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EXPO 2015
A di Artorias Dayne
creato il 10 febbraio 2015

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Exall
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Inviato il 13 febbraio 2015 21:40

E' un po tutto un controsenso perché di fatto le pubblicità dell'expo che criticavo non pongono in luce nemmeno il nostro patrimonio artistico (che non credo che Balon definirebbe roba vecchia), ma si limitano proprio alla tavola, finendo peraltro per accentuare gli stereotipi che già ci sono.

Motivo in più per dare un taglio del tutto diverso alla campagna fatta finora. Io già mi immagino la scena tra i gradi ideatori della campagna:

"Allora, quale sarà il tema?"

"..."

"..."

"Ah..."

"...umh..."

"aspè..."

"dicevi?..."

"..."

"umh... che ore sono?"

"..."

"se magna?"

:idea: "Ecco Il Tema!"

"Eh?"

"Cosa?"

"De che?"

"Si, pizza, pasta e spaghetti lo sanno tutti no?"

"Ah!"

"Oh!"

"Beh!"

 

Tralasciamo poi che se abbiamo ancora un po di turismo non è solo per il nostro patrimonio, ma anche per un costo della vita basso (un eventuale reddito di cittadinanza toglierebbe anche questo), che va a controbilanciare le italiche e croniche carenze.


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Artorias Dayne
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Inviato il 14 febbraio 2015 11:32 Autore

E' un po tutto un controsenso perché di fatto le pubblicità dell'expo che criticavo non pongono in luce nemmeno il nostro patrimonio artistico (che non credo che Balon definirebbe roba vecchia), ma si limitano proprio alla tavola, finendo peraltro per accentuare gli stereotipi che già ci sono.

Motivo in più per dare un taglio del tutto diverso alla campagna fatta finora. Io già mi immagino la scena tra i gradi ideatori della campagna:

"Allora, quale sarà il tema?"

"..."

"..."

"Ah..."

"...umh..."

"aspè..."

"dicevi?..."

"..."

"umh... che ore sono?"

"..."

"se magna?"

:idea: "Ecco Il Tema!"

"Eh?"

"Cosa?"

"De che?"

"Si, pizza, pasta e spaghetti lo sanno tutti no?"

"Ah!"

"Oh!"

"Beh!"

 

 

Che la pubblicità sia stata fatta vergognosamente male non smetterò mai di sostenerlo, volevo solo provare a spiegare il mio punto di vista sull'argomento, io cerco (con forse una speranza eccessiva) di volerne vedere i lati positivi, pur criticandoli fermamente per gli errori che han fatto.

 

Però non posso far a meno di pensare che se avessimo fatto un expo a tema "tecnologico", e poi avessimo fatto dei lavori come quelli che abbiamo fatto (mi riferisco ai mockup e rendering delle immagini che ho linkato nel primo commento) avremmo davvero fatto una figura assurdamente ridicola..

 

Lungi da me dire che Balon ritenga l'arte e la cultura roba da vecchi, mi scuso se ho dato questa impressione :ninja: , ho specificato che ho estremizzato il suo post, dunque quello che ho scritto non è una citazione a lui, era solo per far capir meglio la mia posizione


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Ser Balon Swann
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Inviato il 14 febbraio 2015 12:01

il punto è che l'expo dovrebbe essere un qualcosa di proiettato verso il futuro, allo stesso per dare al mondo un immagine diversa dell'italia e magari, sul piano interno, dare nuovo slancio a settori che sono colpevolmente ignorati

 

mettere l'accento su qualcosa in cui la nostra eccellenza è universalmente riconosciuta mi pare una scelta poco coraggiosa, conservativa appunto. "Vediamo di andare sul sicuro e non fare figuracce".

 

Sull'arte: certo che il nostro patrimonio va valorizzato, ma tenendo presente che è un bene in inevitabile svalutazione, almeno quantitativamente.

Nessuno dimenticherà i capolavori "classici", ma torno a dire, più ci si allontana nel tempo da una certa epoca, meno sono le opere e i luoghi che resistono.

Il resto del mondo continua a produrre opere belle e/o interessanti, noi ci siamo fermati. Più questo trend prosegue, meno saremo percepiti come "il paese dell'arte".

quindi ripeto: chiaramente siamo scemi a lasciare in rovina luoghi e opere magnifiche, ma il nostro futuro deve basarsi su premesse diverse.


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Inviato il 14 febbraio 2015 12:15

Be' credo comunque che il concetto di innovazione possa essere applicato a tutti i campi, quindi anche a quello agroalimentare, o turistico, etc. La scelta di un tema come quello del cibo per cui il nostro paese è conosciuto all'estero e nel quale siamo ancora forti, non mi pare un errore, tutt'altro, nonostante ciò possa concorrere a rafforzare l'idea dell'Italia come "pizza, spaghetti e polpette". Poi tutto sta a come il tema viene sviluppato, ed è qui che può e deve intervenire il discorso della ricerca, della dialettica innovazione/tradizione. Riguardo al tema del turismo e dell'arte, sinceramente penso che, al di là della questione del progressivo "esaurimento" fisiologico del nostro patrimonio, se solo fossimo più organizzati e investissimo di più o magari meglio in questo ambito il nostro paese ci guadagnerebbe comunque molto, per parecchi anni a venire.


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Inviato il 14 febbraio 2015 13:23

Non è un errore, è peggio. E' proprio una banalità, una non scelta, ma pure peggio. E' l'incapacità di cogliere le opportunità di un evento di portata mondiale. E francamente di norma dietro a scelte di questo tipo si cela una cosa: l'incompetenza.

Come già detto "già lo sanno che da noi si mangia bene". E non verranno certo all'EXPO per sapere quello che già sanno. Occorre invece mostrare le altre realtà di eccellenza che ci sono, seppur tra mille difficoltà dettate in buona parte proprio dall'incompetenza di cui sopra. Per cui, hai la possibilità, investi sul futuro, porta avanti quello che dovrebbe essere valorizzato perché pur meritevole non riesce a godere della visibilità che meriterebbe. Questo vuol dire cogliere l'opportunità, puntare al rilancio.

 

Invece no "se magna bene". Sono cose che fanno dubitare che l'italia abbia un futuro.


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Inviato il 14 febbraio 2015 14:24

Tipo? Quale sarebbe stato secondo te un possibile tema su cui costruire l'Expo di Milano?


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Inviato il 14 febbraio 2015 15:04

Sviluppo sostenibile e qualità della vita migliore sono tra i temi usciti ultimamente. E mi sembrano di un altro piano rispetto a "magnamo tutti, qua se magna bene".


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Inviato il 14 febbraio 2015 15:49

Scusa Exall ma il tema completo è "Nutrire il pianeta, energia per la vita" non "In Italia si mangia bene" :ehmmm:

Che poi si punterà anche su questo non c'è dubbio, ma ridurre un tema così vasto alla sola cucina italiana mi sembra troppo semplicistico...

La descrizione del tema dal sito di Expo è "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello Sito Espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse."

 

Quindi mi sembra che il focus sia fare in modo che sempre più persone possibili non soffrano più di denutrizione e malnutrizione, traguardo raggiungibile grazie anche a stili di vita sostenibili e applicando i progressi tecnologici, e non la cucina in sè...

Poi ripeto essendo la cucina un punto forte del nostro paese e conosciuto in tutto il mondo è impossibile che ne rimanga fuori, ma sicuramente non si parlerà solo di quello.


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Exall
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Inviato il 14 febbraio 2015 16:49

Gira e rigira il tema è il cibo, sul perché sarà il cibo, è perché in italia abbiamo una fortissima componente eno-gastronimica. E di fatti, tra le pubblicità, quella di gente seduta a mangiare attorno a un tavolo...

 

A mio modesto parere, il tema doveva servire per rilanciare eccellenze italiane poco in vista. Per far questo, il tema non lo si improvvisa, per cui la domanda "e tu che tema avresti scelto" non mi sembra pertinente. Sempre a mio modesto parere, occorreva fare un'analisi di realtà italiane di eccellenza in attesa di emergere, trovare un fattore comune e in seguito a tutto questo individuare un tema.

 

Prendiamo ora questo bel tema che è stato scelto e immaginiamo tanto per gioco l'intervento tanto della nostra astronauta durante un convegno o simile durante l'EXPO.

Lei che vorrebbe parlare del valore scientifico della missione e magari la cosa avrebbe ottime ricadute di immagine su alcune delle nostre società tecnologicamente all'avanguardia... e invece la "indottrinano" che il tema è il cibo e deve far presente che in italia si mangia bene. Ottima occasione sprecata :)


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Inviato il 14 febbraio 2015 16:54

La mia domanda riguardo a "tu che tema avresti scelto?" l'ho fatta solo per curiosità! :unsure: Mi rendo conto anch'io che improvvisare su due piedi un tema per un progetto della portata dell'Expo è molto difficile.


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Inviato il 14 febbraio 2015 18:18

Se partiamo dal presupposto che EXPO è un'esposizione universale, la quale ha per consuetudine un tema principale, secondo me la scelta italiana Nutrire il pianeta, energia per la vita è ottima.

 

L'Italia con EXPO ha la grande occasione di mettersi in vetrina di fronte al mondo, e per massimizzarne il ritorno non può che farlo mostrando a tutti quelle che sono le sue eccellenze, non tanto a livello quantitativo (oddio quanta pasta produciamo, che bello quanto vino smerciamo..) o per fare i simpatici sui luoghi comuni che ci accompagnano, quanto e soprattutto perché abbiamo le carte in regola per competere nel mondo anche grazie alla nostra qualità. Abbiamo qualcosa di cui vantarci, e allo stesso modo stare sul mercato globalizzato da protagonisti.

 

Sarebbe uno spreco controproducente utilizzare una vetrina per far vedere al mondo i nostri lati peggiori, che poi sono di dominio pubblico in tutto l'universo, tra parentesi.

Abbiamo i paesaggi, e li distruggiamo, abbiamo la storia, e ce ne sbattiamo, abbiamo l'arte e l'archeologia, e ne sfruttiamo solo un parte infima. Abbiamo tecnologia, ma le menti fuggono all'estero.. direi di evitare di focalizzare l'attenzione mondiale su queste vergogne nazionali.

 

E' ovvio che in un'Italia qualunque (aggiungo non popolata da italiani, almeno da questi italiani quali siamo noi, adesso) ci sarebbero miliardi di aspetti da migliorare, difetti da correggere, cose da fare, comportamenti da combattere, settori da valorizzare e con cui sviluppare appieno uno dei paesi più straordinari del mondo. Purtroppo allo stato attuale abbiamo ben poco di cui vantarci, e certamente meno con cui poter metterci in vetrina di fronte al mondo. Possiamo combattere per migliorare la ricerca scientifica in un campo, esempio, e farci un'Expo, ma tra vent'anni, se va bene. Non certo oggi, qui da noi. Non abbiamo la qualità, non abbiamo i mezzi, non abbiamo la quantità. Ragazzi rendiamoci conto che persino un paese in crisi e al collasso economico come la Croazia riesce a farci vergognare quando si parla di turismo, dove teoricamente dovremmo insegnare a tutto il mondo come si fa, pensa te..

 

Detto brutalmente, se devo "vantarmi" lo faccio di qualcosa in cui so di essere bravo, non certo di qualcosa in cui tanti altri sono meglio di me. Tutt'al più possiamo allenarci, e "vantarcene" in futuro.

 

L'Italia ha eccellenze in tanti campi, non solo nell'industria alimentare, certo. Ha scienziati all'avanguardia, ma fanno ricerca all'estero. Astronauti nello spazio, su navicelle russe o tutt'al più europee. Industrie ingegneristiche all'avanguardia, ma sono cattedrali nel deserto rispetto ai competitor esteri. Nell'alimentare abbiamo tante eccellenze, qualità, expertise, ma anche il peso per stare sul mercato come leader.

 

Si mangia bene dappertutto, è vero, ma mangiare un piatto di pasta allo scoglio è diverso dal farlo mangiare a centinaia di migliaia di persone, mantenendone la bontà senza far pagare quel piatto un occhio della testa. Facendo un esempio stupido, ultimamente è un proliferare di birrifici artigianali, molti dei quali con prodotti ottimi. Però poi ci sono birre belghe, altrettanto buone e con storia centenaria, artigianali e di qualità, alla metà del prezzo. Lo gnomo de La Chouffe ti distrugge, se gli rompi nella GDO. Puoi occupare la nicchia di appassionati, in pratica, ma combattere a livello globale è tutta un'altra storia. E' il libero mercato baby, se non ti sta bene sei fuori.

 

Quindi è inutile menarcela con "oddio che scelta banale e superficiale, era meglio fare l'Expo su qualcosa di più interessante e utile".

 

Anche perchè una delle grandi sfide da affrontare in un futuro anche prossimo è quella dell'alimentazione. Non mi sembra affatto banale, anzi è forse la priorità assoluta, sia dal lato dell'efficienza che dell'efficacia (lotta alla denutrizione, qualità del cibo e dell'alimentazione in generale ecc.). E vi sembra poco?

 

Poi se si vuole ridurre il tutto al "magnamoce du' spaghi", liberissimi di pensarlo, ma non è così.


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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Inviato il 14 febbraio 2015 19:44 Autore

Effettivamente stavamo un po' divagando, tra l'altro abbiamo anche tirato in mezzo temi (quale l'arte) che non c'entrano nulla con l'EXPO; che la manifestazione in se guarderà al futuro è un dato di fatto (la produzione alimentare sostenibile, anche e sopratutto numericamente parlando, è uno degli obbiettivi che gli agronomi di tutto il mondo vogliono e devono raggiungere, e ci si discute sopra da qualche anno senza troppi risultati), e probabilmente si è voluto, a livello internazionale, darsi appuntamento nel Paese che più rappresentasse, per tipo di produzione, questo campo di ricerca, anche perchè gli agronomi italiani sono discretamente considerati anche all'estero, per questo la ritengo abbastanza azzeccata come scelta.

 

Poi che la gran parte delle persone recepisca questa manifestazione come "sagra della buona cucina" mi sembra normale, e giusto, d'altronde i problemi di produzione devono interessare solo i tecnici del settore, e capisco che voi avreste preferito che si osasse un po' di più, ma non è così scontato come ambito di ricerca questo.. anche se alla fin della sagra (passatemi il disfemismo) probabilmente passerà alla storia come "l'edizione della cucina", ma ciò non significa che sarà umiliante per questo, anche perchè a voler guardare le ultime due edizioni hanno riguardato una la vita negli oceani (circa, mi riferisco all'edizione coreana) e l'altro, in Cina, ha riguardato "Better city, better life", in uno Stato che per produzione industriale mette via (quasi) tutti gli altri Paesi, e dove non so quanto sia radicata la concezione di "viver bene una città".. quindi per lo meno non faremo la figura di quelli che non sanno che pesci pigliare e si imbarcano in argomenti che non conoscono



Erin la Spezzata
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Inviato il 15 febbraio 2015 22:51

Se vi capita, consiglio di guardare la puntata di Presa Diretta che è stata fatta stasera su Rai Tre. Spiega chiaramente quanto è importante il settore agro-alimentare e quanto lo diventerà sempre più per il futuro del pianeta.

Tra l'altro vengono mostrate anche le contraddizioni dietro l'Expo.



Maya
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Inviato il 21 febbraio 2015 0:02

La scelta di un tema complesso e globale come le sfide legate all'agroalimentare può sembrare scontata, ma non perché l'EXPO sarà in Italia, ma perché fortemente di attualità e di ampio interesse (basta leggere le linea guida della PAC 2014-2020 per capire che in questo settore la posta in gioco non è la miglior cucina). In questo senso,la banalità è attualità, è vivere nel proprio tempo e a mio parere è un bene pe un esposizione universale. Di tecnologia, scienza ed innovazione mi pare si sia lungamente parlato all'ultimo EXPO ad Aichi in Giappone (sede di nuovo perfetta per il tema).

 

Che tutto si potesse fare prima, forse, meglio, aspetterei a giudicare. Per ora difetta solo un po' in comunicazione e per via di qualche italianata che non mi sorprende nemmeno più.


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 21 febbraio 2015 12:41

Forse non è chiaro il problema che ho esposto.

Si, è ovvio che si può parlare di tecnologia, la puoi mettere ovunque. E' ovvio che puoi parlare di scienza, la puoi chiamare in causa per qualsiasi cosa. Ma il tema dovrebbe essere qualcosa che permette di parlare in modo mirato per permettere ad alcune aziende di uscire fuori dall'anonimato.

La scelta del tema è fortemente legata all'agroalimentare, roba che già si sa che si fa in italia e che francamente apporta un valore aggiunto prossimo a zero. Se vai all'estero già ti dicono pizza, spaghetti e vino.

Invece tramite il tema occorreva presentare altri aspetti emergenti o comunque eccellenze italiane che faticano a mettersi in mostra.

 

 

Tralasciamo poi che si vogliono mettersi a parlare di nutrire tutta la terra, tutte le persone etc. finisce che si mettono a dire che bisogna togliere di mezzo tutti gli allevamenti che ingombrano un sacco di spazio e le cose inutili come i vigneti e fare solo enormi distese di mais e grano, e addio ai sapori dell'italia :stralol:


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