Il TX sta votando moltissimo perché per la prima volta da tempo è considerato uno stato in bilico, e questo ovviamente sprona entrambe le fazioni a votare, i dem all'attacco e i rep in difesa.
Se il Texas si colora di blu sarà qualcosa di epocale, inutile girarci intorno. E lo sanno tutti, per questo votano.
Ma non avverrà, credo, almeno non a questo giro.
In generale le altissime percentuali di voto anticipato sono facilmente spiegabili con il covid, ma penso ci sia dietro anche la volontà di poter avere la certezza del proprio voto senza rischiare di vederselo rifiutato senza appello il giorno delle elezioni.
Il voto postale sta premiando come sempre i registrati democratici, mi sembra di capire con percentuali piuttosto altisonanti in PA e AZ.
Il voto di persona sta premiando come sempre i registrati repubblicani, e mi sembra che qui il GOP stia andando particolarmente bene in FL, dove dall'apertura dei voti di persona il distacco tra i due partiti (in termini di elettori registrati è sceso di quasi 100.000 voti attestandosi oggi a 450.000 voti circa). In PA, altro stato chiave, il voto personale anticipato aprirà settimana prossima, vedremo come andrà.
Dagli instant poll sembra poi che Biden sia favorito tra i non affiliati, ma si entra su un terreno incerto.
In generale, è difficile trarre conclusioni.
Da uno studio preliminare fatto sul TX sembra che almeno in questa fase ci sia una maggiore affluenza rispetto al 2016 nelle grandi città, generalmente più liberal, ma sono tendenze tutte da confermare e in ogni caso la correlazione non è così alta.
Piuttosto, leggevo che la distribuzione dell'early voting è "strana" in NC, ma non sono riuscito a capire chi dovrebbe avvantaggiare.
Riguardo l'esito... indubbiamente Biden è favorito, se il tipping point viene posizionato in Georgia significa che veramente Trump è messo male.
Dando per certi MN, WI e NE2 a Biden, i dem hanno addirittura quattro strade per vincere:
- PA
- FL
- AZ
- NC
Però i sondaggi possono sbagliare.
Il nostro George ha già votato. Ecco cosa ha scritto sul suo Not a Blog:
CitaI descended from my mountain holdfast for a few days this week, to make sure my vote was counted.
Early voting is open in many states.
If you want to vote by mail or with an absentee ballot, there are ways to do that as well. But you have to ACT.
Or you can go to the polls on election day. Masked, I hope. Keeping correct social distance.
However you do it, please VOTE. Covid makes it unusually challenging this year, but the future of our country, the future of democracy itself, is on the line this time around.
Intanto il Senato ratifica ufficialmente la nomina di Trump del giudice Barrett alla Corte Suprema (fonte: l'inossidabile Televideo Rai).
Pensavo di essere rimasto l'unico a consultarlo
Comunque, se da un lato il "Trumpismo" non è affatto eccezionale (nel senso che affonda in pieno le sue radici nell'humus culturale-mediatico di certa destra americana), dall'altro, anche ipotizzando che non venga riconfermato per il secondo mandato, rischia di avere un impatto spropositatamente pesante, proprio considerando le tante nomine giudiziarie. Decine, centinaia di nuovi giudici conservatori nei più svariati livelli istituzionali, ma soprattutto i tre della Corte Suprema (che a sua volta ha un impatto politico spropositato rispetto ad altre Corti Costituzionali, a maggior ragione considerando che è la meno "democratica" di tutte). Tra l'altro la Barrett, con la sua "dottrina" giuridica originalista-testualista, è in piena sintonia con altre dottrine care alle lobby dietro l'attuale GOP, quali il creazionismo e il diritto costituzionale di armarsi (cui aggiungerei l'essere anti abortista ma favorevole alla pena di morte).
Storia alla mano, mi sembra che l'unico precedente della stessa magnitudo sia quello di Roosevelt, le cui grandi riforme furono costantemente fatte a pezzi dalla Corte dell'epoca (perchè "incostituzionali", simbolo plastico della novecentesca oppressione pubblica sulla ottocentesca libertà privata), finchè, solo grazie ai suoi plurimi mandati riuscì a costruirsene una su misura. Proprio questo rischio è alla base dell'emendamento che ha formalizzato il limite dei 2 mandati, prima considerato alla stregua di un gentlemen agreement.
Insomma adesso il conto dei giudici è di 6 (R) a 3 (D), in base alla provenienza della nomina, e a questo punto è praticamente certo che in caso di svantaggio nel collegio elettorale, Trump & i Rep tenteranno la strada processuale per contestare i risultati in qualcuno degli Stati più contesi e decisivi.
La reazione del leader dem in Senato :
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
26 minutes fa, Mar dice:Pensavo di essere rimasto l'unico a consultarlo
Il Televideo rimane tutt'ora la fonte migliore di informazione. Se non altro è la più neutra.
27 minutes fa, Mar dice:Tra l'altro la Barrett, con la sua "dottrina" giuridica originalista-testualista, è in piena sintonia con altre dottrine care alle lobby dietro l'attuale GOP, quali il creazionismo e il diritto costituzionale di armarsi (cui aggiungerei l'essere anti abortista ma favorevole alla pena di morte).
Inutile dire che i sovranisti italiani, che ovviamente sono anche ultracattolici, hanno esultato.
Una domanda tecnica: il sistema dei Grandi Elettori americano non sempre premia il candidato presidente con più voti popolari (lo si è visto proprio nel 2016!). A me da italiano ed europeo un sistema del genere sembra folle, ma pare che nessuno negli USA lo abbia mai contestato, come se lo accettassero come una cosa dogmatica. Oppure mi sbaglio?
Secondo limes sembra che in funzione anti cinese si voglia dislocate parte della guardia costiera a Guam, territorio che, per ora ai livelli bassi, potrebbe pure essere preso in considerazione come 51esimo stato
20 hours fa, Mar dice:Tra le possibili contromosse, specie in caso di un clamoroso Trifecta blu (anche perchè ormai persino per queste cose è stata sdoganata la maggioranza "semplice" del 51%, roba grave, considerando l'irrimediabile spaccatura in due dell'America) : aumento del numero dei Giudici della Corte Suprema, fissazione di un termine per la durata della loro carica, l'inclusione di D.C. e o Porto Rico come Stati elettorali per le Presidenziali e per le Congressuali (quindi in particolare per il Senato).
Aumentare il numero dei giudici della CC è possibile con legge ordinaria, ma mi pare che invece fissare il termine per la carica sia una legge costituzionale, quindi in caso sarebbe la CC stessa a doversi esprimere.
DC e Porto Rico, o Guam sono strade percorribili, ma sarebbe da smontare proprio il concetto del numero fisso dei senatori per Stato.
22 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Una domanda tecnica: il sistema dei Grandi Elettori americano non sempre premia il candidato presidente con più voti popolari (lo si è visto proprio nel 2016!). A me da italiano ed europeo un sistema del genere sembra folle, ma pare che nessuno negli USA lo abbia mai contestato, come se lo accettassero come una cosa dogmatica. Oppure mi sbaglio?
Diciamo che si tratta di una situazione al tempo stesso molto antica e molto recente. Per tutto il Novecento, e poi da quando gli States hanno raggiunto il classico numero dei 48 contigui (+ D.C.), poi delle 50 Stelle con Alaska e Hawaii, e poi per tutto il periodo in cui si è consolidata l'ormai tradizionale soglia dei 270 (per vincere) / 538 (totali) Grandi Elettori, la questione non si è mai posta. E' tornata prepotentemente al centro del dibattito nel 2000 (a 112 anni e 28 Elezioni Presidenziali di distanza), appunto per la prima volta da quando gli USA sono gli USA per come li conosciamo. Poi di nuovo nel 2016 e se malauguratamente dovesse accadere anche in questo 2020 (cui in effetti manca solo questo disastro no?), sarebbe la prima volta in assoluto che succede per due volte consecutive.
Ma in realtà, come dice giustamente Beric, nel panorama istituzionale americano è proprio il Senato quello messo "democraticamente" peggio (oltre ai Giudici vita-natural-durante della Corte). E in mancanza di correttivi la cosa non potrà che continuare a peggiorare, se è vero che sempre più americani vivranno in sempre meno stati (non c'era quella stima, del 70% totale in soli 30 Stati? qualcosa del genere). Quindi in realtà il Senato, tecnicamente Camera di rappresentanza dei cinquanta Stati federati, ha in realtà un ruolo assolutamente diretto nel plasmare la vita di ogni singolo cittadino americano.
La ratio dei Fondatori
era da un lato quella di bilanciare il peso degli Stati più popolosi (che altrimenti avrebbero annichilito i contemporanei più piccoli e i futuri nuovi), dall'altro quello di limitare il temuto kratos del demos, la tirannia della maggioranza, la massa ignorante, cattiva, più facilmente manipolabile da demagoghi astuti e cattivi (con i loro interessi meramente "faziosi e materiali"), a tutto scapito dei pochi ma buoni, e migliori, cioè la minoranza illuminata degli aristos (gli unici cui stava a cuore e in grado di garantire, il puro "bene superiore")
Non so che impressione do quando scrivo certe cose, ma sono serio ! Le cose stavano e stanno veramente così . Tutti quei nobiluomini avvertivano sinceramente il peso di stare costruendo qualcosa di mai visto prima, e di dover evitare a tutti i costi implosioni e derive radicali, come poi avvenne in Francia con la Rivoluzione, il Terrore e l'Impero.
Ecco perchè nella Costituzione americana ci sono tutti questi filtri nei confronti del voto popolare. A parte la Camera, che non a caso è quella meno importante : i Giudici scelti dal Pres e approvati dai Senatori, i Senatori eletti indirettamente (cioè da Governatori e Legislatori dei singoli Stati), il Pres idem. Mannaggia, c'era una frase bellissima, ma purtroppo non riesco a trovarla ...
L'elefante nella stanza ovviamente, è che gli USA sono uno Stato-nazione, federale. Al contrario l'Europa non potrebbe che essere una Federazione, di Stati-nazione. Il paradosso infatti è che l'assetto americano sarebbe molto più appropriato per l'UE (cioè, per fare un es. concreto, che il Portogallo abbia gli stessi Senatori della Germania), che non per l'America (dove una qualunque delle Tredici Colonie ha gli stessi Senatori di uno "Stato" inventato quale può essere il Nord Dakota, e questo a sua volta ne ha tanti quanti la California, svariate volte più popolosa). E anche a voler forzatamente dare la stessa dignità della es. Toscana o Baviera (per non parlare delle intere Italia o Germania), alla es. Virginia (o direttamente Tredici Colonie, che a loro volta appunto erano tutto, tranne che 13 Stati-nazione indipendenti), resta comunque il fatto che 37/50 Stati degli Stati Uniti sono stati creati dopo la nascita degli Stati Uniti stessi.
A questo punto devo necessariamente chiudere questo mio pamphlet così :
Gli USA sono Tolkien, che prima crea le regole (l'ambientazione) e poi pensa alla storia. L'UE è Martin, che prima pensa alla storia (sostanziale), e poi alla struttura formale da darle.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
2 hours fa, Mar dice:La ratio dei Fondatori
era da un lato quella di bilanciare il peso degli Stati più popolosi (che altrimenti avrebbero annichilito i contemporanei più piccoli e i futuri nuovi), dall'altro quello di limitare il temuto kratos del demos, la tirannia della maggioranza, la massa ignorante, cattiva, più facilmente manipolabile da demagoghi astuti e cattivi (con i loro interessi meramente "faziosi e materiali"), a tutto scapito dei pochi ma buoni, e migliori, cioè la minoranza illuminata degli aristos (gli unici cui stava a cuore e in grado di garantire, il puro "bene superiore")
Non so che impressione do quando scrivo certe cose, ma sono serio ! Le cose stavano e stanno veramente così . Tutti quei nobiluomini avvertivano sinceramente il peso di stare costruendo qualcosa di mai visto prima, e di dover evitare a tutti i costi implosioni e derive radicali, come poi avvenne in Francia con la Rivoluzione, il Terrore e l'Impero.
Ecco perchè nella Costituzione americana ci sono tutti questi filtri nei confronti del voto popolare. A parte la Camera, che non a caso è quella meno importante : i Giudici scelti dal Pres e approvati dai Senatori, i Senatori eletti indirettamente (cioè da Governatori e Legislatori dei singoli Stati), il Pres idem. Mannaggia, c'era una frase bellissima, ma purtroppo non riesco a trovarla ...
Il paradosso di tutto ciò (fra l'altro non ho capito perché hai usato lo spoiler) sarebbe che nel 2016, con meno voti popolari (e quindi con più filtro rispetto al voto popolare nel suo complesso) ha vinto il Presidente che ha più di tutti incentrato il suo mandato, volutamente o meno, sul culto della personalità, come uno dei demagoghi da cui volevano difendersi gli ideatori di estrazione illuminista della Costituzione Americana.
Non so se mi sono espresso bene, ma la situazione mi sembra strana.
Perchè so di avere questo difetto, mi faccio prendere la mano, scrivo troppo, cose che magari non interessano o non sono troppo pertinenti, o peggio sono OT.
La frase cui mi riferisco è esattamente qualcosa del tipo "grazie a questo ingegnoso sistema, non correremo il rischio di veder diventare Presidente qualcuno che non ne abbia le qualità".
Ma ci sarebbero un sacco di aneddoti divertenti, per chi apprezza i corsi e ricorsi, i paradossi, storici. George Washington ad esempio metteva in guardia dai Partiti, da una politica *di parte* che avrebbe inevitabilmente creato divisioni sociali. E dall'intromettersi nelle questioni europee, mai sia farsi coinvolgere nelle loro dispute geopolitiche o sociali ! A dire il vero un po' tutti quanti condividevano questa idea mitica, di un'America provvidenzialmente (ben)voluta da Dio per ricominciare daccapo e meglio la civiltà (occidentale), libera dalle storture e i limiti che affliggevano l'Europa.
Oggi invece, più o meno giustamente, sono sempre più numerose le voci di chi si dice sollevato proprio dall'essere Europeo e non Americano.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
1 hour fa, Mar dice:libera dalle storture e i limiti che affliggevano l'Europa.
Oggi invece, più o meno giustamente, sono sempre più numerose le voci di chi si dice sollevato proprio dall'essere Europeo e non Americano.
Se si pensa che le peggiori tirannie sono nate in Europa, posso capire il punto di vista americano.
Poi qualcosa dev'essere andato storto, ma quando?
Durante quel paio di mesi di transizione da un presidente all'altro, chi detiene il potere effettivo,?
Esempio: se Biden vincesse e si installasse il primo gennaio, nel caso ci fossero importanti decisioni da prendere a novembre e dicembre, fuori dalla normale amministrazione, chi le prenderebbe, Trump o Biden?
Il termine del mandato del presidente uscente è il 20 gennaio, per la normale amministrazione c'è la consuetudine (non sono mai riuscito a capire come si regolino effettivamente, in quel lasso di tempo, tra le competenze del presidente uscente e quello eletto) che vede il presidente collaborare con il suo successore. In caso di eventi straordinari tra novembre e gennaio credo che il potere spetti al presidente uscente, perchè, appunto, è ancora in carica. In caso di controversie la palla penso passi alla Corte Suprema (e lì, tanti auguri, visto che è un'organo sostanzialmente politico).
Questo è l'articolo che aveva condiviso Mar qualche pagina fa su tale questione: https://shortcutsamerica.com/2020/09/04/what-if-se-trump-contesta-i-risultati-elettorali/
3 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Questo è l'articolo che ti aveva dato Mar qualche pagina fa: https://shortcutsamerica.com/2020/09/04/what-if-se-trump-contesta-i-risultati-elettorali/
L'avevo letto, ma non parlavo dei possibili tentativi di Trump di "rubare" l'elezione: mi interessava sapere in termini generali, quando c'è la transizione, chi ha effettivamente il potere.
Avevo letto che in teoria collaborino, ma non riesco ad immaginare Trump collaborare con qualcuno. Quindi, in pratica sarà lui a prendere decisioni fino a Gennaio.