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Eternal Sunshine of the Spotless Mind
J di Jaqen H'ghar
creato il 25 ottobre 2004

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Morrighan
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Morrighan
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Inviato il 29 agosto 2005 15:59

Mannaggia... l'ho cassato immediatamente proprio a causa del titolo -___-

 

Mi sa che, visti i vostri commenti, me lo andrò ad affittare ;)

 

'ao, Mor


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The Sorrowful Man
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The Sorrowful Man
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Inviato il 29 agosto 2005 16:47

Su shakespeare meglio se lasciamo stare comunque voglio ricordarti che scrivere un opera che poi verra vista da un publico non vuol dire scriverla al fine del publico

le opere di shakespeare spesso venivano fischiate e dovette fare carte false per farsi fare il world theater l'unico luogo al mondo in cui le sue opere potevano essere realizzate al meglio (come fece wagner che si fece cosrtuire un teatro apposta per il parsifal), quindi come vedi la centralita è l'opera stessa non il publico.

Se non riempi il teatro il teatro chiude

 

Regola universale

 

 

La tua visione dell' arte mi sembra davvero troppo romantica..anche a me piacerebbe credere che l'arte sia un qualcosa di sublime ed alto che trascende il pubblico ma purtroppo non è così

 

L'arte è PER il pubblico

 

La finalità ultima dell' arte, per secoli, è sempre stata quella di affermare un' identità culturale univoca per il popolo

 

Artisti di ogni stampo hanno sempre lavorato in stretto contatto con le forze dominanti per produrre un qualcosa che potesse tenere unita politicamente e culturalmente una comunità

 

 

"Se vuoi sapere chi detiene realmente il potere in un qualunque periodo storico basta vedere chi detiene il potere sugli artisti"

 

(Francis Ford Coppola)

 

 

Questa è la finalità dell' arte: Una forma di comunicazione CON e PER il popolo

 

 

Gli artisti che si credono superiori al popolo ed interessati a produrre "creazioni alte e poetiche" sono solamente degli illusi...

 

oppure degli affaristi molto molto furbi..

 

So che ormai siamo entrati in un discorso fortemente OT però lo ritengo interessante ed inoltre è una visione a cui tengo fortemente

 

 

Il cinema è una forma d'arte particolare

 

Innanzitutto è una forma di arte recente, e quindi ancora oggi in uno stadio infantile e pieno di potenzialità

 

Poi è un arte ibrida che sembra contenere in sè elementi di teatro, fotografia, musica ecc... tanto da essere risultare di completamente diverso da tutte queste...

 

Ma poi...sopratutto...è COSTOSO

 

 

Tutti noi possiamo produrre delle poesie con una matita e della carta

 

tutti noi possiamo metterci a disegnare...o anche creare dei racconti

 

 

Ma per fare del cinema c'è bisogno di denaro

 

Molto denaro

 

 

Anche un film "indipendente" ha bisogno di finanziamenti superiori alla norma per molte altre forme d'arte

 

 

Quindi non si può creare il cinema senza vendere il cinema

 

 

Possiamo ridere quanto vogliamo di merde tali "scary movie" o "the day after tomorrow" eppure questi film fanno soldi

 

E senza quei soldi non vedremmo mai neanche un centesimo di pellicola di Lynch o di Greenaway

 

 

E in questo sussiste la contraddizione del cinema: E' una forma d'arte...ma è anche una forma di profitto

 

 

Ma davvero è contraddizione questa?

 

 

Certo che no!

 

 

L'arte deve sempre vendersi ed un artista dev' essere sempre anche un abile economista

 

Non c'è niente di ignobile in questo

 

 

Se poi, oltre ad intrattenere il pubblico riesci anche a produrre delle opere durevoli nel tempo allora hai raggiunto la vera finalità dell' arte:

 

Plasmare la cultura collettiva

 

 

Chaplin è davvero un genio...infatti i suoi film sono visti tuttora ed hanno plasmato la nostra cultura

 

Lo stesso può valere per i Monty Python..i quali hanno rivoluzionato la comicità inglese e americana negli anni settanta

 

Allen e Jim Carrey?

 

Chissa'! purtroppo solo i posteri riecono a valutare l'arte in maniera obbiettiva...infatti è quasi impossibile valutare correttamente i contemporanei

 

Se dovessi fare delle scommesse però scommetterei su Carrey

 

Non per altro...io adoro Woody eppure ammetto anch' io che i suoi film non sembrano durare nel tempo e non hanno influenzato molti altri autori...sono troppo ancorati ad una stessa tematica e a ben vedere si assomigliano tutti

 

Potrei sbagliarmi però...e vorrei sbagliarmi...sono uno che cita Woody a raffica e avrò visto Manhattan una trentina di volte (peraltro lo trovo di un bieco pauroso)

 

Però bisogna stare sempre molto attenti a non definire come "arte" semplicemente "quello che piace a me" cosa che rischiamo di fare fin troppo spesso ed anche erroneamente..

 

Anche a me piace molto Lynch...eppure dubito che fra cinquant' anni la gente guarderà ancora Mulholland Drive

 

Mentre invece uno come Hitchcock, che stava sempre molto attento al suo pubblico e ai suoi bisogni, ha prodotto dei capolavori che oggi sono studiati all' università

 

Potrei continuare a lungo questo discorso ma rischierei di perdermi tra parentesi e sotto parentesi...quindi lascio la parola a voi

 

Ma con un' affermazione molto forte e che a molti artisti non piace sentirsi dire:

 

"Voi siete solo come il pubblico vi valuta"


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 29 agosto 2005 17:34

OT

 

 

La finalità ultima dell' arte, per secoli, è sempre stata quella di affermare un' identità culturale univoca per il popolo

 

Finalità o conseguenza?! ;)

 

No perchè dubito che un autore PREMEDITI i cambiamenti che poi si attuano a partire dalle idee che propone e sviluppa.

 

Sul resto del discorso non riesco a dirmi totalmente d'accordo. Nel senso che fila liscio come l'olio, ma tralascia totalmente la componente massificata di mercificazione dell'arte (o più precisamente della forma ^_^ ), fenomeno un po' più maturo del cinema ma pur sempre giovanissimo. In poche parole se è già difficile valutare le opere nello stesso momento storico in cui vengono create lo è ancora di più oggi, in un mondo in cui sia l'artista che il suo spettatore sono totalmente spiazzati e disorientati da un'offerta "artistica" sempre più inquinata da abilissimi banditori del botteghino (o delle casse della Feltrinelli :yeah: ), che se ne infischiano altamente della differenza tra "prodotto" e "opera".

 

L'arte è PER il pubblico

 

La differenza sta tutta tra la produzione dell'arte in sè (intesa come insieme delle azioni eseguite dall'artista per produrre una certa opera) e la creazione di cultura. La cultura è per il pubblico, è un prodotto, si può vendere. L'arte può farne parte, ma anche no. La sovrapposizione esiste ma non è totale, e soprattutto non è dovuta. Non sono rari i casi di artisti nascosti, di opere senza risonanza, d'arte non PER il pubblico, ma per sè (in un certo qual modo).

E quella non è certo, necessariamente, arte di serie B.

Mi viene in mente l'esempio che mi è stato fatto di un film, per rimanere in tema: Ferro3. Di certo non il titolo più famoso degli ultimi 50 anni (e culturalmente in grado di intrattenere rapporti con l'establishment), un'opera che a quanto mi si è detto vale e stravale film da oscar.

 

L'arte deve sempre vendersi ed un artista dev' essere sempre anche un abile economista

 

Non c'è niente di ignobile in questo

 

Concordo che non ci sia nulla d'ignobile, ma che l'arte DEBBA sempre vendersi... beh, ho non pochi dubbi. Un'opera è un'opera, ha un valore intrinseco, che va aldilà del suo successo, almeno imho. Culturalmente (tanto per rifarmi a quel che dicevo sopra) la questione può essere diversa, ma ciò non toglie che l'artista è e rimane tale, schiaffato ubriaco su una panchina in piazza, acclamato dalla folla in platea o in Svezia, nel fulgore mediatico della Fondazione Nobel.

 

Almeno IMHO.

 

 

 

 

 

 

Ciauz :lol:


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Mornon
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Inviato il 29 agosto 2005 17:52
Mi viene in mente l'esempio che mi è stato fatto di un film, per rimanere in tema: Ferro3

 

Intendi questo? ;)


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 29 agosto 2005 18:18

Sinceramente non lo so Mornon, non l'ho visto, può darsi che l'esempio non calzi a pennello. Mi è venuto in mente quello perchè me lo citava un mio amico pochi giorni fa, entusiasta. E recriminava sul fatto che nessuno lo avesse mai neanche sentito nominare. In ogni caso serviva soltanto come prototipo, come modello. Un'opera di livello, fatta con grande abilità e pregna di significato lasciata fuori dal circus del grande pubblico.

 

 

 

 

 

Ciauz ;)


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Mornon
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Inviato il 29 agosto 2005 18:40

Chiedevo solo se il film fosse quello o un altro (ma è già uscito? :lol: ) ;)


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Damien Amfar
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Inviato il 29 agosto 2005 20:05

E' uscito nel 2004, comunque sì, il film è quello :lol:

 

 

 

 

 

Ciauz ;)


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Indifferent_sun
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Inviato il 30 agosto 2005 2:33

sulle parti quotate da damien sono perfettamente daccordo con lui

 

alcune parti mi perplimono

 

Gli artisti che si credono superiori al popolo ed interessati a produrre "creazioni alte e poetiche" sono solamente degli illusi...

 

oppure degli affaristi molto molto furbi..

 

non capisco perche qualcuno che voglia realizzare qualcosa di piu nobile di un'opera fatta per andare solamente in pasto al publico debba essere un'illuso, ne per quale motivo debba sentirsi "superiore"

 

Il cinema è una forma d'arte particolare

 

Innanzitutto è una forma di arte recente, e quindi ancora oggi in uno stadio infantile e pieno di potenzialità

 

Poi è un arte ibrida che sembra contenere in sè elementi di teatro, fotografia, musica ecc... tanto da essere risultare di completamente diverso da tutte queste...

 

 

ne avevamo gia parlato da un'altra parte è vero che il cinem è un ibrido di tutte queste cose ma la sua essenza è il montaggio, che nessuna di queste arti ha e che lo rende completamente indipendente da queste ultime

 

 

 

Anche un film "indipendente" ha bisogno di finanziamenti superiori alla norma per molte altre forme d'arte

 

 

Quindi non si può creare il cinema senza vendere il cinema

 

 

Possiamo ridere quanto vogliamo di merde tali "scary movie" o "the day after tomorrow" eppure questi film fanno soldi

 

E senza quei soldi non vedremmo mai neanche un centesimo di pellicola di Lynch o di Greenaway

 

 

ma che vuol dire? che legame c'è tra le due cose?

premesso che Lynch per quanto estremo e indipendente è comunque un regista conosciuto dal grande publico e che anzi ha avuto un influenza immensa su tutto il cinema degli anni 90

 

greenaway invece è quasi sconosciuto al grande publico è il cammino che porta avanti da anni è totalmete personale

 

entrambi pero hanno sempre realizzato film in attivo da un punto di vista economico (l'unica eccezione è incrediblilmente dune cioe un film nato per essere mainstream) quindi non vedo perche i soldi incassati dalla paramount o dall universal per i loro super filmoni debba influenzare l'uscita nelle sale dei loro film.

 

E in questo sussiste la contraddizione del cinema: E' una forma d'arte...ma è anche una forma di profitto

 

come la musica, la fotografia, il teatro ecc. ecc.

 

L'arte deve sempre vendersi ed un artista dev' essere sempre anche un abile economista

 

Non c'è niente di ignobile in questo

 

 

Se poi, oltre ad intrattenere il pubblico riesci anche a produrre delle opere durevoli nel tempo allora hai raggiunto la vera finalità dell' arte:

 

Plasmare la cultura collettiva

 

ma da quando? chi ha mai detto una cosa del genere?

 

Però bisogna stare sempre molto attenti a non definire come "arte" semplicemente "quello che piace a me" cosa che rischiamo di fare fin troppo spesso ed anche erroneamente..

 

all'inizo ho ben specificato la differenza tra arte (bellezza) e piacere umorale

 

Anche a me piace molto Lynch...eppure dubito che fra cinquant' anni la gente guarderà ancora Mulholland Drive

 

e perche non dovrebbe farlo? quel film è praticamente perfetto, oltretutto è anche famoso ormai, quindi perche un capolavoro del genere dovrebbe essere dimenticato considernado che capolavori di pari levatura ma molto meno famosi sono ancora visti è risvisti dai cinefili.

 

 

Mentre invece uno come Hitchcock, che stava sempre molto attento al suo pubblico e ai suoi bisogni, ha prodotto dei capolavori che oggi sono studiati all' università

 

hitchcock non faceva film per il publico, ma isuoi erano film "con" il publico ogni minimo dettaglio di un film era pensato immaginando come reagisse lo spettatore e la scena seguente veniva realizzata di conseguenza, e comunque anche registi che non mettevano al centro della loro opera il publico sono studiati all'università quanto e piu di hitchcock (Dreyer, bresson, bunuel, antonioni ecc. ecc.)

 

Ma con un' affermazione molto forte e che a molti artisti non piace sentirsi dire:

 

"Voi siete solo come il pubblico vi valuta"

 

sta tutta qui la differanza di pensiero per me un'opera d'arte è un'opera d'arte a prescindere dal giudizio del pubblico.


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The Sorrowful Man
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Inviato il 30 agosto 2005 10:51

 

 

Possiamo ridere quanto vogliamo di merde tali "scary movie" o "the day after tomorrow" eppure questi film fanno soldi

 

E senza quei soldi non vedremmo mai neanche un centesimo di pellicola di Lynch o di Greenaway

 

 

ma che vuol dire? che legame c'è tra le due cose?

premesso che Lynch per quanto estremo e indipendente è comunque un regista conosciuto dal grande publico e che anzi ha avuto un influenza immensa su tutto il cinema degli anni 90

 

greenaway invece è quasi sconosciuto al grande publico è il cammino che porta avanti da anni è totalmete personale

 

entrambi pero hanno sempre realizzato film in attivo da un punto di vista economico (l'unica eccezione è incrediblilmente dune cioe un film nato per essere mainstream) quindi non vedo perche i soldi incassati dalla paramount o dall universal per i loro super filmoni debba influenzare l'uscita nelle sale dei loro film.

 

Proprio perchè se L'INDUSTRIA del cinema (e non specificatamente la Paramount o la universal) non facesse soldi non ci sarebbero sale cinematografiche..nè distributori nè investitori nè tutti quei piccoli aspetti aspetti economici indispensabili alla sopravvivenza del cinema

 

Insomma: Se l'industria cinematografica non guadagnasse non ci sarebbe spazio neanche per quei film che NON guadagnano

 

E Dune è proprio l'esempio principe di come Lynch sia totalmente incapace di realizzare un film per il grande pubblico

 

Ragione per cui attualmente Lynch è anche totalmente incapace di trovare finanziatori per i suoi nuovi progetti


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Indifferent_sun
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Inviato il 30 agosto 2005 11:52

io penso invece che succederebbe quello che è successo con il teatro cioe:rispetto al secolo scorso l'affluenza di pubblico è diminuita notevolmente per la nascita di nuove forme di spettacolo (cinema in primis) ma anche se molti teatri sono stati chiusi e se ne trovano oggi solo in alcune città è una forma di spettacolo che grazie a molti gruppi di appassionati continua a sopravvivere.

nel cinema questo potrebbe avvenire fra qualche anno quando con il passaggio totale al digitale si annulleranno i costi esorbitanti della pellicola (che in un film senza effetti speciali e senza attoroni ultra stipendiati costituisce spesso anche il 50% del budget) e anche i semplici appassionati senza troppi investimenti potranno fare "cinema".


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Inviato il 30 agosto 2005 13:10
io penso invece che succederebbe quello che è successo con il teatro cioe:rispetto al secolo scorso l'affluenza di pubblico è diminuita notevolmente per la nascita di nuove forme di spettacolo (cinema in primis) ma anche se molti teatri sono stati chiusi e se ne trovano oggi solo in alcune città è una forma di spettacolo che grazie a molti gruppi di appassionati continua a sopravvivere.

nel cinema questo potrebbe avvenire fra qualche anno quando con il passaggio totale al digitale si annulleranno i costi esorbitanti della pellicola (che in un film senza effetti speciali e senza attoroni ultra stipendiati costituisce spesso anche il 50% del budget) e anche i semplici appassionati senza troppi investimenti potranno fare "cinema".

Dalle tue parole sembreresti un sostenitore del DOGME

 

Il fatto che poi Lars Von Trier abbia realizzato film come Dogville i quali , pur essendo molto ben fatti, si staccano completamente dalll' idealismo del dogme originale mostra come questo che tu esprimi sia poco più che una idealistica fantasticheria romantica

 

 

Seppure bella..te la concedo


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Ser Lostdream
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Inviato il 30 agosto 2005 17:22

L'ho visto finalmente... non é un film leggerissimo da seguire ma veramente bello..

 

CONSIGLIATO!


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Jaqen H'ghar
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Inviato il 30 agosto 2005 19:59 Autore
Mi viene in mente l'esempio che mi è stato fatto di un film, per rimanere in tema: Ferro3

 

Intendi questo? ^_^

Stupendo =)

 

Magari nei prossimi giorni apro un topic su Kim Ki-Duk, uno dei pochi cineasti orientali di qualità rimasti, in mezzo tanti farlocconi (ogni riferimento a Zhang Yimou è puramente casuale :P)

 

Dan


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Inviato il 30 agosto 2005 20:10 Autore
E Dune è proprio l'esempio principe di come Lynch sia totalmente incapace di realizzare un film per il grande pubblico

 

Ragione per cui attualmente Lynch è anche totalmente incapace di trovare finanziatori per i suoi nuovi progetti

Dune è un film, a mio avviso appena sufficiente, che però è stato castrato. Dopo quel film Lynch decise che nei lungometraggi a seguire avrebbe ascoltato solo se stesso e avrebbe fatto film solo ed esclusivamente se lasciato totalmente libero di fare quello che voleva.

La mancanza di finanziatori non dipende dalla sua incapacità di creare film fruibili dal grande pubblico - infatti Wild at heart, The straight story, The elephant man e la prima parte di Twin Peaks sono IMO assolutamente godibili da chiunque - ma più che altro dai vincoli che impone alla produzione ^_^

 

Ciauz

 

Dan


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Mornon
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Inviato il 31 agosto 2005 0:52
Magari nei prossimi giorni apro un topic su Kim Ki-Duk, uno dei pochi cineasti orientali di qualità rimasti, in mezzo tanti farlocconi

 

Dovrò vedere qualcosa di suo ^_^

 

 

ogni riferimento a Zhang Yimou è puramente casuale

 

:huh:

Dovrei aver visto qualcosa di suo, non erano malissimo ;)


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