Grazie della collaborazione e dell'averne "perfettamente" recepito lo spirito .
Quanto alla reazione di Giovanardi, non mi aspettavo niente di diverso da lui. Spero solo che questa depenalizzazione sia il primo passo per ripensare seriamente la politica in materia di droghe leggere del paese. Ho dei dubbi seri al riguardo, ma la speranza è l'ultima a morire.
Boh, anche se sono in netta minoranza dico comunque la mia. Sono sempre stato contrario alla legalizzazione. Toh, l'ho detta. E a chi mi risponde che é come l'alcol io replico che ci sono 2 modi di consumare l'alcol. E che io sappia, l'uso delle droghe leggere corrisponde per fini e conseguenze a quello meno 'nobile'. Il proibizionismo, per arginare l'alcolismo, ha ostacolato anche il consumo 'legittimo', e questo ha fatto giustamente girare le balle a molti.
Poi, oh, devo giá prepararmi ad affrontare la questione alcol con le mie bimbe quando cresceranno, affronteró anche quella droga, quando grazie alla legalizzazione non servirá piú "l'amicizia sbagliata" ma te la serviranno nel negozio sotto casa.
Poi peró, quando saranno legalizzate, voglio non solo vedere la gente che barcolla nei vicoli o che si schiavella contro i muri con passanti al seguito, ma anche i genuini appassionati che discutono delle varie qualitá, dell'origine storica, del piatto da abbinare, del retrogusto piú marcato o piú dolce etc etc. Sennó il paragone con l'alcol é solo un pretesto.
E il paragone con le sigarette non regge del tutto: quelle mica ti alterano la luciditá. Fermo restando che se ci fosse una proposta che consentisse di debellarle io firmerei, e lo dico da fumatore.
EDIT: ah, e se la legalizzazione dell'alcol non ha impedito (tutt'altro) i problemi sociali da esso causati, non vedo perché la legalizzazione delle droghe leggere dovrebbe.
Beh, però così tu non prendi in considerazione il modello "olandese" con punti di vendita e consumo gestiti dallo Stato, o sbaglio?
In realtà credo che la legalizzazione, più che aiutare a debellare il fenomeno, serva per tenerlo maggiormente sotto controllo. In sostanza, riprendendo il tuo citare il probizionismo, se rendi una sostanza illegale, non fai altro che alimentarne il mercato nero, con conseguente profitto per la criminalità organizzata. Durante il proibizionismo, la criminalità fioriva anche grazie al traffico di alcool. Tolto quello, ha perso parte della sua forza, perché è venuta meno una fetta di profitti.
Stessa cosa per le droghe leggere adesso.
Inoltre, così come oggi non esistono leggi contro chi vuole bere per stordirsi (esistono solo per punire chi fa certe azioni sull'onda di quello stordimento alcolico, ad esempio guidare), non vedo perché debbano esistere per chi si fa una canna.
Beh, però così tu non prendi in considerazione il modello "olandese" con punti di vendita e consumo gestiti dallo Stato, o sbaglio?
Non conosco nel dettaglio come funziona quel modello. So che un mio amico é stato ad Amsterdam per lavoro e mi ha raccontato che al parco, in pieno giorno e con i bambini intorno che giocavano c'erano persone che si fumavano canne. Almeno qui a bolzano, nei parchi pubblici non si possono neppure fumare le sigarette.
Mio fratello c'é stato per capodanno e per le strade cercavano di vendergli di tutto. Quindi non so bene come il 'modello olandese' dovrebbe prevenire alcuni comportamenti...
In realtà credo che la legalizzazione, più che aiutare a debellare il fenomeno, serva per tenerlo maggiormente sotto controllo. In sostanza, riprendendo il tuo citare il probizionismo, se rendi una sostanza illegale, non fai altro che alimentarne il mercato nero, con conseguente profitto per la criminalità organizzata. Durante il proibizionismo, la criminalità fioriva anche grazie al traffico di alcool. Tolto quello, ha perso parte della sua forza, perché è venuta meno una fetta di profitti.
Stessa cosa per le droghe leggere adesso.
Inoltre, così come oggi non esistono leggi contro chi vuole bere per stordirsi (esistono solo per punire chi fa certe azioni sull'onda di quello stordimento alcolico, ad esempio guidare), non vedo perché debbano esistere per chi si fa una canna.
Questo é un punto di vista estremamente pragmatico che in generale approvo solo come risposta ad una crisi, ad un momento contingente che non permetta manovre piú caute e meditate. 'Appropriarsi' dei mercati dell'illegalitá é quello che la societá vuole? Io capisco le istanze di chi, magari abituato a trovare svago nelle droghe leggere, vorrebbe non dover ogni volta avere l'ansia che 'lo becchino'. Ma é suo diritto pretendere che lo stato lo favorisca in questo svago? Io dico che vorrei uno stato che aiuti le scuole e i genitori, non che remi contro. Non avremo piú gli spacciatori fuori dalle scuole perché ci saranno direttamente i negozietti, e inutili saranno i divieti d'etá come inutili lo sono oggi per alcol e sigarette.
Inoltre, così come oggi non esistono leggi contro chi vuole bere per stordirsi (esistono solo per punire chi fa certe azioni sull'onda di quello stordimento alcolico, ad esempio guidare), non vedo perché debbano esistere per chi si fa una canna.
Ragioni non ne vedo neppure io, infatti, se capisci cosa intendo. Una volta che mi hanno stirato con l'auto, non mi aiuta sapere che ci sono delle leggi precise che porteranno il mio assassino in carcere.
Non voglio fare del catastrofismo: dico solo che abbiamo giá abbastanza problemi, e che (a mio avviso) la legalizzazione ne produrrá altri semplificando l'accesso alle sostanze.
Per completezza aggiungo che sono invece favorevole all'utilizzo terapeutico sotto sorveglianza medica. Come giá avviene per altre sostanze di cui si potrebbe abusare se fosse legalizzate. Avete mai visto l'effetto che ha su un bimbo di 3 anni la pre-anestesia? Io si, e volevo chiedere alla dottoressa di cosa si trattasse e se si potesse procurare in qualche modo " />
Non voglio fare del catastrofismo: dico solo che abbiamo giá abbastanza problemi, e che (a mio avviso) la legalizzazione ne produrrá altri semplificando l'accesso alle sostanze.
Bisognerebbe vedere come sono messe le cose nei paesi che l'hanno legalizzata. Se là si è riscontrato una diminuzione dei problemi oggettivi (spaccio, violenza nelle strade, ecc), allora vuol dire che la legalizzazione ha dei benefici sociali.
Altrimenti, il vietarla è semplicemente frutto di una personale visione del mondo che è tanto legittima quanto quella di chi invece vuole legalizzarla. È proprio questo che deve fare lo Stato, elevarsi al di sopra delle istanze soggettive e creare condizioni oggettive di miglioramento.
Beh, però così tu non prendi in considerazione il modello "olandese" con punti di vendita e consumo gestiti dallo Stato, o sbaglio?
Non conosco nel dettaglio come funziona quel modello. So che un mio amico é stato ad Amsterdam per lavoro e mi ha raccontato che al parco, in pieno giorno e con i bambini intorno che giocavano c'erano persone che si fumavano canne. Almeno qui a bolzano, nei parchi pubblici non si possono neppure fumare le sigarette.
Mio fratello c'é stato per capodanno e per le strade cercavano di vendergli di tutto. Quindi non so bene come il 'modello olandese' dovrebbe prevenire alcuni comportamenti...
Come funzioni non lo so, come dovrebbe funzionare è presto detto: ci sono dei posti deputati a questo genere di "svago", comprare/vendere al di fuori di questi posti e consumare al di fuori di questi posti dovrebbe essere vietato esattamente come è oggi.
Sostanzialmente lo Stato dovrebbe offrire un'alternativa controllata al consumo incontrollato di oggi: quindi il concetto dovrebbe essere "perché io dovrei andare a fumare una canna al parco con il rischio di finire multato quando posso farlo nel luogo apposito?" e questo concetto dovrebbe in teoria sfavorire le organizzazioni criminali.
Inoltre, oggi una persona accusa magari danni diretti o indiretti dall'uso di queste sostanze, finisce in ospedale e costituisce un costo per la società; attraverso un canale legale questa persona invece paga direttamente lo Stato per il consumo di cannabis e in qualche modo finanzia o dovrebbe finanziare lo Stato per eventuali cure che questi gli presterà all'occorrenza, detto in termini anche un po' brutali.
Inoltre a mio parere è decisamente irrazionale avere un atteggiamento più severo nei confronti della cannabis rispetto a tabacco e alcol: secondo lo studio redatto dalla rivista medica The Lancet la cannabis è meno pericolosa di entrambi sia in termini di dipendenza sia in termini di danno fisico.
Quindi, se riteniamo soddisfacente il comportamento dello Stato per alcol e tabacco, a maggior ragione il comportamento dello Stato dovrebbe essere più blando nei confronti di una sostanza meno pericolosa.
Oppure si dovrebbe chiedere un inasprimento delle sanzioni per consumo e commercio di alcol e tabacco ad un livello di severità maggiore rispetto a quanto vale per la cannabis, in nome del principio di proporzionalità.
Poi peró, quando saranno legalizzate, voglio non solo vedere la gente che barcolla nei vicoli o che si schiavella contro i muri con passanti al seguito, ma anche i genuini appassionati che discutono delle varie qualitá, dell'origine storica, del piatto da abbinare, del retrogusto piú marcato o piú dolce etc etc
Già lo fanno...
Poi peró, quando saranno legalizzate, voglio non solo vedere la gente che barcolla nei vicoli o che si schiavella contro i muri con passanti al seguito, ma anche i genuini appassionati che discutono delle varie qualitá, dell'origine storica, del piatto da abbinare, del retrogusto piú marcato o piú dolce etc etc
Gia lo fanno... " />
E il paragone con le sigarette non regge del tutto: quelle mica ti alterano la luciditá
Fan di peggio, infatti. Magari l'effetto delle sigarette fosse quello di far passare un paio d'ore da rimbambito.
Questo é un punto di vista estremamente pragmatico che in generale approvo solo come risposta ad una crisi, ad un momento contingente che non permetta manovre piú caute e meditate. 'Appropriarsi' dei mercati dell'illegalitá é quello che la societá vuole?
Cavolo, si! Con tutti i soldi che ci fanno adesso,e che potrebbe reincamerare come accisa lo stato, poi hai voglia a sostenere le scuole e i genitori. Ma davvero però, coi sussidi alle famiglie e le lavagne elettroniche a scuola e i parchi rimessi a nuovo e tutto il resto; non col perbenismo e le morali calate dall'alto.
Parliamo di stime che si aggirano attorno agli 8 miliardi annui (8 miliardi), cioè un terzo di una finanziaria, mica cotica.
Non conosco nel dettaglio come funziona quel modello. So che un mio amico é stato ad Amsterdam per lavoro e mi ha raccontato che al parco, in pieno giorno e con i bambini intorno che giocavano c'erano persone che si fumavano canne.
Bene. Ora considera che se la legge olandese non fosse quella che è, quei ragazzi la canna invece di fumarsela in tutta tranquillità al parco, con i bambini intorno che giocavano, se la sarebbero procurata in qualche vicolo malfamato, entrando in contatto con ogni genere di sottocultura criminale; è il principio della riduzione del danno , che tra l'altro applichiamo anche noi in Italia con i Ser.T. (strutture che conosco bene, avendoci fatto il tirocinio).
I pazienti del Ser.T. arrivano principalmente per dipendenza da eroina (la scimmia peggiore di tutte), ma la sostanza non è rilevante: il punto è che al Ser.T. i ragazzi che arrivano sono sotto controllo, assumono un dosagio appositamente tarato di metadone (un agonista dell'eroina), e invece di essere costretti a frequentare i peggiori ambienti della malavita per soddisfare la loro fame, lo fanno in un contesto medico, con anche la possibilità di conferire con lo psicologo, se lo desiderano.
Tra l'altro i risultati del modello olandese sono evidenti: [da wiki] "Il numero di decessi collegati all'uso di droghe nei Paesi Bassi è il più basso id'Europa. Il governo dei Paesi Bassi riesce a supportare circa il 90% dei tossicodipendenti con i programmi di disintossicazione. Il risparmio di tempo e denaro connesso alla tolleranza controllata delle droghe leggere ha consentito di concentrarsi effettivamente sulla lotta alle droghe pesanti. La politica della tolleranza non ha portato ad un maggior consumo di droghe leggere: nei Paesi Bassi il 9,7% dei giovani ragazzi consuma droghe leggere una volta al mese, paragonabile al livello in Italia (10,9%) e Germania (9,9%) ed inferiore a quelli del Regno Unito (15,8%) e Spagna (16,4%). Queste percentuali si ripetono riguardo alle statistiche sulle droghe pesanti: nei Paesi Bassi ci sono 2,5 tossicodipendenti per ogni mille abitanti, in Belgio 3,0, in Francia circa 3,9, in Spagna 4,9, in Italia 6,4 (più del doppio)".
Sono anch'io per la legalizzazione, però mi chiedo se saremmo così tranquilli nel discuterne sapendo che il medico che ci opera, chi guida il treno, il bus o l'aereo che prendiamo,il cuoco del ristorante.... e magari il vigile che ci multa e il poliziotto che ci ferma al posto di blocco sono strafumati.
In concreto, gli esami tossicologici sui cannabinoidi possono restare positivi fino ad un mese dopo il giorno dell'effettivo consumo. Quindi, legalizzare - o depenalizzare- in generale, e proibire l'uso a determinate categorie di lavoratori? Mi sembra concretamente difficile. D'altro canto il proibizionismo non funziona neppure con le sostanze "pesanti".. Il problema del consumo delle sostanze psicoattive, legali o meno, non si riduce alla scelta tra proibizionismo ed anti, anche se i politici ne parlano solo in qiesti termini....
Sono anch'io per la legalizzazione, però mi chiedo se saremmo così tranquilli nel discuterne sapendo che il medico che ci opera, chi guida il treno, il bus o l'aereo che prendiamo,il cuoco del ristorante.... e magari il vigile che ci multa e il poliziotto che ci ferma al posto di blocco sono strafumati.
A parte che per determinate categorie i controlli ci sono a prescindere, legalizzazione o meno....ma poi perchè mai dovrebbero essere strafumati? E se fossero ubriachi? O in astinenza da sesso? O distratti dalle cambiali? O stracolmi di caffè? O morti di sonno? O semplicemente incapaci?
In concreto, gli esami tossicologici sui cannabinoidi possono restare positivi fino ad un mese dopo il giorno dell'effettivo consumo. Quindi, legalizzare - o depenalizzare- in generale, e proibire l'uso a determinate categorie di lavoratori? Mi sembra concretamente difficile.
Guarda che il fatto che la sostanza sia rilevata dagli esami non vuol dire che eserciti ancora i suoi effetti sull'organismo.
Sarei favorevolissima alla legalizzazione per scopi curativi, rimango molto più dubbiosa su quella a scopi ricreativi e, per questi ultimi, vorrei che che l'utilizzazione legale fosse rigorosamente limitata a locali appositi e ben controllati (tra l'altro sarei favorevole a limitare la vendita degli alcolici esclusivamente ad esercizi specializzati, facendoli sparire dagli scaffali di supermercati & affini; idem per tutto ciò che riguardi il gioco d'azzardo).
La possibilità per lo Stato di ricavare introiti da un monopolio sulla Cannabis mi sembra molto interessante, sarei estremamente favorevole anche ai possibili ricavi realizzabili con la regolamentazione della prostituzione (ma qui mi rendo conto di andare OT)
contrario, per il semplice motivo che credo nella slippery slope.
già facciamo parte di una cultura tendenzialmente debole, fiaccata dagli stravizi e svogliata, non occorre proprio incentivare la decadenza a suon di cannoni.
quando saranno tutti belli strafatti e definitivamente privati della capacità di reazione come i cinesi arriverà l'impero britannico del futuro e ce lo metterà in quel posto, fidatevi.
Ma LOL....... perchè collegate automaticamente la legalizzazione a "orde di strafatti in "tutti i luoghi e in tutti i laghi" [cit.], che minano in maniera irreversibile l'efficienza lavorativa (???) e l'integrità morale (???) di un paese"? " />
E poi gli olandesi (ma pure altri), hanno queste legislazioni da decenni, e non mi pare che ad Amsterdam abbiano mai dovuto imbracciare l'archibugio o la spingarda contro invasori di sorta.
La prima domanda da farsi è: la legalizzazione aumenterebbe il consumo? Non so, ma non credo: non conosco nessuno che non fuma cannabis perchè non riesce a trovarla. Da quel che so io, la rimediano tutti con estrema facilità. Inoltre, chi vuole fumare non è certo disincentivato dal fatto che sia illegale.
Un problema rimarrebbe comunque: i minorenni sono tra i principali consumatori di droghe leggere, quindi anche la legalizzazione (che ovviamente dovrebbe escludere i minorenni) lascerebbe aperto quel problema.
Sono anch'io per la legalizzazione, però mi chiedo se saremmo così tranquilli nel discuterne sapendo che il medico che ci opera, chi guida il treno, il bus o l'aereo che prendiamo,il cuoco del ristorante.... e magari il vigile che ci multa e il poliziotto che ci ferma al posto di blocco sono strafumati.
In concreto, gli esami tossicologici sui cannabinoidi possono restare positivi fino ad un mese dopo il giorno dell'effettivo consumo. Quindi, legalizzare - o depenalizzare- in generale, e proibire l'uso a determinate categorie di lavoratori? Mi sembra concretamente difficile. D'altro canto il proibizionismo non funziona neppure con le sostanze "pesanti".. Il problema del consumo delle sostanze psicoattive, legali o meno, non si riduce alla scelta tra proibizionismo ed anti, anche se i politici ne parlano solo in qiesti termini....
Legalizzare le droghe leggere, non escludebbe punire chi ne fa un uso non consono. Come nel caso dell'alcool: è legale, ma se ti beccano che guidi e non sei sobrio, son problemi. Con la cannabis sarebbe una cosa simile: per la guida, e per altre attività e categorie.
Non c'è la possibilità di accertare se ne hai fatto un uso nelle ultimissime ore? Se non c'è, in effetti sarebbe un problema.