Si parla tanto di crisi dei consumi ma quando ci sono settori in cui il consumo non si ferma e fanno girare l'economia, creano posti, etc... ricomincia la litania del male del consumismo. Si può anche desiderare il mondo perfetto dove ognuno si sveglia alla mattina e bada solo al proprio autosostentamento, ma sappiamo benissimo che nessuno di noi desidererebbe mai un mondo di questo tipo.
Il mondo dei consumi ci piace e scene di questo tipo si verificano in ogni parte del mondo, non solo nei Paesi occidentali. Non è nemmeno detto che tutti quelli che sono in fila sono persone piene di soldi, ci saranno categorie sociali di ogni tipo e molto semplicemente ci sarà chi per comprare il nuovo I-Phone avrà risparmiato su qualcos'altro. C'è gente che vive in condizione di estrema indigenza e che non rinuncia comunque a comprarsi un pacchetto di sigarette al giorno, oppure a tenersi in casa 7-8 gatti e altri animali e chi legittimamente preferisce investire nell'I-phone. Ma alla fine se il tuo budget è quello, oltre un tot non potrai andare sia che compri o non compri l'I-phone, senza contare che l'Italia è notoriamente un Paese meno spendaccione degli altri (almeno da un punto di vista privato).
Quello che a me lascia perplesso è il mettersi in fila, ma per un motivo molto semplice: odio fare le file e l'I-phone lo trovo anche qualche giorno dopo. Però qualche anno fa ricordo che anche io feci la fila tardi per comprare l'ultimo libro di Harry Potter. Quella notte non feci in tempo a leggere nemmeno una pagina e avrei potuto tranquillamente comprarlo la mattina dopo, ma andai lo stesso al negozio; per quale motivo? Molto probabilmente per dire "io c'ero" ed essere parte dell'evento consumistico. E devo dire che la cosa non m'ha causato particolari lacerazioni morali, anzi.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Concordo con chi dice che uno i suoi soldi se li spende come vuole. Farsi fuori l'intero stipendio in gatti, iphone o sigarette non mi pare una scelta ottimale ma son gusti e i gusti non si discutono.
E' comunque evidente che una certa ossessione (patologica?) in chi, appena esce un nuovo gadget uguale a quello dell'anno prima, deve assolutamente averlo perché è nuovo. Lo brama, conta i giorni, si mette a fare la fila la notte prima. L'autocontrollo in questi ce lo siamo persi per strada mi sa. Niente di male intendiamoci.
La cosa che non riesco a capire è lo spararsi 8 ore di coda per comprarsi l'iphone il day1 (o qualunque cosa), con annessa levataccia, quando basta aspettare due giorni e in 20 minuti te lo pigli con agio.
Che rottura insomma.
Si forse però il problema della coda e del perchè si spendono soldi in quel modo sono due lati di un problema che c'entra solo relativamente con la dipendenza tecnologica.
Per tornare a centrare il problema (e toccare marginalmente il problema di code e spese) vi racconto una cosa che mi ha fatto pensare è preoccupare parecchio:
Quest'estate mi è capitato di lavorare con ragazzini che quando mi vedevano armeggiare col cellulare scattavano come faine e iniziavano: "E' tuo? Che marca è? Che modello è?" e poi facevano i commenti tipo "è migliore di questo" "è peggiore di quest'altro" l'età massima di questi bimbi era 12 anni.
Il bisogno "primordiale" di gara e di primeggiare c'è sempre stato tra i bambini, gli adolescenti (gli adulti). Ma si è trasformato in un gioco consumistico pericoloso. Non sono più giocattoli o vestiti. Sono prodotti tecnologici dal prezzo spropositato che hanno mercato proprio perchè la domanda macistica dell'"avercelo più grosso" ormai è diventata stra comune. Questo fenomeno va dai cellulari ai televisori, dalle macchine alle vacanze.
E' questo che è sbagliato, non lo spendere ogni tanto in cavolate ma la psicosi ormai troppo comune dell'avere di più.
E' l'idea che se ho 10 euro spendo 10 euro per quello che mi pare, il giorno in cui dovrò comprarmi una capsula dentale chiederò un mutuo e tanti saluti a tutti.
Se poi vogliamo dire che il mettersi in coda è una cosa che non capiamo ok, è semplicemente un fatto di "io c'ero" che può essere valido per un qualunque evento speciale ma vorrei far notare che, appunto, il problema è "cosa" rende questo evento speciale, se è "solamente" un cellulare è la necessità di apparire come il primo che ce l'ha, e torniamo al discorso di prima.
Forse sono stato un po' nebuloso e, credo, di essere andato off topic...sorry
Concordo con chi dice che uno i suoi soldi se li spende come vuole. Farsi fuori l'intero stipendio in gatti, iphone o sigarette non mi pare una scelta ottimale ma son gusti e i gusti non si discutono.
E' comunque evidente che una certa ossessione (patologica?) in chi, appena esce un nuovo gadget uguale a quello dell'anno prima, deve assolutamente averlo perché è nuovo. Lo brama, conta i giorni, si mette a fare la fila la notte prima. L'autocontrollo in questi ce lo siamo persi per strada mi sa. Niente di male intendiamoci.
La cosa che non riesco a capire è lo spararsi 8 ore di coda per comprarsi l'iphone il day1 (o qualunque cosa), con annessa levataccia, quando basta aspettare due giorni e in 20 minuti te lo pigli con agio.
Che rottura insomma.
Bravo Balon hai colto forse il vero punto. Uno i soldi se li può spendere come vuole purchè se acquista cose "superflue" o per una moda spendendo barcate di euri poi non faccia la presa in giro della crisi che morde tutti verso chi ne è veramente colpito e lotta tutti i giorni con i centesimi. Ma la cosa che sconvolge è per l'appunto le code, ore e ore di attesa dalle prime luci dell'alba per un cellulare? Tutta questa solerzia la trovo un'assurdità, un rito come ho già più volte detto. Le cose importanti della vita dovrebbero essere altre o quantomeno le priorità diverse. L'Iphone ultimo modello se uno lo vuole se lo può anche prendere dopo qualche tempo senza queste scene. Mettiamo ad esempio come avvenuto già in Italia in passato per svendite, promozioni o aperture di Centri commerciali che si formino code pazzesche con incidenti, litigi e persone che si fanno male ma a voi questo tipo di cose vi paiono normali? Devo rischiare il collo o rimanere ore in piedi al freddo o al caldo per pigliarmi l'ultimo cellulare o il Televisore scontatissimo?
Gil Galad - Stella di radianza
C'è da dire che ho visto file gigantesche anche per comprare l'ultima edizione di Fifa giorni fa. Passavo tranquillamente per il centro e ho visto una folla di gente che occupava un intero marciapiede. Per altro era il secondo giorno di uscita, di mattina quando i bambini erano a scuola. Madri, nonne, padri e persino bambini che hanno saltato il giorno di scuola apposta (e i genitori che glielo hanno permesso!)... per me è stata una cosa allucinante.
Ah, pioveva.
“Non mi sono piaciute per niente quelle accuse, no, no e no“ grugniva la scrofa, ancheggiando per il vialetto. La coniglietta e l’asina le consigliarono più giudizio, perché quanto successo all’ape regina non era piacevole. “Dai, suvvia, non esagerare… secondo me i rospetti son stati fuori luogo“ si impuntò in particolar modo la coniglietta, ma la scrofa, beh, ormai l’avrete capito anche voi, non gliene poteva fregare di meno. “Le è stato rubato un alveare, ma di cosa stiamo parlando!“
Le cose importanti della vita dovrebbero essere altre o quantomeno le priorità diverse.
Scusami, questa frase non ha senso ed è pure piuttosto arrogante. Saranno diverse le TUE priorità, tutti le devono forse condividere?
Le cose importanti della vita dovrebbero essere altre o quantomeno le priorità diverse.
Scusami, questa frase non ha senso ed è pure piuttosto arrogante. Saranno diverse le TUE priorità, tutti le devono forse condividere?
Ho solo espresso la mia opinione che certo non è vincolante per nessuno e che si può benissimo non condividere. Ognuno può fare ciò che vuole nei limiti della legge e della propria coscienza e comprarsi quello che gli pare ed essere libero di farsi pure 18 ore di coda se lo ritiene. Ma per me le cose importanti e prioritarie sono altre ripeto e non gli oggetti e tantomeno il cellulare ultimo modello da sfoderare ai quattro venti: la famiglia, gli amici veri, gli affetti in generale, il lavoro, la casa, il rispetto per gli altri, la fede se uno ne segue una e i valori in generale. Poi una cosa non esclude l'altra anche se lo trovo complicato di fronte a queste scene. Non vedo l'arroganza in queste parole. Il mondo è bello perchè vario e ci possono essere diverse scale di priorità e meno male che ci sono perchè significa che siamo ancora liberi.
Gil Galad - Stella di radianza
Le cose importanti della vita dovrebbero essere altre o quantomeno le priorità diverse.
Scusami, questa frase non ha senso ed è pure piuttosto arrogante. Saranno diverse le TUE priorità, tutti le devono forse condividere?
Io le condivido e non ci trovo niente di arrogante..affermare che il pensiero di un'altra persona non ha senso,quello è arrogante ;)
Ok ragazzi, vediamo di tornare in IT e di non commentare oltre le uscite di Gil Galad e Mordente che, a modo loro, possono risultare entrambe arroganti e pregiudizievoli.
Non cominciamo a degenerare anche in questo topic, per favore.
Grazie.
Dal Corriere della Sera:
Così gli smartphone ci hanno trasformato in zombie
Avete paura dell’«Apocalisse Zombie», come nel serial «The Walking Dead»? In verità gli zombie siamo noi: merito (o colpa) degli smartphone. Che sono utili in tante occasioni ma che hanno trasformato gli utilizzatori, in ogni parte del mondo e di ogni età, in teste chine che controllano ossessivamente in loro piccolo schermo tascabile alla ricerca della notifica di un’email, di un Sms, di Whatsapp, di Facebook o Twitter. Non siete convinti? Date un’occhiata a questa raccolta di foto, virali o d’autore.
Nell'articolo ci sono le foto: http://www.corriere.it/foto-gallery/tecnologia/mobile/15_gennaio_29/ossessione-smartphone-ci-hanno-trasformato-zombie-820950f8-a7a7-11e4-b182-cec9e96dbdaf.shtml
Dal Corriere della Sera:
Così gli smartphone ci hanno trasformato in zombie
Avete paura dell’«Apocalisse Zombie», come nel serial «The Walking Dead»? In verità gli zombie siamo noi: merito (o colpa) degli smartphone. Che sono utili in tante occasioni ma che hanno trasformato gli utilizzatori, in ogni parte del mondo e di ogni età, in teste chine che controllano ossessivamente in loro piccolo schermo tascabile alla ricerca della notifica di un’email, di un Sms, di Whatsapp, di Facebook o Twitter. Non siete convinti? Date un’occhiata a questa raccolta di foto, virali o d’autore.
Nell'articolo ci sono le foto: http://www.corriere.it/foto-gallery/tecnologia/mobile/15_gennaio_29/ossessione-smartphone-ci-hanno-trasformato-zombie-820950f8-a7a7-11e4-b182-cec9e96dbdaf.shtml
Dipende sempre da come le cose vengono utilizzate secondo me. Certo oggi soprattutto i più giovani sembrano dominati e posseduti dal cellulare tanto da averlo perennemente nelle mani in qualsiasi ora della giornata. Penso che in futuro i problemi alla cervicale avranno un aumento esponenziale.
Gil Galad - Stella di radianza
Personalmente trovo assurda l'ossessione di avere sempre e comunque i top di gamma di un qualsiasi prodotto prima degli altri (anche se comprendo che è un desiderio abbastanza normale, concordando con quanto scritto tempo fa da Ewin_Reyne), sul discorso "zombificazione" ho visto giusto qualche tempo fa un'immagine che mi ha fatto sorridere:
la quale riportava il commento (non fatto da me, cito testualmente) "Per favore, non diamo colpa agli smartphone. Alla gente non è mai f*****o un c***o degli altri"
Con questo non sto dicendo che quello degli smartphone, e in generale di tutta la tecnologia tascabile, non sia un problema.
la quale riportava il commento (non fatto da me, cito testualmente) "Per favore, non diamo colpa agli smartphone. Alla gente non è mai f*****o un c***o degli altri"
Da una parte non gli importa, ma dall'altra gli importa troppo (vedi la dipendenza da social, le continue foto fatte per essere postate sul web, ecc.).
Visti i tanti messaggi postati nella discussione sul "dipende l'uso che se ne fa", ricordo che nella discussione si parla di dipendenza, non di negazione della tecnologia.
E' come se in una discussione sulla dipendenza dall'alcool, ci fossero continui interventi del tipo: "ma il vino non fa male, se ne bevi un bicchiere ai pasti!".
L'immagine non voleva essere in risposta al tuo commento (anche se ho usato le tue stesse parole), volevo solo condividere un'immagine che mi ha fatto comunque sorridere, benchè non sia nemmeno così d'accordo con il commento da me citato (più che un commento era una didascalia in alto nello spazio bianco, ma non sono riuscito a trovare l'immagine originale).
Forse è davvero un pelo troppo OT, chiedo scusa, non era mia intenzione