Mmm... Quando leggo di gente abitudinaria, lenta e disinteressata al vasto mondo mi vengono in mente gli Hobbit... Ma non credo sia questo il caso...
12 ore fa, Phoenix ha scritto:Ma non credo sia questo il caso...
Mmhh, chissà...
18 ore fa, Phoenix ha scritto:Quando leggo di gente abitudinaria, lenta e disinteressata al vasto mondo mi vengono in mente gli Hobbit...
5 ore fa, Menevyn ha scritto:Mmhh, chissà...
No, gli Hobbit non ci stanno, a meno che non sia qualche nuova traduzione orrenda (e non ho voluto approfondire l'obbrobrio di quella di fatica) ma ci sta qualcos'altro di Tolkien...non è Albero e Foglia...mi resta solo Il cacciatore di draghi
E bravo, è Il cacciatore di draghi.
Quel "chissà" era per segnalare che Phoenix era comunque vicina.
Ve ne metto una facile...o almeno scommdetto che qualcuno la beccherà subito:
XXXXX sollevò le sopracciglia: "L'onore, eh? E comunque che diavolo è? Perchè ciascuno lo concepisce in modo diverso. Non lo puoi bere, non lo puoi fo***re, e più ne hai meno ti porta benefici. Se non ne hai affatto, poi, non ne senti neanche la mancanza." scosse la testa "Eppure alcuni lo considerano la cosa più importante del mondo."
Mi suona familiare, ma non riesco ad inquadrarlo...
Indizio: il dialogo da cui è tratto il pezzo si svolge durante un assedio
La prima legge, di Abercrombie?
Esatto!
È nello scambio di battute tra Nicomo Costa e Sand dan Glokta, nel secondo libro della trilogia.
Bon, tocca a me. Potrebbe non essere facilissimo, comunque:
Tra le due gobbe di un cammello, era sistemato, simile a una gabbia, un piccolo baldacchino. Di tanto in tanto, una mano esile scostava la tenda dell’apertura attraverso la quale si affacciava il viso impaurito di una ragazzina. Due grandi occhi arrossati di pianto guardavano gli uomini, come cercandovi una risposta all’angoscioso interrogativo che la tormentava da quando era in viaggio; dove la portavano e cosa intendevano fare di lei? Ma non le badava nessuno. Soltanto il capo della carovana, un uomo sulla cinquantina, cupo, avvolto in un ampio mantello arabo e con in testa un maestoso turbante bianco, se la vedeva affacciarsi si aggrondava contrariato. Allora lei si affrettava a lasciar cadere di nuovo la tenda e tornava ad acquattarsi dentro la gabbia. Da quando a B*****a l’avevano comperata dal suo padrone, viveva in una paura mortale e in un’insaziabile curiosità per il proprio destino.
Eppur mi suona...
Scusate, ero un pò sparito...
Indizio di peso, il romanzo è poco noto, mi sa. La storia ruota attorno ad un'organizzazione resa celebre da una saga di videogiochi.
Assassins' creed? In qualche modo c'entrano i Templari...o magari gli Hashisin?
La serie è quella. Aggiungo che il romanzo è abbastanza datato, e precede di parecchio il filone romanzesco su templari e simili.
Allora non l'ho letto.......
Ho praticamente tutti i romanzi (quelli tradotti in italiano, anche se vorrei provarli in inglese, dato che non hanno questo lessico difficile) che vedono la dicotomia templari/assassini, ma sinceramente nemmeno immaginavo ce ne fossero di precedenti a questa "saga".....