Facebook e gli altri giganti del Web sono diventati dei veri e propri mostri digitali con il grosso problema, soprattutto (ma non solo) in tempo di Covid, della diffusione incontrollata e per certi aspetti facilitata della fake news: https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2021/10/19/informazione-notizie-false

Nel frattempo, come é andato l'esperimento con il cellulare dato a mia figlia?

Bene, ma é dura. Avendo il family link monitoro l'utilizzo e non ho mai dovuto lamentarmene fino a ora (non troppo, perlomeno). So quali applicazioni sono installate, e per lo piú sono giochetti. Né é iscritta ad alcun social, né (per il momento) lo chiede.

Ma la pressione delle coetanee si fa sentire: avverto un suo disagio nei confronti delle compagne che, a suo dire, altro non parlano che di TikTok, Youtubers e (ora) Squid Game. L'ho vista sofferente nel non riuscire (anche per ragioni caratteriali, mica tutte legate ai miei "divieti") a "uniformarsi" agli altri, a non trovare granché in comune.

Io l'ho autorizzata a guardarsi la prima puntata di Squid Game: tra i due mali, pare proprio che il suo disagio sia ben peggio che guardare qualcosa di non completamente "appropriato" alla sua etá e come sono sopravvissuto io a qualche film violento, sicuramente sopravviverá anche lei 

Che poi non lo ha neppure ancora visto, forse le basta anche il "poterlo fare" (cosí come io mica le ho vietato i social esplicitamente, é lei che non me li ha ancora chiesti ,  e siccome ha accesso a youtube, non ci sono sulla carta limitazioni sui canali che puó guardare).

Magari è solo lei a non essere come tutte le sue amichette.....io non lo sono mai stata....eppure sono sopravvissuta. Credo che debba ancora capire cosa vuole lei o meglio se le piacciono davvero le cose che piacciono anche alle sue amiche. E' dura non avere gli stessi gusti delle altre; lo so per esperienza.....nel 90% dei casi in una classe di 30 ragazze a me non piaceva ciò che piaceva alle altre....

Comunque, che brava! Io vedo i miei due nipoti (7 il più grande, 2 appena fatti la piccola) che sono sempre appiccicati al cellulare a guardare video di youtube o a giocare online (con una specie di console piccola, tipo nintendo) con i compagni di scuola.....e se si prova a toglierglieli strillano, strepitano e piangono come ossessi.......potrei aprire mille parentesi, ma non lo faccio, preferisco tacere.......

11 minuti fa, Darklady ha scritto:

e se si prova a toglierglieli strillano, strepitano e piangono come ossessi.

Questa cosa é molto preoccupante, l'ho vista in altri bambini anche io, e mi ha lasciato moooolto perplesso.

Se fossero adulti sembrerebbe quasi da dipendenza patologica, magari in un bambino sono solo capricci, ma mi ha dato parecchio da pensare...

Al momento, per i 2 figli piú piccoli, l'accesso ai videogiochi a casa é monitorato, 30 minuti alla volta, al massimo 2 volte al giorno, e solo dopo aver fatto le cose importanti. Anche il piccolo ("l'annoiato cronico", come lo chiamo io), quando dico di spegnere spegne senza fare storie, speriamo continui cosí 

18 ore fa, Manifredde ha scritto:

Questa cosa é molto preoccupante, l'ho vista in altri bambini anche io, e mi ha lasciato moooolto perplesso.

Se fossero adulti sembrerebbe quasi da dipendenza patologica, magari in un bambino sono solo capricci, ma mi ha dato parecchio da pensare...

No infatti, è seriamente da prendere in considerazione.....anche perché, tu da papà, mi puoi confermare che i capricci finiscono nel momento in cui si esercita sul bambino la propria autorità di genitore, anche in maniera piuttosto decisa. Non devono e non possono protrarsi per intere mezzore.

Ora, al di là di ciò che posso osservare nel comportamento dei miei nipoti (che comunque vedo una volta a settimana per poche ore, a casa dei nonni e quindi in ambiente sì noto, ma comunque non è casa), la maggior parte dei bambini, anche piccolissimi, tipo un'anno o poco più, è incollata al dannato cellulare, fosse solo perché almeno se ne stanno tranquilli ed i genitori possono fare ciò che devono/vogliono (vedi incombenze domestiche quotidiane e/o cene/incontri in ristoranti/bar).

La cosa "triste" è che con questi "giocattoli" i bambini tendono ad isolarsi ed a bastarsi da soli cosicché l'interazione con gli altri sia tendenzialmente più "difficile" di come dovrebbe essere o di com'è stata per noi.

Rinnovo il mio consiglio: lo smartphone non è diventato ancora obbligatorio, quindi si può benissimo regalare ai ragazzini i vecchi telefonini con i tasti tipo Nokia o Samsung, e solo quando sono più grandi lo smartphone, unito ovviamente ad una serie consapevolezza informatica. Io non sono genitore e magari certe dinamiche non le capisco, ma se la motivazione a dare un oggetto alla moda al figlio è dovuto a non farlo sentire fuori posto con i coetanei (come una sorta di conformismo sociale), bisognerebbe trasmettergli il messaggio che l'identità di una persona non si riduce ad un aggeggio elettronico e che ci sono cose più interessanti che fissare uno schermo per ore.

@Euron Gioiagrigia sulla carta sono d'accordo con te, ma poi nella realtá é piú complesso. La scuola, alle medie, ormai richiede l'accesso a determinati strumenti: l'aiuto reciproco per i compiti, ad esempio, passa attraverso whatsapp e senza telefono sei tagliato fuori da domande/aggiornamenti/comunicazioni tra compagni che potrebbero servirti. Molto materiale didattico viene fornito via internet (email, google classroom, youtube etc) e anche se si potrebbe ovviare con il pc, é chiaro che risulta a volte meno pratico, soprattutto quando in casa ce ne sono 3 a fare i compiti 

Per l'aspetto di conformazione sociale, qua sono un pó sensibile, avendo io sempre fatto fatica a "conformarmi" e avendo anche visto i grossi svantaggi di questo temperamento. Ritengo fondamentale che si impari a non dipendere dall'immagine che hanno gli altri, e capire a quali pressioni cedere e a quali no ma, come specie mimetica, un minimo di "conformazione sociale" é necessaria e sana. Si tratta di capire come svilupparla, e questo é un tiro alla fune complicato: se tiro troppo, finisco per isolare mia figlia, farla chiudere in sé stessa e farla diventare vagamente asociale come il babbo 

Dai, peró, non mi lamento: almeno con la grande (e per il momento), problemi di questo tipo non ne ho (anzi, la china dell'isolazionismo la sta giá prendendo), mentre la media vive un pó in un mondo suo e per il momento di certe cose sembra non occuparsene neppure.

Cita

 e che ci sono cose più interessanti che fissare uno schermo per ore.

Ah sicuro, e qui entrano in gioco le regole: quanto si puó usare, quando (es, non a tavola, non dopo le 20:30, etc etc) e l'esempio che danno i genitori, alle volte, lo ammetto, non perfetto 

47 minuti fa, Manifredde ha scritto:

sulla carta sono d'accordo con te, ma poi nella realtá é piú complesso. La scuola, alle medie, ormai richiede l'accesso a determinati strumenti: l'aiuto reciproco per i compiti, ad esempio, passa attraverso whatsapp e senza telefono sei tagliato fuori da domande/aggiornamenti/comunicazioni tra compagni che potrebbero servirti. Molto materiale didattico viene fornito via internet (email, google classroom, youtube etc) e anche se si potrebbe ovviare con il pc, é chiaro che risulta a volte meno pratico, soprattutto quando in casa ce ne sono 3 a fare i compiti 

Certamente capisco i motivi della necessità dello smartphone, ma sarà che personalmente sono molto più affezionato ai computer (che ho avuto quando come telefono avevo ancora un vecchio Nokia) che forse ritengo che si possa ancora fare a meno dello smartphone. Ecco, penso sia utile spiegare ad un ragazzino i rudimenti dell'informatica, ma sempre via pc e in un ambiente protetto. Gli smartphone mi danno l'idea di essere oggetti che distraggono troppo le persone, del resto lo vediamo anche con molti adulti.

49 minuti fa, Manifredde ha scritto:

Per l'aspetto di conformazione sociale, qua sono un pó sensibile, avendo io sempre fatto fatica a "conformarmi" e avendo anche visto i grossi svantaggi di questo temperamento. Ritengo fondamentale che si impari a non dipendere dall'immagine che hanno gli altri, e capire a quali pressioni cedere e a quali no ma, come specie mimetica, un minimo di "conformazione sociale" é necessaria e sana. Si tratta di capire come svilupparla, e questo é un tiro alla fune complicato: se tiro troppo, finisco per isolare mia figlia, farla chiudere in sé stessa e farla diventare vagamente asociale come il babbo 

Anche io sono una specie di asociale, ma ovviamente non sto dicendo che dovresti crescere i figli completamente indifferenti alla società che li circonda. Comprare loro una cosa (smartphone o no) solo perché ce l'hanno gli altri può generare un cattivo messaggio, a cui poi seguirebbero altre richieste, del resto i bambini non sono affatto stupidi. Tuttavia mi pare che non sia il caso della tua famiglia visto che poni diverse regole.

@Euron Gioiagrigia ma spesso nemmeno è necessario dover comprare lo smartphone al figlio/a.....spesso usano direttamente quello dei genitori. E forse qui dovrebbero entrare molto più in gioco l'autorità e le regole di cui parlava @Manifredde

Portando il solito esempio dei miei nipoti (la piccola no, perché è appunto ancora troppo piccola e si limita a guardare sul cell di sua madre i video di masha e orso e roba simile), il grande nemmeno si azzarda a toccare il mio cellulare, anche se lo lascio incustodito sul tavolo o altrove a casa dei miei; semplicemente perché sa che io non voglio che lo faccia. Con i suoi invece è diverso, lo prende quando vuole e fa i capricci se mio fratello o mia cognata devono usare il cell mentre ce l'ha in mano lui......nella stragrande maggioranza delle volte l'uso/abuso degli smartphones dipende tutto o quasi dai genitori.

5 minuti fa, Darklady ha scritto:

nella stragrande maggioranza delle volte l'uso/abuso degli smartphones dipende tutto o quasi dai genitori.

Senz'altro, lo smartphone è un modo comodo per lasciare il figlio di fronte ad uno schermo, un po' come la tv nei Simpson degli anni '90. Solo che ora, con Internet e i social, credo che l'influenza possa essere più pericolosa.

I social network, e in particolare Facebook e Instagram, forse stanno avendo un effetto devastante sulle giovani generazioni, in particolare sugli adolescenti: https://www.ilpost.it/2021/11/24/social-instagram-adolescenti/

Direi che hanno scoperto l’acqua calda. 

Tra i molti "meriti" di Musk vi è anche quello di aver cofinanziato un'app che se hackerata può suggerire al suo utente azioni criminali.

https://www.corriere.it/cronache/22_dicembre_15/azienda-italiana-che-smaschera-l-intelligenza-artificiale-musk-23e6a2e4-7cbc-11ed-840c-2c5260b7208b.shtml?refresh_ce

Musk sta twittando più e peggio di un Trump qualunque, con il quale fra l'altro condivide molte idee su vari argomenti.

Mi è tornata in mente la breve storia triste di come un giovane e inesperto Metamorfo scoprì la follia dell’internet e perse la sua innocenza.

Una ventina di anni fa, agli albori dell’internet in Italia, scrivo su un forum. Dopo un pò, inizio anche a chattare con alcuni utenti fuori dal forum, usando qualche strumento dell’epoca (MSN forse).

Tra questi, un ragazzo stravagante, che mi rendo conto abbia idee bizzarre e non sia completamente stabile, ma abbiamo qualche interesse in comune, ed è simpatico nel cazzeggio, quindi mi dico, vabbè, che può andare storto?

Passa del tempo e il tipo viene bannato dal forum e non lo sento più. Però continua a farsi account fasulli e a scrivere. Io lo riconosco e lo addito nel forum, in maniera bonaria, pensando sia una specie di gioco tra di noi, e che lui si diverta a farsi bannare e a rientrare con altri account.

Invece, inizia a mandarmi pm sul forum in cui giura che mi farà bannare e altre minacce e insulti assortiti. Giro ai moderatori, che non si sa mai.

Passa ancora del tempo, io nel frattempo mi stanco del forum e ci entro raramente. Un giorno provo, e non riesco. Vedo che il mio account è stato bannato. Chiedo spiegazioni ai moderatori, e mi dicono che hanno le prove che ho due diversi account. Io e un altro utente, che ho letto qualche volta ma con cui non ho rapporti, siamo la stessa persona, dice. Il poveraccio è bannato anche lui, vittima accidentale della vendetta del tizio nei miei confronti (non ho mai saputo cosa abbia fatto per convincere i mod).

Provo a spiegare a uno dei mod, che mi conosceva, perché ci avevo chattato online, che è chiaro sia opera del tipo che voleva farmi bannare e, dopo un facile controllo sui messaggi del forum, gli porto le prove che non posso essere anche quell’altra persona (ora non ricordo cosa, ma sono prove inequivocabili tipo messaggi scritti nello stesso secondo –visto che un periodo eravamo abbastanza attivi entrambi- e altro).

Mi aspetto anche che nessuno del forum creda a una cosa del genere, dato che io mi sono sempre dimostrato una persona ragionevole, e invece sarei dovuto essere psicopatico per scrivere anche con un altro account, praticamente ad ogni ora del giorno e della notte, tra l’altro con diverse modalità (l’altra persona era uno straniero, quindi scriveva in orari strani e in modo non perfetto).

Invece, gran parte del forum crede a questa realtà, compresa una buona metà delle persone che pensavo mi conoscessero “personalmente” (che figlio dell'Estate ), e via mail o chat la mettono sul “non è che non ti credo, ma…” e mi parlano come si parla ad un millantatore, compreso il moderatore, che nonostante tutte le prove e nonostante abbia i messaggi del tipo che giurava di farmi bannare, dice cose tipo “sì, vabbè dai, controllerò meglio, ma…” e si capisce che non ha nessuna intenzione di "controllare meglio".

Poi un giorno guardo il forum dall’esterno, e ci sono messaggi di un nuovo account che si spaccia per me, e che protesta, in maniera piuttosto incivile e insensata, per essere stato bannato. Prima che anche questo account sia bannato, gli altri utenti ci discutono convinti che sia io, compresi i mod. A quel punto, capisco che non c'è niente da fare, che nell'internet c'è della follia e una realtà virtuale che può prendere il sopravvento sulla "realtà vera" e, disilluso, taglio tutti i ponti che connettono con quel forum e quegli utenti.