Ieri sera ho finito il secondo libro (o meglio al seconda parte del primo libro) e volevo condividere con voi alcune mie riflessioni (anche se per voi saranno trite e ritrite).
Pensieri in ordine cronologico quando ho chiuso il libro:
- da dove si nutre il drago rosso? [ok, non e' una domanda utile... ma spero apprezzerete la sincerita'... ]
- il libro non è finito: trovo infatti che il percorso che Martin ha fatto fare ai personaggi sia ben chiaro... tutti i personaggi hanno uno story-arc completo, ad eccezione di Arya. Persino l'insulsa (per me ma ne parlero' dopo) Sansa ha completato il suo "viaggio" ideale, nonostante sia la vittima sacrificale al Lannister... Arya no. Questa cosa mi ha lasciato perplesso perche' non l'ho notato in alcun altro personaggio.
- tutti i personaggi sono reali, perfetti (nella loro costruzione) tranne uno: Sansa. Eddard Stark ha avuto Robb, Bran, Jon, Rickon (che pero' non fa molto testo, troppo marginale) e Arya. Tutti sono svegli, sono forti, sono maturi (anche troppo): e' naturale in quanto vengono da una terra dura, indomabile e sono gli eredi di una famiglia che questa terra la governa, la vive, la sente. Non possono che essere persone pratiche, un po' dure forse, ma mature... La domanda quindi e': da dove cavolo arriva Sansa??? Da chi ha preso? L'influenza della madre non puo' essere (si dimostra anche lei piu' una Stark che una Tully); al Septa dovrebbe aver influenzato Arya in maniera uguale... quindi??? Per me e' proprio un pisello in un piatto di fagioli.
- Eddard: non mi aspettavo quella fine, lo giuro. Mi ha colpito: mi piacciono gli autori che non hanno paura di mettere in gioco in maniera completa i personaggi, anche quelli particolarmente ben riusciti.
Ora alcune considerazioni sulla trama:
- Stannis e' un pirla (ho letto gia' una parte delprologo del libro successivo): se ne sta per i fatti suoi mentre gli altri muoiono e poi pretende che, solo per diritto (per altro chi lo dice? Il diritto e' del cacacazzi biondino, almeno ufficialmente); gli vengano a dire: "moriremo per te". Mi sa tanto di viziato e scornato...
- Dany fara' un gran bel casotto;
- il Mastino non e' cattivissimo, e IMHO ha un debole per Sansa...
- Drogo e' vissuta da grande ed e' morto come un pirla...
Bho, cosi', alcuni spunti... vediamo se ho detto qualcosa di nuovo...
Ciao,
Roberto
non ci ho capito granchè sulle tue motivazioni,ma ci sono già altre discussioni sull'argomento!
ricordati di segnalare gli spoiler non tutti hanno finito i libri!
Azael... (l'infedele??)... è come dici tu: Sansa è solo una Tully...
Ma non capisco cosa intendi dicendo che i personaggi hannpo un percorso completo e Arya no. All'altezza delle tue letture (sei più o meno a un terzo); le cose non dovrebbero essere così chiare e definite, no? E in ogni caso che valenza dai alla "completezza" dei personaggi? Non credo che sia qualcosa destianto ad esaurirsi nell'arco di un libro, se il personaggio non muore, no? dopotutto un libro non è che un capitolo della sua esistenza di essere umano, e continua, senza mai fermarsi, strada facendo a ogni nuova esperienza...
spiegati meglio, se puoi.
Quanto a Stannis: non dirlo forte in giro, anche secondo me è un pirla. Ma ha le sue ragioni e col tempo potresti imparare ad apprezzarlo. Andando avanti vedrai...
Ieri sera ho finito il secondo libro (o meglio al seconda parte del primo libro) e volevo condividere con voi alcune mie riflessioni (anche se per voi saranno trite e ritrite).
Pensieri in ordine cronologico quando ho chiuso il libro:
- da dove si nutre il drago rosso? [ok, non e' una domanda utile... ma spero apprezzerete la sincerita'... ]
- il libro non è finito: trovo infatti che il percorso che Martin ha fatto fare ai personaggi sia ben chiaro... tutti i personaggi hanno uno story-arc completo, ad eccezione di Arya. Persino l'insulsa (per me ma ne parlero' dopo) Sansa ha completato il suo "viaggio" ideale, nonostante sia la vittima sacrificale al Lannister... Arya no. Questa cosa mi ha lasciato perplesso perche' non l'ho notato in alcun altro personaggio.
- tutti i personaggi sono reali, perfetti (nella loro costruzione) tranne uno: Sansa. Eddard Stark ha avuto Robb, Bran, Jon, Rickon (che pero' non fa molto testo, troppo marginale) e Arya. Tutti sono svegli, sono forti, sono maturi (anche troppo): e' naturale in quanto vengono da una terra dura, indomabile e sono gli eredi di una famiglia che questa terra la governa, la vive, la sente. Non possono che essere persone pratiche, un po' dure forse, ma mature... La domanda quindi e': da dove cavolo arriva Sansa??? Da chi ha preso? L'influenza della madre non puo' essere (si dimostra anche lei piu' una Stark che una Tully); al Septa dovrebbe aver influenzato Arya in maniera uguale... quindi??? Per me e' proprio un pisello in un piatto di fagioli.
- Eddard: non mi aspettavo quella fine, lo giuro. Mi ha colpito: mi piacciono gli autori che non hanno paura di mettere in gioco in maniera completa i personaggi, anche quelli particolarmente ben riusciti.
Ora alcune considerazioni sulla trama:
- Stannis e' un pirla (ho letto gia' una parte delprologo del libro successivo): se ne sta per i fatti suoi mentre gli altri muoiono e poi pretende che, solo per diritto (per altro chi lo dice? Il diritto e' del cacacazzi biondino, almeno ufficialmente); gli vengano a dire: "moriremo per te". Mi sa tanto di viziato e scornato...
- Dany fara' un gran bel casotto;
- il Mastino non e' cattivissimo, e IMHO ha un debole per Sansa...
- Drogo e' vissuta da grande ed e' morto come un pirla...
Bho, cosi', alcuni spunti... vediamo se ho detto qualcosa di nuovo...
Ciao,
Roberto
Il problema è che non riuscirei a risponderti senza rivelarti qualcosa dei libri che ancora devi leggere. Io ho una panoramica senza dubbio più completa dei personaggi in quanto ho letto tutti i libri usciti.
Ti posso soltanto dire: BUONA LETTURA! Ci saranno tanti altri colpi di scena e ti divertirai da matti a leggere.
Cmq. già alla fine del 5° libro ti sarai fatto un'idea diversa di tutti i personaggi!
Ma non capisco cosa intendi dicendo che i personaggi hannpo un percorso completo e Arya no. All'altezza delle tue letture (sei più o meno a un terzo); le cose non dovrebbero essere così chiare e definite, no? E in ogni caso che valenza dai alla "completezza" dei personaggi? Non credo che sia qualcosa destianto ad esaurirsi nell'arco di un libro, se il personaggio non muore, no? dopotutto un libro non è che un capitolo della sua esistenza di essere umano, e continua, senza mai fermarsi, strada facendo a ogni nuova esperienza...
spiegati meglio, se puoi.
Quanto a Stannis: non dirlo forte in giro, anche secondo me è un pirla. Ma ha le sue ragioni e col tempo potresti imparare ad apprezzarlo. Andando avanti vedrai...
[TUTTO SPOILER]
Cito te, ma rispondo a tutti quelli che mi hanno a loro volta risposto.
Martin diceva che per lui c'e' una sola storia ma che ogni libro deve avere un inizio ed una fine, un qualcosa che lo esaurisca in un aspetto principale... deve essere insomma una storia nella storia.
Partendo da questo punto di vista trovo quindi che abbia rispettato questo aspetto, soprattutto con i personaggi. La completezza di cui parlavo non e' quella del personaggio, ma quella dell'iter ideale che svolge nel processo di esperienza della vita raccontato da Martin. Ogni personaggio (tranne Arya) ha un'evoluzione; questo non implica che il personaggio sia esaurito, tutt'altro. Significa solo che ha copletato questo primo passo. Sostanzialmente questo primo libro narra diverse storie di maturazione ed infatti:
- Robb parte come un semplice ragazzo quasi adulto e alla fine e' un uomo che ha diretto un esercito, tenuto a bada alfieri piu' vecchi di lui... ha preso in mano il suo destino e la sua vita. Alla fine del libro si vede un'evoluzione completa che da una persona l'ha trasformata in un'altra (nel limite del maturare).
- Jon e' quello che piu' di tutti e' maturato: non aveva un posto dove stare *davvero*, non aveva una famiglia vera al 100% (anche per via della "madre" e dei suoi giusti dubbi) e usava quel suo essere bastardo per fare un po' quello che voleva. Alla fine abbiamo un uomo che non si rifugia piu' dietro a "bastrardo" o "Stark" a seconda delle situazioni, un uomo che ha capito cosa vuole fare nella vita. E' cresciuto, anche lui come Robb.
- l'evoluzione di Bran e' una vera e propria opera d'arte: e' il piu' gioviale, il piu' scavezzacollo... e la tragedia lo colpisce piu' forte di tutti. E' un ragazzino di meno di 10 anni che perde il padre, diventa storpio, vede la famiglia sparsa ai quattro venti in meno di un anno. Piange, si dispera... ma poi ha di nuovo l'orgoglio. Ci sono un paio di passaggi nei capitoli a lui dedicati, verso la fine, che mostrano quanto questi avvenimenti l'abbiano reso piu' forte e deciso che mai. Anche se un po' in secondo piano in questo libro ha anche lui l'evoluzione della maturita' e alla fine abbiamo un nuovo Bran. Sono certo che in futuro diventera' sempre piu' centrale nella storia.
- Sansa alla fine trova la dignita' e la forza che le sono sempre mancate. Certo e' un bambina, ma alla fine nell'utlimo capitolo a lei dedicato, e' lei che vince su Re Cacamazzi... o almeno questa e' la forte sensazione che ho avuto alla fine di quella lettura. E' sempre stata vittima (degli eventi, delle bugie... ha perso Lady) ma alla fine riesce a crearsi uno scudo di protezione. E' cresciuta, anche lei.
- Catelyn passa da madre quasi folle a consigliera, a donna di guerra. L'evoluzione di un personaggio adulto come lei e' molto meno marcata ma cmq si trova ad essere anche lei piu' forte alla fine di una via crucis difficile e perigliosa.
- Eddard... non ha mostrato un'evoluzione ma solo un percorso di spiegazione. E' stato descritto dall'inizio un uomo che viveva in base ai propri principi morali e alla fine ha gettato fango su se stesso, mentendo e venendo meno ai suoi giuramenti. Perche'? Martin ci ha mostrato fin dall'inizio un uomo sensibile (dopo aver dispensato giustizia si sente male, va a pregare) ma integerrimo... molto duro alle volte. Alla fine pero' ha prevalso la figura dle padre che, per salvare le figlie in ostaggio e chissa' cos'altro, ha preferito sacrificare la seconda cosa cui piu' teneva al mondo dopo la famiglia, la cosa che l'ha coperto dell'armatura dorata con cui Martin l'ha descritto a noi lettori: l'onore. E' forse questo l'aspetto piu' triste della sua morte.
- Tyron: parte come il folletto, l'essere deforme che vive nell'ombra dei Lannister e di suo fratello... finisce come un uomo che ha combattuto davvero, ha rischiato la sua vita e ha un suo "esercito" (deforme come lui, direbbe qualcuno). Eppure e' il suo momento: il padre ha bisogno di lui e lo usa, ha un suo ruolo "ufficiale" nel regno... spero solo non ci metta molto a far fuori il padre!
- Dany: evoluzione fortissima. Da bambina-schiava-impaurita a bambina-sposa-impaurita... successivamente e' diventata un donna-sposa Infine si e' trasformata in donna-condottiero e Signora dei Draghi. L'evoluzione e' palese e perfetta, non penso di doverci spendere ulteriori parole.
Chi rimane? Arya.
E qui veniamo alla mia critica: Martin ha tracciato un percorso per ogni personaggio... evidentemente anche per lei. Ma non c'e' per lei il completamente di un primo passo in questo primo libro. Arya impara ad usare la spada, vive il suo essere selvaggio pienamente... ma era cosi' fin dall'inizio. E' questo che mi manca... non so se sono riuscito a spiegarmi meglio con questo fiume di parole.
Riassumendo: i personaggi in questo libro seguono un percorso ideale di maturazione che li porta da un punto ad un altro (evidente soprattutto per i piu' giovani) a completamento di un primo passo della loro vita... Arya no, o almeno non lo vedo io...
Discorso Stannis: attualmente vedo le cose in questo modo... l'ex primo cavaliere aveva scoperto tutto sull'identita' del Re Cacamazzi e quindi voleva mandare il figlio da Stannis che, oltre ad essere l'uomo giusto per riuscire a raddrizzarlo, sarebbe diventato il nuovo re... ottima mossa direi. La mia critica e' che non puo' continuare a piangere sui torti subiti: deve muoversi e fin quando stara' a Rocca del Drago a mangiar cipolle non potra' pretendere di avanzar diritti, soprattutto mentre gli altri si muovono.
Ciao,
Roberto
P.S.: ho messo spoiler come avviso del thread... per indicare che era TUTTO uno spoiler, pensavo fosse sufficiente. Devo anche inserirlo di nuovo all'interno del post?
GUARDA,NOI DI SOLITO FACCIAMO COSì
SPOILER:
SCRIVI
FINE SPOILER
OK?
concordo (in parte) con la tua visione... anche perchè non mi ero soffermato mai sul singolo personaggio per vedere quanto la sua storia fosse "completa" all'interno di ogni singololibro. Certo, inq uesto, mi ha influenzato l'avere comprato e letto tutti d'un fiato i sette libri italiani, tra cui non vedo una grossa soluzione di continuità . Insomma, non mi sono mai soffermato a valutare la completezza nemmeno di ogni libro, continuando a vederlo come un unico,mastodontico, racconto, senza cesure al suo interno.
Però quanto dici è molto interessante, e una rilettura "per comparti", libro per libro, potrebbe in effetti darti ragione. Anzi, sicuramente te la darà , vista la frase di Martin che citi.
In questa ottica direi allora che Arya potrebbe essere l'elemento di "hook" tra libro e libro: una storia che mai si completa (neppure temporaneamente); per creare un legame più stretto con i successvi. Ma questa è la tua chiave interpretativa, e solo tu puoi trovare una risposta, leggendo gli altri libri!
Sappici dare le tue impressioni appena possibile
Cito dalla sezione delle interviste:
Beh, più o meno. Cioè, la lunghezza dei primi tre variava di 400 pagine nel manoscritto. Non credo che sarà comparabile alla lunghezza di "A Storm of Swords", che è il più lungo, 1500 pagine di manoscritto. E' troppo lungo, quasi troppo lungo per essere pubblicato. Col senno di poi forse avrei potuto accorciare "A Storm of Swords", spostando qualcosa da quel libro a questo, e questo libro sarebbe uscito prima. Ma non è così semplice. Io non guardo a queste cose come salsicce, dove io le scrivo e le arrotolo quando ho abbastanza pagine. Voglio che abbiano un'unità artistica con un inizio, una parte centrale ed una fine. Qualcosa che si avvicini ad una fine, non una fine definitiva (quella sarà nell'ultimo libro); ma ci dovrebbe essere un senso di chiusura del libro. Certi movimenti, per usare un linguaggio musicale, si dovrebbero concludere. Certe fasi della storia dovrebbero finire mentre altre iniziare. Quello è dove voglio che sia la fine di questo libro, come ho fatto per gli altri tre.
Giusto per dire che non me lo sono sognato...
Cmq vedremo, andro' avanti a spron battuto con gli altri libri.
Ciao,
Roberto
ANTICIPAZIONI
- Stannis e' un pirla (ho letto gia' una parte delprologo del libro successivo): se ne sta per i fatti suoi mentre gli altri muoiono e poi pretende che, solo per diritto (per altro chi lo dice? Il diritto e' del cacacazzi biondino, almeno ufficialmente)
Considera però che siamo in un mondo medioevale: in una simile ambientazione, "per diritto" non è un "solo", è forse una delle cose piຠimportanti.
Sul chi lo dice, è questione di rifiutare, per fondati motivi, la legittimità del diritto al trono.
E' sempre stata vittima (degli eventi, delle bugie... ha perso Lady)
Ma in quel caso è stata vittima delle sue bugie, da cui non è riuscita a uscire nemmeno per salvare la propria Meta-Lupa, della cui sorte poi accusa tutto e tutti, senza pensare che, se avesse detto la verità ...
FINE ANTICIPAZIONI
Devo anche inserirlo di nuovo all'interno del post?
Sà, per isolare le anticipazioni, in modo che anche chi non ha letto possa seguire le parti "sicure" della discussione
TUTTO SPOILER!!!
Considera però che siamo in un mondo medioevale: in una simile ambientazione, "per diritto" non è un "solo", è forse una delle cose piຠimportanti.Sul chi lo dice, è questione di rifiutare, per fondati motivi, la legittimità del diritto al trono.
Si' e no. Il mondo presentato da Martin e' anche un mondo (per quello che ho visto io) in cui (realisticamente) e' la forza (ed il denaro) che conta, piu' dei diritti. Lo dimostra come Cersey ha stracciato il testamento di Rob, come tutti si sono ribellati al Primo Cavaliere, come sono state uccise le persone al seguito degli Stark... il mondo mi sembra molto piu' governato dalla forza che dall'onore (solo a Nord vige l'onore). Rob stesso ha preso il potere uccidendo tutti i suoi nemici, compresi i bambini...
Ma in quel caso è stata vittima delle sue bugie, da cui non è riuscita a uscire nemmeno per salvare la propria Meta-Lupa, della cui sorte poi accusa tutto e tutti, senza pensare che, se avesse detto la verità ...
Vittima anche di se stessa, si'. Del suo credere ad un amore non vero, delle manipolazione degli altri. E' una vittima su tutta la linea. E credo proprio che chiedero' di entrare nel gruppo di Morgil, l'S.S.S.S. (o quello che e'... ).
Ciao,
Roberto
Stannis Baratheon un pirla???????????????
Non scherziamo
Aspetta di arrivare in fondo al Portale...................................
Comunque è un personaggio che divide molto (in questo ha molto in comune con Jaime): c'è chi lo ritiene un pirla, chi un grande.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Stannis Baratheon un pirla???
Non scherziamo
Aspetta di arrivare in fondo al Portale...
Comunque è un personaggio che divide molto (in questo ha molto in comune con Jaime): c'è chi lo ritiene un pirla, chi un grande.
Mi spiego meglio: se ha dei problemi di socializzazione (non e' un Tyron con la sua parlantina, non e' un Jaime con il suo carisma/bellezza) non puo' pretendere di stare seduto sulla sua montagna e credere che gli altri lo aiutino.
Qui si parla di andare a morire in battaglia: tanti lord hanno fatto il salto del fosso contro i Draghi a fianco di suo fratello, ora tanti altri lo stanno rifacendo con l'altro suo fratello e con gli Stark a nord. Si parla di interessi, mogli, intrighi ed interessi... e lui cosa fa? Risponde dicendo "Per diritto sono il re!" (quando nessuno sembra sapere perche' il Re Cacamazzi non abbia diritto)...
Puoi essere integerrimo, leale, forte in battaglia, valoroso... ma con queste premesse per me sei uno zotico della politica! Credo che come personaggio possa piacermi (almeno quando smettera' di accusare piagnucolando tutti di lasciarlo da parte e comincera' a vivere fuori dall'ombra di suo fratello) ma non brilla di acume... ognuno deve conoscere i propri limiti.
Quanto a Jaime... e' un bel personaggio, strutturato bene e credo sia molto intelligente e scaltro. Ma e' anche un personaggio che non si puo' non odiare per l'arroganza, la crudelta' che ha. Non mi sembra che si sia ancora comportato da pirla, ma vedremo, puo' sempre recuperare...
Ciao,
Roberto
P.S.: cmq non posso contraddire una persona con un avatar come il tuo...
Dai tempo ad Arya... Dopotutto, non è che tutti i personaggi devono avere lo stesso tempo di maturazione, no?
Vedrai che andando avanti ti stupirà !
Finisci tutti i libri e troverai le risposte cche cerchi e aluni dubbi e misteri ti saranno celati...............ma altri si faranno strada nella tua mente!
Arya e' uno dei personaggi cui mi aspetto di piu', insieme a Jon Snow... terzo c'e' Bran. Sono sicuro che avra' un ruolo importante...
Poi come dice Freisar: scusatemi per eventuali cose che posso aver scritto, ma la mia e' l'idea di una persona che ha letto solo i primi due libri.
Per inciso: una delle prime cose che mi sono venute in mente (e che non mi pare di aver scritto) e': "Per fortuna che non ho preso questi libri appena usciti... non riuscirei ad aspettare per il volume successivo."
Ciao,
Roberto