Si parla di Governo, quindi lo posto qui.
Polemiche e tensione tra Brunetta e i precari. Anche volendo evitare giudizi sul merito, analizziamo il grado di sincerità dell'uomo:
La versione di Brunetta (dall'inizio a 0:55):
Come sono andate le cose (da 0:50 in poi):
Edit: l'ho inserito in "Internet e politica" dove credo sia più IN con la discussione.
Il Ministro Brunetta è un uomo (nano sarebbe meglio ma offenderei i nani) indecente. Ho sentito che ha dichiarato che per risolvere la disoccupazione giovanile manderebbe i ragazzi alle 5 del mattino ai mercati generali a scaricare frutta e verdura. Perché non ci va lui e lascia quella sua comoda poltrona. Molti giovani hanno studiato per anni facendo grandi sacrifici e arrivando quando va bene ad avere un lavoro precario e non appagante e mal remunerato per poi vedersi prendere per il c... da sto tappo sclerotico. Lui che ha fatto carriera leccando il sedere negli anni ottanta a Craxi e ora a Berlusconi. Indecente si dimetta insieme al Sultano suo padrone e si vergogni!! >_> >_>
Gil Galad - Stella di radianza
Ho sentito che ha dichiarato che per risolvere la disoccupazione giovanile manderebbe i ragazzi alle 5 del mattino ai mercati generali a scaricare frutta e verdura.
Ha anche aggiunto che dovrebbero andare a raccogliere le mele.
D'altro canto, raccogliere mele e scaricare cassette sono lavori molto ben remunerati, e soprattutto puoi star sicuro che ti fanno un bel contratto (mica penserai che te lo fan fare in nero, vero?) e sicuramente a tempo indeterminato (così con un solo colpo si rimedia anche alla piaga del precariato!).
Ma da uno che non ha nemmeno il pudore e l'intelligenza minima per capire che non è il caso di inventarsi una falsa ricostruzione quando c'è un video che ti smentisce...ma che te devi da aspettà.
Edit: sono io che traviso, che sono fazioso, oppure da parecchi personaggi di questo Governo filtra l'idea che le ragazze precarie sono fannullone e sfigate, mentre le veline, le escortine, le olgettine vengono blandite e lodate?
Gente, ho scorporato gli ultimi messaggi dal topic dedicato a Berlusconi. Per qualsiasi notizia riguardante ministri e affini, potrete usare questo topic. Buona continuazione.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Noto che nella maggioranza sono tutti nervosetti e irascibili, ormai non si contengono più.
Di gaffe e uscite infelici se ne sentono una al giorno, quando non di più. La mia sensazione è che tutti loro - Brunetta, Berlusconi, ma anche Bossi - abbiano perso del tutto il contatto con la realtà e con la gente. Il che per un politico è fatale.
Lo vedo dalle offese gratuite che lanciano contro interi gruppi sociali, come se non fossero parte dell'elettorato chiamato a votarli: oggi i precari, ieri le donne, i gay, i magistrati, i romani, i meridionali e tanti altri. Poi si meravigliano delle batoste che prendono col voto, si innervosiscono e peggiorano ulteriormente la situazione. Ormai è una spirale che sembra portare dritta alla demenza senile.
Questo governo dovrebbe dimettersi all'istante per quanto è indecente. Ma poiché è indecente non lo farà mai.
Lo vedo dalle offese gratuite che lanciano contro interi gruppi sociali, come se non fossero parte dell'elettorato chiamato a votarli: oggi i precari, ieri le donne, i gay, i magistrati, i romani, i meridionali e tanti altri.
La questione è che sanno bene che il loro “zoccolo duro” (soprattutto nel nord) è l’elettore che odia e ha paura del diverso (rom, immigrati, mussulmani, gay), che pensa che i disoccupati e i precari siano soltanto dei fannulloni che non han voglia di lavorare, come la maggioranza della gente del sud, ecc.
Quindi, certe prese di posizione razzistiche ed estreme (vedi campagna elettorale di Milano) sono volute: servono a blandire e rassicurare la parte più gretta e ignorante del proprio elettorato.
Certo, per mantenere quelli, forse stan perdendo gli elettori più equilibrati e moderati: nonostante continuino a definirsi moderati, tutto si può dire di questi personaggi del governo, tranne che siano tali
Che tristezza, veramente una persona patetica.
Ma vi pare cosa?
Berlusconi vuole andare via dall’Italia? Secondo Amedeo La Mattina, che lo ha scritto in un retroscena pubblicato su La Stampa, il premier si sarebbe sfogato negli scorsi giorni: “Questo è un Paese di me**a – si è sfogato nei giorni scorsi – e se non fosse per i miei figli avrei già venduto tutto, Mondadori, Mediaset…, e me ne sarei già andato”.
Cosa angustia così tanto Berlusconi? Come se non bastassero i processi a proprio carico e la maggioranza che appare sempre più traballante, negli ultimi giorni è arrivata un’altra preoccupazione: quella che l’inchiesta sulla cosiddetta P4 (quella che ha portato all’arresto di Luigi Bisignani e di Alfonso Papa) possa toccare anche il suo “braccio destro” Gianni Letta.
Berlusconi, scrive La Mattina, “si aspetta intercettazioni compromettenti e tante altre “rivelazioni” di Luigi Bisignani che chiamerebbero in ballo ministri e ministre. Lo considera un assedio in cui mette tutto, anche la montagna di soldi che dovrà pagare per la sentenza sulla compravendita della Mondadori”.
Ecco l'articolo de La Stampa in questione
Dopo in nani, i mezzi nani e i buffoni di corte, nel CircoItalia è il momento dei giostranti dagli elmi cornuti.
Parliamo tanto, e a ragione, di Berlusconi il Sultano di questa Italia crepuscolare ma quasi mai mi pare di Bossi eppure l'Umberto ha responsabilità non molto inferiori rispetto al "caro Silviuccio". Primo ha condiviso in questi oltre dieci anni tutte le sue leggi anti-processi e tutti quei provvedimenti scandalosamente anticostituzionali. Secondo ha condiviso la sua politica economica (politica economica forse è troppo visto che non si muove foglia) volta a bastonare i soliti noti e mai i soliti amici privilegiati e le classi benestanti magari finalmente tassando le rendite e le speculazioni finanziarie e abbassando invece il carico fiscale su imprese e lavoratori. Terzo il Bossi sono vent'anni e più che la mena con questo Federalismo (per me neanche lui sa bene cosa è :wacko:) e alla fine si accontenta forse e chissà fra quanti anni di qualche decentramento fiscale. Per me il vero Federalismo consisterebbe nel passare praticamente quasi tutti i poteri e le funzioni alle regioni fatta eccezione per la moneta (oramai con l'euro gli Stati nazionali non controllano neanche più quella) l'esercito e le forze dell'ordine e mantenendo una cornice nazionale di leggi e ordinamenti generali di base che non si possono infrangere in nessuna regione. Invece la Lega ha assaporato il potere di Roma di cui oggi loro fanno parte appieno (altro che Roma ladrona, sono anche loro i ladroni) e non se ne vogliono più staccare. In definitiva la Lega è solo l'altra faccia della medaglia, stesse responsabilità di Berlusconi e per di più per il potere come detto continuano a tenere bordone al Caimano.
Gil Galad - Stella di radianza
Lega Lombarda: nasce 27 anni fa; alleata di Berlusconi 17.
Obiettivi, promesse e proclami: tantissimi.
Risultati: 0.
E ancora, dopo quasi trent'anni, continuano con gli stessi proclami e le medesime promesse. "Secessione!" urla il popolo leghista. "Tenetevi pronti!" urla di rimando Bossi.
Certo, come no.
Un leghista potrebbe pensare che questi obiettivi non verranno mai raggiunti, o addirittura che non c'è una vera motivazione a raggiungerli. Potrebbe pensare che le invettive contro "Roma ladrona" stonano un pò con il fatto che a Roma ci pappano anche i gerarchi leghisti. Stona anche la posizione del Trota con i discorsi di Bossi sulla meritocrazia.
Infine, un leghista dovrebbe porsi una domanda: e ora che crolla il regime berlusconiano...chi si accollerà le istanze leghiste? Se non han raggiunto nessun obiettivo in anni e anni di governo, come pensare di poterli raggiungere da opposizione?
Maroni, difensore di quella sicurezza di cui il centrodestra si è sempre fatto paladino, questa volta l'ha fatta grossa:
articolo di informarecontroinformando
articolo di "Il giornale di Vicenza"
E pensare che il centrodestra aveva tanto insistito sulla sicurezza dei cittadini... Evidentemente, piuttosto che cacciare due soldi in più, preferiscono salvare la pellaccia dei politici, piuttosto che quella dell'uomo qualunque di Napoli, Milano, Vicenza, Crotone e delle altre città che si sono viste recapitare questo bel regalino >_> .
La Lega Nord è uno dei fenomeni politici più interessanti degli ultimi 20 anni, anche più di Berlusconi. La cosa che mi ha sempre colpito è la figura di Bossi, del tutto incomparabile a quella di qualsiasi altro personaggio della politica, italiana e non solo. Si parla spesso del carisma di Berlusconi, ma il vero carismatico è Bossi. Il potere di Berlusconi si basa sulle TV, sulle tecniche pubblicitarie, sui sostenitori prezzolati, Bossi invece è l'opposto. Il grado di affezione del popolo leghista verso il capo è superiore a quello di qualsiasi altro. Egli è una specie di via di mezzo tra lo "sciamano" e l "artista di strada" con quella capacità quasi animalesca di entrare in empatia con il suo popolo. Perchè di popolo si tratta quando si parla di quello leghista, quasi una parte del Paese separata rispetto all'altra, un qualcosa di intermedio tra la setta e il partito politico propriamente detto. Bossi è riuscito a comprendere il malumore del Nord (che è reale) e a indirizzarlo verso un nuovo immaginario identitario del tutto immaginifico e fantasioso.
L'altra cosa interessante è che la Lega ha unito questi aspetti settari da confraternita religiosa con la classica struttura dei vecchi partiti. Perchè in un'epoca in cui i partiti hanno sempre meno significato, la Lega è l'unico che ne ha mantenuto le caratteristiche originarie. La differenza è che nel leghismo è tutto più semplificato e immediato, per suscitare l'idolatria del popolo, ma grosso modo i riti hanno le stesse finalità dei vecchi partiti. Il dito medio di Bossi vale quanto il pugno chiuso dei comunisti o il saluto romano dei fascisti e lo stesso vale per il Sole delle Alpi.
Ora come tutti i partiti tradizionale con un "ideale" il Bossi ha avuto bisogno negli anni di due-tre battaglie che tracciassero l'identità del partito. Per anni tutto è stato basato sull'asse secessione-federalismo, ma ora che questa tranche sta per essere messa in archivio (con l'approvazione di quello che i leghisti chiamano federalismo) c'è bisogno di un nuovo mantra che lo sciamano reciti per gli adepti fedeli. Il guaio è che la guerra in Libia ha di fatto posto fine a qualsiasi tentativo di gestire il traffico dei clandestini, quindi si è cercato un nuovo obiettivo. E l'obiettivo è diventato lo spostamento dei ministeri. Ovviamente è un obiettivo fasullo, come lo erano la secessione e il federalismo, ma questo agli occhi del Bossi non importa. Perchè egli crede di poter risolvere tutto con il suo "karma ipnotico".
Il problema è che il carisma sta lentamente ma inesorabilmente svanendo insieme all'età e agli acciacchi della salute e questo provoca sconcerto tra i militanti e i dirigenti. Il dubbio è che l "infallibilità bossiana" sia soltanto una presa per i fondelli e comunque un leader vecchio e malato suscita troppa compassione. I leghisti sono abituati a un guerriero, non ad un anziano pensionato.
C'è da vedere che ne sarà del partito. Chiaramente i dirigenti di primo piano hanno colto l'importanza del momento e si stanno preparando alla lotta di successione. Il favorito è di certo Maroni, ma non bisogna sottovalutare la forza del "cerchio magico". La parte di setta/partito legata alla famiglia Bossi e ai seguaci potrebbe non essere d'accordo coi "maroniti" e provare a mantenere la situazione così com'è. Inoltre bisognerà vedere come reagirà l'elettorato della base, una volta che sarà rotto il dogma del leader eterno, anche perchè quel tipo di "magia" ce l'ha solo il Senatùr.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il grado di affezione del popolo leghista verso il capo è superiore a quello di qualsiasi altro. Egli è una specie di via di mezzo tra lo "sciamano" e l "artista di strada" con quella capacità quasi animalesca di entrare in empatia con il suo popolo. Perchè di popolo si tratta quando si parla di quello leghista, quasi una parte del Paese separata rispetto all'altra, un qualcosa di intermedio tra la setta e il partito politico propriamente detto. Bossi è riuscito a comprendere il malumore del Nord (che è reale) e a indirizzarlo verso un nuovo immaginario identitario del tutto immaginifico e fantasioso.
A tal proposito sono infatti curioso di leggere "l'idiota in politica" edito da feltrinelli, che non è un appellativo dispregiativo ma un lavoro di antropologia sulla lega nord (doveva essere la mia tesi di laurea, poi l'ha fatta questa antropologa francese :unsure:) in cui si affronta proprio l'immagine di Bossi e del partito dal punto di vista della costruzione identitaria, del mito e delle altre categorie care all'antropologia.
Per il resto, aggiungerei soltanto che venti anni fa si parlava, nella lega, della secessione: ed era un mantra tipo la rivoluzione comunista (non oggi, non domani, ma vedrete compagni che un giorno la faremo!). Data l'impossibilità, la difficoltà, o l'eccesiva pigrizia, si è poi passati a un obiettivo forse più alla portata: il federalismo. Ma anche questo, se mai si farà, sarà la versione edulcorata e molto leggera. Quindi non rimane che puntare ancora più in basso, ai ministeri al nord. Ma nemmeno questo si può fare, nonostante la lega abbia governato per 8 anni e passa, magari ci accontentiamo dello spostamento di qualche ufficio sul lago di como? :blink: Tutto questo non dico che sia un lento declino, ma sicuramente un lento logoramento. Vent'anni fa Bossi era antipolitico come l'odierno Grillo, e adesso i suoi si spartiscono finanziamenti, giornali, posti nei consigli e nelle amministrazioni come tutti gli altri partiti. Anche loro hanno trovato le poltrone, perchè andarsi a infognare con la secessione o con le altre menate del passato? ;)
In effetti, tutti questi strombazzamenti da secessionisti mi sembrano tanto un semplice espediente per aumentare il loro peso politico e, di conseguenza, i loro pingui conti in banca. Altro che Roma ladrona, i leghisti si stanno dimostrando degli arraffa-poltrone per niente inferiori agli altri, con la differenza che hanno la faccia...tosta di millantare una "purezza" che in realtà non esiste.