiegato perfettamente brandon (almeno per me) è il discorso che cercavo di fare io sui tratti culturali e sulla necessità di comprenderci...
l'imposizione violenta poi è da rigettare, e come con l'integrazione già le cose stanno cambiando col burqa (per forza di cose: si veda l'evento delle scuole francese e il discorso di un politico italiano pochi giorni fa sul divieto di andare in giro mascherati completamente)..
questa è una cosa simile, cose che grazie al potere dell'integrazione culturale si "risolvono"....
Good, potrebbe essere questa la chiave di comprensione. E' l'imposizione violenta il problema! Sia fatta con la forza che con le pressioni psicologiche o i ricatti sociali, estirpata questa le persone che restano hanno tutto il diritto di praticare su se stessi quel che vogliono.
ti sei spiegato perfettamente brandon (almeno per me) è il discorso che cercavo di fare io sui tratti culturali e sulla necessità di comprenderci...l'imposizione violenta poi è da rigettare, e come con l'integrazione già le cose stanno cambiando col burqa (per forza di cose: si veda l'evento delle scuole francese e il discorso di un politico italiano pochi giorni fa sul divieto di andare in giro mascherati completamente)..
questa è una cosa simile, cose che grazie al potere dell'integrazione culturale si "risolvono"....
Ma io chiedo... non è forse anche l'imposizione violenta un frutto della cultura? Possiamo permetterci di giudicarla? Non voglio dire ovviamente di essere d'accordo con chi impone con la forza (o come diceva Iskall col ricatto sociale) qualsiasi tipo di cosa, non potrebbe essere più lontana da me un'opinione simile, mi chiedevo solo quanto possiamo giudicare "giusto" o "sbagliato" qualcosa, ben sapendo che "giusto" e "sbagliato" non sono cose assolute, ma frutto della nostra cultura.
Paolo.
OK, Paolo, ma allora una cultura può anche essere un regime oscurantista, che ti impedisce il confronto, che ti tiene nascosto il fatto che esistono altre culture, che non ti dice che hai possibilità di scelta.
Crescere senza conoscere una cosa non te ne fa sentire la mancanza... Quindi tu non hai subito un'imposizione nel senso letterale nel termine... Semplicemente non sai che puoi vivere diversamente (magari meglio) di come stai.
Eppure chi sarebbe felice di vivere in un ambiente di questo genere?
OK, Paolo, ma allora una cultura può anche essere un regime oscurantista, che ti impedisce il confronto, che ti tiene nascosto il fatto che esistono altre culture, che non ti dice che hai possibilità di scelta.
Crescere senza conoscere una cosa non te ne fa sentire la mancanza... Quindi tu non hai subito un'imposizione nel senso letterale nel termine... Semplicemente non sai che puoi vivere diversamente (magari meglio) di come stai.
Eppure chi sarebbe felice di vivere in un ambiente di questo genere?
Non io, forse qualcuno si. Non difendo in alcun modo nè l'imposizione forzata nè i regimi oscurantisti. Cercavo solo di precisare la mia volontà di esprimere pareri e non giudizi, cercavo di chiarire il mio punto di vista riguardo a quello che io dico. Solo questo. Ciò non toglie ovviamente che rimango convinto che i concetti di "giusto" e "sbagliato" non sono assoluti.
/me si rende conto di essersi spiegato male e quindi offre una birra a Matteo.
Paolo.
Quale donna sarebbe felice di farsi tagluzzare la f**a ? Può essere anche la più rispettabile e motivata delle usanze, ma di certo nessuna bambina ci gode a subirla, e nessuna donna sarà felice (tranne le masochiste, suppongo) di provare dolore ogni folta che ha un rapporto sessuale...mettendomi nei loro panni maledirei chi mi ha costretta a farlo comunque non andrei mai a imporre loro di eliminare questa usanza, preferirei lasciare a loro la scelta.
se qualcuno mi dicesse di fare una certa "operazione" per farmi tromb*** di meno e sentire male le poche volte che lo faccio....
mi verrebbe voglia di sputargli in faccia
Quale donna sarebbe felice di farsi tagluzzare la f**a ? Può essere anche la più rispettabile e motivata delle usanze, ma di certo nessuna bambina ci gode a subirla, e nessuna donna sarà felice (tranne le masochiste, suppongo) di provare dolore ogni folta che ha un rapporto sessuale...mettendomi nei loro panni maledirei chi mi ha costretta a farlo comunque non andrei mai a imporre loro di eliminare questa usanza, preferirei lasciare a loro la scelta.
Credo che se la pratica continua non debba esserci una concordia assoluta su questa tesi (intendo all'interno delle tribù che la praticano). Molto probabilmente le madri dicono alle bambine che, sofferenti, chiedono "Perchè?"... "Un giorno capirai anche tu, quando sarai più grande.". Molti genitori lo hanno detto a noi per cose diverse e sicuramente su qualcosa abbiamo dato loro ragione, forse crescendo in quell'ambiente anche le donne che subiscono questa pratica un giorno "capiscono" e applicano la stessa cosa alle figlie. Non so se mi sono spiegato... nemmeno io riesco a credere che si possa essere felici così, ma non mi spiegherei altrimenti l'idea che una pratica simile sia andata avanti di generazione in generazione, cerco di andare oltre le mie idee e di mettermi nella loro testa, di ragionare ponendo come presupposto l'idea di crescere e vivere in QUELLA cultura.
Paolo.
Magari le madri lo fanno pensando "l'ho subito io, ora lo deve fare lei". Nemmeno io concepisco una cosa simile ma temo che esista qualcuno in grado di pensarlo. Può darsi che non lo sappiano il perchè, o forse la motivazione che gli forniscono si riferisce ad un qualche ideale molto astratto o semplicemente per essere sicuri che lei rimanga fedele al marito, insomma la scoraggiano in caso voglia far sesso qua e là.....e poi, come deto in precedenza, c'è il fattore sociale, se non lo fai vivi ancora peggio, quindi tra meno peggio e peggio scegliamo la meno peggio.
Vorrei capire cosa intendi per volontarietà
Per volontarietà intendo esattamente quello che ha spiegato Brandon Il bisogno di capire l'altra cultura per definire il confine tra imposizione e libera scelta (per quanto per noi inconcepibile)
Devo essere sincero?Che un'altra cutlura reputi questa pratica "normale" proprio non mi interessa.Scusate i toni drastici ma io,da occidentale,da tutto quello che volete,ho abbastanza dati CERTI sui quali basare l'affermazione "LA DONNA NON è INFERIORE ALL'UOMO",quale che sia la cultura.L'essere umano è uno,la cultura è solo una sovrastruttura che a volte può anche arrivare a ledere i diritti NATURALI dell'ESSERE UMANO!
Una pratica simile pone la donna in una condizione di INFERIORITà,della quale è testimonianza diretta la sua accettazione e sottomissione ad essa.Io,consapevole del fatto che la donna non è inferiore all'uomo,non vedo questo aspetto culturale tollerabile.La donna va rispettata,come anche l'uomo.Detesto allo stesso modo femministe e maschilisti,come detesto ogni estremo.Uomo e donna devono convivere su questo mondo,e nessuno può arrogarsi un potere maggiore a quello di un altro,proprio per via della identica natura umana.
E la circoncisione, Italo?
Italo,nessuno ha parlato di tollerare,ma di tentare di capire E' questo che nonostante sia deprecabile quanto vuoi l'atto,e son io il primo a riconoscerlo,penso sia cmq importante riuscire a fare.Per quanto ciò comporti uno sforzo davvero notevole...
/me propone infibulazione e circoncisione in coppia, vogliamo coerenza