Siamo tutti contenti per il ritorno a casa della cooperante italiana, ma mi piacerebbe sapere qualcosa in più in merito a cosa fa lo Stato in questi casi. Provo a spiegarmi meglio..La prima cosa da decidere è se sia giusto o meno pagare riscatti - magari sottobanco - alle organizzazioni terroristiche o criminali che sequestrano gli italiani. E' chiaro che pagando contribuiamo a finanziare i traffici di droga, di armi ed alttre attività criminali- terroristiche.. magari, per salvare una persona, ne facciamo morire 100, sia pure indirettamente.
Poi c'è la questione delle vittime. Senza alcuna valutazione etica, per me bisogna in primo luogo separare la posizione di quelli che lavorano direttamente per lo Stato (come i militari e i funzionari d'ambasciata) da tutti gli altri. Secondo me chi è stato mandato all'estero dallo Stato deve essere tutelato in misura maggiore, c'è la responsabilità diretta di chi lo ha mandato lì.
Per quanto riguarda gli altri casi, e per riflettere su quanto è complicato il problema, faccio qualche esempio.
- chi lavora per le organizzazioni non profit; o religiosa
- chi lavora per la nazione ospitante, ad esempio per costruire ospedali, strade, infrstrutture
- chi lavora per qualche multinazionale, o in genere è lì per lavoro (dal manager al marinaio)
- chi è in vacanza, e magari si mette nei guai andando dove non doveva, o violando le leggi del luogo in cui si trova.
Senza voler fare in alcun modo odiose "classifiche" sull'importanza di ciascuna vita ho paura che, in assenza di norme precise, lo Stato a volte si dia più da fare per il turista raccomandato che per il militare sconosciuto, per la "non profit" allineata piuttosto che per il missionario.
Sono solo paranoie o il problema esiste anche secondo voi? Si parla di persone e di tanti, tanti soldi....
Ne so poco anche io.
In my humble opinion, sulla questione riscatto/scambio sono abbastanza combattuto: il principio secondo cui non si dovrebbe trattare in nessun modo con chi sequestra è logico e condivisibile, ma non vorrei mai trovarmi nei panni dei familiari del sequestrato (è normale e condivisibile anche la volontà di riabbraciare il proprio caro a qualunque costo).
Sulla parte delle vittime non sono d'accordo: non si può fare una classifica.
Nelle missioni di pace - correggetemi se sbaglio - è il singolo che dà la propria disponibilità a partire (e quindi a incassare uno stipendio superiore).
Ambasciatori, funzionari e lavoratori vari si trovano all'estero per lo stesso motivo: lavoro.
Missionari e onlus: la pensano in quel modo, aiutare senza pensare al proprio tornaconto.
Vacanzieri: Non è certo un colpa girare il mondo (tranne in casa particolari)
Sono tutti uomini e in quanto tali vanno considerati (e spero sia così anche per le autorità/istituizioni).
Altrimenti sparate del tipo "Se l'è cercata" possono essere indirizzate a qualsiasi "categoria" a seconda dell'ideologia o dell' etica del fenomeno che apre bocca in proposito.
Sono d'accordo con roadvirus, a me l'idea che il nostro governo rimpingui le casse di organizzazioni terroristiche inquieta non poco. Secondo me l'immagine italiana all'estero appare abbastanza debole e troppo incline a trattare e concedere subito tutto. Non so se avete sentito, ma a me questa notizia ha dato molto fastidio:
Noi stiamo passando un calvario per salvare i nostri marò, mentre gli americani si scusano senza concedere nulla e se ne fregano. O sono furbi loro o siamo scemi noi, dal mio punto di vista non c'è scusa che tenga.
Eh grazie, stiamo parlando degli USA, non è proprio la stessa cosa.. inoltre non è successo in India ma a Dubai e la nave era della flotta militare americana.
Sul riscatto (eventuale) se c'è stato l'ha pagato anche la Spagna per i suoi due cooperanti, cosa dovevamo fare mandare un reparto speciale a fare un blitz a Timbuctù stile "Operazione Entebbe"? Così finiva che spendevamo di più e uscivano decine di morti..
Purtroppo in questi casi la soluzione più "facile" e ragionevole allo stesso tempo è trattare, allacciarsi alle autorità locali e vedere di trovare un accordo, se l'obiettivo primario è riportare a casa interi gli ostaggi (se gli obiettivi invece sono altri basta dirlo eh).. poi è logico mettere tutti quei soldi in mano a banditi qualunque rompe e pure tanto, ma le alternative latitano. Spesso si riesce a trovare accordi mediante rilascio di loro compari in galera, non sempre purtroppo, però non è che l'Italia paga i riscatti e gli altri paesi sono più fermi e duri, i riscatti li pagano tutti.
Poi anche a me da più fastidio se sono pagati per riscattare la coppietta di 20 anni che è andata a fare la "vacanza avventurosa" in un paese in piena guerra civile o cose del genere piuttosto che per liberare volontari che si fanno il c**o per aiutare quelle zone o gente che comunque ci lavora, ma metter su una lista burocratica di priorità è infattibile su tutti i livelli, dai più pratici a quelli più etici.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Hai ragione, però se trattiamo subito va a finire che sempre più gruppi terroristici tenteranno di rapire italiani perchè sotto questo punto di vista siamo deboli e così facendo si mette a rischio la vita di altre persone. Molti stati scelgono l'opzione del blitz (tipo gli inglesi l'inverno scorso, ed è finita con la morte dell'ostaggio o gli israeliani, ma loro se appaiono deboli soccombono), sta tutto nelle priorità.Sul riscatto (eventuale) se c'è stato l'ha pagato anche la Spagna per i suoi due cooperanti, cosa dovevamo fare mandare un reparto speciale a fare un blitz a Timbuctù stile "Operazione Entebbe"? Così finiva che spendevamo di più e uscivano decine di morti..
Hai ragione, però se trattiamo subito va a finire che sempre più gruppi terroristici tenteranno di rapire italiani perchè sotto questo punto di vista siamo deboli e così facendo si mette a rischio la vita di altre persone. Molti stati scelgono l'opzione del blitz (tipo gli inglesi l'inverno scorso, ed è finita con la morte dell'ostaggio o gli israeliani, ma loro se appaiono deboli soccombono), sta tutto nelle priorità.
Sul riscatto (eventuale) se c'è stato l'ha pagato anche la Spagna per i suoi due cooperanti, cosa dovevamo fare mandare un reparto speciale a fare un blitz a Timbuctù stile "Operazione Entebbe"? Così finiva che spendevamo di più e uscivano decine di morti..
Ma non è che scelgono blitz a priori, anche gli inglesi avranno trattato sicuramente per mesi e mesi.. il problema è che dall'altra parte puoi trovarci il bandito "ragionevole" che ti tratta relativamente bene l'ostaggio (tipo in questo caso o quelli in India qualche tempo fa) oppure il sanguinario omicida che te li fa fuori subito oppure ancora l'ambizioso che tira troppo la corda sparando somme e richieste assurde.. Inoltre per fare blitz del genere devi avere anche la disponibilità militare, non è questione di essere deboli o forti.. inglesi e americani ce l'hanno, noi italiani un pò meno. Anche gli israeliani alla fine si sono accordati per il rilascio di quel militare non si sa da quanti anni in mano a Hamas, e hanno rilasciato decine di detenuti in cambio.. dipende dalle situazioni è difficile fare strategie generali che poi sono inapplicabili ai casi concreti.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
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In generale son favorevole ai blitz e sfavorevole a pagare per liberare gli ostaggi. Si, i familiari son preoccupati etc., ma son preoccupati anche i familiari di persone rapite qui. E il fenomeno in Italia è declinato dopo che si è deciso di non pagare.
Sulla "classifica"
- Chi ci và per missione (lavoro o militare che sia) è stato inviato e chi lo invia ne è responsabile. Per cui, trovo normale che uno stato che ti invia in un posto poi si dia da fare per tirarti fuori (evitando i riscatti, su questo son stato chiaro). I militari che vanno son pagati di più, ma caccerei un militare che si rifiuta o che dice che deve stare vicino casa perché ha la bambina o cose simili (succedono)
- Chi ci va per motivi altruistici o simili o per viaggio, son scelte personali per cui son loro i responsabili di se stessi.
Per cui, ebbene si, se lo stato sconsiglia viaggi in alcuni posti e poi io mi ci vado a infilare e mi rapiscono, direi che me la son cercata e non vedrei perché dovrebbero rischiare la vita altre persone per me, o mettermi a carico degli altri contribuenti o far liberare delinquenti che andrannoa a far altri casini. Ebbene si, responsabilità personale in primo piano.
Sono un pò di parte nella discussione, perchè nei lontani anni 80 sono andato per qualche mese in missione in Libano come ufficiale di complemento... Allora la leva era obbligatoria, le missioni "di pace" erano volontarie, forse un pò meno per gli ufficiali, anche se di complemento come me....
Era un altro secolo , avevo 19 anni e certo non pensavo ai sequestri, ma riflettendoci ora avrei voluto che lo Stato facesse tutto quello che poteva per me in caso di guai... a parte pagare riscatti.
E vedere che lo stato sembra impegnarsi di più per riportare a casa chiunque, tranne i militari, non mi piace.
So benissimo che non si possono stabilire criteri generali o liste di preferenza per i sequestrati, sarebbe immorale e soprattutto inutile.
Però resta l'impressione che chi è più "in auge" politicamente,oppure vanti raccomandazioni in alto, che sia volontario cooperante o turista sfortunato/sbadato abbia migliori chanches......
Scusa eh, ma non mi pare lo stesso caso un cooperante che si fa il mazzo per migliorare un paese rapito da banditi rispetto a due militari accusati di omicidio arrestati dalla polizia dello stato in cui sono ospiti.. Proprio che non c'azzecca niente.
Quindi le ong devono operare in Costa Azzurra o a Londra perchè se vanno dove c'è pericolo devono pagare da loro i riscatti?
Mi viene da ridere a sentire il governo italiano dire al Vaticano: senti zio devi pagare te per il missionario veneto rapito in Congo.. " />
Magari fanno il blitz le Guardie Svizzere " /> Sarebbe una bella favola da raccontare ai nipotini..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
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Si di fatto. Non c'azzecca niente.
Da una parte c'è una persona che giura di servire uno stato. Il governo dello stato decide di mandarti a fare una missione. Durante la missione si viene rapiti. A mandare la persona è stata il governo dello stato in questione, per cui ci si aspetta che il governo suddetto faccia di tutto. Perché il militare è vero che ha giurato, ma è stato il governo a decidere di mandarti, nell'ottica del quadro geostrategico di riferimento.
Nel caso del cooperante, a mandare il cooperante è una organizzazione, per cui mi aspetto che a tirar fuori sia l'organizzazione.
Se poi lo stato X dice che quel posto è pericoloso e sconsiglia di andarci, ma l'organizzazione decide di andarci lo stesso, se ne accolla tutte le conseguenze. Questo almeno uin un posto dove vige il concetto della responsabilità.
Se poi c'è il turista con la vocazione di andar a berciare nei peggio improbabili posti, o il tizio che ha la vocazione di salvare l'esotica specie tropicale o subsahariana del cactus a testa di cappello, beh, è loro diritto andarci, ma se ne assumono personalmente la responsabilità.
PS sul caso dei militari accusati di omicidio:
1) acque internazionali, esistono accordi internazionali in questo caso violati
2) non han ancora dimostrato un tubo, anzi le perizie balistiche hanno dato esito negativo, basta leggersi i rapporti che confondo mele e pere (ovviamente gli osservatori italiani non han potuto muovere un dito)
3) rifiutano di dare assistenza legale degna di nota
Insomma, questo è un classico caso di ragione del più forte. In questo caso l'India.
Si di fatto. Non c'azzecca niente.
Da una parte c'è una persona che giura di servire uno stato. Il governo dello stato decide di mandarti a fare una missione. Durante la missione si viene rapiti. A mandare la persona è stata il governo dello stato in questione, per cui ci si aspetta che il governo suddetto faccia di tutto. Perché il militare è vero che ha giurato, ma è stato il governo a decidere di mandarti, nell'ottica del quadro geostrategico di riferimento.
Nel caso del cooperante, a mandare il cooperante è una organizzazione, per cui mi aspetto che a tirar fuori sia l'organizzazione.
Se poi lo stato X dice che quel posto è pericoloso e sconsiglia di andarci, ma l'organizzazione decide di andarci lo stesso, se ne accolla tutte le conseguenze. Questo almeno uin un posto dove vige il concetto della responsabilità.
Se poi c'è il turista con la vocazione di andar a berciare nei peggio improbabili posti, o il tizio che ha la vocazione di salvare l'esotica specie tropicale o subsahariana del cactus a testa di cappello, beh, è loro diritto andarci, ma se ne assumono personalmente la responsabilità.
PS sul caso dei militari accusati di omicidio:
1) acque internazionali, esistono accordi internazionali in questo caso violati
2) non han ancora dimostrato un tubo, anzi le perizie balistiche hanno dato esito negativo, basta leggersi i rapporti che confondo mele e pere (ovviamente gli osservatori italiani non han potuto muovere un dito)
3) rifiutano di dare assistenza legale degna di nota
Insomma, questo è un classico caso di ragione del più forte. In questo caso l'India.
Condivido tutto quello che ha scritto Exall sui militari italiani.
Per quanto riguarda gli appartenenti alle Organizzazioni non governative, imho c'è una certa differenza tra chi lavora per medici senza frontiere, amnesty, e chi va per una qualche associazione con propri scopi politici.
In quest'ultimo caso, magari si va proprio per provocare una qualche reazione della nazione della quale non si condividono alcuni valori....
Se non riuscite a cogliere la differenza tra un volontario rapito da banditi estremisti religiosi e dei militari accusati di omicidio arrestati dalla polizia locale, beh discutere ha poco senso..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Non pretendo certo che ce lo spieghi in maniera comprensibile " />
Sarà banale, ma mentre come persone soffrono entrambe, il militare è stato mandato dal nostro stato e quindi, in senso lato, ci rappresenta tutti.ISe non riuscite a cogliere la differenza tra un volontario rapito da banditi estremisti religiosi e dei militari accusati di omicidio arrestati dalla polizia locale, beh discutere ha poco senso..
Il volontario ong rappresenta solo chi lo ha mandato lì e chi la pensa come lui e quindi, sempre imho, in caso di richiesta di riscatto ha gli stessi diritti di chi è stato sequestrato in Italia..
La penso esattamente come roadvirus, i militari dovrebbero avere la precedenza proprio perchè sono il prestigio dell'Italia all'estero. Non so voi, ma sapere che i marò sono ancora là e sentire la Urru, tornata a casa coi soldi dei contribuenti (e che descrive la sua prigionia come una vacanza!), dire che in fin dei conti il rapimento è l'unico mezzo che i terroristi hanno di esprimersi mi dà fastidio, al di là di tutte le illazioni che si possano fare.