7 minuti fa, Jaehaerys96 ha scritto:Dopo la fine della prima lunga notte i vari regni ripresero a farsi la guerra tra di loro...non vedo perché dopo la fine della seconda lunga notte debba andare diversamente
Dopo la prima lunga notte sono arrivati sia andali che Rhoynar ad alterare il già difficile equilibrio raggiunto fra primi uomini e figli della foresta. Spero che Martin non abbia in serbo una nuova migrazione di popoli
A parte quello, se ti riferivi al fatto che il trono o comunque un' autorità centralizzata possa garantire la pace a me sembra che la storia di Westeros abbia dimostrato il contrario: il trono per certi versi ha amplificato le lotte di potere e le devastazioni ( che prima magari coinvolgevano 2 o 3 regni, ora invece se scoppia un grande conflitto praticamente tutta Westeros ne risente ) a prescindere da chi stava sul trono ( Targaryen, Baratheon, Lannister ...). Per questo io preferirei una fase veramente nuova e un nuovo assetto politico.
peraltro, almeno a westeros, durante la prima lunga notte non c'erano i draghi, se uno tra jon e daenerys dovesse arrivare alla fine della saga con la pelle intatta con il rispettivo drago, anche questo influirebbe nel mantenimento pacifico di un'ipotetica nuova fase politica, perche potrebbe progressivamente scomparire o "riassopirsi" la magia, ma non è scontato che non rimanga almeno un drago...
quanto alla distruzione di approdo, non penso avverra a causa di un personaggio in ogni caso minore che probabilmente avra anche responsabilita sulla "salute pubblica" di westeros, mi sembrerebbe difficile che possa fare piu danni dei WW...
infine su drogon, per quanto la teoria sia presentata molto bene penso che fondamentalmente sia stata erronea in questo caso, pero nei fatti drogon unira i dothraki piu di quanto avrebbe potuto fare il figlio di daenerys e la sua nascita è in ogni caso direttamente legata a quella profezia e alle azioni che ha comportato...
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
13 ore fa, Daemon Targaryen ha scritto:Dopo la prima lunga notte sono arrivati sia andali che Rhoynar ad alterare il già difficile equilibrio raggiunto fra primi uomini e figli della foresta. Spero che Martin non abbia in serbo una nuova migrazione di popoli
A parte quello, se ti riferivi al fatto che il trono o comunque un' autorità centralizzata possa garantire la pace a me sembra che la storia di Westeros abbia dimostrato il contrario: il trono per certi versi ha amplificato le lotte di potere e le devastazioni ( che prima magari coinvolgevano 2 o 3 regni, ora invece se scoppia un grande conflitto praticamente tutta Westeros ne risente ) a prescindere da chi stava sul trono ( Targaryen, Baratheon, Lannister ...). Per questo io preferirei una fase veramente nuova e un nuovo assetto politico.
a me invece è sembrato che da quando i regni sono stati unificati le guerre siano diminuite
8 ore fa, the neck ha scritto:peraltro, almeno a westeros, durante la prima lunga notte non c'erano i draghi,
Non è detto, perché l'Impero dell'Alba aveva probabilmente degli insediamenti a Westeros, ed esistono leggende su antichi draghi nel Continente Occidentale oltre a fossili imprecisati.
8 ore fa, the neck ha scritto:infine su drogon, per quanto la teoria sia presentata molto bene penso che fondamentalmente sia stata erronea in questo caso, pero nei fatti drogon unira i dothraki piu di quanto avrebbe potuto fare il figlio di daenerys e la sua nascita è in ogni caso direttamente legata a quella profezia e alle azioni che ha comportato...
Appunto! Quindi non era erronea la profezia in sé, solo la sua interpretazione originaria.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
36 minuti fa, Jaehaerys96 ha scritto:a me invece è sembrato che da quando i regni sono stati unificati le guerre siano diminuite
probabilmente sono diminuite per numero assoluto (in un contesto di piccoli regni, città stato e potentati feudali i conflitti sono frequentissimi ma a bassa intensità, e si concretizzano in una miriade di "raid", assedi, saccheggi, schermaglie, piccoli scontri) ma cresciute quanto a portata e larga scala.
la guerra dei 5 re (così come la ribellione di robert, le varie guerre civili tra targaryen) , proprio perché il contesto è unico e tutti partecipano allo stesso gioco, rischiano di diventare subito "guerre mondiali", che durano anni, drenano le risorse umane e economiche di vaste aree, devastano mezzo continente, con battaglie campali da 50mila morti e via discorrendo.
Difficile pensare a cose del genere durante l'epoca dei 100 regni dei primi uomini, o anche in un contesto di 7 e rotti regni indipendenti.
Non so cosa sia peggio
51 minuti fa, Jaehaerys96 ha scritto:a me invece è sembrato che da quando i regni sono stati unificati le guerre siano diminuite
Come ha detto @Ser Balon Swann il trono di spade ha portato magari a meno conflitti a livello puramente numerico ma per intensità e conseguenze negative non c' è paragone: Danza dei draghi, guerra dei 5 re, ribellione di Robert, ribellioni Blackfyre ( e ci attende ancora la seconda danza che potrebbe essere pure peggiore visto che coinvolgerà migliaia di guerrieri di Essos ) sono sostanzialmente delle guerre mondiali in versione Westeros che prima dell' unificazione dei 7 regni non erano concepibili ( meno legami fra i vari regni, meno possibilità per ciascun regno di poter impensierire tutti gli altri ). Se poi uno ragiona nell' ottica del gusto personale e della preferenza per una casata piuttosto che per l' altra è un altro discorso, ma dire che i Targaryen o quelli dopo di loro con il "meccanismo" del trono di spade hanno portato la pace a Westeros non è un affermazione sostenuta dai dati oggettivi che abbiamo finora.
Cioè il vero grande vantaggio di una Westeros unita è poter fronteggiare nel miglior modo possibile la minaccia sovrannaturale degli estranei, ma dato che pochissimi sovrani nel corso della storia si sono interessati alla Barriera e alla sua funzione sarà già difficile superare la nuova lunga notte.
1 ora fa, Daemon Targaryen ha scritto:Come ha detto @Ser Balon Swann il trono di spade ha portato magari a meno conflitti a livello puramente numerico ma per intensità e conseguenze negative non c' è paragone: Danza dei draghi, guerra dei 5 re, ribellione di Robert, ribellioni Blackfyre ( e ci attende ancora la seconda danza che potrebbe essere pure peggiore visto che coinvolgerà migliaia di guerrieri di Essos ) sono sostanzialmente delle guerre mondiali in versione Westeros che prima dell' unificazione dei 7 regni non erano concepibili ( meno legami fra i vari regni, meno possibilità per ciascun regno di poter impensierire tutti gli altri ). Se poi uno ragiona nell' ottica del gusto personale e della preferenza per una casata piuttosto che per l' altra è un altro discorso, ma dire che i Targaryen o quelli dopo di loro con il "meccanismo" del trono di spade hanno portato la pace a Westeros non è un affermazione sostenuta dai dati oggettivi che abbiamo finora.
tuttavia se i regni tornassero indipendenti non sono sicuro che anche i conflitti tornerebbero all'intesità minore che c'era prima della conquista visti i legami che si sono formati tra le varie casate...
Esempio: se un domani nasca un conflitto tra Tyrell e Tully, siamo sicuri che gli altri regni rimarrebbero neutrali?
3 ore fa, Jaehaerys96 ha scritto:tuttavia se i regni tornassero indipendenti non sono sicuro che anche i conflitti tornerebbero all'intesità minore che c'era prima della conquista visti i legami che si sono formati tra le varie casate...
Esempio: se un domani nasca un conflitto tra Tyrell e Tully, siamo sicuri che gli altri regni rimarrebbero neutrali?
Ma regioni come il Nord e le Riverlands tendenzialmente si sono sempre fatte gli affari propri, i grandi conflitti sono stati soprattutto fra Ovest, Altopiano, Tempesta e Dorne, oltre alla smania di conquista delle isole di ferro. Con il trono invece pure Nord e Valle sono stati buttati nella mischia, quindi la situazione è peggiorata. Quello che dici sui nuovi legami più stretti fra i regni è giusto ma è stato proprio il trono a favorire questa situazione e comunque ragionando per assurdo vale anche il discorso inverso: chi assicura che non ci sarà in futuro una nuova guerra civile per la maledetta sedia di ferro qualora il trono come istituzione venga mantenuto in tutto e per tutto uguale a come lo conosciamo ora. Come ho detto neppure un ritorno al vecchio assetto pre conquista sarebbe molto utile, ma neanche mantenere lo status quo penso che lo sarebbe. Molto meglio non avere un' istituzione monocratica che possa pretendere di avere potere di vita e di morte su tutto e tutti, ma un' istituzione collegiale fra pari, una specie di gran concilio permanente o un' espansione di quello che è l' attuale concilio ristretto, in cui però tutti possano avere voce in capitolo, non soltanto gli "amici" del re scelti da lui in persona.
22 ore fa, Daemon Targaryen ha scritto:Ma regioni come il Nord e le Riverlands tendenzialmente si sono sempre fatte gli affari propri, i grandi conflitti sono stati soprattutto fra Ovest, Altopiano, Tempesta e Dorne, oltre alla smania di conquista delle isole di ferro. Con il trono invece pure Nord e Valle sono stati buttati nella mischia, quindi la situazione è peggiorata. Quello che dici sui nuovi legami più stretti fra i regni è giusto ma è stato proprio il trono a favorire questa situazione e comunque ragionando per assurdo vale anche il discorso inverso: chi assicura che non ci sarà in futuro una nuova guerra civile per la maledetta sedia di ferro qualora il trono come istituzione venga mantenuto in tutto e per tutto uguale a come lo conosciamo ora. Come ho detto neppure un ritorno al vecchio assetto pre conquista sarebbe molto utile, ma neanche mantenere lo status quo penso che lo sarebbe. Molto meglio non avere un' istituzione monocratica che possa pretendere di avere potere di vita e di morte su tutto e tutti, ma un' istituzione collegiale fra pari, una specie di gran concilio permanente o un' espansione di quello che è l' attuale concilio ristretto, in cui però tutti possano avere voce in capitolo, non soltanto gli "amici" del re scelti da lui in persona.
quello che suggerisci sarebbe una bella idea, ma mi sembra irrealizzabile per il contesto storico di westeros...
anche se distruggi il trono, le ambizioni e la sete di potere rimangono...dopotutto non è una sorta di anello di sauron come lo hanno reso nella fanfiction televisiva di d&d
Spoiler got 8
Ma non finirà con l'indipendenza del nord (forse anche isole di ferro e Dorne) e il resto "governato"/"controllato" da Bran dall'Occhio degli Dei?
56 minuti fa, Jaehaerys96 ha scritto:quello che suggerisci sarebbe una bella idea, ma mi sembra irrealizzabile per il contesto storico di westeros...
anche se distruggi il trono, le ambizioni e la sete di potere rimangono...dopotutto non è una sorta di anello di sauron come lo hanno reso nella fanfiction televisiva di d&d
Bhe la speranza è che lo scenario post lunga notte cambi qualcosa. Anche perché avere semplicemente un nuovo sovrano da mettere sul trono non vedo come possa cambiare veramente la situazione ( con il trono le ambizioni e la sete di potere saranno sempre amplificate perché tutti vorranno il trono). L' unico modo per continuare a tenere tutti insieme è avere un trono che fa molte concessioni ai vari lord ( soprattutto quelli con istanze indipendentiste tipo Nord, Dorne, Isole di ferro ) ma a quel punto, con il passare del tempo, si arriverebbe comunque progressivamente all' abbandono della monarchia.
31 minuti fa, Casey ha scritto:
Sul sud di Westeros non lo so ma Spoiler
Per quanto riguarda il nord il tema dell' indipendenza Martin lo ha proposto fin dal primo libro, e se avremo ancora un altro re del nord ( Jon ?? ) non penso che la questione si risolverà semplicemente con un " va bhe torniamo sotto il trono un' altra volta che ne dite?? Tanto ci hanno trattato bene no ??"
52 minuti fa, Jaehaerys96 ha scritto:quello che suggerisci sarebbe una bella idea, ma mi sembra irrealizzabile per il contesto storico di westeros...
E comunque anche questa storia del contesto storico secondo me non è interpretata correttamente dai fan: molti la vedono come se Martin dovesse seguire pedissequamente il nostro mondo quando in realtà non è uno storico e se si analizza nel dettaglio la situazione più che una monarchia medievale a me mi sembra un miscuglio fra varie epoche ( anche il rinascimento ), quindi quello che verrà alla fine della storia Martin può gestirlo come meglio crede. Le ipotesi più probabili per me sono: una monarchia costituzionale e non assoluta ( che garantisca i diritti dei lord e in generale dei sudditi contro possibili abusi del re ) o un' istituzione collegiale che faccia da coordinamento fra le varie regioni di Westeros.
Riporto anche qui il Q&A della Cittadella con Elio&Linda perché nella discussione c'è un passaggio che a mio avviso rafforza questa teoria, e in generale molte teorie che si basano sull'idea che le profezie veicolano concetti ambigui che "forzano" la letteralità.
Secondo E&L, le profezie in ASOIAF sono state sviluppate da GRRM traendo ispirazione dalla mitologia classica (nonché da Shakespeare): in particolare viene fatto l'esempio dell'Oracolo di Delfi e dei suoi vaticini che vanno spesso interpretati in senso molto lato.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)