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Il momento più epic win della settimana
L di LyannaSnow
creato il 30 aprile 2016

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***Silk***
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***Silk***
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Inviato il 31 agosto 2017 10:25

Questa volta mi devo allargare a 5 invece dei soliti 3:

 

1) UnViserion e il fuoco blu: la barriera non c'è più.

2) Jaimie sceglie di mantenere la parola data, nonostante il fuck loyalty di Brienne, lasciando Cersei e capendo le parole con cui Olenna lo ha lasciato. E solo se ne va sul suo cavallo sotto i primi fiocci di neve che cadono su Approdo. (in realtà spero che le armate seguano lui che è il generale e non la regina folle).

3) When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. Bellissima Sophie che accanto a Maisie sulle mure di Winterfell riassume quello che hanno fatto. Unendo le loro peculiarità Bran l'onnisciente, Arya la killer e Sansa la stratega pongono fine a colui che ha decimato e danneggiato la loro famiglia nell'arco di 7 stagioni. Aggiungo, peccato che a questo momento ci si sia arrivati con una storyline superficiale che ha fatto acqua da tutte le parti.

4) My apologies. L'arrivo di Daenerys su Drogon alla fossa.

5) Il dialogo tra Lena e Peter: è un non-sense totale per i personaggi e la trama. Ma la puntata è notevolemente sollevata dall'interazione tra questi 2 bravi attori, necessari più che mai, se il fulcro della trama si sposta verso altri un po' meno dotati.


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

***

 

"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

M
Menevyn
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Inviato il 23 aprile 2019 19:57

Per il secondo episodio dell'ottava stagione, voto per tre momenti:

- il ritorno di Theon a GI (e l'accoglienza di Sansa)

- l'investitura di Brienne, ora fiera Cavaliere dei Sette Regni

- Podrick che canta la Canzone di Jenny


L
Lyra Stark
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Inviato il 23 aprile 2019 21:29

Bran: The things we do for love e Jamie sente un brivido giù per la schiena. Bellissima.

Epic win pure la scena tra Jorah e Lyanna.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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MezzoUomo
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Inviato il 23 aprile 2019 21:43

La scena Gilly Davos BambinaSfregiata, col colpo finale della musica della 3x5, è semplicemente una delle più belle di tutti i tempi. 


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

S
Stella di Valyria
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Stella di Valyria
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Inviato il 23 aprile 2019 22:12
16 hours fa, Menevyn dice:

Per il secondo episodio dell'ottava stagione, voto per tre momenti:

- il ritorno di Theon a GI (e l'accoglienza di Sansa)

- l'investitura di Brienne, ora fiera Cavaliere dei Sette Regni

- Podrick che canta la Canzone di Jenny


Ho avuto gli occhi lucidi e/o un brivido per quasi tutta la puntata, quindi i miei epic win moments sono... più o meno tutti. Ma dovendo citarne tre, probabilmente sceglierei anch'io questi. :)  

L'abbraccio di Sansa a Theon, struggente. Tanto più con la freddezza dolorosa che lei esprime, nell'atteggiamento e nell'espressione, ormai da anni. Da anni è una statua di ghiaccio e dolore: quanto mi ha sorpresa e commossa, questo gesto improvviso, viscerale, pieno di affetto, paura, gratitudine, perdono, disperazione condivisa. Uno squarcio improvviso nella corazza che si è costruita addosso ma che, capiamo in questo momento, nello spazio di un attimo, in questo spiraglio che si apre e quasi subito si richiude perché deve richiudersi, è una difesa necessaria, una struttura esterna; non è lei. E Theon che dice "Sono venuto a difendere Winterfell": soltanto io, vedendolo così, per sempre devastato nel corpo ma per la prima volta veramente forte, fiero e grande nello spirito, mentre nomina il luogo e l'idea, ormai potentissima nel nostro immaginario, che per tanti anni ha sopportato, poi ha tradito, infine ha scoperto di amare, ho avuto la pelle d'oca?
Grandissimo Alfie Allen, che con due o tre battute costruisce un monumento.
(Altro che nEuron: questo è recitare. Questo è saper riempire la scena, emozionare. Questo è troneggiare: senza aver bisogno neanche di andare sopra le righe. Senza fare lo sbruffone o il "personaggio" a tutti i costi. Perchè è forza, potenza recitativa; punto. E questo, già spezzato, annientato, umiliato, ridotto a strisciare, e poi, finalmente, ritrovato e rialzato, è un personaggio epico. Ho sempre amato tantissimo Theon -anche nella versione televisiva, per la bravura strepitosa del suo interprete- e sono felice, davvero, che la serie gli abbia reso giustizia).

L' investitura di Brienne; e soprattutto, alla fine, la sorpresa del suo sorriso: luminoso, assoluto; persino bello. Mai, in tanti anni l'abbiamo vista sorridere così. Ha coronato il sogno (doloroso, impossibile: piú che un sogno, la consapevolezza di una mancanza) di tutta una vita. Ce l'ha fatta proprio all'ultimo; perchè probabilmente queste sono le ultime ore, di quella vita. Ma è successo: e, almeno per questa manciata di ore, sarà felice, forse per la prima volta nella sua esistenza. Commovente e straziante.

La canzone di Jenny: gioiellino raffinatissimo e inaspettato offerto come regalo extra ai lettori; momento struggente per tutti. Con le immagini che le si accompagnano, i frenetici ed insieme quasi disperati ultimi preparativi prima che l'Apocalisse travolga ogni cosa.

E aggiungo, pescando un po' a caso tra i tanti momenti altissimi (in sostanza, più o meno tutta la puntata):

L' incontro tra Arya e il Mastino, con il ruvido affetto che, si intravede, cominciano a provare reciprocamente. Momento stroncato bruscamente da Arya, per ritrosia o paura di mostrare i propri sentimenti: ma si è sentito, sta nascendo, c'è. E mi aspetto che porti fiori e frutti nelle prossime puntate. Chissà.

La bambina sfregiata: la tenerezza commovente -e ve lo dice una che ha il senso materno di una rapa e che non si intenerisce facilmente vedendo dei bambini, anzi- del suo vulnerabilissimo coraggio, e la botta al cuore per Ser Davos, che in lei rivede Shereen. E per tutti noi, che l'abbiamo rivista con lui. Figura dolcissima e straziante insieme... ma, data la situazione e ciò che, probabilmente, l'aspetta, lei ed il suo commovente, povero coraggio, soprattutto straziante.
Con le debite proporzioni, come struttura narrativa mi ha ricordato l'episodio della madre di Cecilia nei Promessi Sposi: in entrambi i casi, un cameo, un flash brevissimo su un personaggio ed una storia di cui non sapevamo e di cui non sapremo più nulla. Ma che, se ben costruito, da solo colpisce più nel segno e a fondo che venti pagine o una scena di un quarto d'ora. Questo, e non la battutaccia scurrile o la scena di nudo, è dare respiro alla narrazione. Ci hanno messo otto anni, ma alla fine ci sono arrivati. O, forse, lo avrebbero saputo fare da sempre, se la HBO avesse chiesto questo, e non la battutaccia o il nudo gratuito. Mah.

Le scene di Jaime. Tutte. Un personaggio che a volte non ha convinto (per la scrittura, non certo per l'attore), ha tergiversato, è apparso incerto e talvolta incoerente:  in una sola puntata, finalmente la serie gli ha reso giustizia. Alla grandissima.
Semplicemente umano; per la prima volta modesto, per la prima volta piccolo. E, proprio per questo suo mostrarsi, finalmente, piccolo, diventa grande come non mai. In questa puntata il suo personaggio ha troneggiato, per la bellezza dello script e dell'essere umano. Immenso. Ogni battuta, ogni gesto, ogni sguardo sono stati pura perfezione, coerenza, umanità, verità che andava dritta al cuore. Il tipo di personaggio che ti tocca l'anima. Grandissimo, tra tutti, il momento in cui, finalmente non più un Lannister, finalmente non più schiavo di schemi di pensiero e consuetudini, finalmente libero, decide di andare contro ogni regola -nella vigilia del giorno in cui tutto verrá spazzato via; in quella notte in cui le vecchie regole, miseri paletti posti dagli uomini per dare una parvenza di ordine alle loro patetiche, fragilissime vite; posti davanti alla Morte che, probabilmente, li sta giá aspettando, ne sentono giá incombere e la presenza, enorme, anche in quel luogo ancora apparentemente protetto- non hanno piú alcun senso. E, contro ogni regola, norma o consuetudine, nella libertá che soltanto l'imminenza della Fine concede, nominare cavaliere Brienne.

 

La spada di Valyria offerta a Ser Jorah, e il suo sorriso. Perchè non è solo una spada in un materiale fondamentale per affrontare i non-morti. Lo scontro è, e resterà, impari; la situazione è, e resterà, disperata. Ma, in un modo che è un altro tocco di puro genio da parte dell'autore dei dialoghi, Sam riesce a ricollegare quella spada alla memoria di Lord Mormont, il Vecchio Orso. E così per Jorah quella spada diventa... tutto: se non il perdono paterno -che non ha avuto e non potrà più avere; perchè la morte è la morte, nel mondo delle Cronache come nel nostro- almeno un simbolico raccoglierne il testimone e reggerlo alto; il segno di una continuità, con lui, che credeva persa per sempre. E che , invece, gli giunge inaspettata proprio quando tutto sembrava ormai deciso, compiuto, perduto; un momento prima della probabile fine di tutto. E dà, a quella fine, un nuovo senso, un nuovo conforto ed una nuova, timida luce.

Anche in questo caso, come in tanti altri, con una singola scena sono riusciti a rendere giustizia ad un personaggio che troppo spesso, in passato, la sceneggiaura ha maltrattato o reso una macchietta. Rendendolo credibile, profondamente umano, toccante. Rendendolo vero.

Questo é saper scrivere un copione. E questo é talento; punto.

La notte in attesa della battaglia: uomini amici da tempo, che si sono appena conosciuti; uomini che hanno combattuto insieme o, più spesso, sono stati a lungo nemici, al tempo delle divisioni e dei pregiudizi; uomini simili tra loro o diversi che più non potrebbero essere, per la prima volta accomunati dal sentire comune (l' obiettivo perseguito da Jon, tra l'altro, che si è finalmente compiuto), seduti insieme intorno al fuoco, a condividere la tensione, la consapevolezza della morte, ma anche l'umanità e l'ideale che li lega e li fa sentire, pur nella disperazione, non isole ma arcipelago. Veramente, per la prima volta, insieme. Uniti dalla consapevolezza che quella, probabilmente, sarà l'ultima notte della propria vita; eppure consolati dal sapere, almeno, che non la affronteranno da soli.
Un momento di un pathos enorme, tra angoscia e dolorosa bellezza, per l'umanità che, ciascuno nel proprio modo, nel proprio linguaggio e carattere, tutti rivelano. Reso ancora più prezioso dalla sobrietà, la misura dei dialoghi. Ripenso all'attesa di un'altra battaglia, la scorsa stagione, e ad un orribile, atroce dialogo pseudo-cameratesco a base di ca**i. E mi dico solo una cosa: meno male che ora si sono decisi a scrivere sul serio. Meno male. E quanto spreco, in tante occasioni passate.

E, in generale, più che un momento, vorrei citare una sensazione tangibile, densa, quasi materiale che ho respirato in tutte le scene (e ancora mi stupisco di quanto sia stato grande chi le ha scritte, per rendere tutto questo così palpabile. E dire che il materiale era lo stesso di quella terribile prima puntata!): che ogni personaggio abbia compiuto il proprio percorso. Che abbia deposto la maschera, se ne aveva una, anche di fronte a se stesso. Che sia diventato, in questa notte che precede un'alba sconosciuta e terribile, ciò che poteva e doveva essere. Che sia arrivato, in questa notte, al clou esatto della propria esistenza; o stia per arrivarci appena sorgerà l'alba. Che questa notte fatale sia il culmine, il compimento, l'obiettivo, il punto di convergenza di decine strade, storie, vite diverse.
Doveva essere cosí, lo avevamo intuito da tempo: ma la cosa che non mi aspettavo, e che é stata da stretta al cuore, é che sarebbero riusciti a rendere qiesta sensazione cosí bene, in un modo cosí palpabile, intenso, disperato. E poetico. Che, pur in un racconto e situazione di fantasia, possiede una profondissima, umanissima verosimiglianza e veritá. Sapete, é qualcosa che ho giá pensato e sentito, nella vita reale, di fronte a delle persone ammalate, che continuano a lottare nonostante una diagnosi terribile; che, nonostante tutto, trovano ancora la forza, il disperato eroismo di sorridere. Nella vita come, in questa meravigliosa puntata di GOT nella notte prima dell'Orrore, é la grandezza dell'essere umano quando non si arrende anche se tutto gli grida che la battaglia é giá persa prima ancora di iniziare. La grandezza che scaturisce proprio dalla sua immensa, vulnerabilissima, disperata piccolezza. Lo so, non è "un" epic win, nè un "momento" propriamente detto; ma lo cito in questo elenco perchè devo scriverlo da qualche parte: è la cosa che più mi ha colpita in una puntata che mi ha emozionata, avvinta, commossa come non mi succedeva da anni davanti ad uno schermo, piccolo o grande che sia. Se non è epico questo, allora nulla lo sarà mai.

Mamma mia, che bello.

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              


the neck
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Inviato il 24 aprile 2019 0:08

sam che fa notare agli amici che senza di lui sono fregati......

 

WW fatto fuori

sopravvissuto al pugno dei primi uomini

protetto gilly, con la quale fa coppia fissa anche

sopravvissuto all'assalto del castello nero

portato via materiale protetto dalla cittadella

 

insomma....carta canta.......se jon avesse fatto un annuncio pubblico sulla sua discendenza avrebbe potuto anche aggiungere quello.....


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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Feanor_Turambar
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Feanor_Turambar
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Inviato il 24 aprile 2019 0:10

Sam ha un curriculum vitae che il resto dei personaggi di GOT si sognano :stralol:


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Oathkeeper
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Inviato il 24 aprile 2019 9:37

Jamie, in tutte le scene della 8x02. Immenso, personaggio e attore. Se penso che nella 1x01 già lo odiavo a morte, quanta strada ha fatto, quanto è cambiato, quanto ha vissuto per gettare l'armatura psicologica del crudele menefreghista. Il vero Jamie era nascosto li sotto, sotto strati di quel desiderio di essere riconosciuto e amato che trasformava nella freddezza con cui teneva tutti a distanza, con l'arroganza che usava per farsi beffe degli altri per non mostrare quanto invece soffriva per quel nomignolo, kingslayer, che gli avevano appioppato. Un personaggio così grande che se morirà, e sono certa che sarà così, resterò traumatizzata per mesi.

 

Pod che canta la canzone di Jenny. Grazie al dinamico duo, ci avete dato una perla che non mi aspettavo.

 

La nomina di Brienne a cavaliere. Anche lei, come Jamie, ha fatto del disprezzo altrui una corazza, ed è stato molto toccante vederla frantumarsi con quel sorriso di pura gioia. 

 

Theon e Sansa. Sophie è diventata bravissima a rendere le emozioni, Alphie ha reso giustizia alla redenzione del suo personaggio. Ha un bisogno disperato del perdono dei ragazzi Stark. Grande Theon.

 

Jorah che accetta la spada da Sam e dice "La porterò in suo nome (del comandante Mormont) per proteggere il reame degli uomini", citando il giuramento dei guardiani della notte. Credo che Lord Mormont sarebbe molto orgoglioso di suo figlio adesso.

 

 


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 29 aprile 2019 18:03

Spoiler 8x3

Melissa arriva e infiamma le spade dei Dothraki! La scena più bella.

 

I passaggi brucianti di Dany, che in questo episodio come stratega dei cieli vince a mani basse. 

 

Lyanna Mormont scalciaculi fino all'ultimo. Ma lei a differenza di Arya lo fa in modo ancora credibile. 

 

Theon incrocio tra una mitragliatrice e Rambo, ne fa fuori a decine prima della sua assoluzione e arrivare al capolinea.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Inviato il 29 aprile 2019 21:47

Quoto i momenti di Lyra, e in effetti c'è davvero poco da scegliere, in questo episodio... :ehmmm:



osservatore dal nord
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Inviato il 29 aprile 2019 23:48

. Theon che affronta la morte da eroe 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Lyra Stark
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Inviato il 30 aprile 2019 14:10

Tutto sommato però poveraccio la scena poteva essere costruita meglio, così sembra proprio che dica: ho finito, adesso vado a farmi ammazzare.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
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Inviato il 30 aprile 2019 14:30

Infatti sarebbe stato molto meglio se fosse rimasto davanti a Bran per proteggerlo. Il Night King, avanzando, lo avrebbe ucciso comunque. Ma così è sembrato un po’ ridicolo.


L
Lyra Stark
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Inviato il 30 aprile 2019 14:58

Morte non epica, ridicola. Però è stato epico il modo in cui ha tenuto testa ai morti fino al momento prima. 


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

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Inviato il 30 aprile 2019 15:19

Ridicolo ed epico non si escludono a vicenda. Anzi. Ammesso che la morte di Theon sia stata epica e/o ridicola.


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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