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peace rhox
Voto nullo.
E la motivazione per questo l'ho trovata in D'Annunzio. Un uomo capace di scrivere qualsiasi cosa in qualsiasi maniera gli venisse in mente, indipendentemente dalla profondità di quello che voleva esprimere.
Ammiro tantissimo la sua abilità nel maneggiare la lingua italiana, ma è piuttosto semplice rendersi conto che il tutto è un vuoto esercizio di retorica.
Prendiamo poi il Notturno. Semplice, conciso e diretto. Ed è un libro estremamente denso, che colpisce...
Forma e contenuto, imho, non possono essere messe in contrapposizione... Non è che per far bene uno devi rinunciare all'altro, non è necessaria una scelta! Ci sono opere che trovo perfette da entrambi i punti di vista...
Al massimo, anche se andiamo al di fuori di questo specifico topic, potrei dire che la forma dovrebbe porsi al servizio del contenuto...
la forma da sola è una masturbazione inconsistente.
non posso votare.
La letteratura è entrambe le cose in eguale e perfetto equilibrio delle due componenti. Almeno la Letteratura che piace a me.
l'ambizione era voto nullo, siccome in letteratura devono convivere entrambi più che mai al massimo livello...poi ho votato contenuto solamente per due piccoli motivi:
1) qualcosa scritto con una forma splendida, ma senza alcun contenuto, è utile quanto un piatto di pasta. Buono e bello, ma la letteratura dovrebbe aspirare ad altro. un contenuto splendido, ma pessima forma, potrà essere fatto meglio da qualcun altro...tra le due mezze schifezze, preferisco quella col contenuto splendido! nella storia della letteratura, se dovessi scegliere, preferirei qualcuno tipo Dostoevskij a cui davano dell'ignorante a tanti scrittori odierni che scrivono bene ma i cui contenuti fanno ribrezzo
2) io punto sul contenuto, e punto alla letteratura. e siccome tra qualche tempo il libro di letteratura italiana del liceo finirà con la mia vita e le mie opere, il dilemma sarà risolto in virtù del contenuto
A mio pareere la letteratura rimane solo forma. Nel senso che se è un modo per esprimere i propri contenuti. Se è Manzoni, scrive la Pentecoste (E allor che dalle tenbre/la diva spoglia uscita,/ mise il possente anelito/ della seconda vita), se è Michelangelo, dipinge il Giudizio Universale. Stesso contenuto, forme diverse.
Solo un appunto, Damien
In una bilancia i piatti sono contrapposti, non complermentari...proprio perchè sono complementari possono essere anche in equilibrio. Mai vista una bilancia?!
Voto nullo.Penso sia figlia di entrambe le cose.
Solo un appunto, DamienIn una bilancia i piatti sono contrapposti, non complermentari...proprio perchè sono complementari possono essere anche in equilibrio. Mai vista una bilancia?!
Infatti il riferimento era all'equilibrio. Se non sbaglio la bilancia è simbolo di questo concetto (il più delle volte), non della contrapposizione.
La sintassi mi pare più che corretta.
Ciauz
beh, a rigore di termini, la bilancia presuppone un bilanciamento di un equilibrio non esistente, e cioè l'apporto di una forza al 100% uguale e contraria. Quindi di contrapposizione si parlerebbe.
Anche perchè complementarietà non implica affatto concorso in egual misura: il complementare può anche essere quell'1% che rende completo un 99%.
In ogni caso questo è solo per fare il cagakatzi, il concetto è chiaro lo stesso
Ne forma ne contenuto. E' troppo importante per essere ridotta ad una qualsiasi parola o concetto astratto e suscettibile a mille definizioni diverse.
Così come la musica non è ne pulsione ne melodia... semplicemente sappiamo che è quella cosa e non un'altra. A me basta.
Dan
letteratura è un concetto troppo vasto per poterne parlare in maniera oggettiva e specifica, per esempio la poesia (che rientra nel campo della letteratura) è forma pura (difatti è inserita nelle 7 arti), un saggio richiede una buona forma ma è sostanzialmente contenuto, il romanzo a sua volta ha al suo interno diverse suddivisioni, un testo di autori come Proust (tanto per fare un nome) è anche contenuto ma è cosiderato un capolavoro della letteratura mondiale grazie alla sua sublime forma, mentre per esempio tanti altri romanzi d'appendice pur avendo uno stile anche molto raffinato giocano la loro popolarita sui contenuti.
fate bene a distinguere... in effetti, anche se il titolo era ben chiaro, si parlava più che altro di romanzo. In effetti, comunque, non c'è una regola universale. Come Immoral Sun ricorda Proust, basta pensare anche all'Ulisse di Joyce... forma pura. Ma qui si parla di gusti, immagino, non di costanti universali. Nel merito specifico, preferisco che ci sia un equilibrio tra due forze.
Come Immoral Sun ricorda Proust
eh eh eh, chissà cosa avevo per la testa...
la letteratura è forma e contenuto.
una non può prescindere dall'altra: una forma vuota è un fantasma, una specie di divertissement che vuole restare solo a quel livello. d'alltra parte il puro contenuto risolta inintelleggibile, Finnegan's Wake di Joyce.
solo dosando bene gli elementi, nella forma e nella sostanza, nasce una grande opera letteraria (cuore di tenebra, orgoglio e pregiudizio, mrs Dalloway.......)
il mio voto è nullo, pertanto