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Quello che dirò provocherà le vostre ire...
A di asfeli
creato il 17 maggio 2004

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asfeli
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asfeli
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Inviato il 17 maggio 2004 8:25 Autore

Spero che "non mi farete a pezzi",ma sono veramente arrabbiata con Martin,dopo tanto tempo è uscita la versione economica del "Portale" e che trovo????Ancora tutto lasciato aperto per il prossimo libro.Sembra che abbia il timore di lasciare questa saga di successo,per affrontarne una nuova dal risultato incerto.Non si può trascinare una storia all'infinito,è la più lunga che mi sia capitata che costringe comunque ad aspettare il prossimo libro.In altre c'erano degli agganci ma avevano una conclusione che permetteva volendo di smettere (tipo quella dei gemelli).Inoltre è come se mancassero dei brani (vestito rosa??????)quando?????Spero che si decida a finirla,e nel frattempo mi guarderò bene dal commettere l'errore di comprare altri suoi libri.Ora dite quello che volete ma io vedo veramente rosso.


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Melisandre
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Melisandre
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Inviato il 17 maggio 2004 8:41

E' per questo che siamo qui sul forum..

perchè siamo tutti in crisi di astinenza..

A me piace moltissimo il fatto che ogni strada sia ancora aperta... :wacko:

i libri ho sempre pensato finissero troppo presto..


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asfeli
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Inviato il 17 maggio 2004 9:42 Autore
E' per questo che siamo qui sul forum..

perchè siamo tutti in crisi di astinenza..

A me piace moltissimo il fatto che ogni strada sia ancora aperta... :wacko:

i libri ho sempre pensato finissero troppo presto..

No sono d'accordo con te,un bel libro è sempre troppo breve,ma così lungo,non sai neppure se leggerai la fine.Mi spiego meglio,io adoravo Asimov,purtroppo è morto,se avesse creata una saga così lunga,sarei rimasta "bocca asciutta",così al dispiacere d'aver perso un grande,avrei aggiunta la rabbia di non sapere dove voleva arrivare con la storia.Detto questo,e fatti i dovuti scongiuri,mi sembra come un cantante,che avuto successo con la prima canzone,cambia le parole ma non la melodia per paura di sbagliare.Se leggi Shannara,ogni libro potrebbe essere quasi letto da solo eppure ognuno di essi è un piccolo capolavoro,la storia va avanti con agganci ai precedenti,ma non ti lascia mai con questa delusione.Non si possono attendere anni sperando che allo scrittore venga l'ispirazione per un proseguo,solo perchè ha timore di cambiare.Sinceramente se avessi il suo indirizzo gli scriverei per dirgli quello che penso.Mi sono amaramente pentita d'aver comprato il primo libro di questa saga.Ciao.


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Brandon Stark
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Inviato il 17 maggio 2004 10:56

Credo ke 6 molto melodrammatica.

cmq Martin ha creato un universo, come tolkien :wacko:

ma una cosa differente ke ha fatto è mettere tutti i suoi pensieri nei libri, mentre con tolkien è stato il figlio a trovare gli appunti del padre per poi farne un libro, pensa ke se ne avesse avuto il tempo avrebbe scritto molto +di Martin, ma cio nn diminuisce il valore letterario del LOTR, o no?


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asfeli
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Inviato il 17 maggio 2004 13:49 Autore
Credo ke 6 molto melodrammatica.

cmq Martin ha creato un universo, come tolkien :wacko:

ma una cosa differente ke ha fatto è mettere tutti i suoi pensieri nei libri, mentre con tolkien è stato il figlio a trovare gli appunti del padre per poi farne un libro, pensa ke se ne avesse avuto il tempo avrebbe scritto molto +di Martin, ma cio nn diminuisce il valore letterario del LOTR, o no?

Non sono melodrammatica,sono furiosa,io non sminuisco l'universo creato da Martin,ma non puoi certo dire che JackWhyte non sia altrettanto bravo,eppure le "Cronache di Camelot"hanno avuto termine nel giro di cinque o sei libri,Wilbur Smith,ha concluso il ciclo dei Courteney in cinque libri,anche se poi ha scritto anche quelli d'Africa (che però era un ciclo a parte)il tutto in modo molto più celere rispetto ai tempi di Martin.Quindi se vuoi definirmi melodrammatica fai pure,ma io rifiuto di vedere le soap proprio perchè alcune sono lunghissime,caderci con una saga mi fa arrabbiare da pazzi!!!!!!!!


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Savatage
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Savatage
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Inviato il 17 maggio 2004 13:58

preferisco i 32545 libri delle cronache, scritti in maniera superba e con una trama cosi vasta, ben articolata ed imprevedibile che tutti i libri di brooks, scritti con la stessa scaletta del SdA, tutti = e monotoni.

 

ritengo l'opera di martin un lavoro che pochi saprebbero scrivere, è molto + semplice scrivere una saga da 2/3 libri molto bella e coinvolgente che scriverne una da 6/7 senza cadere in banalismi, ripetizioni ed ovvietà.

 

tutto ciò IMHO ^^


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pino076
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Inviato il 17 maggio 2004 14:22

Anche io come asfeli, letto il primo libro pubblicato in italia, l'ho trovato deludente per il fatto che rimandava il tutto ad un libro secondo libro.

 

Consideravo quella scelta dell'autore una operazione puramente commerciale per costringere il lettore a comprare il libro successivo. A quel tempo non sapevo che la Mondadori aveva deciso di dividere il testo originale in 9 parti. Letto il 2° volume italiano mi sono ricreduto sull'opera del BVZM, capendo che non era una trovata commerciale ma una scelta narrativa di creare un mondo ampio e articolato che non poteva essere creato in pochè pagine.

 

Detto questo comunque trovo ancora irritante i tempi di attesa ormai sono + di 2 anni che aspettiamo AFFC, ma sappiamo anche che il BVZM non ci ha mai delusi... non ci resta che aspettare e sperare.

 

CIAO A TUTTI


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pino076
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Inviato il 17 maggio 2004 14:24
Anche io come asfeli, letto il primo libro pubblicato in italia, l'ho trovato deludente per il fatto che rimandava il tutto ad un libro secondo libro.

 

Consideravo quella scelta dell'autore una operazione puramente commerciale per costringere il lettore a comprare il libro successivo. A quel tempo non sapevo che la Mondadori aveva deciso di dividere il testo originale in 9 parti. Letto il 2° volume italiano mi sono ricreduto sull'opera del BVZM, capendo che non era una trovata commerciale ma una scelta narrativa di creare un mondo ampio e articolato che non poteva essere creato in pochè pagine.

 

Detto questo comunque trovo ancora irritante i tempi di attesa ormai sono + di 2 anni che aspettiamo AFFC, ma sappiamo anche che il BVZM non ci ha mai delusi... non ci resta che aspettare e sperare.

 

CIAO A TUTTI

scusate le c...ate che ho scritto.... :wacko: .... ma ero di fretta e il capo mi ha chiamato....


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 17 maggio 2004 14:46

Io adoro Martin perchè amo le storie lunghe,mi creano quasi un universo parallelo. Più una storia è lunga più è realistica. Contando il mio odio verso roba tipo elfi druidi e roba simile, ormai diventate cose terribilmente banali, trovo che Martin sia uno scrittore fantastico ed abbia ricreato il suo universo in maniera grandiosa. Mettiti nei panni dello zio: hai tantissime cose da scrivere, ma non ci stanno in pochi libri perchè la faccenda che hai creato è complicatissima. Sei obbligato a fare questa scelta. Io la criticherei solo se fosse una storia annacquata e diluita per renderla piu' lunga, ma non lo è, quindi...

 

 

:wacko: Ciau


Your ears and my eyes / Machinery of discord
If art is a world within ourselves / Baby we’re living on distant planets
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Fede Stark
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Inviato il 17 maggio 2004 15:19

bella sta discussione

 

ma non era meglio metterla nel castello nero o in approdo del re?


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Belgarioz
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Inviato il 17 maggio 2004 15:25

Giosci.... pensa a me che sto leggendo Robert jordan. totale di 15 libri dichiarati, ed è uscito qualche mese fa l'undicesimo.

 

La differenza tra MArtin e Jordan è che quest'ultimo è diventato, negli ultimi libri, noiosissimo, ripetitivo e lento. Con Martin,invece, i libri sono più elettrici e pieni di suspence. Alla fine ben venga la lunghezza, purché non si esageri.



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Inviato il 17 maggio 2004 15:57

Anche in questo caso dobbiamo tener conto del fatto che Martin ha dato un volto nuovo al genere fantasy: l'Universo creato è quanto di più perfetto e realistico esista, ed il fatto di vederlo attraverso gli occhi dei personaggi, lungi da renderlo una "visione di parte", ci permette di calarci in profondità nella mente dei protagonisti della vicenda. Logico che un progetto così ambizioso e detagliato richieda tempo... E non sottovalutate la velocità di Martin. Dopotutto, per scrivere il Signore degli Anelli Tolkien ci ha messo 11 anni. Solo che lui era Professore ad Oxford, non scrittore di professione, e quindi non aveva il problema di pubblicare per sfamarsi. Questo è un dettaglio non indifferente. Uno dei motivi del suicidio di Salgari è stato lo stress da superlavoro, pressato com'era dalle case editrici!

 

X Calinn: Elfi e Druidi sono stati banalizzati dalle generazioni del dopo-Tolkien, che ne hanno fatto degli stereotipi sempre uguali. Se leggi ISDA non te ne pentirai, anche lì è il mondo il vero protagonista! Inoltre vi sono molti libri, sconosciuti al grande pubblico, che sono dei veri gioiellini...


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Dany Snow R.
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Inviato il 17 maggio 2004 16:21

Asfeli, guarda che i libri di Martin dovevano essere 5 fin dall'inizio. Ora sono diventati 6. Attualmente lui sta scrivendo il quarto. Non vedo proprio dov'è tutta questa paura di farla finire... siamo nel pieno della storia, non ha senso farla finire con un finale posticcio, del cavolo (come quelli di Brooks), tanto per dare il contentino ai lettori che hanno paura di leggere troppo.

 

Forse se cerchi storie brevi e concise, l'High Fantasy non è il tuo genere... prova a leggere i libri dell'editrice Armenia, ad esempio quelli di Ed Greenwood, Weis & Hickman, R. A. Salvatore... penso che li troverai più consoni ai tuoi desideri e alle tue aspettative.


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Damien Amfar
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Inviato il 17 maggio 2004 16:30
Asfeli, guarda che i libri di Martin dovevano essere 5 fin dall'inizio. Ora sono diventati 6. Attualmente lui sta scrivendo il quarto. Non vedo proprio dov'è tutta questa paura di farla finire... siamo nel pieno della storia, non ha senso farla finire con un finale posticcio, del cavolo (come quelli di Brooks), tanto per dare il contentino ai lettori che hanno paura di leggere troppo.

 

Forse se cerchi storie brevi e concise, l'High Fantasy non è il tuo genere... prova a leggere i libri dell'editrice Armenia, ad esempio quelli di Ed Greenwood, Weis & Hickman, R. A. Salvatore... penso che li troverai più consoni ai tuoi desideri e alle tue aspettative.

:lol::huh::huh::lol::lol:;)

 

Ottimo Dany :D

 

 

Concordo su tutta la linea (soprattutto su Brooks :wacko: ) ed in più credo che il paragone con Terry sia sì azzeccato, ma per argomentare a favore di Martin. Brooks infatti ha scritto un libro (la spada di shannara) di buon livello, a cui ha fatto seguire tante altre "espansioni", autoconclusive sì, ma di scarsissimo spessore, almeno nel mio modo di vedere.

La storia imbastita dallo zio ha un tempo minimo di sviluppo che copre il numero di libri previsti, che, imho, potevano anche essere di più.

Non c'è alcuna forzatura, nè tentativo di "gonfiaggio" delle vicende (oppure lo zio è molto bravo a non darlo a vedere) che si sviluppano sempre in maniera non ciclica (come accadde ad esempio nel Mallorean di Eddings, fotocopia del Belgariad).

La storia delle Cronache è un continum.

 

 

Che poi l'attesa sia straziante è un altro discorso.

 

 

 

Ciauz ;)


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Oberyn Martell
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Inviato il 17 maggio 2004 16:43

Beh, cosa avrebbe dovuto fare Martin? Ha sempre pensato la storia come lunga almeno 6 libri, non è che può piazzare una conclusione a metà per far contenti i lettori, anche perchè la sua storia è molto intricata. Brooks può farlo perchè scrive delle storielle del cavolo, semplicistiche e uguali: ci sono i buoni Omsford, la magia cattiva e loro devono sconfiggerla con la magia buona. Questa però lascia delle tracce che diventano magia cattiva, così i discendenti Omsford devono di nuovo sconfiggerla.

Martin sta scrivendo una storia molto più complessa, che sta all'interno di una evoluzione storica quantomeno realistica, una sorta di fotografia di un periodo, e che anche solo per questo motivo non può essere facilmente conclusa in poco tempo. Ora non so se son stato molto chiaro, ma sono di frettissima, in ogni caso è ovvio che siamo tutti impazienti di leggere il prossimo libro.


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