C'è però quel famoso sogno che Jaime fa prima di andare a salvare Brienne ad Harrenhal... dove hanno le spade luminose e la sua si spegne mentre quella di Brienne continua a brillare... io l'ho sempre interpretato o come una visione del futuro (Jaime muore, Brienne sopravvive) o come una visione molto più "allegorica", perché Jaime ha calpestato gli ideali del vero cavaliere (la luce) mentre Brienne no, infatti non a caso da quel momento più o meno Jaime inizia a prendere molto più sul serio il suo ruolo di cavaliere e di membro della Guardia Reale.
C'è però da dire che Jaime è un personaggio che interiormente è cresciuto molto, cambiando completamente, e Martin non è uno che fa maturare così i personaggi per poi eliminarli... non vuol dire che Jaime non morirà, ma deve prima finire il suo percorso, e questo prevede, come ha già detto qualcuno, un nuovo incontro-scontro con Cersei. Altri percorsi possibili non ne vedo, ma magari Martin vorrà stupirci.
Brienne invece non è maturata poi così tanto, a parte fidarsi maggiormente di Jaime e capire che essere una donna-cavaliere non è tutto rose e fiori perché ci sono giullari pazzi che potrebbero stuprarti (ogni riferimento a Shagwell è puramente voluto). A conti fatti è un personaggio monolitico rispetto a tanti altri di Martin, un po' come lo erano Ned e Catelyn, che interiormente crescono molto poco, rimanendo fino in fondo se stessi... e sappiamo che fine hanno fatto.
Anche a me Brienne sembra molto più 'sacrificabile' (allo stato attuale) rispetto a Jaime.
Ciononostante, se morisse adesso, senza avere mai subito un mutamento tangibile, un po ci resterei male. Non perché le sono particolarmente affezionato, ma solo perché a questo punto arriverei a chiedermi: ma che senso aveva farla girare in lungo e largo per trovare Sansa? Era davvero solo una finestra per raccontarci la guerra dal punto di vista del popolo?
Anche se l'ironia della sorte non è male: Brienne giura fedeltà a Catalyn, Brienne muore per colpa di Lady Stonehard (perché troppo fedele a Catalyn)
Nelle cronache, l'onore fa proprio male alla salute... " />
C'è però quel famoso sogno che Jaime fa prima di andare a salvare Brienne ad Harrenhal... dove hanno le spade luminose e la sua si spegne mentre quella di Brienne continua a brillare... io l'ho sempre interpretato o come una visione del futuro (Jaime muore, Brienne sopravvive) o come una visione molto più "allegorica", perché Jaime ha calpestato gli ideali del vero cavaliere (la luce) mentre Brienne no, infatti non a caso da quel momento più o meno Jaime inizia a prendere molto più sul serio il suo ruolo di cavaliere e di membro della Guardia Reale.
C'è però da dire che Jaime è un personaggio che interiormente è cresciuto molto, cambiando completamente, e Martin non è uno che fa maturare così i personaggi per poi eliminarli... non vuol dire che Jaime non morirà, ma deve prima finire il suo percorso, e questo prevede, come ha già detto qualcuno, un nuovo incontro-scontro con Cersei. Altri percorsi possibili non ne vedo, ma magari Martin vorrà stupirci.
Brienne invece non è maturata poi così tanto, a parte fidarsi maggiormente di Jaime e capire che essere una donna-cavaliere non è tutto rose e fiori perché ci sono giullari pazzi che potrebbero stuprarti (ogni riferimento a Shagwell è puramente voluto). A conti fatti è un personaggio monolitico rispetto a tanti altri di Martin, un po' come lo erano Ned e Catelyn, che interiormente crescono molto poco, rimanendo fino in fondo se stessi... e sappiamo che fine hanno fatto.
Ci avevo pensato anche io alla cosa del sogno ma tutto è estremamente illogico perchè Martin ha fatto fare un percorso di crescita a Jaime che lo ha portato a prendere sul serio valori come la fedeltà e l'onore. Se lui fidandosi di Brienne la segue e poi muore sarebbe una sorta di presa per i fondelli...... se il suo cambiamento lo ha portato a fare questa scelta e lui muore, sarebbe come dire che tutto questo cambiamento non è servito a nulla e che anzi era sbagliato. Davvero Martin vorrà trasmetterci un messaggio così brutto e triste?
Non sarebbe la prima volta. Poi dipende anche da COME muore.
Ci avevo pensato anche io alla cosa del sogno ma tutto è estremamente illogico perchè Martin ha fatto fare un percorso di crescita a Jaime che lo ha portato a prendere sul serio valori come la fedeltà e l'onore. Se lui fidandosi di Brienne la segue e poi muore sarebbe una sorta di presa per i fondelli...... se il suo cambiamento lo ha portato a fare questa scelta e lui muore, sarebbe come dire che tutto questo cambiamento non è servito a nulla e che anzi era sbagliato. Davvero Martin vorrà trasmetterci un messaggio così brutto e triste?C'è però quel famoso sogno che Jaime fa prima di andare a salvare Brienne ad Harrenhal... dove hanno le spade luminose e la sua si spegne mentre quella di Brienne continua a brillare... io l'ho sempre interpretato o come una visione del futuro (Jaime muore, Brienne sopravvive) o come una visione molto più "allegorica", perché Jaime ha calpestato gli ideali del vero cavaliere (la luce) mentre Brienne no, infatti non a caso da quel momento più o meno Jaime inizia a prendere molto più sul serio il suo ruolo di cavaliere e di membro della Guardia Reale. C'è però da dire che Jaime è un personaggio che interiormente è cresciuto molto, cambiando completamente, e Martin non è uno che fa maturare così i personaggi per poi eliminarli... non vuol dire che Jaime non morirà, ma deve prima finire il suo percorso, e questo prevede, come ha già detto qualcuno, un nuovo incontro-scontro con Cersei. Altri percorsi possibili non ne vedo, ma magari Martin vorrà stupirci.Brienne invece non è maturata poi così tanto, a parte fidarsi maggiormente di Jaime e capire che essere una donna-cavaliere non è tutto rose e fiori perché ci sono giullari pazzi che potrebbero stuprarti (ogni riferimento a Shagwell è puramente voluto). A conti fatti è un personaggio monolitico rispetto a tanti altri di Martin, un po' come lo erano Ned e Catelyn, che interiormente crescono molto poco, rimanendo fino in fondo se stessi... e sappiamo che fine hanno fatto.
Quel sogno però mi pare di ricordare, vedeva Cersei e la sua famiglia nel ruolo di coloro che lo abbandonano nell'abisso, tacciandolo di aver tradito o qualcosa del genere, e lì vede anche i cavalieri del passato, Rhaegar... solo dopo vede Brienne che l'aiuta, mi sembra, e quindi poi, succede che la sua spada non brilla più eccetera.
Come sempre sogni e profezie restano interpretabili al massimo, e Martin se ne serve tanto.
Ho idea che voglia sempre dirci(Martin), che non è il sogno a rivelarci qualcosa, o la profezia, ma il senso(e il peso) che noi finiamo per dargli.
E' proprio da quel sogno che Jaime decide di andare a salvare Brienne. E' proprio salvando Brienne che comincia il suo percorso(continua a dire il vero).
Perché ha fatto quel sogno? Secondo me è semplice, perché dentro di se ha tantissimi sensi di colpa, e gli sono esplosi addosso quando ha perso la mano della spada che lo rendeva spavaldo e forte.
Un po' se vogliamo il suo percorso l'ha già ritrovato come contrappasso... liberato da prigioniero, per compiere un dovere che per ora non è riuscito a compiere, libera un prigioniero che gli fa uno scherzetto non di poco conto...
Chissà come la vedrà, quando Lady Stonehenge " />, gli esporrà le sue ragioni per ammazzarlo...
Se poi è un presagio barrieristico, boh!
La spada che brilla io la interpreterei come l'onore che si è spento, mentre quello di Brienne non si spegne proprio. Non mi ricordo però che ruolo e che cosa facevano Rhaegar e co. nel sogno... sarebbe interessante, forse, potrebbe rivelare qualche altro tassello della storia di altri attori...
In ogni caso, Jaime secondo me, come ho già detto, non credo morirà troppo presto, sempre che davvero muoia.
Per Brienne ho espresso, mi pare, lo stesso dubbio e timore di Misterpirelli, se muore "adesso"... che cavolo di ruolo ha avuto, per farne un punto di vista narrativo, e non per una o due pagine?
Sarebbe una pecca grossolana per Martin, difficilmente perdonabile!
Il discorso sull'onore a Westeros e dintorni, e sulla crescita/cambiamento dei personaggi è interessante...
spero però che ci siano delle difformità di trattamento altrimenti diventerebbe molto monocorde la cosa.
Abbiam capito che bisogna esser furbi nella vita, il giusto magari, perché il troppo ci si ritorce contro... ma, insomma, che ce lo si spieghi con venti esempi similari... sarei propenso a pensare che mi stiano dicendo che non capisco un cavolo " />
in effetti, a pensarci meglio, direi che per tutti i tre personaggi in questione, allo stato attuale, la morte sarebbe 'prematura' da un punto di vista narrativo...
jaime non può morire perché non ha ancora concluso il suo percorso ed ha ancora una questione in sospeso che Cersei (e forse anche con Tyron)
Brienne non può morire perché senno tutte le pagine dedicate a lei risulterebbero inutile
LS non può morire perché senno che senso aveva riportarla nel mondo dei vivi?
Forse qui stiamo dando troppo per scontato che ci sarà un incontro a tre tra questi personaggi, ma non è detto che vada così.... chi sa che cosa aveva in mente Brienne, quando è andata a recuperare Jaime? Mah, un altro cliffhanger mastodontico che ci darà grattacapo ancora per molto....
Anche se Ls dovesse 'morire' sotto un fendente di Brienne, non è detto che questa morte sarebbe definitiva, il prete rosse potrebbe richiamarla indietro....
a meno che brienne non sia già morta e già stata resuscitata da thoros perchè il suddetto prete rosso vuole cat fuori dai piedi... thoros libera quindi brienne che va a cercare jaime per dirgli la verità, racconta del mastino a campo solo per non destare sospetti tra i soldati.
poi forse jaime e brienne vanno a cercare sansa insieme. " />
Anche se Ls dovesse 'morire' sotto un fendente di Brienne, non è detto che questa morte sarebbe definitiva, il prete rosse potrebbe richiamarla indietro....
a meno che brienne non sia già morta e già stata resuscitata da thoros perchè il suddetto prete rosso vuole cat fuori dai piedi... thoros libera quindi brienne che va a cercare jaime per dirgli la verità, racconta del mastino a campo solo per non destare sospetti tra i soldati.
poi forse jaime e brienne vanno a cercare sansa insieme. " />
Speriamo di no cioè di gente che fa qua e là tra l'aldilà e l'aldiqua basta Catelyn....... spero che Martin eviti di seguire le orme di dragon ball XD
Anche se Ls dovesse 'morire' sotto un fendente di Brienne, non è detto che questa morte sarebbe definitiva, il prete rosse potrebbe richiamarla indietro....
a meno che brienne non sia già morta e già stata resuscitata da thoros perchè il suddetto prete rosso vuole cat fuori dai piedi... thoros libera quindi brienne che va a cercare jaime per dirgli la verità, racconta del mastino a campo solo per non destare sospetti tra i soldati.
poi forse jaime e brienne vanno a cercare sansa insieme. " />
Credo che Martin sia consapevole del fatto che stia perdendo credibilità già con la resurrezione di Catelyn e le varie storie di personaggi dati per morti che poi morti non sono. Inoltre se Brienne fosse stata resuscitata, la cosa dovrebbe essere notata da Jaime, un vago accenno nel suo POV dovrebbe esserci, che so qualcosa sul suo pallore o sul segno del nodo scorsoio al collo.
Anche se Ls dovesse 'morire' sotto un fendente di Brienne, non è detto che questa morte sarebbe definitiva, il prete rosse potrebbe richiamarla indietro....
a meno che brienne non sia già morta e già stata resuscitata da thoros perchè il suddetto prete rosso vuole cat fuori dai piedi... thoros libera quindi brienne che va a cercare jaime per dirgli la verità, racconta del mastino a campo solo per non destare sospetti tra i soldati.
poi forse jaime e brienne vanno a cercare sansa insieme. " />
un'idea fantasiosa che non avevo considerato.... ciò non toglie che tra risuscitati e falsi morti spero che Martin si dia una calmata...
il bello che lo zio ha criticato Tolkien, dicendo che la falsa morte di Gandalf lo ha deluso.... " />
un'idea fantasiosa che non avevo considerato.... ciò non toglie che tra risuscitati e falsi morti spero che Martin si dia una calmata...
il bello che lo zio ha criticato Tolkien, dicendo che la falsa morte di Gandalf lo ha deluso.... " />
ahaha, davvero la falsa morte l'ha deluso? è il colmo dei colmi " />
Intanto Brienne è già entrata nel club dei tanti creduti morti o quasi morti e chissà come si son salvati... e sta cosa mi da ancora più fastidio della resurrezione di Catelyn, che se vogliamo, in un fantasy seppure poco incline alla magia, ci può stare, e presa a se, e fosse l'unica, mi starebbe anche bene.
Ma il mondo di Martin è tetramente popolato da ogni specie di non morto o morto apparente... vedremo coi prossimi libri, ma temo che il giudizio possa essere del tipo che avrebbe fatto meglio a spostare tutto ai famosi 5 anni dopo... lasciando per cui tante trame in sospeso, ma solo all'apparenza.
Poteva benissimo cavarsela con una sorta di riassunto introduzione al libro che sta per uscire(magari...), scrivendo dei fatti dei personaggi che abbisognavano aggiustamenti prima di farli arrivare al passo coi tempi degli altri.
L'affermazione sulla morte di Gandalf poi, è una delle stupidate più grosse che Martin poteva sparare, mi piacerebbe sapere(ma mica tanto poi, giusto per curiosità " /> ), in che contesto l'abbia poi detta. Magari parlava della sua sensazione quando lesse il libro da bambino? Da ragazzo? Non l'ha letto e lo sa per sentito dire? " />
Tornando a Jaime, Brienne e l'allegra brigata... è talmente aperta ad ogni possibilità la storia a venire, che potremmo dirne di tutti i colori.
Il finale del POV di Jaime è stato un fulmine a ciel sereno, ho avuto l'impressione che la narrazione si bloccasse forzatamente, per andare a parare dove l'autore avesse previsto all'inizio far capitare il personaggio... questo rafforza la mia convinzione che gli utlimi due libri usciti, potrebbero essere tristemente superflui guardando poi all'intera saga.
Boh... comunque c'è ancora da aspettare... uff!
o dio, spero di non aver dato un falsa notizia, ma mi pare di avere raccolta l'informazione su martin che non gradisce la non-morte di gandalf, da qualche parte qui su questo forum....
se ho sbagliato, per favore non linciatemi " />
fatto sta che in questa intervista Martin critica la marvell (quella dei fumetti, per intenderci) per motivi simili...
anche se non ricordo se nella prima, la seconda o la terza parte... guardare per credere...
No no, ci credo assolutamente perché l'ho letta anche io l'affermazione che citi.
La mia perplessità è sul contenuto, sul perché l'abbia detta e in che contesto.
Critica la Marvel " />
Io sono un appassionato fumettaro, specie dei fumetti Marvel, e tempo fa paragonai i morti apparenti in crescita esponenziale nelle cronache, proprio agli universi supereroistici, dove nessuno muore mai veramente, tranne qualche eccezione " />
Sta diventando comica la cosa
Per quanto riguarda Gandalf, questo è quello che dice Martin:
«Penso che Gandalf doveva restare morto! Se si fa resuscitare un personaggio, se lo si fa tornare dalla morte, penso che debba essere un’esperienza radicale. Per quanto ammiri Tolkien, penso sempre più che Gandalf non sarebbe dovuto tornare. È incredibile la sequenza della Compagnia dell’Anello, in cui lo stregone affronta il Balrog sul ponte di Khazad-dûm e cade nell’abisso, dicendo la frase: “Fuggite, sciocchi!”. Una scena incredibile, che mi ha affascinato con la sua potenza evocativa. Poi, torna indietro dalla morte come Gandalf il Bianco e come se fosse cresciuto, come un’evoluzione dovuta a quell’esperienza. Beh, non ho mai amato Gandalf il Bianco quanto invece amo Gandalf il Grigio, e non mi è mai piaciuto il fatto che fosse tornato. Penso che la storia sarebbe stata ancor più forte se Tolkien l’avesse lasciato morire definitivamente a Moria. I miei personaggi che ritornano dalla morte sono peggiorati dall’esperienza. In un certo senso, non sono nemmeno più gli stessi personaggi. Il corpo può essere in movimento, ma qualche aspetto del loro animo è cambiato o trasformato, e hanno perso qualcosa. Uno dei personaggi che più volte è tornato dalla morte è Beric Dondarrion della Fratellanza Senza Vessilli. Ogni volta che rivive ha perso qualcosa in più di se stesso. Fu inviato in missione prima della sua prima morte. Fu inviato in missione per far qualcosa ed è come se fosse aggrappato a quest’ultima. Ha dimenticato le altre cose, ha dimenticato chi fosse o dove vivesse. Ha dimenticato la donna con cui avrebbe dovuto sposarsi. Porzioni della sua umanità si perdono ogni volta che torna dalla morte. Ricorda solo la missione. La sua carne sta cadendo, ma questa cosa, questo scopo che aveva è parte di ciò che lo anima e che lo ha riportato indietro dalla morte. Penso che questa perdita, questa trasformazione, si veda bene anche in alcuni dettagli degli altri personaggi che sono tornati dalla morte».
La fonte è quest'intervista: http://www.jrrtolkien.it/2011/11/11/george-r-r-martin-parla-di-j-r-r-tolkien/
E' una delle poche cose dette dallo zio che non condivido... insomma, non è che Gandalf è stato resuscitato così, tanto per, la sua resurrezione ha un suo significato profondo, non dimentichiamo che Tolkien era uno scrittore profondamente cristiano.
Ma il mondo di Martin è tetramente popolato da ogni specie di non morto o morto apparente... vedremo coi prossimi libri, ma temo che il giudizio possa essere del tipo che avrebbe fatto meglio a spostare tutto ai famosi 5 anni dopo... lasciando per cui tante trame in sospeso, ma solo all'apparenza.
Poteva benissimo cavarsela con una sorta di riassunto introduzione al libro che sta per uscire(magari...), scrivendo dei fatti dei personaggi che abbisognavano aggiustamenti prima di farli arrivare al passo coi tempi degli altri.
Io continuo a dire che avrebbe fatto meglio a introdurre il salto di 5 anni per risparmiarci i noiosissimi addestramenti di Arya e Bran... però non so quanto avrebbe retto. Stannis non ce lo vedo a rimanere 5 anni alla Barriera tranquillo, nè Cersei a reggere il trono per più di un anno (sappiamo tutti che fine ha fatto).