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Rovine di Babilonia rovinate da presidi militari
S di Ser Arthur Dayne
creato il 15 gennaio 2005

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Fede Stark
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Inviato il 16 gennaio 2005 14:42

capito isky,

 

cmq per far capire meglio come la penso:

 

il patrimonio storico-culturale di qualsiasi popolo è importantissimo

 

il mio "chissenefrega" nasce da questa situazione particolare

 

siccome "l'agente", cioè chi ha compiuto il fatto, sono stati i miliari, io dico:

 

cavolo hanno anche ammazzato (giustamente o ingiustamente, non entro nel merito del disporso) piu di un milione di persone

 

e siccome di fronte ad un tale atto tutto il resto, per me, passa in secondo piano

 

dico:

 

siamo qui a discutere per 3 colonne rovinate da persone che hanno ucciso milioni di persone

 

io mi sarei sicuramente indignato di piu se avessereo che ne so, rovinato 3 colonne in finlandia, che non c 'è un conflitto in atto

 

ma è ovvio che durante un conflitto si possono rovinate dei siti

 

quindi non comprendo l'indigniazione di alcuni tutto qui

 

c'è una guerra mica una festa lì

 

o un mostra a titolo "riscopriamo l'antica babilonia", punrtroppo paradossalmente se avesse avuto un nome si sarebbe potuta chiamare "la seconda guerra del golfo"


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Inviato il 16 gennaio 2005 14:51
A me sembra che se uno le trova di grande valore storico e culturale è normale che si addolori per la loro perdita, mantenendo una giusta priorità per le vite umane.

Insomma si cerca prima di salvare le vite umane e poi le colonne, ma non salvare solo le vite umane perchè tutto il resto è fuffa.

Oh cielo! Non ci credo sono d'accordo con te...! ^_^

 

I danni sono veramente incalcolabili.

Io mi "scandalizzo" anche per questo motivo oltre che per gli altri casi di violenza "quotidiana"sopra citati.

La violenza in questo caso viene, però, applicata alla storia.

Il problema è che non si riesce a capire che i siti iraniani non sono un bene solo di quella nazione, ma di tutta l'umanità.

Danneggiandoli non si provoca un danno agli iraniani, ma a tutti noi.

Le civiltà che eressero tali città fanno parte della nostra storia collettiva, e

non vanno messe nel dimenticatoio così facilmente con tale menefreghismo verso

il passato.

Va bene, noi viviamo nel presente, ma non dobbiamo mai dimenticare di guardare

anche nel passato, dal quale oltre che ad apprendere degli insegnamenti, utili

per evitare di commettere errori presenti e futuri, sono anche un'esempio di arte e di cultura inestimabili.

 

Non è la prima volta che gli americani dimostrano tale ignoranza verso la cultura del passato (Mi auguro che si tratti di ignoranza e non di mancato rispetto). Ma anche altre nazioni hanno fatto ingenti danni a vari siti archeologici.

Questa la trovo una cosa triste, non capiscono l'importanza che tali "beni dell'umanità" possono portare alle generazioni future,anche perchè come in questo caso, non sono ancora del tutto studiati approfonditamente...

 

La poca conoscenza di tali siti li mette in secondo piano rispetto ad altri. Danneggiate le piramidi di Giza e avrete una reazione mondiale, colpite i siti iraniani (l'area troppo vasta da scavare e la zona troppo irruenta non hanno mai facilitato le cose.)e tutto passerà inosservato o solo accennato di sfuggita dalle fonti di informazione.

 

C'è ancora molto da scoprire. Speriamo di conservare ancora qualcosa delle prime civiltà sviluppate nelle famigerata Mesopotamia.

 

In questa discussione, per via del mio studio, credo di essere un po' tanto di parte.


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:18
C'è ancora molto da scoprire.

si in effetti la vediamo molto in modo diverso....

 

per me c'è molto ancora da scoprire:

 

- sugli omicidi e le torture di Saddam durante la sua tirannia

 

- e sulla valanga di morti nella seconda quella del golfo

 

in questo caso particolare l'archeologia passa sicuramente in secondo piano

 

per me ovviamente


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:36
C'è ancora molto da scoprire.

si in effetti la vediamo molto in modo diverso....

 

per me c'è molto ancora da scoprire:

 

- sugli omicidi e le torture di Saddam durante la sua tirannia

 

- e sulla valanga di morti nella seconda quella del golfo

 

in questo caso particolare l'archeologia passa sicuramente in secondo piano

 

per me oviamente

Infatti al tuo elenco bisognerebbe aggiungere anche gli omicidi mirati (bombe intelligenti, il nome è questo)e le torture perpetrate dai liberatori stessi…

Hai ragione anche su questo c’è ancora molto da scoprire. Non ti sto andando contro, ti capisco.

Aperta e chiusa parentesi sull’argomento.

 

Ma chi come me studia l’Archeologia il danno, per quanto ad alcuni può sembrare ridicolo o da niente, invece risulta al quanto preoccupante.


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:37

Ma chi come me studia l’Archeologia il danno, per quanto ad alcuni può sembrare ridicolo o da niente, invece risulta al quanto preoccupante.

perfetto ci siamo capiti ^_^


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:40

Se "c'è una guerra, mica una festa" allora è normale anche che muoia la gente, i civili, le torture... sono millenni che succede. ^_^

 

Gli occidentali hanno introdotto l'oppio in Cina e dato fuoco alla città proibita: mi indigno vivamente per tutte le vite rovinate dalla droga, e dopo questo mi indigno per l'immensità di squisite opere d'arte andate bruciate. L'una e l'altra cosa.


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:41

Non credo che gli americani siano ne ignoranti ne menefreghisti...

durante la SGM avevano nominato una specie di commissariato generale per la tutela del patrimonio artistico italiano.

Se poi durante la guerra capita di distruggere qlc colonna o monumento antico, pazienza, può capitare, mica è una partita a scacchi, bisogna vedere per bene le circostanze in cui è avvenuto.


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:48
Se "c'è una guerra, mica una festa" allora è normale anche che muoia la gente, i civili, le torture... sono millenni che succede. ^_^

eh quindi?

 

non ho capito isky, sinceramente...

 

cmq

 

tu ti indigni per tutte e due le cose

 

io no, credo che dinanzi alla vita umana a che 2000 anni di storia non abbiano alcun valore

 

non vedo il problema


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:49 Autore

Scusate se non l'ho precisato ma per me è ovvio che qualunque colonna, per antica che sia, non vale una singola vita; il punto secondo me è questo:

 

come ha giustamente ricordato fede li è in corso una guerra, non una festa, perciò è purtroppo scontato che ci son morti tra militari e civili e danni alle strutture, visto che son questi gli obiettivi primari di ogni guerra

 

mentre mon è tra gli obiettivi primari di una guerra distruggere un sito archeologico, perciò mi chiedevo se il luogo rivestiva importanza strategica o se magari era un danno evitabile


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:52
mentre mon è tra gli obiettivi primari di una guerra distruggere un sito archeologico, perciò mi chiedevo se il luogo rivestiva importanza strategica o se magari era un danno evitabile

stai certo che se lo hanno scelto come base strategica aveva una posizione privilegiata a livello geografico

 

e secondo me il fatto che ci fosse un sito archeologico conferma che anche in passato lo era


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Inviato il 16 gennaio 2005 15:54

Aye, credo che abbiamo beccato il punto: un danno più grande fa scomparire un danno grave ma minore? Secondo me no. Come dice Ser Arthur, qui dentro è ovvio per tutti che una persona vale più di un bel vaso, la discussione si sposta sul "è ovvio che un bel vaso sia importante?". C'è chi dice sì, ovviamente meno di una vita umana, e chi dice no nel caso ci sia un danno più grave a cui pensare.

 

Per cui ti chiedo: ma non possono coesistere le due cose? Il lavoro minorile esteso e diffuso in oriente e in africa, annulla completamente il valore degli episodi di lavoro minorile in italia?


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Inviato il 16 gennaio 2005 16:02
Per cui ti chiedo: ma non possono coesistere le due cose? Il lavoro minorile esteso e diffuso in oriente e in africa, annulla completamente il valore degli episodi di lavoro minorile in italia?

isky un po generica come cosa

 

partiamo dal concetto che nessuna opera dovrebbe essere distrutta, poi se c'è una guerra lo si mette in preventivo

 

la stessa cosa per il lavoro minorile, là non dovrebbe esserci ma c'è ed anche fra di loro "è normale"

 

qui in itali acrea scandalo essendo un paese "civilizzato", e mi indigno

 

cmq il paragone non calza molto



Lord Beric
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Inviato il 16 gennaio 2005 16:05

L'opera d'arte che io posso distruggere non è fine a sé stessa. L'impoverimento apportato dalla sua distruzione non si limita alla mera distruzione dell'oggetto fisico. Si tratta di un patrimonio dell'umanità, da conservare e proteggere.

 

In Italia, cinquanta anni fa, i bombardamenti risparmiarono gran parte delle opere d'arte del nostro paese. Possibile che con la tecnologia di oggi non si sappia fare altrettanto? Secondo me non è ignoranza, ma mancanza di rispetto.

 

Ora il problema fondamentale: salvare una colonna vale una vita umana? La vita di una persona che magari lascerà ai posteri opere che faranno impallidire quella stessa colonna? O che magari sarà un dittatore?

 

Beh, ogni vita è sacra, secondo me, ma credo che quella stessa vita abbia più valore se sono a conoscenza dei 4000 anni di storia che mi permettono di essere quello che sono. Non sto dicendo: dimenticate i civili uccisi, parlate solo delle colonne, ma lasciate ad esse il loro spazio. Uccidere un'opera d'arte (ed uso apposta il verbo uccidere) è arrecare un danno a tutti quanti noi.

 

Ripeto: è un atto ingiustificabile. E lo dico nonostante studi ingegneria.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 16 gennaio 2005 16:21
Se "c'è una guerra, mica una festa" allora è normale anche che muoia la gente, i civili, le torture... sono millenni che succede.  ^_^

Mi dispiace, è normale che la gente muoia, ma da qui a dire che le torture durante la guerra siano una cosa “normale” quando ormai siamo nel 2005 la trovo una cosa assurda!

 

Gli Americani hanno raso al suolo l’abbazia di Monte Cassino (nella quale vi erano solo donne, vecchi, e bambini) il 15 febbraio 1944, proprio qui in Italia, spiegatemi dove era il commissariato generale per la tutela del patrimonio artistico, quando l’abbazia dalla sua costruzione nel 529 fu un luogo dove cultura e arte si convogliarono in un equilibrio quasi perfetto. Quello era stato un atto senza senso, per cui non mi stupirei se avessero compiuto un altro errore del genere in Iran.

 

Da qui, io non voglio accusare nessuno, solo la noncuranza generale.


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Inviato il 16 gennaio 2005 16:33

==IRAQ:TRUPPE USA HANNO CAUSATO SERI DANNI AD ANTICA BABILONIA

(AGI/REUTERS) - Londra, 15 gen. - Servendosene come base, le truppe statunitensi e i loro alleati polacchi di stanza in Iraq hanno causato "danni sostanziali" alle rovine dell'antica Babilonia, uno dei siti archeologici piu' preziosi del mondo: e' quanto denuncia in unn rapporto, ripreso dal quotidiano londinese 'The Guardian', il responsabile del dipartimento per l'Antico e Vicino Oriente del British Museum, John Curtis, che ha compiuto sopralluoghi a Babilonia su invito di esperti iracheni. Curtis scrive per esempio che i veicoli militari in dotazione alle forze di Washington e Varsavia hanno provocato la frantumazione di lastricati vecchi di 2.600 anni. Frammenti di rilevante importanza sotto il profilo storico e artistico sono stati addirittura impiegati per riempire i sacchi di sabbia e pietre utilizzati per erigere barriere di sicurezza.

L'andirivieni di persone collegato alla presenza dei soldati avrebbe inoltre permesso a malintenzionati di impadronirsi di preziosi reperti di quella che nell'antichita' era considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo: l'archeologo britannico cita al riguardo fenditure, crepe e veri e propri vuoti aperti dai ladri nelle strutture delle celebre porta di Ishtar, intitolata alla divinita' equivalente all'ellenica Afrodite, nell'intento di prelevarne i mattoni finemente decorati dai quali essa e' costituita. (AGI) Pdo 150732 GEN 05 .

151412 GEN 05

 

Non esiste un commissariato generale per la tutela del patrimonio artistico mesopotamico? ^_^

Hanno dimostrato così poco rispetto e menefreghismo che mi fa accapponare la pelle.


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