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Dothraki
di AryaSnow
creato il 13 maggio 2018


AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 10 settembre 2018 22:56 Autore

 

 

Cita

 

Invece, sui punti di AryaSnow:

  • Io farei un paragrafo apposta per la lingua, se non altro per via degli approfondimenti che sono venuti fuori con la serie TV: ci sarà tanto da scrivere, secondo me, anche se magari non da subito
  • no, ora come ora non abbiamo politiche per le armi generiche, però la regola generale è di fare voci per tutto quello che non esiste nel nostro mondo, o per quello che esiste ma ha caratteristiche o nome differente, quindi l'arakh sicuramente merita una voce. Dovremo affrontare nel Forte Orientale il tema del design di questo tipo di pagine, ma questo non rallenta la voce specifica visto che qui basta solo linkare
  • Giusto sulla virgola
  • Io ho avuto l'impressione che la loro diffidenza sia sulla magia in generale, ma ora come ora non saprei riportare episodi specifici

 

 

- Ma nello schema dei popoli abbiamo previsto questa cosa oppure no? In caso contrario non è meglio fare un sottoparagrafo per la lingua?

- ok...

- ok...

- Se non abbiamo prove a riguardo io eviterei di generalizzare. Se ne abbiamo e mi sfuggono, allora ok.

 

Cita
  • come possiamo chiamare la loro religione?
  • Proviamo a raccogliere tutte le loro credenze, in modo da capire cosa mettere qui e cosa mettere nella voce del culto?

 

 

- Se non ha un nome specifico, non ne inventerei uno. Direi semplicemente "Religione dei Dothraki":unsure:

- Ok, il primo che ha modo di mettersi a farlo... SE volete provo pure io, ma non ora.

Modificato il 05 July 2024 17:07


Erin la Spezzata
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Erin la Spezzata
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Inviato il 11 settembre 2018 14:24
Il 29/8/2018 at 14:34, Lord Beric dice:

Per me osso di drago è... osso di drago, le vere e propria ossa di un drago; sicuramente non ossidiana, che in quanto minerale pietroso non è certo adatto a fare degli archi. :wacko: Io linkerei i draghi, sempliceme

 

Ok.

 

Il 29/8/2018 at 14:34, Lord Beric dice:

Io ho avuto l'impressione che la loro diffidenza sia sulla magia in generale, ma ora come ora non saprei riportare episodi specifici

 

Anch’io ho avuto l’impressione che diffidino della magia in generale, però tendono a dare l’appellativo di “maegi” a chiunque la pratichi.

Per esempio prima che Dany entri nella Casa degli Eterni, Jhogo la mette in guardia da questi ultimi definendoli maegi. Stessa cosa fa Jhiqui quando mette la campanella alla treccia di Dany per averli sconfitti.

 

ACOK48 “Blood of my blood,” Jhogo said in Dothraki, “this is an evil place, a haunt of ghosts and maegi. See how it drinks the morning sun? Let us go before it drinks us as well.”

ACOK63 “I have won no victories,” she tried telling her handmaid when the bell tinkled softly. Jhiqui disagreed. “You burned the maegi in their house of dust and sent their souls to hell.”

Il 29/8/2018 at 14:34, Lord Beric dice:

Infine, rilancio sui due punti rimasti aperti:

  • come possiamo chiamare la loro religione?
  • Proviamo a raccogliere tutte le loro credenze, in modo da capire cosa mettere qui e cosa mettere nella voce del culto?

 

1- Concordo con Arya nel definirla solo come "religione dei Dothraki".

 

2- Elenco qui le credenze che ho trovato, magari manca qualcosa.

 

• Credono che un giorno l’erba fantasma coprirà tutto il mondo e la vita avrà fine (AGOT23 The Dothraki claim that someday ghost grass will cover the entire world, and then all life will end.)

• I draghi sono stati tutti uccisi e sono animali malvagi (AGOT23 “No dragon,” Irri said. “Brave men kill them, for dragon terrible evil beasts. It is known.”)

• Credono che la luna sia una dea, moglie del sole (AGOT23 “Moon is no egg. Moon is god, woman wife of sun. It is known.”)

• Temono il mare perché l’acqua che un cavallo non può bere è qualcosa di malvagio (AGOT54 Savage beasts he did not fear, nor any man who had ever drawn breath, but the sea was a different matter. To the Dothraki, water that a horse could not drink was something foul; the heaving grey-green plains of the ocean filled them with superstitious loathing.)

• Credono che il Grembo del Mondo sia senza fondo, e che dalle sue profondità sia emerso il primo uomo in groppa al primo cavallo (AGOT46 They rode to the lake the Dothraki called the Womb of the World, surrounded by a fringe of reeds, its water still and calm. A thousand thousand years ago, Jhiqui told her, the first man had emerged from its depths, riding upon the back of the first horse… Irri said the lake had no bottom…)

• Secondo le loro profezie arriverà lo “Stallone che monta il mondo”, il khal che riunirà tutti i khalasar e li guiderà ai limiti della terra (AGOT46 “The stallion is the khal of khals promised in ancient prophecy, child. He will unite the Dothraki into a single khalasar and ride to the ends of the earth, or so it was promised. All the people of the world will be his herd.”)

• Credono che le città in rovina la notte siano abitate da spiriti malvagi (ACOK12 Jhiqui shuddered. “When the gods are gone, the evil ghosts feast by night. Such places are best shunned. It is known.”)

• Quando qualcuno muore lo seppelliscono con un cavallo in modo che possa galoppare nelle distese d’erba delle terre della notte. Questo però se da vivi si è già in grado di cavalcare, altrimenti bisogna rinascere.

In ACOK12, dopo l’episodio della morte di un uomo anziano che cade da cavallo, c’è quello di una neonata: non sapendo ancora cavalcare, viene detto che le terre della notte non sono per lei e quindi deve necessariamente tornare a rinascere (ACOK12 Two nights later, it was an infant girl who perished. Her mother’s anguished wailing lasted all day, but there was nothing to be done. The child had been too young to ride, poor thing. Not for her the endless black grasses of the night lands; she must be born again.)

• Hanno un dio cavallo (ACOK48 Dany said a quick prayer, begging the Warrior for courage and the Dothraki horse god for strength. She made herself walk forward.)

• Hanno un concetto di inferno (ACOK63 Jhiqui disagreed. “You burned the maegi in their house of dust and sent their souls to hell.”)

• Credono che le stelle siano gli spiriti dei caduti valorosi (ACOK66 “The Dothraki believe the stars are spirits of the valiant dead,” Theon said. Maester Luwin had told him that, a long time ago.)

Modificato il 05 July 2024 17:07


Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 18 settembre 2018 11:19
Cita

{{Popolo
| Nome = Dothraki
| Luoghi = [[Terre Erbose]]

| Lingua = Dothraki

| Culto = [[Dio Cavallo]] [[Religione Dothraki]]

| Governo = clanato

}}

 

I [[Dothraki]] sono una popolazione nomade stanziata nelle [[Terre Erbose]] del [[Essos|Continente Orientale]].<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref>

 

__TOC__

 

== Descrizione fisica ==

I Dothraki hanno una pelle color bronzo, occhi a mandorla scuri e capelli neri.<ref name="AGOT03">[[AGOT03]]</ref>

 

== Distribuzione geografica ==

I Dothraki vivono nelle [[Terre Erbose]] di [[Essos]].<ref name="AGOT23" />

 

== Politica e amministrazione ==

I Dothraki non hanno un governo politico centralizzato, ma sono raggruppati in tribù chiamate [[Khalasar|khalasar]]<ref name="AGOT11" />, spesso rivali tra loro, <ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref>  ognuna delle quali è comandata da un [[Khal|khal]]. I [[Khal|khal]] detengono un potere assoluto sul loro [[Khalasar|khalasar]], e sono figure temute e rispettate anche al di fuori del popolo Dothraki. La formazione di un [[Khalasar|khalasar]], così come la scelta del [[Khal|khal]] che lo guida, non si basano su alcuna legge e su alcun diritto ereditario, bensì avvengono esclusivamente sulla base dei rapporti di forza del momento.<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

La loro città sacra è [[Vaes Dothrak]], situata nella zona orientale delle [[Terre Erbose]] presso il [[Grembo del Mondo]] e la [[Madre delle Montagne]].<ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref> All'interno della città ogni conflitto tra i [[Khalasar|khalasar]] deve essere accantonato, e vige il divieto portare armi e versare sangue.<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref> A [[Vaes Dothrak]] ha sede il [[Dosh Khaleen]], il consesso religioso delle vedove dei [[Khal|khal]]. Oltre ad esso, nessuno dei Dothraki risiede nella città in modo stabile.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki tengono in grande considerazione il [[Dosh Khaleen]], che i [[Khal|khal]] consultano per tutti gli eventi più importanti circa la loro vita famigliare e le loro imprese militari. <ref name="AGOT11" />

 

A causa della loro propensione alla razzia e al saccheggio, spesso ricevono dei tributi da parte delle [[Città Libere]], che comprano in tal modo la loro non aggressione.<ref name="AGOT03" />

 

== Cultura e società ==

Il tipico abbigliamento dei dothraki, usato da entrambi i sessi, consiste in giacche di cuoio dipinto sopra il torso nudo e pantaloni di crine di cavallo, con cinturoni fatti di medaglioni di metallo, dal bronzo dei normali guerrieri<ref name="AGOT11" /> all'oro dei [[Khal|khal]]<ref name="AGOT46" />, e sandali di vimini intrecciati<ref name="ACOK63">[[ACOK63]]</ref>. Tuttavia, quando visitano le [[Città Libere]], capita che i dothraki si vestano con tessuti più ricchi e facciano ricorso a dolci profumi.<ref name="AGOT11" />

 

Gli uomini Dothraki portano i baffi chiusi da anelli di metallo e capelli acconciati in una treccia adornata di campanelli. Hanno l’abitudine di trattare i loro capelli con l’olio<ref name="AGOT03" /> o con il grasso<ref name="AGOT11" />, e i guerrieri che hanno vinto almeno un duello guadagnano il diritto di acconciarli in una treccia adornata di campanelli metallici<ref fname="AGOT36">.

 

Le tipiche armi usate dai Dothraki sono l’[[Arakh|arakh]], l’arco e la frusta.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki apprezzano in particolar modo gli archi fatti con l’[[ossidiana|osso di drago]] di ossa di [[Draghi|drago]], che  considerano delle piccole meraviglie<ref name="AGOT13">[[AGOT13]]</ref>. In generale, gli archi da loro fabbricati hanno una gittata particolarmente elevata <ref name="AGOT36" />

 

I Dothraki parlano un linguaggio [[Dothraki (Linguaggio)|dothraki]] caratterizzato da suoni aspri.<ref name="AGOT03" /> Questo lo sposterei in un paragrafo dedicato alla lingua. Non cancello ora la frase per ricordarcene quando affronteremo il paragrafo.

 

La società dothraki è basata su un sistema di ruoli gerarchici, costantemente applicato tanto nella vita quotidiana quanto nelle occasioni solenni. A capo di ciascun[[Khalasar|khalasar]] si trova il [[Khal|khal]], che ha potere assoluto sul suo popolo. Secondo la mentalità dothraki nessuno può avere il diritto di pretendere qualcosa da un [[Khal|khal]], il quale al massimo può dispensare favori secondo la propria benevolenza.<ref name="AGOT11" /> Ogni [[Khal|khal] possiede dei [[Cavalieri di Sangue]], una guardia del corpo a lui devota in modo assoluto e con cui ha un rapporto di forte fratellanza e condivisione, al punto che diversi [[Khal|khal]] dividono con loro persino la propria [[Khaleesi|khaleesi]].<ref name="AGOT36" /> La forza militare di ogni [[Khalasar|khalasar]] è suddivisa in [[Khas|khas]], ciascuno di questi comandato da un [[Ko|ko]]<ref name="ACOK23" /> Nelle occasioni solenni, matrimoni o feste, il posto di ciascuna persona dipende dalla sua posizione sociale, con i posti più vicini al [[Khal|khal]] assegnati alle persone di più alto rango.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki tracciano inoltre una distinzione piuttosto netta tra il ruolo maschile e quello femminile. Il combattimento e le armi sono considerati faccende riservate ai soli uomini.<ref name="AGOT11" /> La posizione della donna è generalmente considerata subordinata a quella dell'uomo, a punto che persino il prestigio di una [[Khaleesi|khaleesi]] è interamente legato ai successi del marito.<ref name="AGOT64" />

 

I [[Khalasar|khalasar]] dothraki sono vere e proprie città in movimento, secondo lo spirito nomade di questa popolazione.<ref name="AGOT11" /> Quando un [[Khalasar|khalasar]] viaggia, colloca dei cavalieri ai fianchi per proteggere l’intero gruppo ed esploratori in avanscoperta per avvisare della presenza di nemici o selvaggina. <ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref> Quando il [[Khalasar|khalasar]] è costretto a sostare per qualche tempo, i dothraki erigono abitazioni costruite con erba intrecciata.<ref name="AGOT11" /> Secondo una credenza dothraki, in un lontano futuro l'intera popolazione si riunirà definitivamente a [[Vaes Dothrak]].<ref name="AGOT36" />

 

Sono un popolo molto duro, poco avvezzo ai sentimentalismo e dalle usanze spesso crudeli. Non esitano a punire con mutilazioni o con la morte ogni forma di mancanza di rispetto.<ref name="AGOT23" /> Si sbarazzano dei bambini nati con deformità lasciandoli in pasto ai cani selvatici.<ref name="AGOT31">[[AGOT31]]</ref> Al termine di un saccheggio, trattano con estrema spietatezza il popolo sconfitto, lasciandosi spesso andare in omicidi e stupri, che vengono considerati una sorta di premio per la vittoria. Tra i Dothraki vi sono inoltre alcuni addetti, chiamati [[Jaqqa Rahn|jaqqa rahn]], che hanno il compito di recarsi nei campi di battaglia a scontro finito per decapitare i morti e gli agonizzanti e raccoglierne le teste.<ref name="AGOT61" /> Riducono in schiavitù i prigionieri delle razzie, e a seconda dei bisogni del [[Khalasar|khalasar]] possono decidere di tenere per sé gli schiavi<ref name="AGOT03" />, oppure di venderli nelle città della [[Baia degli Schiavisti]]<ref name="AGOT61" />. Dopo aver saccheggiato un centro abitato, i Dothraki portano le statue razziate a [[Vaes Dothrak]] e le collocano ai lati della [[Via degli Dei]]. Non hanno invece l’usanza di costruire statue o monumenti propri, e persino i loro pochi edifici vengono eretti dagli schiavi portati dalle terre saccheggiate. Anche per questo motivo<ref name="AGOT36" /> vengono spesso definiti “barbari” dai popoli tecnologicamente più avanzati, come quelli dei [[Sette Regni]]<ref name="AGOT12" /> e di [[Qarth]]<ref name="ACOK40">[[ACOK40]]</ref>

 

I Dothraki hanno una grande considerazione dei cavalli, loro principale mezzo di spostamento e sostentamento e non a caso l’unico possedimento che un [[Khal|khal]] non può mai condividere nemmeno con i suoi [[Cavalieri di Sangue]]<ref name="AGOT36" />; ritengono importante il possesso di una cavalcatura di buona qualità per il [[Khal|khal]] e la sua [[Khaleesi|khaleesi]]. Utilizzano selle più strette e leggere di quelle in uso presso gli altri popoli.<ref name="AGOT11" /> Cavalcano in maniera eccellente e ritengono un grande disonore l’eventualità di essere privati della propria cavalcatura.<ref name="AGOT23" /> L’uso del carro è riservato solo ai neonati, alle donne nella fase finale della gravidanza, agli storpi e agli eunuchi. Per un adulto sano è considerata una grande vergogna servirsi di questo mezzo.<ref name="AGOT36" /> La capacità di cavalcare è ritenuta dai Dothraki così importante che un [[Khal|khal]] che cade da cavallo viene subito giudicato incapace di guidare un [[Khalasar|Khalasar]].<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

I Dothraki hanno un carattere molto orgoglioso<ref name="AGOT61" /> e attribuiscono enorme importanza alle abilità di combattimento. Quando un loro guerriero subisce una sconfitta, in segno di disonore deve tagliarsi la treccia. Questo significa che i combattenti con le trecce più lunghe sono anche i più rispettati.<ref name="AGOT03" /> I Dothraki hanno grandi abilità nel combattimento in campo aperto, ma non conoscono la guerra d’assedio e ritengono vile l’idea che un esercito si rifugi dentro un castello invece di affrontare il nemico in uno scontro diretto. <ref name="AGOT36" /> Combattono senza l'utilizzo di alcuna armatura, che considerano segno di codardia.<ref name="AGOT61" /> Nutrono disprezzo verso i popoli pacifici e militarmente deboli, come quello dei [[Lhazareen]], che chiamano [[Lhazareen|Haesh Rakhi]]. Ritengono che tali popolazioni, a causa della loro debolezza in combattimento, non abbiano alcun il diritto di insediarsi nelle [[Terre Erbose]].<ref name="AGOT61" />

 

Non comprendono appieno il concetto di commercio, e di conseguenza nemmeno quello di vendita e debito.<ref name="AGOT36" /> Tendono a rispettare le promesse che fanno, ma lo fanno prendendosi i loro tempi, motivo per cui quindi la restituzione di un favore fatto a un dothraki può non essere affatto immediata.<ref name="AGOT11" /> Quando acquistano un oggetto, hanno l'usanza di porgere al commerciante un medaglione della loro cintura al posto delle monete. <ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref>  

 

Non hanno una forte concezione del privato e non hanno remore ad accoppiarsi in pubblico. Credono che tutte le cose importanti della vita di un uomo, come il matrimonio o la prima notte di nozze, debbano avvenire all’aria aperta. In ambito sessuale prediligono possedere la donna da dietro.<ref name="AGOT11" />

 

In ambito medico i Dothraki creano impacchi a base di foglie di fico e di fanghiglia blu e conoscono l'impiego del [[Latte di papavero|latte di papavero]].<ref name="AGOT64" /> Il compito di guaritori invece è riservato alle donne sterili e agli schiavi eunuchi: mentre le donne le prime si occupano delle pozioni d'erbe e degli incantesimi, agli eunuchi mentre ai secondi spettano il coltello, l'ago e il fuoco.<ref name="AGOT61" />

 

Usano spesso mangiare piatti a base di carne di cavallo e bere latte di giumenta fermentato.<ref name="AGOT11" /> Ritengono inoltre che per una donna incinta mangiare il cuore crudo di uno stallone appena ucciso renda forte, veloce e coraggioso il figlio che porta in grembo. <ref name="AGOT46" />

 

Durante le feste di [[Matrimoni|matrimonio]] i dothraki hanno l’abitudine di lasciarsi andare alla massima dissolutezza, con accoppiamenti in pubblico e duelli mortali. Un matrimonio con meno di tre vittime è considerato poco movimentato. Durante la cerimonia inoltre alla [[Khaleesi|khaleesi]] vengono donate le armi tradizionali, che lei però in quanto donne deve rifiutare a lasciare al marito. <ref name="AGOT11" />

 

Presso i Dothraki circola la leggenda secondo cui un giorno l’[[Erba fantasma|erba fantasma]] coprirà il mondo intero, provocando così l’estinzione di ogni forma di vita. <ref name="AGOT23" /> Vi è inoltre la convinzione che un [[Khal|khal]], dopo la morte, sia destinato a cavalcare fino alle regioni dell'eterna notte insieme ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]], che lo raggiungono dopo essersi uccisi a sua volta.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki credono che le stelle siano destrieri fatti di fuoco lanciati al galoppo da un estremo all'altro del cielo.<ref name="AGOT46" /> Odiano e temono il mare <ref name="AGOT12">[[AGOT12]]</ref>, considerando velenosa l’acqua che un cavallo non è in grado di bere.<ref name="AGOT46" /> Hanno inoltre un grande disprezzo verso la [[Magia|magia]] e chi la pratica, come le [[Maegi|maegi]]. <ref name="AGOT61" /> Secondo una profezia dothraki, un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] saranno riuniti in un unico popolo da una figura denominata [[Stallone che Monta il Mondo]], che li condurrà tutti fino al confine del mondo.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref> OK, sulla base delle informazioni elencate da Erin, prenderei tutto questo blocco e lo destinerei alla voce della Religione Dothraki.

 


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 21 settembre 2018 15:49

Up. :)


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


Erin la Spezzata
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Cita

{{Popolo
| Nome = Dothraki
| Luoghi = [[Terre Erbose]]

| Lingua = Dothraki

| Culto = [[Religione Dothraki]]

| Governo = clanato

}}

 

I [[Dothraki]] sono una popolazione nomade stanziata nelle [[Terre Erbose]] del [[Essos|Continente Orientale]].<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref>

 

__TOC__

 

== Descrizione fisica ==

I Dothraki hanno pelle color bronzo, occhi a mandorla scuri e capelli neri.<ref name="AGOT03">[[AGOT03]]</ref>

 

== Distribuzione geografica ==

I Dothraki vivono nelle [[Terre Erbose]] di [[Essos]].<ref name="AGOT23" />

 

== Politica e amministrazione ==

I Dothraki non hanno un governo politico centralizzato, ma sono raggruppati in tribù chiamate [[Khalasar|khalasar]]<ref name="AGOT11" />, spesso rivali tra loro<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref>, ognuna delle quali è comandata da un [[Khal|khal]]. I [[Khal|khal]] detengono un potere assoluto sul loro [[Khalasar|khalasar]], e sono figure temute e rispettate anche al di fuori del popolo Dothraki. La formazione di un [[Khalasar|khalasar]], così come la scelta del [[Khal|khal]] che lo guida, non si basano su alcuna legge e su alcun diritto ereditario, bensì avvengono esclusivamente sulla base dei rapporti di forza del momento.<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

La loro città sacra è [[Vaes Dothrak]], situata nella zona orientale delle [[Terre Erbose]] presso il [[Grembo del Mondo]] e la [[Madre delle Montagne]].<ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref> All'interno della città ogni conflitto tra i [[Khalasar|khalasar]] deve essere accantonato, e vige il divieto portare armi e versare sangue.<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref> A [[Vaes Dothrak]] ha sede il [[Dosh Khaleen]], il consesso religioso delle vedove dei [[Khal|khal]]. Oltre ad esso, nessuno dei Dothraki risiede nella città in modo stabile.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki tengono in grande considerazione il [[Dosh Khaleen]], che i [[Khal|khal]] consultano per tutti gli eventi più importanti circa la loro vita famigliare e le loro imprese militari. <ref name="AGOT11" />

 

A causa della loro propensione alla razzia e al saccheggio, spesso ricevono dei tributi da parte delle [[Città Libere]], che comprano in tal modo la loro non aggressione.<ref name="AGOT03" />

 

== Cultura e società ==

Il tipico abbigliamento dei dDothraki, usato da entrambi i sessi, consiste in giacche di cuoio dipinto sopra il torso nudo e pantaloni di crine di cavallo, con cinturoni fatti di medaglioni di metallo, dal bronzo dei normali guerrieri<ref name="AGOT11" /> all'oro dei [[Khal|khal]]<ref name="AGOT46" />, e sandali di vimini intrecciati<ref name="ACOK63">[[ACOK63]]</ref>. Tuttavia, quando visitano le [[Città Libere]], capita che i dDothraki si vestano con tessuti più ricchi e facciano ricorso a dolci profumi.<ref name="AGOT11" />

 

Gli uomini Dothraki portano i baffi chiusi da anelli di metallo. Hanno l’abitudine di trattare i loro capelli con l’olio<ref name="AGOT03" /> o con il grasso<ref name="AGOT11" />, e i guerrieri che hanno vinto almeno un duello guadagnano il diritto di acconciarli in una treccia<ref name="AGOT36" />, adornata di campanelli metallici per ogni ulteriore vittoria conseguita.<ref name="ACOK63" />

 

Le tipiche armi usate dai Dothraki sono l’[[Arakh|arakh]], l’arco e la frusta.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki apprezzano in particolar modo gli archi fatti di ossa di [[Draghi|drago]], che  considerano delle piccole meraviglie<ref name="AGOT13">[[AGOT13]]</ref>. In generale, gli archi da loro fabbricati hanno una gittata particolarmente elevata.<ref name="AGOT36" />

 

I Dothraki parlano un linguaggio [[Dothraki (Linguaggio)|dothraki]] caratterizzato da suoni aspri.<ref name="AGOT03" /> Questo lo sposterei in un paragrafo dedicato alla lingua. Non cancello ora la frase per ricordarcene quando affronteremo il paragrafo.

 

La società dothraki è basata su un sistema di ruoli gerarchici, costantemente applicato tanto nella vita quotidiana quanto nelle occasioni solenni. A capo di ciascun [[Khalasar|khalasar]] si trova il [[Khal|khal]], che ha potere assoluto sul suo popolo. Secondo la mentalità dothraki nessuno può avere il diritto di pretendere qualcosa da un [[Khal|khal]], il quale al massimo può dispensare favori secondo la propria benevolenza.<ref name="AGOT11" /> Ogni [[Khal|khal] possiede dei [[Cavalieri di Sangue]], una guardia del corpo a lui devota in modo assoluto e con cui ha un rapporto di forte fratellanza e condivisione, al punto che diversi [[Khal|khal]] dividono con loro persino la propria [[Khaleesi|khaleesi]].<ref name="AGOT36" /> La forza militare di ogni [[Khalasar|khalasar]] è suddivisa in [[Khas|khas]], ciascuno di questi comandato da un [[Ko|ko]].<ref name="ACOK23" /> Nelle occasioni solenni, matrimoni o feste, il posto di ciascuna persona dipende dalla sua posizione sociale, con i posti più vicini al [[Khal|khal]] assegnati alle persone di più alto rango.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki tracciano inoltre una distinzione piuttosto netta tra il ruolo maschile e quello femminile. Il combattimento e le armi sono considerati faccende riservate ai soli uomini.<ref name="AGOT11" /> La posizione della donna è generalmente considerata subordinata a quella dell'uomo, al punto che persino il prestigio di una [[Khaleesi|khaleesi]] è interamente legato ai successi del marito.<ref name="AGOT64" />

 

I [[Khalasar|khalasar]] dothraki sono vere e proprie città in movimento, secondo lo spirito nomade di questa popolazione.<ref name="AGOT11" /> Quando un [[Khalasar|khalasar]] viaggia, colloca dei cavalieri ai fianchi per proteggere l’intero gruppo ed esploratori in avanscoperta per avvisare della presenza di nemici o selvaggina.<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref> Quando il [[Khalasar|khalasar]] è costretto a sostare per qualche tempo, i dDothraki erigono abitazioni costruite con erba intrecciata.<ref name="AGOT11" /> Secondo una credenza dothraki, in un lontano futuro l'intera popolazione si riunirà definitivamente a [[Vaes Dothrak]].<ref name="AGOT36" />

 

Sono un popolo molto duro, poco avvezzo ai sentimentalismo e dalle usanze spesso crudeli. Non esitano a punire con mutilazioni o con la morte ogni forma di mancanza di rispetto.<ref name="AGOT23" /> Si sbarazzano dei bambini nati con deformità lasciandoli in pasto ai cani selvatici.<ref name="AGOT31">[[AGOT31]]</ref> Al termine di un saccheggio, trattano con estrema spietatezza il popolo sconfitto, lasciandosi spesso andare in omicidi e stupri, che vengono considerati una sorta di premio per la vittoria. Tra i Dothraki vi sono inoltre alcuni addetti, chiamati [[Jaqqa Rahn|jaqqa rahn]], che hanno il compito di recarsi nei campi di battaglia a scontro finito per decapitare i morti e gli agonizzanti e raccoglierne le teste.<ref name="AGOT61" /> Riducono in schiavitù i prigionieri delle razzie, e a seconda dei bisogni del [[Khalasar|khalasar]] possono decidere di tenere per sé gli schiavi<ref name="AGOT03" />, oppure di venderli nelle città della [[Baia degli Schiavisti]]<ref name="AGOT61" />. Dopo aver saccheggiato un centro abitato, i Dothraki portano le statue delle divinità razziate a [[Vaes Dothrak]] e le collocano ai lati della [[Via degli Dei]]. Non hanno invece l’usanza di costruire statue o monumenti propri, e persino i loro pochi edifici vengono eretti dagli schiavi portati dalle terre saccheggiate. Anche per questo motivo<ref name="AGOT36" /> vengono spesso definiti “barbari” dai popoli tecnologicamente più avanzati, come quelli dei [[Sette Regni]]<ref name="AGOT12" /> e di [[Qarth]].<ref name="ACOK40">[[ACOK40]]</ref>

 

I Dothraki hanno una grande considerazione dei cavalli, loro principale mezzo di spostamento e sostentamento e non a caso l’unico possedimento che un [[Khal|khal]] non può mai condividere nemmeno con i suoi [[Cavalieri di Sangue]]<ref name="AGOT36" />;. Non è loro usanza dare nomi agli animali<ref name="AGOT23" />, e ritengono importante il possesso di una cavalcatura di buona qualità per il [[Khal|khal]] e la sua [[Khaleesi|khaleesi]]. Utilizzano selle più strette e leggere di quelle in uso presso gli altri popoli.<ref name="AGOT11" /> Cavalcano in maniera eccellente e ritengono un grande disonore l’eventualità di essere privati della propria cavalcatura.<ref name="AGOT23" /> L’uso del carro è riservato solo ai neonati, alle donne nella fase finale della gravidanza, agli storpi e agli eunuchi. Per un adulto sano è considerata una grande vergogna servirsi di questo mezzo.<ref name="AGOT36" /> La capacità di cavalcare è ritenuta dai Dothraki così importante che un [[Khal|khal]] che cade da cavallo viene subito giudicato incapace di guidare un [[Khalasar|Khalasar]].<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

I Dothraki hanno un carattere molto orgoglioso<ref name="AGOT61" /> e attribuiscono enorme importanza alle abilità di combattimento. Quando un loro guerriero subisce una sconfitta, in segno di disonore deve tagliarsi la treccia. Questo significa che i combattenti con le trecce più lunghe sono anche i più rispettati.<ref name="AGOT03" /> I Dothraki hanno grandi abilità nel combattimento in campo aperto, ma non conoscono la guerra d’assedio e ritengono vile l’idea che un esercito si rifugi dentro un castello invece di affrontare il nemico in uno scontro diretto.<ref name="AGOT36" /> Combattono senza l'utilizzo di alcuna armatura, che considerano segno di codardia.<ref name="AGOT61" /> Nutrono disprezzo verso i popoli pacifici e militarmente deboli, come quello dei [[Lhazareen]], che chiamano [[Lhazareen|Haesh Rakhi]]. Ritengono che tali popolazioni, a causa della loro debolezza in combattimento, non abbiano alcun diritto di insediarsi nelle [[Terre Erbose]].<ref name="AGOT61" />

 

Non comprendono appieno il concetto di commercio, e di conseguenza nemmeno quello di vendita e debito.<ref name="AGOT36" /> Tendono a rispettare le promesse che fanno, ma lo fanno prendendosi i loro tempi, motivo per cui quindi la restituzione di un favore fatto a un dothraki può non essere affatto immediata.<ref name="AGOT11" /> Quando acquistano un oggetto, hanno l'usanza di porgere al commerciante un medaglione della loro cintura al posto delle monete.<ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref>  

 

Non hanno una forte concezione del privato e non hanno remore ad accoppiarsi in pubblico. Credono che tutte le cose importanti della vita di un uomo, come il matrimonio o la prima notte di nozze, debbano avvenire all’aria aperta. In ambito sessuale prediligono possedere la donna da dietro.<ref name="AGOT11" />

 

In ambito medico i Dothraki creano impacchi a base di foglie di fico e di fanghiglia blu e conoscono l'impiego del [[Latte di papavero|latte di papavero]].<ref name="AGOT64" /> Il compito di guaritori è riservato alle donne sterili e agli schiavi eunuchi: le prime si occupano delle pozioni d'erbe e degli incantesimi, mentre ai secondi spettano il coltello, l'ago e il fuoco.<ref name="AGOT61" />

 

Usano spesso mangiare piatti a base di carne di cavallo e bere latte di giumenta fermentato.<ref name="AGOT11" /> Ritengono inoltre che per una donna incinta mangiare il cuore crudo di uno stallone appena ucciso renda forte, veloce e coraggioso il figlio che porta in grembo.<ref name="AGOT46" />

 

Durante le feste di [[Matrimoni|matrimonio]] i dDothraki hanno l’abitudine di lasciarsi andare alla massima dissolutezza, con accoppiamenti in pubblico e duelli mortali. Un matrimonio con meno di tre vittime è considerato poco movimentato. Durante la cerimonia inoltre alla [[Khaleesi|khaleesi]] vengono donate le armi tradizionali, che lei però in quanto donnea deve rifiutare a lasciare al marito.<ref name="AGOT11" />

 

Presso i Dothraki circola la leggenda secondo cui un giorno l’[[Erba fantasma|erba fantasma]] coprirà il mondo intero, provocando così l’estinzione di ogni forma di vita. <ref name="AGOT23" /> Vi è inoltre la convinzione che un [[Khal|khal]], dopo la morte, sia destinato a cavalcare fino alle regioni dell'eterna notte insieme ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]], che lo raggiungono dopo essersi uccisi a sua volta.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki credono che le stelle siano destrieri fatti di fuoco lanciati al galoppo da un estremo all'altro del cielo.<ref name="AGOT46" /> Odiano e temono il mare <ref name="AGOT12">[[AGOT12]]</ref>, considerando velenosa l’acqua che un cavallo non è in grado di bere.<ref name="AGOT46" /> Hanno inoltre un grande disprezzo verso la [[Magia|magia]] e chi la pratica, come le [[Maegi|maegi]]. <ref name="AGOT61" /> Secondo una profezia dothraki, un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] saranno riuniti in un unico popolo da una figura denominata [[Stallone che Monta il Mondo]], che li condurrà tutti fino al confine del mondo.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref> OK, sulla base delle informazioni elencate da Erin, prenderei tutto questo blocco e lo destinerei alla voce della Religione Dothraki.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 26 settembre 2018 16:22

Tutto OK per me fino qui. Come posizione, va bene mettere la lingua dopo cultura e società e prima di storia?


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 26 settembre 2018 17:32

Penso di si.



AryaSnow
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Inviato il 26 settembre 2018 18:44 Autore

Hmm secondo me ci sono cose che non definirei davvero parte della religione, come il fatto di odiare il mare o la magia. Non mi pare che si dica che la causa di tali sentimenti sia religiosa.

Inoltre sono aspetti così tipici e importanti che secondo me fa strano non averli nella voce del popolo.

 

Va bene anche a me mettere la lingua in quella posizione lì.

 



Lord Beric
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Inviato il 28 settembre 2018 11:42
Cita

{{Popolo
| Nome = Dothraki
| Luoghi = [[Terre Erbose]]

| Lingua = Dothraki

| Culto = [[Religione Dothraki]]

| Governo = clanato

}}

 

I [[Dothraki]] sono una popolazione nomade stanziata nelle [[Terre Erbose]] del [[Essos|Continente Orientale]].<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref>

 

__TOC__

 

== Descrizione fisica ==

I Dothraki hanno pelle color bronzo, occhi a mandorla scuri e capelli neri.<ref name="AGOT03">[[AGOT03]]</ref>

 

== Distribuzione geografica ==

I Dothraki vivono nelle [[Terre Erbose]] di [[Essos]].<ref name="AGOT23" />

 

== Politica e amministrazione ==

I Dothraki non hanno un governo politico centralizzato, ma sono raggruppati in tribù chiamate [[Khalasar|khalasar]]<ref name="AGOT11" />, spesso rivali tra loro<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref>, ognuna delle quali è comandata da un [[Khal|khal]]. I [[Khal|khal]] detengono un potere assoluto sul loro [[Khalasar|khalasar]], e sono figure temute e rispettate anche al di fuori del popolo Dothraki. La formazione di un [[Khalasar|khalasar]], così come la scelta del [[Khal|khal]] che lo guida, non si basano su alcuna legge e su alcun diritto ereditario, bensì avvengono esclusivamente sulla base dei rapporti di forza del momento.<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

La loro città sacra è [[Vaes Dothrak]], situata nella zona orientale delle [[Terre Erbose]] presso il [[Grembo del Mondo]] e la [[Madre delle Montagne]].<ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref> All'interno della città ogni conflitto tra i [[Khalasar|khalasar]] deve essere accantonato, e vige il divieto portare armi e versare sangue.<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref> A [[Vaes Dothrak]] ha sede il [[Dosh Khaleen]], il consesso religioso delle vedove dei [[Khal|khal]]. Oltre ad esso, nessuno dei Dothraki risiede nella città in modo stabile.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki tengono in grande considerazione il [[Dosh Khaleen]], che i [[Khal|khal]] consultano per tutti gli eventi più importanti circa la loro vita famigliare e le loro imprese militari. <ref name="AGOT11" />

 

A causa della loro propensione alla razzia e al saccheggio, spesso ricevono dei tributi da parte delle [[Città Libere]], che comprano in tal modo la loro non aggressione.<ref name="AGOT03" />

 

== Cultura e società ==

Il tipico abbigliamento dei dDothraki, usato da entrambi i sessi, consiste in giacche di cuoio dipinto sopra il torso nudo e pantaloni di crine di cavallo, con cinturoni fatti di medaglioni di metallo, dal bronzo dei normali guerrieri<ref name="AGOT11" /> all'oro dei [[Khal|khal]]<ref name="AGOT46" />, e sandali di vimini intrecciati<ref name="ACOK63">[[ACOK63]]</ref>. Tuttavia, quando visitano le [[Città Libere]], capita che i dDothraki si vestano con tessuti più ricchi e facciano ricorso a dolci profumi.<ref name="AGOT11" />

 

Gli uomini Dothraki portano i baffi chiusi da anelli di metallo. Hanno l’abitudine di trattare i loro capelli con l’olio<ref name="AGOT03" /> o con il grasso<ref name="AGOT11" />, e i guerrieri che hanno vinto almeno un duello guadagnano il diritto di acconciarli in una treccia<ref name="AGOT36" />, adornata di campanelli metallici per ogni ulteriore vittoria conseguita.<ref name="ACOK63" />

 

Le tipiche armi usate dai Dothraki sono l’[[Arakh|arakh]], l’arco e la frusta.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki apprezzano in particolar modo gli archi fatti di ossa di [[Draghi|drago]], che  considerano delle piccole meraviglie<ref name="AGOT13">[[AGOT13]]</ref>. In generale, gli archi da loro fabbricati hanno una gittata particolarmente elevata.<ref name="AGOT36" />

 

La società dothraki è basata su un sistema di ruoli gerarchici, costantemente applicato tanto nella vita quotidiana quanto nelle occasioni solenni. A capo di ciascun [[Khalasar|khalasar]] si trova il [[Khal|khal]], che ha potere assoluto sul suo popolo. Secondo la mentalità dothraki nessuno può avere il diritto di pretendere qualcosa da un [[Khal|khal]], il quale al massimo può dispensare favori secondo la propria benevolenza.<ref name="AGOT11" /> Ogni [[Khal|khal] possiede dei [[Cavalieri di Sangue]], una guardia del corpo a lui devota in modo assoluto e con cui ha un rapporto di forte fratellanza e condivisione, al punto che diversi [[Khal|khal]] dividono con loro persino la propria [[Khaleesi|khaleesi]].<ref name="AGOT36" /> La forza militare di ogni [[Khalasar|khalasar]] è suddivisa in [[Khas|khas]], ciascuno di questi comandato da un [[Ko|ko]].<ref name="ACOK23" /> Nelle occasioni solenni, matrimoni o feste, il posto di ciascuna persona dipende dalla sua posizione sociale, con i posti più vicini al [[Khal|khal]] assegnati alle persone di più alto rango.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki tracciano inoltre una distinzione piuttosto netta tra il ruolo maschile e quello femminile. Il combattimento e le armi sono considerati faccende riservate ai soli uomini.<ref name="AGOT11" /> La posizione della donna è generalmente considerata subordinata a quella dell'uomo, al punto che persino il prestigio di una [[Khaleesi|khaleesi]] è interamente legato ai successi del marito.<ref name="AGOT64" />

 

I [[Khalasar|khalasar]] dothraki sono vere e proprie città in movimento, secondo lo spirito nomade di questa popolazione.<ref name="AGOT11" /> Quando un [[Khalasar|khalasar]] viaggia, colloca dei cavalieri ai fianchi per proteggere l’intero gruppo ed esploratori in avanscoperta per avvisare della presenza di nemici o selvaggina.<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref> Quando il [[Khalasar|khalasar]] è costretto a sostare per qualche tempo, i dDothraki erigono abitazioni costruite con erba intrecciata.<ref name="AGOT11" /> Secondo una credenza dothraki, in un lontano futuro l'intera popolazione si riunirà definitivamente a [[Vaes Dothrak]].<ref name="AGOT36" />

 

Sono un popolo molto duro, poco avvezzo ai sentimentalismo e dalle usanze spesso crudeli. Non esitano a punire con mutilazioni o con la morte ogni forma di mancanza di rispetto.<ref name="AGOT23" /> Si sbarazzano dei bambini nati con deformità lasciandoli in pasto ai cani selvatici.<ref name="AGOT31">[[AGOT31]]</ref> Al termine di un saccheggio, trattano con estrema spietatezza il popolo sconfitto, lasciandosi spesso andare in omicidi e stupri, che vengono considerati una sorta di premio per la vittoria. Tra i Dothraki vi sono inoltre alcuni addetti, chiamati [[Jaqqa Rahn|jaqqa rahn]], che hanno il compito di recarsi nei campi di battaglia a scontro finito per decapitare i morti e gli agonizzanti e raccoglierne le teste.<ref name="AGOT61" /> Riducono in schiavitù i prigionieri delle razzie, e a seconda dei bisogni del [[Khalasar|khalasar]] possono decidere di tenere per sé gli schiavi<ref name="AGOT03" />, oppure di venderli nelle città della [[Baia degli Schiavisti]]<ref name="AGOT61" />. Dopo aver saccheggiato un centro abitato, i Dothraki portano le statue delle divinità razziate a [[Vaes Dothrak]] e le collocano ai lati della [[Via degli Dei]]. Non hanno invece l’usanza di costruire statue o monumenti propri, e persino i loro pochi edifici vengono eretti dagli schiavi portati dalle terre saccheggiate. Anche per questo motivo<ref name="AGOT36" /> vengono spesso definiti “barbari” dai popoli tecnologicamente più avanzati, come quelli dei [[Sette Regni]]<ref name="AGOT12" /> e di [[Qarth]].<ref name="ACOK40">[[ACOK40]]</ref>

 

I Dothraki hanno una grande considerazione dei cavalli, loro principale mezzo di spostamento e sostentamento e non a caso l’unico possedimento che un [[Khal|khal]] non può mai condividere nemmeno con i suoi [[Cavalieri di Sangue]]<ref name="AGOT36" />. Non è loro usanza dare nomi agli animali<ref name="AGOT23" />, e ritengono importante il possesso di una cavalcatura di buona qualità per il [[Khal|khal]] e la sua [[Khaleesi|khaleesi]]. Utilizzano selle più strette e leggere di quelle in uso presso gli altri popoli.<ref name="AGOT11" /> Cavalcano in maniera eccellente e ritengono un grande disonore l’eventualità di essere privati della propria cavalcatura.<ref name="AGOT23" /> L’uso del carro è riservato solo ai neonati, alle donne nella fase finale della gravidanza, agli storpi e agli eunuchi. Per un adulto sano è considerata una grande vergogna servirsi di questo mezzo.<ref name="AGOT36" /> La capacità di cavalcare è ritenuta dai Dothraki così importante che un [[Khal|khal]] che cade da cavallo viene subito giudicato incapace di guidare un [[Khalasar|Khalasar]].<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

I Dothraki hanno un carattere molto orgoglioso<ref name="AGOT61" /> e attribuiscono enorme importanza alle abilità di combattimento. Quando un loro guerriero subisce una sconfitta, in segno di disonore deve tagliarsi la treccia. Questo significa che i combattenti con le trecce più lunghe sono anche i più rispettati.<ref name="AGOT03" /> I Dothraki hanno grandi abilità nel combattimento in campo aperto, ma non conoscono la guerra d’assedio e ritengono vile l’idea che un esercito si rifugi dentro un castello invece di affrontare il nemico in uno scontro diretto.<ref name="AGOT36" /> Combattono senza l'utilizzo di alcuna armatura, che considerano segno di codardia.<ref name="AGOT61" /> Nutrono disprezzo verso i popoli pacifici e militarmente deboli, come quello dei [[Lhazareen]], che chiamano [[Lhazareen|Haesh Rakhi]]. Ritengono che tali popolazioni, a causa della loro debolezza in combattimento, non abbiano alcun diritto di insediarsi nelle [[Terre Erbose]].<ref name="AGOT61" />

 

Non comprendono appieno il concetto di commercio, e di conseguenza nemmeno quello di vendita e debito.<ref name="AGOT36" /> Tendono a rispettare le promesse che fanno, ma lo fanno prendendosi i loro tempi, motivo per cui quindi la restituzione di un favore fatto a un dothraki può non essere affatto immediata.<ref name="AGOT11" /> Quando acquistano un oggetto, hanno l'usanza di porgere al commerciante un medaglione della loro cintura al posto delle monete.<ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref>  

 

Non hanno una forte concezione del privato e non hanno remore ad accoppiarsi in pubblico. Credono che tutte le cose importanti della vita di un uomo, come il matrimonio o la prima notte di nozze, debbano avvenire all’aria aperta. In ambito sessuale prediligono possedere la donna da dietro.<ref name="AGOT11" />

 

In ambito medico i Dothraki creano impacchi a base di foglie di fico e di fanghiglia blu e conoscono l'impiego del [[Latte di papavero|latte di papavero]].<ref name="AGOT64" /> Il compito di guaritori è riservato alle donne sterili e agli schiavi eunuchi: le prime si occupano delle pozioni d'erbe e degli incantesimi, mentre ai secondi spettano il coltello, l'ago e il fuoco.<ref name="AGOT61" />

 

Usano spesso mangiare piatti a base di carne di cavallo e bere latte di giumenta fermentato.<ref name="AGOT11" /> Ritengono inoltre che per una donna incinta mangiare il cuore crudo di uno stallone appena ucciso renda forte, veloce e coraggioso il figlio che porta in grembo.<ref name="AGOT46" />

 

Durante le feste di [[Matrimoni|matrimonio]] i Dothraki hanno l’abitudine di lasciarsi andare alla massima dissolutezza, con accoppiamenti in pubblico e duelli mortali. Un matrimonio con meno di tre vittime è considerato poco movimentato. Durante la cerimonia inoltre alla [[Khaleesi|khaleesi]] vengono donate le armi tradizionali, che lei però in quanto donna deve rifiutare a lasciare al marito.<ref name="AGOT11" />

 

Odiano e temono il mare<ref name="AGOT12">[[AGOT12]]</ref>, perché composto di acqua che un cavallo non è in grado di bere<ref name="AGOT46" />. Hanno inoltre un grande disprezzo verso la [[Magia|magia]] e chi la pratica.<ref name="AGOT61" />

 

Presso i Dothraki circola la leggenda secondo cui un giorno l’[[Erba fantasma|erba fantasma]] coprirà il mondo intero, provocando così l’estinzione di ogni forma di vita. <ref name="AGOT23" /> Vi è inoltre la convinzione che un [[Khal|khal]], dopo la morte, sia destinato a cavalcare fino alle regioni dell'eterna notte insieme ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]], che lo raggiungono dopo essersi uccisi a sua volta.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki credono che le stelle siano destrieri fatti di fuoco lanciati al galoppo da un estremo all'altro del cielo.<ref name="AGOT46" /> Secondo una profezia dothraki, un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] saranno riuniti in un unico popolo da una figura denominata [[Stallone che Monta il Mondo]], che li condurrà tutti fino al confine del mondo.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref> OK, sulla base delle informazioni elencate da Erin, prenderei tutto questo blocco e lo destinerei alla voce della Religione Dothraki.

 

== Lingua ==

I Dothraki parlano un linguaggio [[Dothraki (Linguaggio)|dothraki]] caratterizzato da suoni aspri.<ref name="AGOT03" />

 


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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Cita

{{Popolo
| Nome = Dothraki
| Luoghi = [[Terre Erbose]]

| Lingua = Dothraki

| Culto = [[Religione Dothraki]]

| Governo = clanato

}}

 

I [[Dothraki]] sono una popolazione nomade stanziata nelle [[Terre Erbose]] del [[Essos|Continente Orientale]].<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref>

 

__TOC__

 

== Descrizione fisica ==

I Dothraki hanno pelle color bronzo, occhi a mandorla scuri e capelli neri.<ref name="AGOT03">[[AGOT03]]</ref>

 

== Distribuzione geografica ==

I Dothraki vivono nelle [[Terre Erbose]] di [[Essos]].<ref name="AGOT23" />

 

== Politica e amministrazione ==

I Dothraki non hanno un governo politico centralizzato, ma sono raggruppati in tribù chiamate [[Khalasar|khalasar]]<ref name="AGOT11" />, spesso rivali tra loro<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref>, ognuna delle quali è comandata da un [[Khal|khal]]. I [[Khal|khal]] detengono un potere assoluto sul loro [[Khalasar|khalasar]], e sono figure temute e rispettate anche al di fuori del popolo Dothraki. La formazione di un [[Khalasar|khalasar]], così come la scelta del [[Khal|khal]] che lo guida, non si basano su alcuna legge e su alcun diritto ereditario, bensì avvengono esclusivamente sulla base dei rapporti di forza del momento.<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

La loro città sacra è [[Vaes Dothrak]], situata nella zona orientale delle [[Terre Erbose]] presso il [[Grembo del Mondo]] e la [[Madre delle Montagne]].<ref name="TLOIAF">''[[The Lands of Ice and Fire]]''</ref> All'interno della città ogni conflitto tra i [[Khalasar|khalasar]] deve essere accantonato, e vige il divieto portare armi e versare sangue.<ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref> A [[Vaes Dothrak]] ha sede il [[Dosh Khaleen]], il consesso religioso delle vedove dei [[Khal|khal]]. Oltre ad esso, nessuno dei Dothraki risiede nella città in modo stabile.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki tengono in grande considerazione il [[Dosh Khaleen]], che i [[Khal|khal]] consultano per tutti gli eventi più importanti circa la loro vita famigliare e le loro imprese militari. <ref name="AGOT11" />

 

A causa della loro propensione alla razzia e al saccheggio, spesso ricevono dei tributi da parte delle [[Città Libere]], che comprano in tal modo la loro non aggressione.<ref name="AGOT03" />

 

== Cultura e società ==

Il tipico abbigliamento dei Dothraki, usato da entrambi i sessi, consiste in giacche di cuoio dipinto sopra il torso nudo e pantaloni di crine di cavallo, con cinturoni fatti di medaglioni di metallo, dal bronzo dei normali guerrieri<ref name="AGOT11" /> all'oro dei [[Khal|khal]]<ref name="AGOT46" />, e sandali di vimini intrecciati<ref name="ACOK63">[[ACOK63]]</ref>. Tuttavia, quando visitano le [[Città Libere]], capita che i dDothraki si vestano con tessuti più ricchi e facciano ricorso a dolci profumi.<ref name="AGOT11" />

 

Gli uomini Dothraki portano i baffi chiusi da anelli di metallo. Hanno l’abitudine di trattare i loro capelli con l’olio<ref name="AGOT03" /> o con il grasso<ref name="AGOT11" />, e i guerrieri che hanno vinto almeno un duello guadagnano il diritto di acconciarli in una treccia<ref name="AGOT36" />, adornata di campanelli metallici per ogni ulteriore vittoria conseguita.<ref name="ACOK63" />

 

Le tipiche armi usate dai Dothraki sono l’[[Arakh|arakh]], l’arco e la frusta.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki apprezzano in particolar modo gli archi fatti di ossa di [[Draghi|drago]], che  considerano delle piccole meraviglie<ref name="AGOT13">[[AGOT13]]</ref>. In generale, gli archi da loro fabbricati hanno una gittata particolarmente elevata.<ref name="AGOT36" />

 

La società dothraki è basata su un sistema di ruoli gerarchici, costantemente applicato tanto nella vita quotidiana quanto nelle occasioni solenni. A capo di ciascun [[Khalasar|khalasar]] si trova il [[Khal|khal]], che ha potere assoluto sul suo popolo. Secondo la mentalità dothraki nessuno può avere il diritto di pretendere qualcosa da un [[Khal|khal]], il quale al massimo può dispensare favori secondo la propria benevolenza.<ref name="AGOT11" /> Ogni [[Khal|khal] possiede dei [[Cavalieri di Sangue]], una guardia del corpo a lui devota in modo assoluto e con cui ha un rapporto di forte fratellanza e condivisione, al punto che diversi [[Khal|khal]] dividono con loro persino la propria [[Khaleesi|khaleesi]].<ref name="AGOT36" /> La forza militare di ogni [[Khalasar|khalasar]] è suddivisa in [[Khas|khas]], ciascuno di questi comandato da un [[Ko|ko]].<ref name="ACOK23" /> Nelle occasioni solenni, matrimoni o feste, il posto di ciascuna persona dipende dalla sua posizione sociale, con i posti più vicini al [[Khal|khal]] assegnati alle persone di più alto rango.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki tracciano inoltre una distinzione piuttosto netta tra il ruolo maschile e quello femminile. Il combattimento e le armi sono considerati faccende riservate ai soli uomini.<ref name="AGOT11" /> La posizione della donna è generalmente considerata subordinata a quella dell'uomo, al punto che persino il prestigio di una [[Khaleesi|khaleesi]] è interamente legato ai successi del marito.<ref name="AGOT64" />

 

I [[Khalasar|khalasar]] dothraki sono vere e proprie città in movimento, secondo lo spirito nomade di questa popolazione.<ref name="AGOT11" /> Quando un [[Khalasar|khalasar]] viaggia, colloca dei cavalieri ai fianchi per proteggere l’intero gruppo ed esploratori in avanscoperta per avvisare della presenza di nemici o selvaggina.<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref> Quando il [[Khalasar|khalasar]] è costretto a sostare per qualche tempo, i dDothraki erigono abitazioni costruite con erba intrecciata.<ref name="AGOT11" /> Secondo una credenza dothraki, in un lontano futuro l'intera popolazione si riunirà definitivamente a [[Vaes Dothrak]].<ref name="AGOT36" />

 

Sono un popolo molto duro, poco avvezzo ai sentimentalismo e dalle usanze spesso crudeli. Non esitano a punire con mutilazioni o con la morte ogni forma di mancanza di rispetto.<ref name="AGOT23" /> Si sbarazzano dei bambini nati con deformità lasciandoli in pasto ai cani selvatici.<ref name="AGOT31">[[AGOT31]]</ref> Al termine di un saccheggio, trattano con estrema spietatezza il popolo sconfitto, lasciandosi spesso andare in omicidi e stupri, che vengono considerati una sorta di premio per la vittoria. Tra i Dothraki vi sono inoltre alcuni addetti, chiamati [[Jaqqa Rahn|jaqqa rahn]], che hanno il compito di recarsi nei campi di battaglia a scontro finito per decapitare i morti e gli agonizzanti e raccoglierne le teste.<ref name="AGOT61" /> Riducono in schiavitù i prigionieri delle razzie, e a seconda dei bisogni del [[Khalasar|khalasar]] possono decidere di tenere per sé gli schiavi<ref name="AGOT03" />, oppure di venderli nelle città della [[Baia degli Schiavisti]]<ref name="AGOT61" />. Dopo aver saccheggiato un centro abitato, i Dothraki portano le statue delle divinità razziate a [[Vaes Dothrak]] e le collocano ai lati della [[Via degli Dei]]. Non hanno invece l’usanza di costruire statue o monumenti propri, e persino i loro pochi edifici vengono eretti dagli schiavi portati dalle terre saccheggiate. Anche per questo motivo<ref name="AGOT36" /> vengono spesso definiti “barbari” dai popoli tecnologicamente più avanzati, come quelli dei [[Sette Regni]]<ref name="AGOT12" /> e di [[Qarth]].<ref name="ACOK40">[[ACOK40]]</ref>

 

I Dothraki hanno una grande considerazione dei cavalli, loro principale mezzo di spostamento e sostentamento e non a caso l’unico possedimento che un [[Khal|khal]] non può mai condividere nemmeno con i suoi [[Cavalieri di Sangue]]<ref name="AGOT36" />. Non è loro usanza dare nomi agli animali<ref name="AGOT23" />, e ritengono importante il possesso di una cavalcatura di buona qualità per il [[Khal|khal]] e la sua [[Khaleesi|khaleesi]]. Utilizzano selle più strette e leggere di quelle in uso presso gli altri popoli.<ref name="AGOT11" /> Cavalcano in maniera eccellente e ritengono un grande disonore l’eventualità di essere privati della propria cavalcatura.<ref name="AGOT23" /> L’uso del carro è riservato solo ai neonati, alle donne nella fase finale della gravidanza, agli storpi e agli eunuchi. Per un adulto sano è considerata una grande vergogna servirsi di questo mezzo.<ref name="AGOT36" /> La capacità di cavalcare è ritenuta dai Dothraki così importante che un [[Khal|khal]] che cade da cavallo viene subito giudicato incapace di guidare un [[Khalasar|Khalasar]].<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

I Dothraki hanno un carattere molto orgoglioso<ref name="AGOT61" /> e attribuiscono enorme importanza alle abilità di combattimento. Quando un loro guerriero subisce una sconfitta, in segno di disonore deve tagliarsi la treccia. Questo significa che i combattenti con le trecce più lunghe sono anche i più rispettati.<ref name="AGOT03" /> I Dothraki hanno grandi abilità nel combattimento in campo aperto, ma non conoscono la guerra d’assedio e ritengono vile l’idea che un esercito si rifugi dentro un castello invece di affrontare il nemico in uno scontro diretto.<ref name="AGOT36" /> Combattono senza l'utilizzo di alcuna armatura, che considerano segno di codardia.<ref name="AGOT61" /> Nutrono disprezzo verso i popoli pacifici e militarmente deboli, come quello dei [[Lhazareen]], che chiamano [[Lhazareen|Haesh Rakhi]]. Ritengono che tali popolazioni, a causa della loro debolezza in combattimento, non abbiano alcun diritto di insediarsi nelle [[Terre Erbose]].<ref name="AGOT61" />

 

Non comprendono appieno il concetto di commercio, e di conseguenza nemmeno quello di vendita e debito.<ref name="AGOT36" /> Tendono a rispettare le promesse che fanno, ma lo fanno prendendosi i loro tempi, motivo per cui quindi la restituzione di un favore fatto a un dothraki può non essere affatto immediata.<ref name="AGOT11" /> Quando acquistano un oggetto, hanno l'usanza di porgere al commerciante un medaglione della loro cintura al posto delle monete.<ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref>  

 

Non hanno una forte concezione del privato e non hanno remore ad accoppiarsi in pubblico. Credono che tutte le cose importanti della vita di un uomo, come il matrimonio o la prima notte di nozze, debbano avvenire all’aria aperta. In ambito sessuale prediligono possedere la donna da dietro.<ref name="AGOT11" />

 

In ambito medico i Dothraki creano impacchi a base di foglie di fico e di fanghiglia blu e conoscono l'impiego del [[Latte di papavero|latte di papavero]].<ref name="AGOT64" /> Il compito di guaritori è riservato alle donne sterili e agli schiavi eunuchi: le prime si occupano delle pozioni d'erbe e degli incantesimi, mentre ai secondi spettano il coltello, l'ago e il fuoco.<ref name="AGOT61" />

 

Usano spesso mangiare piatti a base di carne di cavallo e bere latte di giumenta fermentato.<ref name="AGOT11" /> Ritengono inoltre che per una donna incinta mangiare il cuore crudo di uno stallone appena ucciso renda forte, veloce e coraggioso il figlio che porta in grembo.<ref name="AGOT46" />

 

Durante le feste di [[Matrimoni|matrimonio]] i Dothraki hanno l’abitudine di lasciarsi andare alla massima dissolutezza, con accoppiamenti in pubblico e duelli mortali. Un matrimonio con meno di tre vittime è considerato poco movimentato. Durante la cerimonia inoltre alla [[Khaleesi|khaleesi]] vengono donate le armi tradizionali, che lei però in quanto donna deve rifiutare a lasciare al marito.<ref name="AGOT11" />

 

Odiano e temono il mare<ref name="AGOT12">[[AGOT12]]</ref>, perché composto di acqua che un cavallo non è in grado di bere<ref name="AGOT46" />. Hanno inoltre un grande disprezzo verso la [[Magia|magia]] e chi la pratica.<ref name="AGOT61" />

 

== Lingua ==

I Dothraki parlano un linguaggio caratterizzato da suoni aspri.<ref name="AGOT03" />

 

== Storia ==

Alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] [[Khal]] [[Drogo]] riesce a costruire un enorme [[Khalasar|khalasar]], che nel [[298]] arriva a contare quarantamila guerrieri e un numero indefinito di donne, bambini e schiavi. La dimensione totale del khalasar non viene stimata in 100.000 unità? Nella voce di Drogo abbiamo riportato quella cifra, con AGOT03 come fonte. In quello stesso anno No, secondo le stime di westeros.org il matrimonio si tiene nel 297., a [[Pentos]] si tiene il suo matrimonio con [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]]. Nel periodo precedente alla cerimonia i Dothraki restano accampati fuori dalle mura della città con le loro vaste greggi, costruendo palazzi d'erba, consumando una gran quantità di risorse e facendo preoccupare i cittadini.<ref name="ACOT11">[[AGOT11]]</ref>

 

A [[Vaes Dothrak]] la ormai [[Khaleesi|khaleesi]] [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]] partecipa alla [[Cerimonia di presentazione di Daenerys Targaryen al Dosh Khaleen|cerimonia]] propiziatoria rituale presso il [[Dosh Khaleen]], al termine della quale viene annunciato che il figlio che porta in grembo è destinato a diventare lo [[Stallone che Monta il Mondo]].<ref name="AGOT46" /> Successivamente, dopo che la donna subisce un attentato, [[Khal|khal]] [[Drogo]] si promette di attraversare per la prima volta il [[Mare Stretto]] nella storia dei Dothraki e di intraprendere la conquista dei [[Sette Regni]].<ref name="AGOT54" /> Tuttavia tali piani vengono frenati dalla morte improvvisa di [[Drogo]], in seguito alla quale il suo grande [[Khalasar|khalasar]] si disgrega in tante tribù più piccole.<ref name="AGOT68">[[AGOT68]]</ref>

 

I pochi Dothraki rimasti con [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]] dopo la morte di [[Drogo]] assistono alla nascita dei suoi [[Draghi|draghi]] e in seguito a questo straordinario evento accettano di essere guidati da una donna. <ref name="AGOT72">[[AGOT72]]</ref>

 

== Note ==

<references />

 

 

{{Portale | Argomento1 = Società}}

 

<noinclude>[[Categoria:Etnie]] [[Categoria:Geografia delle Terre Erbose]] [[Categoria:Popolazioni]] [[Categoria:Popoli]]</noinclude>

 

 

Riporto qui a titolo riepilogativo le informazioni che andranno nella voce della religione, in modo poi da ritrovarle più facilmente.

 

Cita

Presso i Dothraki circola la leggenda secondo cui un giorno l’[[Erba fantasma|erba fantasma]] coprirà il mondo intero, provocando così l’estinzione di ogni forma di vita. <ref name="AGOT23" /> Vi è inoltre la convinzione che un [[Khal|khal]], dopo la morte, sia destinato a cavalcare fino alle regioni dell'eterna notte insieme ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]], che lo raggiungono dopo essersi uccisi a sua volta.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki credono che le stelle siano destrieri fatti di fuoco lanciati al galoppo da un estremo all'altro del cielo.<ref name="AGOT46" /> Secondo una profezia dothraki, un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] saranno riuniti in un unico popolo da una figura denominata [[Stallone che Monta il Mondo]], che li condurrà tutti fino al confine del mondo.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>

 


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


Erin la Spezzata
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Inviato il 17 ottobre 2018 10:59

La dimensione totale del khalasar non viene stimata in 100.000 unità? Nella voce di Drogo abbiamo riportato quella cifra, con AGOT03 come fonte.

 

È la schiava che veste Daenerys per l’incontro con Drogo a parlare di 100.000 uomini.

AGOT03: The girl scrubbed her back and her feet and told her how lucky she was. “Drogo is so rich that even his slaves wear golden collars. A hundred thousand men ride in his khalasar, and

his palace in Vaes Dothrak has two hundred rooms and doors of solid silver.”

 

Probabilmente stava però esagerando nel racconto perché, sempre in AGOT03, Viserys parla invece di 40.000 uomini.

AGOT03: “I’d let his whole khalasar fuck you if need be, sweet sister, all forty thousand men, and their horses too if that was what it took to get my army. Be grateful it is only Drogo. In time you may even learn to like him. Now dry your eyes. Illyrio is bringing him over, and he will not see you crying.”


Q
Quattro_Calzini
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Quattro_Calzini
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Q

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Inviato il 17 ottobre 2018 18:29

40.000 sono i guerrieri veri e propri,  si arriva a 100.000 mettendo dentro donne bambini schiavi ecc. . Almeno cosi avevo inteso in AGOT



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
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Lord Beric
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Inviato il 26 ottobre 2018 17:14

Anche io avevo capito come Quattro Calzini, sinceramente.


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The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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Erin la Spezzata
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Inviato il 26 ottobre 2018 20:18

Ah ok, visto che la schiava parla di centomila uomini pensavo si riferisse ai soli guerrieri.:unsure:


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6 anni fa
Ultima Risposta
5 anni fa

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Lord Beric
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AryaSnow
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Erin la Spezzata
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Koorlick
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