Si ma Exall praticamente per te l'esposizione universale è solo una grande pubblicità per l'Italia. Non c'è di male nel trarne i profitti (e ci mancherebbe), ma essenzialmente questa è un'esposizione UNIVERSALE.
Almeno nella mia concezione l'affluenza di danaro e la pubblicità è un valore accessorio, non lo scopo principale.
Insomma, separiamo lo scopo degli imprenditori partecipanti alla fiera dallo scopo della fiera (NB separare, non dimenticare: altrimenti non si farebbe nessuna fiera.)
Agroalimentare non è pizza, spaghetti e vino. Quello è enogastronomia ed è una parte non il tutto.
L'Italia è un Paese ancora fortemente agricolo, dove si fa agromeccanica ad alto livello e tra i piu importanti produttori di macchine ed attrezzature al mondo. In Italia ci sono grosse imprese che vivono di agricoltura e non sto parlando di ristoranti stellati.
Più in generale, etica dell'agricoltura, nuove tecnologie nel settore, biocarburanti, vantaggi ed opportunità della nuova agricoltura ecc. sono temi al centro di un dibattito internazionale che non trova spazio sulle pagine dei giornali ma che esiste ed è fondamentale sotto molti aspetti (economico, ecologico, sociale).
In ogni caso, scopo dell'EXPO non credo fosse essere una vetrina del solo Paese ospitante. Non penso dovesse essere dedicato a qualcosa che faceva comodo a noi, ma che inglobasse un tema che riguarda universalmente tutti i Paesi.
Se non porterà valore aggiunto al nostro Paese, non sarà colpa del tema scelto, ma di come noi lo avremo interpretato ed in quanto Paese ospitante di come avremo colto questa opportunità.
Recupero il topic perchè sono curiosa di sapere se qualcuno di voi l'ha già visitato.
Io ci sono stata venerdì scorso e il parere è stato decisamente positivo! Ovviamente non ho visitato tutti i padiglioni perchè in una sola giornata, per quanto in settimana e da mattina a sera, è praticamente impossibile, ma quelli che ho visto mi sono piaciuti quasi tutti: Germania e Giappone sono davvero ben fatti e ben organizzati, con percorsi tematici interattivi anche molto articolati, e mi è piaciuto anche il padiglione Italia con le immagini del nostro patrimonio paesaggistico e artistico che si riflettevano sugli specchi di soffitto e pavimento. Anche il padiglione dell'Angola (pur se meno "famoso" di altri) era molto interessante e ben fatto. Ho apprezzato anche l'idea della Svizzera di riempire le sue torri una sola volta all'inizio dell'esposizione per riflettere sul consumo delle risorse perchè, contrariamente a quanto siamo portati a pensare, non sono infinite.
Unica mezza delusione i cluster: le esposizioni di molti dei Paesi al loro interno avevano ben poco a che fare con il nome del cluster stesso ma anche dell'Expo in generale (tipo statuette e sciarpe)
Una cosa che mi ha piacevolmente sorpreso è stata l'organizzazione interna al sito: temevo di trovare la tipica (dis)organizzazione italica, invece sia i padiglioni che il Decumano erano in ordine, i cestini mai pieni, i bagni sempre puliti e riforniti di sapone e carta, le indicazioni chiare e diverse fontanelle di acqua fresca (addirittura anche frizzante) dove riempire le bottiglie per sopportare il caldo. Anche le code per entrare ai padiglioni non sono mai state eccessive, anche se lì dipende dall'affluenza della giornata e non dall'organizzazione in sè.
Insomma secondo me almeno una volta vale la pena andarci :)
Io ci sono stata appena aperto, il 3 o 4 maggio mi pare. Sono andata con il biglietto serale e secondo me vale davvero la pena: puoi stare dentro dalle 7 alle 11 di sera (adesso hanno anche allungato l'orario di un'ora mi pare), c'è meno gente e fa più fresco, non abbiamo fatto nessuna coda (né per entrare né per i padiglioni) e costa solo 5 euro.
Siamo riusciti a visitare circa una quindicina di padiglioni: Messico, Israele, UK, Austria, Pakistan, Spagna, Francia, Cile, Olanda, Polonia e Iran e forse qualcos'altro ancora...Il mio preferito è stato Israele, mi è parso l'unico (tra quelli che ho visto) che ha davvero colto il messaggio che l'EXPO dovrebbe inviare. Una delusione l'Olanda e il Regno Unito invece.
Anche a me è parso ben organizzato e pulito (a parte che era appena aperto, dovrebbe essere il minimo ). Comodo anche il servizio delle navette, puntuali e disponibili. Bruttina la parte di Eataly, sembrava un po' una mensa con prezzi da gran ristorante.
Mi è spiaciuto non riuscire a vedere l'Italia e l'albero della vita illuminato, ma tanto ci torno di sicuro :)
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
Sì anche a me attira il biglietto serale, se poi tanti padiglioni rimangono aperti (alcuni quando sono andata io già alle 19-20 avevano chiuso) meglio ancora! Sicuramente lo sfrutterò :)
Sì, per quanto ho potuto vedere tanti rimangono aperti anche dopo le dieci...Solo gli Emirati Arabi avevano chiuso prima Avrei voluto vederle il loro padiglione!
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
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Tornato poco fa da un'escursione all'expo.
Mi è piaciuto e mi sono divertito.
Dal punto di vista dell'organizzazione nulla da ridire, era tutto pulito e ben tenuto.
Geniale la copertura sul decumano, che permetteva di girare senza soffrire troppo il caldo.
Giusto per circostanziare la visita, premetto che abbiamo visitato una dozzina di padiglioni: Austria, Azerbaijan, Corea del Sud, Iran, Israele, Malesia, Messico, Mozambico (nel cluster cereali), Nepal, Thailandia, Stati Uniti d'America, Turchia, Uruguay, Venezuela (nel cluster cereali).
Abbiamo volontariamente escluso l'Italia.
Dal punto di vista architettonico sicuramente era un bel vedere, ho trovato molto originali i padiglioni di Malesia e Azerbaijan, e mi sono piaciuti anche Turchia e Nepal.
Pensando al tema dell'expo, direi che tra i padiglioni visitati hanno centrato meglio il tema la Corea del Sud, Israele e la Thailandia (sebbene il video di propaganda alla monarchia facesse impallidire il repertorio dell'istituto Luce anni '30).
La maggior parte degli altri padiglioni sembrava invece aver puntato più sulla promozione enogastronomica o direttamente turistica.
Devo però dire che ho apprezzato un sacco il padiglione dell'Iran, che ho trovato veramente piacevole e rilassante.
Pacchianissimo il padiglione USA.
Passando al cibo... i prezzi sono da capogiro. Anziché sederci al tavolo di qualche ristorante, abbiamo deciso di spizzicare qua e là. Abbiamo speso comunque un sacco, ma almeno abbiamo variato un po'.
Personalmente ho trovato deliziosi oltre misura i dolcetti iraniani accompagnati dal succo di menta, lo yogurt nepalese e il dolce coreano a forma di pesce ripieno di fagioli rossi dolci.
Ho poi spizzicato qualcosa anche al padiglione austriaco e a quello turco, molto buono ma non erano vere e proprie "novità" culinarie.
Per ragioni di coda (decisamente oltre l'ora) non abbiamo visto i padiglioni del Kazakhistan e degli Emirati Arabi, e per ragioni di tempo abbiamo dovuto escludere Regno Unito, Svizzera e Angola. Tutti Paesi che erano nella nostra wishlist e che speriamo di rivedere ad una seconda visita... ;)
Gli inglesi non hanno una cucina, solo cibo. (cit. Poirot)
Sfatiamo il mito inglesi e cucina: in realtà qualcosa di buono hanno anche loro: in Galles ho mangiato dell'ottimo arrosto e carni anche fredde. Senza parlare del Fish and Chips che non è solo quello unto da strada. Insomma, poveri inglesi, non avranno la nostra varietà, ma ci sono cose peggiori al mondo.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Si si, naturalmente. ;)
Mi era solo venuta in mente questa battuta del mitico detective. Scusate l'OT.
Sì, scusate l'OT. A me erano (rin)venuti in mente svariati pasti consumati...
Comunque, a parte le mie tragiche esperienze personali, a parte gli scherzi, sicuramente anche la cucina UK avrà il suo perché, visto il numero di chef che sforna l'isolona britannica. ;)
Non volevo tirarvi le orecchie XD mi sono solo dimenticata le faccine
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Ragazzi io vivo a Manchester ed attualmente lavoro in una cucina per un paio di mesetti. Ve lo dico io: gli inglesi e il cibo hanno poco in comune
EXPO visitato un paio di volte, impressione sicuramente positiva (dell'evento in se); come han detto altri il sito è organizzato molto bene, fontanelle numerose e funzionanti, pulizia costante delle strade e dei cestini e indicazioni semplici ed efficaci (molto utili gli schermi touch a bordo decumano). Bello anche che la maggior parte degli stand esteri abbia un operatore italiano, o che comunque sia in grado di far da traduttore, in realtà mi aspettavo di dover andare molto più di inglese (che comunque non sarebbe stato un problema).
Certo che se ripenso ai padiglioni presi singolarmente li trovo un filino "deludenti".. nel senso, esteticamente bellini praticamente tutti, mi ha strappato un sorriso un po' malinconico il brasile, che all'esposizione universale sull'alimentazione ha portato una gigantesca rete / tappeto elastico... come detto dal nostro lord comandante beric ho trovato sacrificabilissimo quello degli USA, che ti sbandierano in faccia come il loro sia il padiglione più alto di tutta expo (?), ma che non si sono preoccupati di creare un percorso dignitoso a mio parere.
Molti (ne avrò visitati una trentina abbondante, escludendo, tra i "famosi", italia, germania, francia e spagna, che conto di vedere nella mia terza, e probabilmente anche in una quarta, visita) padiglioni mi hanno semplicemente dato l'impressione di voler pubblicizzare il proprio Stato.. "hey, abbiamo bei paesaggi, cibo buono, e questa persona / avvenimento storico famoso!!", insomma bello da vedere ma dal contenuto (tecnico) un po' povero.. non mi aspettavo di assistere ad una gigante lezione universitaria, ma mi sarebbe piaciuto un po' più di interesse accademico verso la tematica, anche a prezzo di apparire un po' più noioso al grande pubblico.. ma amen, parere personale.
La cosa che mi ha più deluso in assoluto però è la mancanza di un padiglione dedicato all'acqua, assieme al problema della quantità di terra disponibile è uno dei problemi più prossimi (e più gravi) che hanno da porsi gli agronomi.
Menzione d'onore al Belgio, nelle sue "ruote" per ortaggi ho trovato l'unico (tra i padiglioni visti fin'ora) progetto realmente interessante per un osservatore del settore.
Per mangiare con una buona correlazione quantità/prezzo/qualità per me i padiglioni migliori sono stati quelli dell'indonesia, della cina e del nepal, deluso invece un pochino dal sapore del croco burger dello zimbawe, e dalla mancanza della possibilità di mangiar insetti.
In ogni caso va messo in conto che, partendo dal mattino, almeno 25-30 euro li si spendono volendo assaggiare qua e la.
Insomma, per tirar le somme del discorso, sicuramente è un evento piacevole da andar a vedere, e per cui sono più che disposto a spender soldi per tornarci, anche se comunque non è poi così "scientifico" come me lo aspettavo (anche se è una cosa personale questa, probabilmente avevo aspettative "errate" io).
Consigliatissimo, anche solo l'entrata serale.