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K di kindra
creato il 20 ottobre 2004

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rhox
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Inviato il 18 maggio 2005 23:41

Non sono un editore, ma non trovo molto logico che di una serie esistano i libri 3, 4, 5, e 6 ma non 1 e 2. Certo, a volte chi lavora per la Sperling ha idee un po' strane... <img alt=" />

 

sono romanzi scritti da autori vari sotto alcune direttive d lucas arts..

 

nn sono direttamente collegati con l'idea della storia d lucas..

 

sono indipendenti.. usano solo i personaggi e le teorie

 

peace rhox


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kindra
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Inviato il 19 maggio 2005 18:37 Autore

 

Non sono un editore, ma non trovo molto logico che di una serie esistano i libri 3, 4, 5, e 6 ma non 1 e 2. Certo, a volte chi lavora per la Sperling ha idee un po' strane... 

 

 

sono romanzi scritti da autori vari sotto alcune direttive d lucas arts..

 

nn sono direttamente collegati con l'idea della storia d lucas..

 

sono indipendenti.. usano solo i personaggi e le teorie

 

 

So benissimo che Lucas ha scritto solo il primo, l'ho anche letto, ma un editore serio farebbe arrivare in libreria tutti e sei i romanzi dei film. Anche se gli autori sono diversi la storia prosegue dall'uno all'altro, e andrebbero letti in fila.

 

Novità di oggi:

 

L. E. Modesitt jr, Tenebre, Armenia. 501 pagine, 16, 50 euro. è il secondo libro de "Le cronache di Corus".

 

Ed Greenwood, La figlia di Elminster, Armenia. 375 pagine, 14,50 euro. è il secondo libro de "L'epopea di Elminster".


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Lupo Solitario
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Lupo Solitario
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Inviato il 20 maggio 2005 15:58

Trugenberger, Il risveglio dell’ombra, Fanucci, 7,90 euro. Si tratta dell’edizione economica di un romanzo già esistente nell’edizione rilegata.

Libro che straconsiglio a tutti, a proposito ma qualcuno ha notizie sul seguito? il fatto che sia andato in ristampa può essere interpretato come segno positivo di un imminente uscita del secondo romanzo?

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kindra
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Inviato il 20 maggio 2005 20:10 Autore

 

Trugenberger, Il risveglio dell’ombra, Fanucci, 7,90 euro. Si tratta dell’edizione economica di un romanzo già esistente nell’edizione rilegata. 

 

Libro che straconsiglio a tutti, a proposito ma qualcuno ha notizie sul seguito? il fatto che sia andato in ristampa può essere interpretato come segno positivo di un imminente uscita del secondo romanzo?

 

 

Al momento non ne so nulla.


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Inviato il 20 maggio 2005 22:18 Autore

Da ieri e fino al 19 giugno i libri dell'Universale economica Feltrinelli (cioè i tascabili) sono scontati del 25% in tutte le librerie che aderiscono alla campagna. Per quanto riguarda fantasy e fantascienza questo ha ben poca importanza: verranno scontati solo alcuni titoli di Ballard e Vonnegut.


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Inviato il 20 maggio 2005 23:46 Autore

In settembre Bompiani pubblicherà "I popoli di Tolkien", a cura di Paolo Paron, presidente della Società Tolkieniana italiana.


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GIL GALAD
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Inviato il 21 maggio 2005 16:21

In settembre Bompiani pubblicherà "I popoli di Tolkien"

 

: bene qualcosa di nuovo, speriamo che la Bompiani si redimi dopo il macello che ha fatto con la nuova ediz. del SDA


Gil Galad - Stella di radianza





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Inviato il 21 maggio 2005 18:36 Autore

bene qualcosa di nuovo, speriamo che la Bompiani si redimi dopo il macello che ha fatto con la nuova ediz. del SDA

 

Macello? L'indice è decisamente meno leggibile, ma non sapevo vi fossero altri problemi. Io ho ancora uno dei vecchi Rusconi...


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Inviato il 23 maggio 2005 17:10

In settembre Bompiani pubblicherà "I popoli di Tolkien"

Di cosa parlerebbe? Ne sai qualcosa di più?


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Inviato il 24 maggio 2005 14:34 Autore

 

Kindra, posso ri-chiederti se si ha qualche notizia dalla Longanesi per il libro della Susana Clarke, Jonathan Strange & Mr Norrell ?

 

Continuo a non sapere nulla.

 

Su Fantasy Magazine c'è questa recensione:

 

 

 

Secoli fa, quando ancora esisteva la magia in Inghilterra, il più grande mago di tutti era il Re Corvo, un bambino cresciuto dalle fate. Ora all'inizio del XIX secolo lui è poco più di una leggenda e l'Inghilterra non crede più nell'uso pratico della magia.

E' a questo punto che compare il misantropo Gilbert Norrell di Hurtfew Abbey e che si sparge la voce di un ritorno della magia in Inghilterra.

Convinto di dover aiutare il Governo nella guerra contro Napoleone, Mister Norrell va a Londra dove incontra un giovane e brillante mago, Jonathan Strange. Insieme i due entusiasmano il Paese con le loro magie, ma l'accordo si muta presto in rivalità.

Mister Norrell non ha mai rinunciato alla sua abitudine alla segretezza, mentre Jonathan Strange è costantemente attratto dagli aspetti più pericolosi della magia. Presto viene affascinato dall'oscura figura del Re Corvo e la sua incessante ricerca della magia più antica minaccia non solo la sua amicizia con Norrell, ma tutto quanto gli è caro.

Quando uno degli incantesimi di Norrell rivela un inaspettato effetto collaterale, stabilendo così un contatto con il mondo di Feeria e il suo re - una creatura con uno strano senso della moralità, una limitatissima comprensione dei desideri e dei bisogni umani e un codice morale assolutamente incompatibile con il nostro - il lettore si rende conto che la cosa può diventare veramente pericolosa.

 

Jonathan Strange & Mr. Norrell è quanto di più singolare, insolito e innovativo ci si potesse aspettare da un genere letterario che negli ultimi anni, pur notevole come produzione, non lo è stato quanto a originalità.

Piuttosto che inventare uno scenario immaginario per la sua storia, Susanna Clarke ha collocato il fantastico parallelamente al reale, non c'è bisogno di Hogwarts per diventare maghi, né di bacchette magiche. Quello che occorre – ma se ne può anche fare a meno - è un catino ricolmo di un qualsiasi liquido; uomini ed esseri fatati posseggono entrambi raziocinio e capacità magiche sebbene diversamente commisurate.

Partendo dalla descrizione di una scienza occulta, la Clarke descrive due gentiluomini inglesi che esercitano la loro arte all'interno del contesto culturale e storico del diciannovesimo secolo in Europa. La dimensione parallela si dipana progressivamente, svelando le sue interazioni con il mondo quotidiano.

 

La magia ha sempre avuto un ruolo importantissimo nella storia inglese. Lo stesso Giulio Cesare, dopo il suo sbarco in Britannia, ha incontrato il popolo di Feeria che, in cambio di un favore, gli ha permesso di realizzare il suo desiderio più grande: conquistare il mondo.

Dopo la scomparsa del suo più illustre praticante, il Re Corvo, la magia non fa più parte della vita quotidiana e le sole Associazioni Magiche esistenti sono di tipo teorico e storico.

La magia pratica, molto semplicemente, non fa del bagaglio culturale di un gentiluomo inglese perché "Magic is not respectable, sir" , ma la realtà è che nessun gentiluomo è più in grado di operare magie dal momento che il canale che univa il mondo degli uomini a Feeria si è interrotto. Dietro la mancanza di rispettabilità, però, si nasconde la reale assenza di capacità.

 

Per oltre 780 pagine il libro procede rapidamente, trascinando il lettore in una narrazione, sospesa tra descrizioni di sapore dickensiano e personaggi che non sfigurerebbero in un romanzo di Jane Austen, che non conosce un solo istante di caduta di tono o di interesse.

Qualcuno potrebbe definire quest'opera episodica e da un certo punto di vista lo è, ma ogni evento ha un suo preciso posto nel tessuto narrativo che lo riallaccia agli avvenimenti precedenti e costituisce la base per quelli successivi.

Questo viaggio nel mondo previttoriano è reso colto dall'uso deliberato e sapiente di parole arcaiche e da una quantità di note a piè pagina, anch'esse inventate di sana pianta. Alcune sono lunghe anche due o tre pagine e costituiscono una storia nella storia, con una trama capace di far impallidire alcune moderne trilogie.

 

Il punto di forza dell'intero romanzo, però, è la satira rivolta alla falsa erudizione, a coloro che sono erroneamente convinti di essere colti, all'uso politicizzato della magia e all'intera epoca romantica. La scrittrice sbeffeggia la tendenza inglese alla pomposità in maniera mai condiscendente, anche quando il personaggio lo meriterebbe.

 

I personaggi sono complessi, il cast è veramente ampio e vi si ritrova ogni tipo di personalità e di appartenenza sociale. Sia i "buoni" che i "cattivi" sono decritti con tutti i loro pregi e difetti.

 

Il tono del libro, ironicamente sospeso tra l'erudito e il mondano, è evidentissimo nella descrizione che Strange fa di Lord Byron: "Trovai sua signoria nella sua graziosa villa sulle rive del lago. Non era solo, con lui c'era un altro poeta chiamato Shelley, la Signora Shelley e un'altra giovane donna, quasi una ragazzina, che si faceva chiamare Signora Clairmont, la cui relazione con i due uomini non mi era chiara. Se voi doveste saperlo, non ditemelo. Era presente anche un giovane uomo piuttosto strano che ha detto stupidaggini per tutto il tempo, un certo Signor Polidori".

 

E' sperabile che la traduzione italiana riesca a rispettare, senza snaturarli, come è spesso avvenuto con altri autori di lingua inglese, gli artifici lessicali dell'autrice e rendere giustizia alle esilaranti situazioni comportamentali tipiche di un certo "british way of thinking" ben radicato nell'immaginario comune e piacevolmente demodée.

E' ancora fresco il ricordo delle pessime traduzioni cui fu sottoposto, al suo apparire in Italia, il romanziere P. G. Wodehouse, in cui il maggior divertimento risiedeva proprio nel linguaggio edoardiano dei personaggi, che il traduttore fu incapace di rendere nella nostra lingua.

 

Per una volta fidatevi del battage pubblicitario: malgrado mole e struttura, Jonathan Strange e Mr. Norrell è un libro da leggere e non solo dagli amanti del genere.

Una nota di avvertimento: questo non è un romanzo per lettori impazienti, per quelli che a ogni pagina borbottano: "E muoviamoci...". E' un libro da assaporare lentamente, magari seduti davanti al fuoco in una fredda giornata invernale.


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Inviato il 24 maggio 2005 15:48 Autore

 

In settembre Bompiani pubblicherà "I popoli di Tolkien"

 

 

Di cosa parlerebbe? Ne sai qualcosa di più?

Non abituatevi troppo a questo genere d'informazioni: se lo facessi per tutti i libri passerei troppo tempo al computer. Comunque, ecco il testo di presentazione stampato da Bompiani sul copertinario:

 

“I popoli di Tolkien” comprende un’ampia e dettagliata descrizione dei tanti protagonisti della Terra di Mezzo: umani, orchi, elfi, nani. Hobbit. Paolo Paron, presidente della Società Tolkieniana Italiana, ci accompagna in questo viaggio alla scoperta di usi, costumi e abitudini dei personaggi che Tolkien ci ha fatto amare e che sono ormai noti a tutti. Il libro è arricchito da interventi, articoli, e commenti che descrivono le attività delle numerose associazioni tolkieniane e che dimostrano quanto ancora sia vivo questo fantastico mondo. Pagine 320, euro 8,60.


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Inviato il 24 maggio 2005 15:49

Grazie mille .... sei un tesoro! <img alt=" />


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Inviato il 26 maggio 2005 14:16 Autore

Grazie mille .... sei un tesoro!

Prego.

Di solito non rispondo ai vostri ringraziamenti per motivi di tempo, anche se mi fa piacere leggerli.

 

Quando avrò tempo segnalerò le novità di oggi, intanto indico due ristampe importanti di settimana prossima (o forse quella dopo, ho dimenticato di guardare la data <img alt=" /> )

 

Dan Simmons, "Hyperion" e "La caduta di Hyperion".


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Guardiani della Notte
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Inviato il 26 maggio 2005 15:14

“I popoli di Tolkien” comprende un’ampia e dettagliata descrizione dei tanti protagonisti della Terra di Mezzo: umani, orchi, elfi, nani. Hobbit. Paolo Paron, presidente della Società Tolkieniana Italiana, ci accompagna in questo viaggio alla scoperta di usi, costumi e abitudini dei personaggi che Tolkien ci ha fatto amare e che sono ormai noti a tutti. Il libro è arricchito da interventi, articoli, e commenti che descrivono le attività delle numerose associazioni tolkieniane e che dimostrano quanto ancora sia vivo questo fantastico mondo.

 

Very well....

 

Thanx a lot <img alt=">


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Inviato il 26 maggio 2005 17:17 Autore

In ottobre l'editore Flaccovio pubblicherà "Il viaggio di Aelin", di Egle Rizzo.


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