Apro questa discussione per dar il via ad un dibattito sempre attuale che è quella della "giusta pena" da attribuire in particolare ai colpevoli di reati più gravi (omicidio, stupro, pedofilia ecc.). Il sentimento che si genera di fronte a simili crimini alimenta spesso un desiderio individuale e collettivo di "vendetta" che va oltre il più moderno concetto di giustizia e si avvicina di più ad un'idea di "legge del taglione". Ci pone, inoltre, di fronte a temi quali la pena di morte, ma anche le condizioni di detenzione, la riabilitazione dei singoli.
Le domande sono tante ed il topic si apre a diversi temi dalla valutazione del sistema penitenziario e giudiziario (applicati nel nostro Paese, ma anche altrove) alla convinzione o meno che sia possibile, oltre che auspicabile, un recupero del detenuto ed un suo reinserimento nella società, dall'accettazione o meno della pena di morte all'opportunità di creare, anche per chi è condannato all'ergastolo, un contesto di detenzione dignitoso.
La "giusta pena" non sempre coincide con la nostra idea di "pena giusta": cosa ne pensate?
Come la penso ormai immagino sia abbastanza chiaro.
Faccio un banale esempio, il più alla lontana possibile cosi evitiamo anche il rischio di accuse tipo "lo dici perchè sei rosso" o "lo dici perchè sei giallo".
Questo e questo sono due video che riassumono la sentenza con cui la giudice Rosemarie Aquilina ha condannato Larry Nassar, ex medico della Nazionale USA di ginnastica, all'ergastolo per abusi ripetuti su minori.
La reazione con cui in molti hanno festeggiato questa sentenza, condividendo a manetta questo video corredandolo di "GRANDEE!!!" e "COSI SI FA" e "ALTRO CHE DA NOI" poggia sulle medesime basi ideologiche che criticavo nell'altro post. Una visione della giustizia vendicativa, spettacolarizzata, in cui il giudice cessa di essere quello che razionalmente applica il "silenzio dell'anima", tiene fuori dalle sentenze i suoi sentimenti, valuta le testimonianze, le prove, decide, emette sentenza, e passa al caso successivo; il giudice al contrario, deve diventare araldo della folla, che vuole l'imputato portato in piazza, sputato, spernacchiato, per poi urlare al boia "TAGLIA! TAGLIA!".
a quanto ho capito qua non si può dire che cosa sarebbe dovuto accadere al tizio , ma è abbastanza chiaro che per uno che abusa su minori l'ergastolo è il minimo e si spera che in carcere qualche detenuto con più onore faccia giustizia
Piccola aggiunta: la mia non è solo una posizione ideologica da hippie o da liberal radicale, ma ha anche dei risvolti pratici. Nel caso dell'esempio fatto poco prima, ciò si traduce nel fatto che la Aquilina ha corso il serio rischio che gli avvocati difensori di Nassar impugnassero la sentenza con l'accusa che l'intero dibattimento fosse stato inficiato da una questione pregiudiziale circa l'imparzialità del giudice.
Quello contesti è la spettacolarizzazione della sentenza, corretto? Non il cosa, ma il come. Giusto?
Su questo mi trovi d'accordo. Per quanto difficile, chi esercita la giustizia dovrebbe dimostrarsi "apatico" .
Anche perché i magistrati non sono robot privi di emozioni e questi processi mediatici aggiungono pressione nel momento in cui dovranno decidere la pena degli imputati, meno influenze esterne ci sono meglio è.
Per quanto a volte, in casi particolarmente odiosi come quello riportato, penso sia umano essere almeno in parte coinvolti.
Tuttavia non comprendo questa estrema sensibilità da applicarsi nel caso dei delinquenti, l'abbiamo vista nei confronti di un terrorista pluriomicida e di un pedofilo, mentre la reazione umanamente giustificata da parte delle persone comuni viene invece additata come ingiusta e scandalosa, quella sí quasi da sanzionare.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
no no è stata proprio sanzionata
4 minutes fa, Lyra Stark dice:Per quanto a volte, in casi particolarmente odiosi come quello riportato, penso sia umano essere almeno in parte coinvolti.
Se sei davanti alla televisione o leggi la notizia sul sito dell'ANSA, si. Se sei il giudice incaricato del caso no. Se ti fai "coinvolgere" devi cambiare mestiere.
6 minutes fa, Lyra Stark dice:Tuttavia non comprendo questa estrema sensibilità da applicarsi nel caso dei delinquenti, l'abbiamo vista nei confronti di un terrorista pluriomicida e di un pedofilo, mentre la reazione umanamente giustificata da parte delle persone comuni viene invece additata come ingiusta e scandalosa, quella sí quasi da sanzionare.
Ancora con sta storia della sensibilità verso assassini e stupratori?
Si sta riflettendo sul corretto funzionamento di un sistema giudiziario in un paese civile, non c'entra nulla nè la sensibilità verso le vittime nè quella verso i carnefici.
Io resto sempre fedele al dettame secondo cui la legge dovrebbe essere quella cosa di cui il popolo si dota da sobrio per avere una guida sicura quando è ebbro.
La "sete di sangue" derivante dall'odiosità di certi delitti non deve mai inficiare un giudizio, per quanto difficile o impopolare possa essere.
Dico questo semplicemente perché l'alternativa è infinitamente peggiore, a mio modo di vedere.
Una simile osservazione presta al fianco alle critiche di poter discernere quando una legge è ingiusta e deve essere disobbedita (il funzionario nazista, o visto che siamo un forum ASOIAF, la scelta di Jaime dinanzi ad Aerys), ma forse la cosa deborda troppo verso l'OT.
Passando invece a "come dovrebbe essere una legge", per me qualsiasi forma di pena deve essere finalizzata ove possibile al recupero e al reinserimento in società (non nello stesso ruolo, ovviamente), e mi farei guidare da questo principio, ben più che dall'intento punitivo e dissuasivo che pur devono essere presenti, nel codificare una pena.
Già però uno in carcere ci deve andare per essere recuperato specie se pluriomicida che ciancia di sentenze complottiste basate sul nulla (mentre ci sono testimoni oculari )
Mediate gente ,meditate .
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Per fortuna non si consegna la giustizia nelle mani delle vittime (c’è chi darebbe la pena di morte al tipo che gli ha bloccato la macchina parcheggiando in seconda fila), né alle masse in preda agli impulsi ciechi.
Per esempio, visto che si è parlato di pedofilia, basta veder affiorare la parola pedofilo in una discussione, dal vivo o sul web, e la gente dà di matto: “castratelo!”, “torturatelo e poi fatelo a pezzi!”. E altra roba peggiore. Non trovi mai uno che magari distingue tra il pedofilo che ha una malattia, e ha impulsi che cerca di controllare, e il pervertito spietato che abusa dei ragazzini soltanto per trasgressione; o quello che parla del mettere il pedofilo in grado di non nuocere, ma di aiutarlo a controllare la sua sessualità; ecc.
Se qualche folle prova a portare il discorso verso il razionale, verrà divorato dalla folla inferocita, e probabilmente accusato di essere lui stesso un pedofilo o uno che sta dalla parte dei pedofili.
Altra cosa tipica: tanta gente incriminerebbe o scagionerebbe qualcuno in base alla simpatia e all’antipatia. “Guarda che faccia quello al funerale della moglie, nemmeno piange. E’ sicuramente colpevole. Ammazzatelo come un cane!”.
Questi sono soltanto alcuni dei motivi per cui la giustizia deve essere asettica.
Riguardo alle condizioni dei detenuti nelle carceri. Senza andare sul senso civico e su discorsi etici, una cosa pratica che a molti forcaioli sfugge quando si parla di condizioni dei carcerati, è che in prigione non ci vanno soltanto i mostri: ci finisce gente che ha commesso degli sbagli che non ripeterebbe in altre condizioni, e ci può finire chiunque. Per esempio, alcuni casi di omicidio colposo: metti sotto qualcuno quando vai in macchina appena sopra il limite di velocità; dai una spinta ad un tizio che ti sta provocando pesantemente, e quello cade e sbatte la testa, ecc. Per gli stessi motivi può finirci un tuo caro.
Accennando invece al senso civico e ai discorsi etici: non è possibile che in una società civile una persona debba patire in celle sovrapopolate, debba subire abusi da altri detenuti e magari anche dalle guardie carcerarie e in generale vivere in condizioni disumanizzanti.
Quanti film, documentari, e acconti abbiamo visto o sentito di persone che sono entrate in carcere e non ne sono usciti, o sono usciti devastati fisicamente e psicologicamente, o sono diventati peggiori di quello che erano al loro ingresso?
La pena consiste nella perdita della libertà, non in altra sofferenza fisica e psicologica. Lo scopo è la punizione E la riabilitazione. Nei casi più gravi, anche impedire che il condannato ritorni in società.
Far uscire persone peggiori di quelle che sono entrate non è salutare per loro e nemmeno per la società in generale.
17 minutes fa, Iceandfire dice:Già però uno in carcere ci deve andare per essere recuperato specie se pluriomicida che ciancia di sentenze complottiste basate sul nulla (mentre ci sono testimoni oculari )
Mediate gente ,meditate .
Se avessi voluto parlare di un caso specifico sarei andato nel topic dedicato.
Ho parlato apposta qui per potermi riferire a principi generali, e infatti ho parlato di recupero e reinserimento ove possibili. Mi sono tenuto talmente su livelli generali da non aver nemmeno citato nessuna forma di pena specifica.
Arigia’ partirei però da chi frequenta le patrie galere ....
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Il problema delle nostre carceri è nota ma la soluzione è costruirne di nuove e diversificate in base alla gravità dei reati, di certo non è non mandare in carcere o criminali (specie se rei di crimini gravi).