Evvivaaaaaaa!!!
Prima volta che indovino!!
(La seconda emoticon sta facendo il segno di vittoria o chiede di andare in bagno? No, perchè quel segno una volta aveva due significati... )
Eh, ma sui nordici, finalmente, ero sul mio terreno, per una volta
(anche se non ne ho la conoscenza sterminata di @Eddard Seaworth)
Allora, suppongo tocchi a me? Che emozione!
Poi andrò a vedermi il regolamento: dopo quanto si devono pubblicare indizi, ecc. Anche se questo, chi lo ha letto lo indovinerà subito. Perchè sono buona, scelgo uno dei passi più rivelatori ed inconfondibili.
Da un libro-capolavoro che amo moltissimo, uno dei più belli che ho letto e che resterà per sempre nel mio cuore (e che, per inciso, straconsiglio):
Adesso che ne ho quarantuno sento avvicinarsi il momento di una rinascita. Pur non essendomene mai interessato per decenni, mi riscopro a pensare a prozie e prozii morti e dimenticati, a nonni scomparsi, a quinti cugini mai conosciuti, o meglio, data la natura incestuosa di una famiglia come la mia, a come si mescolano i diversi gradi di parentela. E perciò, prima che sia troppo tardi, vorrei raccontare il giro compiuto da un gene solitario sulle montagne russe del tempo.
Cantami, o diva, del quinto cromosoma la mutazione recessiva! Cantami di come fiorì sui pendii del monte Olimpo, due secoli e mezzo or sono, tra capre che belavano e olive che rotolavano. Cantami le nove generazioni per cui viaggiò sotto mentite spoglie, nascosto nel sangue malato della famiglia X. E cantami la Provvidenza, che sotto forma di massacro lo risvegliò per trasportarlo, come fa con i semi il vento.
(...)
Scusate se ogni tanto divento un po' omerico: anche questo è genetico.
Nessuno si lancia? Dai, per chi lo ha letto è impossibile non riconoscerlo
Forse non l'ho letto
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Mi sa che è così, perchè altrimenti quella citazione sarebbe davvero rivelatrice. Comunque, è un romanzo piuttosto famoso (non ho fatto la "cattiveria" si scegliere qualcosa di sconosciuto ). Ma ovvio che nessuno di noi può aver letto tutto, oltre al fatto che ognuno ha i suoi gusti e generi preferiti. Anch'io non conoscevo nessuno di quelli che venivano citati qui... tranne, stranamente, gli ultimi tre. Ma prima, per mesi e mesi, zero assoluto!
Se il libro è quello che penso io dovrei astenermi per correttezza...hai scritto due cose che per me sono un indizio derivante da conversazioni private, ma agli altri non dicono nulla...
Non sono convinto e non riesco a controllare, ma a me viene in mente Middlesex
@Koorlick : Sììììììì, yuppiiiii !!!!!!!!
(Continuo a non capire se questa è un'emoticon che fa il segno di vittoria o che chiede di andare in bagno, e pure con una certa urgenza, ma vabbè, spero la prima).
E' proprio Middlesex, di Eugenides. Diventato famoso, anni prima, con Il giardino delle vergini suicide. Ma per i miei gusti in questo romanzo lo ha superato alla grandissima.
Un libro scritto strepitosamente bene, che straconsiglio, sulla ricerca di se stessi e sulla difficoltà di diventare ciò che veramente si è. In un caso particolarissimo -un'anomalia genetica molto rara, ma che esiste realmente- ma che tocca delle corde, dentro, che riguardano tutti. Tra l'altro, già solo la parte -breve ma potentissima, un pugno nello stomaco- sul massacro degli armeni è da pelle d'oca.
A te la palla.
@Eddard Seaworth (scusate i due post di seguito, ma se cercavo di inserire questo link in quello precedente non so perchè mi si bloccava del tutto l'editor, non riuscivo più a scrivere nulla): non so, non mi pare che avessimo parlato di questo (in questo momento ho in mente solo le tante conversazioni sugli autori nordici). O forse all'inizio? In ogni caso, sei stato molto corretto ad astenerti Ciao!
Eccomi
La giornata cominciò alle sette meno cinque : la sveglia (sua madre gliel'aveva regalata quando era andata a servizio) si mise a suonare e continuò imperterrita finché Phyllis non la ridusse al silenzio. Sul cigolante letto di ferro sopra il suo, Edna gemette e si girò, rannicchiandosi contro la parete; perfino d'estate odiava alzarsi, e d'inverno capitava che Phyllis dovesse strapparlo di dosso le lenzuola. Si mise seduta, si sciolse la retina e cominciò a togliersi i bigodini. Quel giorno aveva il pomeriggio libero, si sarebbe lavata i capelli.
Bellissimo Middlesex, comunque
Ok, visto che nessuno ci prova, primo indizio.
É l'incipit del primo libro di una saga.
So per certo che qualche barrierista l'ha letto, e sono ragionevolmente sicuro che almeno uno/a segue questo topic, anche se magari la persona che penso non è tra le più assidue nel rispondere.
Gli anni della leggerezza?
Yes!
Primo libro della saga dei Cazalet, di Elizabeth Jane Howard.
Bravo, tocca a te
Ecco qui:
Più tardi pensai che dall’unione dei due individui conosciuti, che andavano in giro spacciandosi per corrispondenti, non ci si poteva attendere nulla di buono. Pensai anche che se avessero tentato di ricattare uno di quegli staterelli dell’**** centrale o del **** meridionale, si sarebbero cacciati in un bel po’ di guai.
L'uomo che volle farsi re, di Rudyard Kipling
Esatto.
Tocca a te.