Ho letto tutto il messaggio, semplicemente ci sono delle cose su cui non concordo
Per esempio: cosa intendi con "violenza gratuita"? La violenza è gratuita quando è immotivata, fine a sé stessa, se dietro c'è un comportamento scorretto che non è interrotto nemmeno a fronte di rischieste, spiegazioni, ecc., allora non è immotivata.
Prevenzione: non la vedo come violenza preventiva: il bambino ha fatto qualcosa. Potrà essere preventiva nel senso "Cosí no lo ripete", ma è anche motivata da una cosa già accaduta, da cui non mi pare un caso di "violenza preventiva".
Italo, tesorino, le mie amate cuginette più dici loro di non fare le cose, più glielo spieghi con calma sperando che capiscono più fanno apposta a fare le suddette cose. Tu forse parti dal presupposto che tutti i bimbi sono creaturine dolci ed indifese, anche quando vogliono un giocattolo e ti prendono a calci urlando perchè non glielo vuoi comprare. Il fatto è che se il suddetto bambino ha dei genitori idioti che non gli insegnano niente di buono, che lo viziano, pensando che la sua felicità si possa fare solo assecondando i suoi capricci e riempiendo la sua stanza di aggeggi inutili, il cosetto si comporterà da dio del mondo anche in altri ambienti come la scuola, dove pretenderà che tutto gli sia dovuto, perchè è abituato così. E l'idea è talmente radicata nella sua testa che la maestra (che non lo deve crescere, ma ne deve tenere a bada 30 alla volta e non può stare a spiegare ogni cosa al marmocchietto, anche perchè il dovere di educarlo è dei genitori) arrivati ad un certo punto è costretta a far volare la cosiddetta sberla correttiva. Quando una cosa ad un bambino la spieghi sedici volte e se ne infischia allora l'unica soluzione è farglielo capire via trauma. Forse per gli amanti dei bimbi ( che noto sono soprattutto uomini anche tra la gente che conosco io ) che credono che non si debbano toccare con un fiore perchè sono carini deboli indifesi ( non contando l' "estremamente b***ardi) questa è una cosa crudele ed ingiusta, ma a sberle ci siamo cresciuti un pò tutti. E detesto i genitori che partono dal pre4supposto che il figlio abbia sempre ragione e che la maestra sia un'oca idiota violenta. Molte volte è così, ma altrettante l'oca idiota ma non violenta è la madre/ padre (in genere le più idiote sono le madri))
Il mio caro cuginetto l'ho preso a sberle per chissà quanti anni, mi divertivo a torturarlo rubandogli i giocattoli e nascondendoli etc ed era sempre dietro a cercarmi, non perchè capiva che lo volevo educare, ma perchè, oltre che prenderlo a sberle, con lui ci stavo e ci giocavo.
Ciao a tutti,
non ho visto le scene in tv.
Certo che ammanettare un bambino.
Quanti anni aveva il bambino?
bambina, non so quanti anni avesse credo che comunque fosse all'equivalente dell'elementari.
Quanti anni aveva il bambino?
Direi cinque.
Ho letto tutto il messaggio, semplicemente ci sono delle cose su cui non concordoPer esempio: cosa intendi con "violenza gratuita"? La violenza è gratuita quando è immotivata, fine a sé stessa, se dietro c'è un comportamento scorretto che non è interrotto nemmeno a fronte di rischieste, spiegazioni, ecc., allora non è immotivata.
Prevenzione: non la vedo come violenza preventiva: il bambino ha fatto qualcosa. Potrà essere preventiva nel senso "Cosí no lo ripete", ma è anche motivata da una cosa già accaduta, da cui non mi pare un caso di "violenza preventiva".
Ripeto:trattasi di violenza gratuita(o immotivata)in quanto si tratta di qualcosa di controproducente(NON PUOI dire a tuo figlio"non picchiare quel bambino che è più piccolo e indifeso di te altrimenti ti gonfio come un pallone!",altrimenti il bambino cosa capisce?Che tu puoi e lui no?E se prova a obiettare e lo picchi cosa capirà?Nulla.Semplicemente a stare zitto,a obbedire agli ordini senza capire...)e assolutamente degradante per l'essere umano.Non mi venite a dire che gli animali lo fanno,perchè sinceramente me ne infischio.L'uomo è un animale ma possiede la ragione,la capacità di utilizzare il cervello al posto della forza.Se un cucciolo viene "picchiato" dalla madre in seguito a un cattivo comportamento,è ovvio che associerà il dolore fisico all'azione appena compiuto e,di conseguenza,non la ripeterà.Ottimo,peccato che questo vada bene per il cucciolo di animale che,fino a prova contraria,non possiede la ragione.Il ragionamento per l'uomo è diverso:il bambino non possiede la ragione solo nei primissimi anni di vita,anni in cui è difficile possa fare qualcosa che necessiti una punizione corporale(anche se ne ho viste di madri completamente idiote che prendevano a sberle i figli di meno di 2 anni solo perchè iniziavano a piangere a messa...ovviamente sortendo l'effetto contrario a quello desiderato...),arrivato già ai tre o i quattro il bambino è semplicemente in via di sviluppo e cerca di apprendere in ogni modo possibile.Se fa qualcosa di sbagliato e lo si punisce con una randellata è molto probabile che,associando inconsciamente a data azione data reazione negativa,non ripeterà più l'errore.Ma a questo punto io mi chiedo:è mai possibile che UN ESSERE UMANO RAGIONANTE(peraltro in piena fase di apprendimento dato che il bambino riesce ad assorbire quantità impressionanti di informazioni...)debba essere privato della possibilità di sviluppare una mente propria?Se il bambino fa qualcosa c'è un motivo,se è sbagliato e nessuno gli dice niente continuerà a farlo a seconda del suo gradimento;se lo si picchia gli si preclude la possibilità di comprendere il reale significato della proibizione(in pratica il bambino che spacca la faccia a un bambino più piccolo solo per giocare,e viene poi preso a randellate dal genitore,non comprenderà mai appieno il motivo della punizione,quindi in linea teorica sarebbe capace di rifarlo subito,con la differenza che ora cercherebbe prima la certezza di non poter essere scoperto,evitando così il dolore fisico che consegue a quella data azione che risulta non si sa per quale motivo sbagliata);se glielo si spiega e rispiega cercando di svolgere appieno il proprio ruolo di genitori(in caso di persevaranza nello sbagliare da parte del bambino è lecito ricorrere a punizioni MIRATE,e non volte alla semplice e pura imposizione del dolore fisico)è molto probabile(sempre in base al livello di competenza dei genitori,che,come già detto,non sempre sono all'altezza del ruolo assegnatoli...)che il bambino recepisca RAGIONANDO(quindi aiutandolo a sviluppare quella parte di lui che lo distinguerà sempre dall'animale)il motivo del divieto e dell'eventuale richiamo.Quindi se il bambino CAPISCE il motivo lo farà proprio ed è molto probabile che non commetterà nuovamente lo stesso errore,appunto in quanto la decisione di non sbagliare di nuovo è maturata nella SUA mente,e non in quella di qualcun altro che l'hai poi imposta a lui con un atto di violenza...
Per quanto riguarda la questione della prevenzione:se la punizione giunge esclusivamente per qualcosa di già fatto allora trattasi di "vendetta",se invece la punizione giunge come in questo caso per impedire il ripetersi di un evento,allora credo che non si possa non convenire che si stia paralndo di prevenzione...
Ale credimi,io detesto i bambini,in quanto prevalentemente illogici(quando la gente mi dice "ma sei stato un bambino pure tu..." è mia abitudine rispondere "ci sono parti della mia vita di cui non vado fiero..." o giù di lì),detesto le mie due cugine di 7 anni(una mi odia e l'altra mi ama,entrambi i sentimenti motivati dal nulla assoluto e,ad essere sincero,non so chi tra le due mi fa più paura...),mal tollero gli ambienti di scuola(soprattutto media)cui passo vicino pressocchè ogni giorno tornando a piedi da scuola...quindi le mie affermazioni non sono originate da un amore viscerale per le orride creature.Semplicemente ritengo che un buon genitore non debba MAI usare la violenza.Mio nonno(peraltro mio omonimo)non ha mai alzato un dito su nessuno dei suoi tre figli(e mia madre era ed è tuttore e sempre sarà una rompiballe di prim'ordine)e,anche se ho avuto poco tempo per conoscerlo,è tuttora uno dei miei miti,uno dei miei esempi più grandi.Se mai dovessi diventar padre credo che sarebbe lui il mio modello ideale di riferimento.La violenza va evitata sempre quando possibile nella vita.Nell'educazione sempre a prescindere(io sono uno dei pochi sedicenni in circolazione a non aver mai alzato un dito su nessuno...).
E poi ricordo male o un certo ometto piccolo e insignificante proveniente da una certa remota regione orientale nel secolo scorso raccontò di aver usato violenza su un allievo una sola volta nella vita?E,se non ricordo male,sempre questo simpatico uomo non andò mai fiero di quella singola ed unica volta.....
trattasi di violenza gratuita(o immotivata)in quanto si tratta di qualcosa di controproducente
Innanzitutto, allora, una questione prettamente terminologica: una cosa controproducente non è necessariamente immotivata, è controproducente. È immotivata se mancano motivazioni, ma negli stessi esempi sinora portati ci sono delle motivazioni. Una cosa è immotivata quando è immotivata, ed è controproducente quando è controproducente, non ridefiniamo i termini
Sul fatto che sia controproducente mi pare opinabile: c'è molta gente che, per esperienza diretta, non lo considera tale.
il bambino che spacca la faccia a un bambino più piccolo solo per giocare,e viene poi preso a randellate dal genitore,non comprenderà mai appieno il motivo della punizione
Ovviamente, alla punizione andrebbe affiancata la spiegazione...
Per quanto riguarda la questione della prevenzione:se la punizione giunge esclusivamente per qualcosa di già fatto allora trattasi di "vendetta",se invece la punizione giunge come in questo caso per impedire il ripetersi di un evento,allora credo che non si possa non convenire che si stia paralndo di prevenzione
La punizione può avere fini educativi senza essere mera prevenzione o mera vendetta. Anche le pene legali sono date ad atto compiuto, ma sono rieducative e punitive, non per mera vendetta o prevenzione.
ricordo male o un certo ometto piccolo e insignificante proveniente da una certa remota regione orientale nel secolo scorso raccontò di aver usato violenza su un allievo una sola volta nella vita?E,se non ricordo male,sempre questo simpatico uomo non andò mai fiero di quella singola ed unica volta
Ammetto di non riuscire a ricollegare la citazione
Comunque, che sia accaduto quello non è assolutamente indicativo né vincolante: quante persone ci sono che dicono che lo schiaffo può andare bene, e lo dicono non perché lo hanno dato, ma perché lo hanno ricevuto?
in pratica il bambino che spacca la faccia a un bambino più piccolo solo per giocare,e viene poi preso a randellate dal genitore,non comprenderà mai appieno il motivo della punizione,quindi in linea teorica sarebbe capace di rifarlo subito,con la differenza che ora cercherebbe prima la certezza di non poter essere scoperto,evitando così il dolore fisico che consegue a quella data azione che risulta non si sa per quale motivo sbagliata);
spiegami come fa un bambino a capire che picchiare è male se non ha mai ricevuto un colpo...
almeno prendendo uno schiaffo si rende conto di quanto male fa
il fatto che fossero 2 poliziotti in divisa secondo te li rende più rassicuranti agli occhi di una bambina di 5 anni?
ma meglio se si è spaventata...
quando si è vista ammanettata forse ha realizzato che ha fatto un po troppo la scalmanata...
così forse inizierà a capire che c'è qualcosa che nn va nel suo comportamento e in qualcosa che ha fatto...e questo cmq le verrà spiegato da qualcuno o dai suoi genitori..
è una lezione che le servirà...
o x lo meno si spera...
non dico che non servisse una lezione alla bambina, ma dico che è stata una lezione sbagliata; meglio che l'educazione dei bambini sia prerogativa dei genitori o al limite dell'insegnante che è sicuramente una figura più familiare
se per assurdo in quello stesso momento fosse successo qualcosa di veramente grave, la città avrebbe avuto 2 poliziotti impegnati ad immobilizzare una pericolosa sovversiva di 5 anni...
Perfettamente consapevole del significato dei due termini solo che mi sembra difficile che qualcosa di controproducente possa anche essere motivato:se una cosa è controproducente non c'è motivazione che tenga,in quanto il rimedio deve portare a qualcosa di producente,altrimenti diventa inutile...
Che poi sia utile...beh,cosa credete?Che io non abbia mai preso la mia bella dose di ceffoni?Eppure continuo a sostenere che sia una cosa estremamente squallida ed inutile.Io personalmente,che non riesco nemmeno ad alzare le mani su un mio coetaneo(trovo l'uso della violenza quaclosa di vergognoso),non riesco nemmeno a immaginare come mi sentirei a dare un ceffone a MIO FIGLIO!Ripeto ancora una volta:il bambino "punibile con la violenza" ha già superato la fase di irrazionalità che lo accomuna all'animale.Il bambino ha già ragiunto la fase dell'apprendimento,inizia a capire e si chiede il perchè delle cose.Ha picchiato un altro bambino?Benissimo,fagli capire per quale motivo è sbagliato(il bambino anche solo per istinto sa che non è piacevole essere picchiato,solo che non lo vede ancora come un divieto imposto dalla società...)e magari dagli anche una punizione(MIRATA)ma non corporale.Altrimenti che fai?
Ovviamente, alla punizione andrebbe affiancata la spiegazione...
In pratica sarebbe qualcosa del tipo:
P(adre):Ermenegildevaristisbaldo detto anche Godzilla,che cosa hai imparato oggi a scuola?
B(ambino):che a sbattere la testa di un compagno contro il muro ripetutamente lui finisce all'ospedale e io trovo tanto bel colore rosso per dipingere i miei Teletubbies!
P:*SPAAAAAK* *SPEZZAMENTDEGAMB*,quindi caro,dicevamo:picchiare non è mai una buona cosa,ricordalo....
B:certo papà(Cervello di Godzilla:ma questo è scemo o si droga?Mi ha appena spezzato le gambe e mi viene a dire che è sempre sbagliato?Ma lui non dovrebbe essere il mio esempio?)
A questo punto la notazione sul significato devo fartela io:che cosa vuol dire secondo te "educazione"?Perchè se non si tratta di prevenzione non riesco proprio a capire di cosa si tratti....l'educazione non ti dice COSA FARE,l'educazione ti dice COSA NON FARE.In pratica PREVIENE certi atteggiamenti dannosi alla società.Quello che fai lo fai per libera iniziativa,l'educazione ti pone semplicemente dei limiti indispensabile per la corretta convivenza con altri esseri umani in determinati ambienti(infatti non esiste una sola educazione dato che questa varia in base al paese ed alla cultura di base...)
spiegami come fa un bambino a capire che picchiare è male se non ha mai ricevuto un colpo...almeno prendendo uno schiaffo si rende conto di quanto male fa
Vero,allora io,per evitare problemi,suggerirei di somministrare una certa dose quotidiana di legnate ad ogni bambino,anche al più buono o tranquillo,così saprà realmente cosa significa essere picchiato e non proverà mai a farlo con qualcun altro...o forse con una regolare violenza la assimilerà e ne farà il proprio strumento di affermazione?
Mi spiego:il genitore è per il bambino la figura superiore.Se tra i bambini bisogna riconoscere un "leader" e il loro unico esempio è la violenza(segno del potere del genitore),mi sembra ovvio che "il più importante" debba anche essere "il più forte",alias quello che riesce a prevalere nello scontro fisico....
PS:il piccolo uomo insignificante era il "Grande" Ghandi...
spiegami come fa un bambino a capire che picchiare è male se non ha mai ricevuto un colpo...almeno prendendo uno schiaffo si rende conto di quanto male fa
Vero,allora io,per evitare problemi,suggerirei di somministrare una certa dose quotidiana di legnate ad ogni bambino,anche al più buono o tranquillo,così saprà realmente cosa significa essere picchiato e non proverà mai a farlo con qualcun altro...o forse con una regolare violenza la assimilerà e ne farà il proprio strumento di affermazione?
Mi spiego:il genitore è per il bambino la figura superiore.Se tra i bambini bisogna riconoscere un "leader" e il loro unico esempio è la violenza(segno del potere del genitore),mi sembra ovvio che "il più importante" debba anche essere "il più forte",alias quello che riesce a prevalere nello scontro fisico....
PS:il piccolo uomo insignificante era il "Grande" Ghandi...
che c'entra con quello che ho detto io? ovvio che se un bambino è buono e tranquillo non c'è motivo di punirlo... pensavo che questo fosse scontato...
comunque il tuo discorso per me è giusto, in teoria, però usando il tuo esempio, se tuo figlio picchiasse un altro bambino quale tipo di punuizione gli daresti? come faresti a fargli capire che la sua azione non è lo stesso che non fare i compiti o dire una parolaccia ma è molto più grave?
mi sembra difficile che qualcosa di controproducente possa anche essere motivato:se una cosa è controproducente non c'è motivazione che tenga
Intanto si deve distinguere tra immotivato e non sufficientemente motivato
Seriamente, una cosa controproducente può comunque essere motivata: l'Indice dei Libri Proibiti è stato controproducente per la cultura, ma non era fine a sé stesso, fatto tanto per.
Che poi sia utile...beh,cosa credete?Che io non abbia mai preso la mia bella dose di ceffoni?Eppure continuo a sostenere che sia una cosa estremamente squallida ed inutile
De gustibus
che cosa vuol dire secondo te "educazione"?Perchè se non si tratta di prevenzione non riesco proprio a capire di cosa si tratti
Intanto ci sono i due aspetti già detti, punizione e rieducazione; comunque, io non sto dicendo che nello schiaffo non ci siano aspetti preventivi (se lo fai è ovviamente anche per evitare che lui si ripeta), ma che non è solo prevenzione, e che non è violenza gratuita.
Se tra i bambini bisogna riconoscere un "leader" e il loro unico esempio è la violenza(segno del potere del genitore),mi sembra ovvio che "il più importante" debba anche essere "il più forte",alias quello che riesce a prevalere nello scontro fisico
Il loro unico segno non è la violenza, in quanto il genitore non fa solo violenza: non è che al minimo sgarro giú botte, ovviamente, penso che nessuno stia dicendo questo
P(adre):Ermenegildevaristisbaldo detto anche Godzilla,che cosa hai imparato oggi a scuola?
aeuehauhaueh Italo non sono d'accordo con quello che dici però mi fai sfasciare lo stesso
Se tra i bambini bisogna riconoscere un "leader" e il loro unico esempio è la violenza(segno del potere del genitore),mi sembra ovvio che "il più importante" debba anche essere "il più forte",alias quello che riesce a prevalere nello scontro fisico
Il loro unico segno non è la violenza, in quanto il genitore non fa solo violenza: non è che al minimo sgarro giú botte, ovviamente, penso che nessuno stia dicendo questo
la violenza è un modo duro e discutibile per imparare a proprie spese.. ma del resto è il metodo + "sicuro" e volece..
in natura l'educazione di giovani è fatta d piccole violenze e d comportamneti che mirano a sottolineare la negatività delle azioni mediante l'isolamento..
un erbivoro che compia atti sbagliati viene isolato tenuto lontano dal gruppo e nella loro mentalità il grupo è salvezza.. quindi venirne esclusi vuol dire essere condannati a morte..
è uan violenza psicologica.. molto.. molto efficace..
la minaccia.. probabilmente funziona meglio della violenza..
del resto anche tra noi uomini.. il modo miglioreper farci fare qualcosa nn è metterci davanti al compiere un'azione per sentirsi parte d un gruppo?
peace rhox