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Dothraki
di AryaSnow
creato il 13 maggio 2018


AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 13 maggio 2018 22:45 Autore

Voce parecchio ostica, specialmente perché in molti punti non è facile distinguere cosa va in "società" da cosa va in "politica e amministrazione"...

 

 

{{Popolo

| Nome = Dothraki

| Luoghi = [[Terre Erbose]]

| Nazioni = non mi pare ci siano vere e proprie nazioni.. o sì?

| Popolazioni/Etnie = Ho visto che nel template che abbiamo una voce per etnie e una per popolazioni. Come ci regoliamo qui?

| Lingua = [[Dothraki (Linguaggio)|Dothraki]] (mettiamo così o in altro modo la disambiguazione?)

| Culto =

| Governo = [[Khalasar]] (o khal?)

}}

 

I [[Dothraki]] sono una popolazione composta da nomadi che risiedono nelle [[Terre Erbose]] del [[Essos|Continente Orientale]].<ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref>

 

 

__TOC__

 

== Descrizione fisica ==

I Dothraki hanno una pelle color bronzo, occhi a mandorla scuri e capelli neri, che hanno l’abitudine di portare oleati. <ref name="AGOT03">[[AGOT03]]</ref>

 

== Distribuzione geografica ==

Le [[Terre Erbose]] sono abitate e percorse da [[Khalasar|khalasar]] di Dothraki.<ref name="AGOT23" />

 

== Politica e amministrazione ==

I Dothraki sono raggruppati in tribù chiamate [[Khalasar|khalasar]], <ref name="AGOT11" /> spesso rivali tra loro, <ref name="AGOT36">[[AGOT36]]</ref>  ognuna delle quali è comandata da un [[Khal|khal]]. Ogni [[Khal|khal]] possiede dei [[[Cavalieri di Sangue]] a lui devoti.<ref name="AGOT03" /> Durante i banchetti che allestiscono nelle occasioni importanti, la disposizione dei partecipanti rispecchia anche il loro prestigio all’interno del [[Khalasar|khalasar]]: in cime siedono il [[Khal|khal]] e la sua [[Khaleesi|khaleesi]], subito dopo i [[Cavalieri di Sangue]], e appena più in basso di questi ultimi ci sono i posti riservati alle altre personalità di grande importanza. <ref name="AGOT11" /> La formazione di un [[Khalasar|khalasar]], così come la scelta del [[Khal|khal]] che lo guida, non si basano su alcuna legge e su alcun diritto ereditario, bensì avvengono esclusivamente sulla base dei rapporti di forza del momento. <ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref> Secondo una profezia dothraki, un giorno tutti i [[Khalasar|khalasar]] saranno riuniti in un unico popolo da una figura denominata [[Stallone che Monta il Mondo]], che li condurrà tutti fino al confine del mondo.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref>   

 

Secondo le convenzioni dothraki nessun uomo di rango inferiore può avere la presunzione di pretendere qualcosa da un [[Khal|khal], al quale può al massimo chiedere favori.<ref name="AGOT11" />

 

I Dothraki praticano il commercio di schiavi e non disdegnano nemmeno di possederne. <ref name="AGOT03" /> Dopo aver saccheggiato una città o un villaggio, spesso portano i suoi abitanti alla [[Baia degli Schiavisti]] per venderli. <ref name="AGOT61">[[AGOT61]]</ref>   

 

La loro città sacra prende il nome di [[Vaes Dothrak]], dove ha sede il [[Dosh Khaleen]]. Oltre ad esso, nessuno dei Dothraki risiede nella città in modo stabile, ma si ritiene che un giorno torneranno ad abitare tutti lì in modo permanente. [[Vaes Dothrak]] è anche considerata in luogo in cui tutte le ostilità tra i [[Khalasar|khalasar]] devono cessare, motivo per cui vi è l’assoluto divieto di portare armi e versare sangue.<ref name="AGOT36" />I Dothraki tengono in grande considerazione dell’ordine del [[Dosh Khaleen]], che i [[Khal|khal]] consultano per tutti gli eventi più importanti circa la loro vita famigliare e le loro imprese militari. <ref name="AGOT11" />

 

Sono temuti per la loro tendenza a saccheggiare e distruggere città. Per questo motivo ricevono da parte delle [[Città Libere]], dove sono chiamati “signori dei cavalli”, dei tributi in cambio della non aggressione. <ref name="AGOT03" /> Dopo aver saccheggiato un centro abitato, i Dothraki portano le statue razziate a [[Vaes Dothrak]] e le collocano ai lati della [[Via degli Dei]] (link o non link? Nella voce della città non abbiamo linkato…). Non hanno invece l’usanza di costruire statue o monumenti propri, e persino i loro pochi edifici vengono eretti dagli schiavi portati dalle terre saccheggiate. Anche per questo motivo,<ref name="AGOT36" /> vengono spesso definiti “barbari” dai popoli tecnologicamente più avanzati, come quelli dei [[Sette Regni]] <ref name="AGOT12" /> e di [[Qarth]]. <ref name="ACOK40">[[ACOK40]]</ref> 

 

== Cultura e società ==

Il tipico abbigliamento dei dothraki, usato da entrambi i sessi, consiste in giacche di cuoio dipinto sopra il torso nudo e pantaloni di crine di cavallo, con cinturoni fatti di medaglioni di bronzo<ref name="AGOT11" /> o materiali più preziosi<ref name="AGOT46" />

e sandali di vimini intrecciato<ref name="ACOK63">[[ACOK63]]</ref>. Tuttavia, quando visitano le [[Città Libere]], capita che i dothraki si vestano con tessuti più ricchi e facciano ricorso a dolci profumi.<ref name="AGOT11" />

 

Gli uomini Dothraki portano i baffi chiusi da anelli di metallo e capelli acconciati in una treccia adornata di campanelli. Hanno l’abitudine di trattare i loro capelli con l’olio<ref name="AGOT03" /> o con il grasso. <ref name="AGOT11" />

 

La tipica arma usata dai Dothraki è l’arakh, arma da taglio dalla lama ricurva e a metà strada tra una spada e una falce. Altre due armi che fanno parte della loro tradizione sono l’arco e la frusta.<ref name="AGOT11" /> I Dothraki Apprezzano in particolar modo gli archi fatti con l’[[ossidiana|osso di drago]], considerandoli delle piccole meraviglie.<ref name="AGOT13">[[AGOT13]]</ref> In generale, gli archi da loro fabbricati hanno una gittata particolarmente elevata <ref name="AGOT36" />

 

I Dothraki parlano un linguaggio [[Dothraki (Linguaggio)|dothraki]] caratterizzato da suoni aspri. <ref name="AGOT03" />

 

Hanno una forte tendenza al nomadismo.<ref name="AGOT11" /> Quando un [[Khalasar|khalasar]] viaggia, colloca dei cavalieri ai fianchi per proteggere l’intero gruppo ed esploratori in avanscoperta per avvisare della presenza di nemici o selvaggina. <ref name="AGOT23">[[AGOT23]]</ref> I rari insediamenti dothraki hanno abitazioni costruite con erba intrecciata.<ref name="AGOT11" />

 

I Dothraki hanno una grande considerazione dei cavalli, loro principale mezzo di spostamento e non a caso l’unico possedimento che un [[Khal|khal]] non può mai condividere nemmeno con i suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]].<ref name="AGOT36" /> Ritengono importante il possesso di una cavalcatura di buona qualità per il [[Khal|khal]] e la sua [[Khaleesi|khaleesi]]. Utilizzano selle più strette di quelle in uso presso gli altri popoli.<ref name="AGOT11" /> Cavalcano in maniera eccellente e ritengono un grande disonore l’eventualità di essere privati della propria cavalcatura.<ref name="AGOT23" /> L’uso del carro è riservato solo ai neonati, alle donne nella fase finale della gravidanza, agli storpi e agli eunuchi. Per un adulto sano è considerata una grande vergogna servirsi di questo mezzo.<ref name="AGOT36" /> La capacità di cavalcare è ritenuta dai Dothraki così importante che un [[Khal|khal]] che cade da cavallo viene subito giudicato incapace di guidare un [[Khalasar|Khalasar]].<ref name="AGOT64">[[AGOT64]]</ref>

 

Odiamo e temono il mare <ref name="AGOT12">[[AGOT12]]</ref>, considerando velenosa l’acqua che un cavallo non è in grado di bere.<ref name="AGOT46" /> Hanno inoltre un grande disprezzo verso la [[Maegi|maegi]]. <ref name="AGOT61" />

 

Sono un popolo molto duro, poco avvezzo ai sentimentalismo e dalle usanze spesso crudeli. Non esitano a punire con mutilazioni o con la morte ogni forma di mancanza di rispetto.<ref name="AGOT23" /> Si sbarazzano dei bambini nati con deformità lasciandoli in pasto ai cani selvatici.<ref name="AGOT31">[[AGOT31]]</ref> Al termine di un saccheggio, trattano con estrema spietatezza il popolo sconfitto, prendendolo in schiavitù e lasciandosi spesso andare in omicidi e stupri, che vengono considerati una sorta di premio per la vittoria. Tra i Dothraki vi sono inoltre alcuni addetti, chiamati “portatori di misericordia” (in dothraki “jaqqa rahn”), con il compito di decapitare i morti e gli agonizzanti per poi raccoglierne le teste.<ref name="AGOT61" />

 

I Dothraki hanno un carattere molto orgoglioso<ref name="AGOT61" /> e attribuiscono enorme importanza alle abilità di combattimento.  Quando un loro guerriero subisce una sconfitta, in segno di disonore deve tagliarsi la treccia. Questo significa che i combattenti con le trecce più lunghe sono anche i più rispettati. <ref name="AGOT03" /> I Dothraki hanno grandi abilità nel combattimento in campo aperto, ma non conoscono la guerra d’assedio e ritengono vile l’idea che un esercito si rifugi dentro castelli invece di affrontare il nemico in uno scontro diretto. <ref name="AGOT36" /> Combattono senza l'utilizzo di alcuna armatura, che considerano segno di codardia.<ref name="AGOT61" /> Nutrono disprezzo verso i popoli pacifici e militarmente deboli, come quello dei [[Lhazareen]], che chiamano “uomini agnello” (mettiamo anche la traduzione "haesh rakhi"?  Io sarei per mettere le poche parole dothraki conosciute nella voce dedicata alla lingua). Ritengono che tali popolazioni non abbiamo alcun il diritto di insediarsi nelle [[Terre Erbose]]. <ref name="AGOT61" />

 

Non comprendono appieno il concetto di commercio, e di conseguenza nemmeno quello di vendita e debito.<ref name="AGOT36" /> Tendono a rispettare le promesse che fanno, ma lo fanno prendendosi i loro tempi, motivo per cui quindi la restituzione di un favore fatto a un dothraki può non essere affatto immediata.<ref name="AGOT11" /> Quando acquistano un oggetto, hanno l’usanza di porgere al commerciante un medaglione della loro cintura al posto delle monete. <ref name="AGOT54">[[AGOT54]]</ref>  

 

Non hanno una forte concezione del privato e non hanno remore ad accoppiarsi in pubblico. Credono che tutte le cose importanti della vita di un uomo, come il matrimonio o la prima notte di nozze, debbano avvenire all’aria aperta. In ambito sessuale prediligono possedere la donna da dietro.<ref name="AGOT11" />

 

Tracciano una distinzione piuttosto netta tra il ruolo maschile e quello femminile. Difatti il combattimento e le armi sono considerati faccende riservate ai soli uomini. <ref name="AGOT11" /> Il compito di guaritori invece è riservato alle donne e agli eunuchi: i primi di solito si occupano di chiudere le ferite con coltelli, fuoco e aghi, mentre le seconde apprendono usano pozioni a base di erbe e incantesimi.<ref name="AGOT61" /> La posizione della donna è generalmente considerata subordinata a quella dell'uomo, a punto che persino il prestigio di una [[Khaleesi|khaleesi]] è interamente legato ai successi del marito.<ref name="AGOT64" />

 

In ambito medico i Dothraki creano impacchi a base di foglie di fico e di fanghiglia blu e conoscono l'impiego del [[Latte di papavero|latte di papavero]].<ref name="AGOT64" />

 

Usano spesso mangiare piatti a base di carne di cavallo e bere latte di giumenta fermentato.<ref name="AGOT11" /> Ritengono inoltre che per una donna incinta mangiare il cuore crudo di uno stallone appena ucciso renda forte, veloce e coraggioso il figlio che porta in grembo. <ref name="AGOT46" />

 

Durante le feste di [[Matrimoni|matrimonio]] i dothraki hanno l’abitudine di lasciarsi andare alla massima dissolutezza, con accoppiamenti in pubblico e duelli mortali. Un matrimonio con meno di tre vittime è considerato poco movimentato. Durante la cerimonia inoltre alla [[Khaleesi|khaleesi]] vengono donate le armi tradizionali, che lei però in quanto donne deve rifiutare a lasciare al marito. <ref name="AGOT11" />

 

Presso i Dothraki circola la leggenda secondo cui un giorno l’[[Erba fantasma|erba fantasma]] coprirà il mondo intero, provocando così l’estinzione di ogni forma di vita. <ref name="AGOT23" /> Vi è inoltre la convinzione che un [[Khal|khal]], dopo la morte, sia destinato a cavalcare fino alle regioni dell'eterna notte insieme ai suoi [[Cavalieri di sangue|cavalieri di sangue]], che lo raggiungono dopo essersi uccisi a sua volta.<ref name="AGOT36" /> I Dothraki credono che le stelle siano destrieri fatti di fuoco lanciati al galoppo da un estremo all'altro del cielo.<ref name="AGOT46" />

 

== Storia ==

Alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] [[Khal]] [[Drogo]] riesce a costruire un enorme [[Khalasar|khalasar]], che nel [[298]] arriva a contare quarantamila guerrieri e un numero indefinito di donne, bambini e schiavi. In quello stesso anno, a [[Pentos]] si tiene il suo matrimonio con [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]]. Nel periodo precedente alla cerimonia i Dothraki restano accampati fuori dalle mura della città con le loro vaste greggi, costruendo palazzi d'erba, consumando una gran quantità di risorse e facendo preoccupare i cittadini.<ref name="ACOT11">[[AGOT11]]</ref>

 

A [[Vaes Dothrak]] la ormai [[Khaleesi|khaleesi]] [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]] partecipa alla [[Cerimonia di presentazione di Daenerys Targaryen al Dosh Khaleen|cerimonia]] propiziatoria presso il [[Dosh Khaleen]], al termine della quale viene annunciato che il figlio che porta in grembo è destinato a diventare lo [[Stallone che Monta il Mondo]].<ref name="AGOT46" /> Successivamente, dopo che la donna subisce un attentato, [[Khal|khal]] [[Drogo]] si promette di attraversare per la prima volta il [[Mare Stretto]] nella storia dei Dothraki e di intraprendere la conquista dei [[Sette Regni]].<ref name="AGOT54" /> Tuttavia tali piani vengono frenati dalla morte improvvisa di [[Drogo]], in seguito alla quale il suo grande [[Khalasar|khalasar]] si disgrega in tante tribù più piccole.<ref name="AGOT68">[[AGOT68]]</ref>

 

I pochi Dothraki rimasti con [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys Targaryen]] dopo la morte di [[Drogo]] assistono alla nascita dei suoi [[Draghi|draghi]] e in seguito a questo straordinario evento accettano di essere guidati da una donna. <ref name="AGOT72">[[AGOT72]]</ref>

 

Non ho messo eventi di ACOK perché non mi pare che, dopo la nascita dei draghi e la scelta del khalasar di farsi guidare da una donna, avvenga qualcosa di così significativo per il popolo in sé.

 

== Note ==

<references />

 

 

{{Portale | Argomento1 = Società}}

 

<noinclude>[[Categoria:Società]]</noinclude> (ho visto che per i Primi Uomini abbiamo messo solo questa categoria, ma io nel topic del portale avevo proposto pure di mettere il luogo geografico e il tipo di popolo (etnia, popolazione, popolo…) In generale trovo molto riduttivo mettere solo “società”)



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 16 maggio 2018 10:49

Dunque, mi limito per ora solo al box perché la voce, essendo praticamente la prima del suo tipo ad avere tale complessità, va affrontata in dettaglio e soprattutto già dal box emerge la necessità di chiarire alcuni aspetti che poi si riverbereranno sul resto della voce.

 

Prima e importantissima questione, stiamo parlando di popolo, popolazione o etnia?

Secondo le definizioni che ci eravamo dati nel topic dedicato, popolo è un insieme di persone che vive in una stessa nazione, popolazione è un insieme di persone che vive in uno stesso luogo, etnia è un insieme di persone che hanno tratti genetici sufficientemente simili.

Chiaramente la profondità storica aggiunge complessità al tutto, perché nel corso del tempo popoli, popolazioni ed etnie si evolvono e mutano.

 

Sotto questo aspetto, i Dothraki sono sicuramente un'etnia (hanno tutti i medesimi tratti), sono sicuramente una popolazione (vivono tutti, salvo alcuni elementi sporadici tipo quelli arruolati nei Bravi Camerati, nelle Terre Erbose), e volendo possono essere persino considerati un unico popolo nel fatto che possiedono un corpus di leggi comuni tipo il ruolo del Dosh Khaleen e della città di Vaes Dothrak.

 

Se quindi consideriamo i Dothraki come qualcosa che è sia popolo, sia popolazione, sia etnia, il box mi risulterebbe come segue:

 

Cita

{{Popolo
| Nome = Dothraki
| Luoghi = [[Terre Erbose]]
| Nazioni = Non mi pare ci siano vere e proprie nazioni... o sì? <--- No, non metterei nulla nemmeno io

| Popolazioni = Visto che la popolazione sono i Dothraki stessi, non metterei nulla

| Etnie = Visto che l'etnia sono i Dothraki stessi, non metterei nulla

| Lingua = [[Dothraki (Lingua)|Dothraki]] Mi sta venendo un dubbio: conviene magari non avere una voce dedicata per la lingua e parlarne invece qui dentro? Se non altro perché in caso contrario questa stessa dove dovrebbe diventare Dothraki (Popolo)

| Culto = [[Dio Cavallo]] In realtà è una formualzione incompleta, ad esempio sappiamo che anche sole e luna sono divinità, e che credono all'esistenza di un inferno... però non abbiamo un nome ufficiale per il loro culto, a proposito di quello che ci dicevamo anche nel topic del design delle pagine delle divinità

| Governo = [[Khalasar]] O khal? <--- Io sarei addirittura per mettere "clanato", tanto il nome con cui si chiamano i clan lo metteremo sicuramente più avanti nella voce

| Periodo = Non avendo ad ACOK indicazioni sull'origine dei Dothraki, per il momento non metterei nulla

}}

 


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


Lord Beric
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Inviato il 23 maggio 2018 13:27

Up.


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AryaSnow
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Inviato il 25 maggio 2018 10:08 Autore

Un primo dubbio: del Dio cavallo si parla apertamente in AGOT e ACOK? Perché  io non ricordo menzioni esplicite di una simile divinità e per questo non ho messo niente, visto che nemmeno nello schedone c'è questa info.



Lord Beric
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Inviato il 31 maggio 2018 10:54

AWOIAF cita AGOT68 e ACOK48, ora dall'ufficio non ho modo di verificare direttamente i libri.


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Inviato il 31 maggio 2018 22:24 Autore

In AGOT68 ho trovato questo passaggio

 

If I look back I am lost. “It was a cruel fate,” Dany said, “yet not so cruel as Mago’s will be. I promise you that, by the old gods and the new, by the lamb god and the horse god and every god that lives. I swear it by the Mother of Mountains and the Womb of the World. Before I am done with them, Mago and Ko Jhaqo will plead for the mercy they showed Eroeh.”

 

Nella versione italiana è completamente modificato. Invece di parlare del dio cavallo e del dio agnello Dany dise "e su qualsiasi altro dio".

 

ACOK48:

 

Finally the stair opened. To her right, a set of wide wooden doors had been thrown open. They were fashioned of ebony and weirwood, the black and white grains swirling and twisting in strange interwoven patterns. They were very beautiful, yet somehow frightening. The blood of the dragon must not be afraid. Dany said a quick prayer, begging the Warrior for courage and the Dothraki horse god for strength. She made herself walk forward.



Lord Beric
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Inviato il 07 giugno 2018 12:52

Quella di ACOK48 mi sembra molto chiara in merito.

Però appunto, come dicevo, la religione Dothraki è un po' più complessa: c'è un inferno, sole e luna sono a loro volta divinità, i giuramenti più importanti vanno fatti alle stelle (Drogo quando si convince di conquistare i Sette Regni dopo l'episodio del vino avvelenato) e in generale gli atti più significativi della vita di una persona devono avvenire all'aperto (il rapporto tra Dany e Drogo in cui lei per la prima volta smette di vivere la sua condizione come quella di vittima)… purtroppo indicare solo il dio principale e non il culto taglia via tante cose.

Certo, sono cose che possono essere messe per iscritto in un paragrafo, ma comunque l'informazione del box risulta monca.


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Inviato il 07 giugno 2018 19:07 Autore

Quindi per il culto che facciamo?

 

Comunque per il governo io allora manterrei "Khalasar", che mi pare più chiaro e specifico, oppure metterei entrambe le cose, magari clanato con "khalasar" tra parentesi, o qualcosa di simile.

 

Per il resto ok.

 



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Inviato il 16 giugno 2018 20:32
Il 7/6/2018 at 19:07, AryaSnow dice:

Quindi per il culto che facciamo?

 

Boh. :stralol:

Ho esposto il problema ma non ho una soluzione.

 

Il 7/6/2018 at 19:07, AryaSnow dice:

Comunque per il governo io allora manterrei "Khalasar", che mi pare più chiaro e specifico, oppure metterei entrambe le cose, magari clanato con "khalasar" tra parentesi, o qualcosa di simile.

 

 

Secondo me basta clanato, nei box tenderei a usare formule generali e standard per omogeneità con le altre voci della stessa classe, tanto nel testo della voce ci sarà modo per sviscerare in lungo e in largo i dettagli.


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AryaSnow
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Inviato il 18 giugno 2018 20:55 Autore

Ok... per la questione del culto, finché non abbiamo deciso, magari possiamo proseguire un po' con la voce?



Lord Beric
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Inviato il 20 giugno 2018 12:57

Sì, subito una domanda tra descrizione fisica e società: perché l'abitudine di oliare i capelli è nella descrizione fisica e quella di legarvi dei campanelli nella società? :huh:


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


AryaSnow
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Inviato il 20 giugno 2018 23:55 Autore

In effetti l'olio nei capello potrebbe benissimo starci anche nell'altro paragrafo,. L'ho messo nella descrizione fisica più che altro perché mi pareva suonasse meglio. Diciamo che i campanelli sono legati anche ad una particolare concezione culturale dei dothraki sul valore in battaglia, mentre l'olio nei capelli mi sembra una cosa puramente estetica, da quello che ne sappiamo.

Però se decidiamo definitivamente che ogni singolo aspetto del look dei personaggi, che non sia "innato" ma che faccia parte di vestiti, decorazioni e cose simili, va nella parte delle cultura, in effetti starebbe lì.

Sono ancora in dubbio su questa scelta e per questo lo avevo chiesto nei dubbi enciclopedici.

Modificato il 05 July 2024 17:07


Lord Beric
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Inviato il 22 giugno 2018 12:29

Secondo me mode e usanze, a livello di popolo, dovrebbero andare nel paragrafo culturale. Non stiamo parlando di singole scelte di singoli esponenti, ma di qualcosa di diffuso in modo molto pervasivo, quindi lo sposterei lì.

 

Se c'è accordo su questo provo a buttare giù una prima revisione.


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Inviato il 26 giugno 2018 13:27

Up.


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Inviato il 27 giugno 2018 13:48

Trattandosi di un popolo e non di singoli personaggi, metterei l'abbigliamento nella parte culturale :)


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