Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Direi che questo basta ed avanza a confutare la tua roboante affermazione sulla Rowling e la sua asserita maggior influenza sul genere Fantasy rispetto ad Howard.
Non mi pare che nel pezzo da te citato ci sia un'analisi comparativa dei due autori. Quindi no, non dimostra un bel niente.
Ahahahah, te l'ho già detto: non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Diciamo che per una persona di media intelligenza quanto c'è scritto dimostra abbastanza, anche senza dover leggere espressamente "Howard ha avuto più influenza sul Fantasy della Rowling".
Che poi invece lo dice proprio: "He also has an influence on the field of fantasy fiction rivaled only by J. R. R. Tolkien"
Se non l'avessi capito, sta dicendo che solo Tolkien potrebbe rivaleggiare con Howard a livello di influenza sul genere Fantasy.
Facile prenderla da questo punto di vista. Due (Tolkien e Howard) sono scrittori nati decenni fa, l'altra è un'autrice recente che ha praticamente rivoluzionato il fantasy moderno. In così breve tempo ha già fatto molto di più di Howard (e anche di Tolkien).
Perchè forse così avresti i mezzi per sostenere una discussione su tali argomenti, cosa che invece non hai
Secondo me a te mancano i mezzi per rispondere alla grande maggioranza delle discussioni su Barriera ma non vengo certo a dirti che non puoi parlare liberamente.
Comunque poichè parli con tale sicurezza immagino avrai letto anche molti saggi su JKR, visto che sei in gradi di comparare le due opere giusto?
A questo punto non ho altro da dirti sulla questione, buona vita!
Il piacere è tutto mio. ">
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Voto Anomander Rake.
Facile prenderla da questo punto di vista. Due (Tolkien e Howard) sono scrittori nati decenni fa, l'altra è un'autrice recente che ha praticamente rivoluzionato il fantasy moderno. In così breve tempo ha già fatto molto di più di Howard (e anche di Tolkien).
Di saggi critici su Harry Potter e la Rowling ne ho letto solo uno finora, "L'incantesimo Harry Potter", di Marina Lenti, edito da Delos Books. Non sono quindi forse la persona più indicata per effettuare una disamina critica della Rowling, avendo letto di lei solamente i 7 libri di HP e questo saggio, ma vorrei quantomeno rispondere a questa tua affermazione.
Il nucleo fondamentale di HP risiede nella classica contrapposizione Bene VS Male. E fin qui la Rowling non ha rivoluzionato niente.
Su questo pilastro, la Rowling ha poi inserito alcuni topos tipici delle fiabe, ben evidenziati da Propp nel suo "Morfologia della fiaba". Per quanto riguarda l'Eroe abbiamo il marchio (la cicatrice), la menomazione subita dall'antagonista (perdita dei genitori), le prove che deve affrontare (troppe per elencarle), si salva rivolgendo i mezzi del nemico contro di lui (es. la trappola dei Mangiamorte al Ministero della Magia nel quinto libro diventa la loro rovina), usa oggetti magici (esempi troppo numerosi). Per quanto riguarda l'Antagonista (Voldermort) abbiamo, tra i tanti:attira/rapisce le vittime, uccide, trafuga o tenta di trafugare un oggetto magico, ecc. Anche qui, la Rowling non ha rivoluzionato niente.
Tutto ciò non basta però a rendere la storia bella ed ecco che la Rowling s'inserisce con la sua creatività individuale per mettere in piedi un Mondo Secondario perfettamente logico e coerente. Anche qui, nessuna rivoluzione, da millenni si fa così e Tolkien aveva teorizzato e realizzato ciò ben prima di lei.
L'elemento che arricchisce tutta questa costruzione è dato dall'ampio ricorso dell'autrice a temi che da sempre esercitano un notevole fascino sull'uomo:magia, alchimia, creature fantastiche. Come diceva ben prima della Rowling un certo H.P.Lovecraft "tutte le condizioni di vita selvaggia ai primordi del mondo contribuirono così fortemente a creare un senso del soprannaturale che non c'è da stupirsi dell'accuratezza con cui l'esistenza ereditaria dell'uomo si è impregnata di religione e di superstizione". E la Rowling usa questi elementi, questi archetipi, secondo uno schema classico, cioè quello tipico del "viaggio dell'Eroe": partenza dell'eroe (chiamata all'avventura, rifiuto della chiamata, aiuto soprannaturale, attraversamento della prima soglia, ventre della balena), iniziazione dell'eroe (strada verso le prove, incontro con la Dea, donna come tentatrice, riconciliazione con il padre, apoteosi) ed infine il ritorno dell'eroe (rifiuto al ritorno, volo magico, salvataggio dall'esterno, attraversamento della soglia del ritorno, signore dei due mondi, libertà di vivere). Tale schema, ben descritto da Joseph Campbell (allievo di Jung) nel suo "L'eroe dai mille volti", viene usato in maniera inconscia dalla Rowling, non è che l'abbia progettato a tavolino di farlo,ma in ogni caso anche qui la Rowling non ha rivoluzionato niente.
C'è poi da aggiungere a tutto ciò il fatto che l'opera della Rowling soddisfa il bisogno di magia insito in ogni bambino e, spesso, in alcuni adulti. Le fiabe soddisfano questo bisogno da secoli, quindi anche qui nessuna rivoluzione da parte della Rowling.
Infine, i tre bonus speciali che la Rowling ha messo per terminare la costruzione di tutto questo edificio letterario:la magia non è appannaggio di esseri speciali ma può essere esercitata anche da "babbani", la specularità col nostro mondo,la capacità di rievocare le sensazioni provate nell'infanzia. Questi potrebbero essere definiti forse come gli elementi innovativi della Rowling, perchè di tutti quelli visti prima, come ho cercato sinteticamente di mostrare, non c'è niente di nuovo sotto il sole e altri, ben prima della Rowling, hanno operato in quel modo, quando non addirittura teorizzando quei concetti (vedi Tolkien col Mondo Secondario).
Questi sono invece gli elementi coi quali la Rowling ha catturato un grosso pubblico, quelli coi quali ha venduto milioni di copie e fatto una barca di soldi. Se li guardi bene, ti accorgi che quei 3 elementi dicono una cosa: "Bambino/ragazzo/adulto che ricorda l'infanzia, il tuo mondo forse non è il migliore, ma tranquillo, anche in te c'è la magia, anche tu puoi fare la differenza e puoi farla nel tuo mondo". Tutto qua. Banalmente, la Rowling ha fatto un botto di soldi perchè ha fornito in una confezione letteraria ben fatta la "camomilla" ideale per placare i timori e le ansie dei giovanissimi di questi tempi, per farli sentire speciali. Che io ricordi, pochissime opere fantasy hanno saputo farsi interpreti di una tale massa di persone (giovanissime, magari bambini, ma sono pur sempre persone e vanno quindi tenute presenti) e hanno saputo avvincerle ed esaltarle così. Il LOTR ci riuscì negli anni '60, tanto per dirne una. La Rowling ha forse avuto un'eco mediatica maggiore sia per i tempi diversi in cui viviamo che per il fatto di essersi rivolta ai giovanissimi, da sempre il pubblico che, se catturato, spende di più ed influenza di più le mode: vedi infatti tutti i cloni di HP usciti a iosa per le varie case editrici nel tentativo di emulare il successo del maghetto occhialuto e garantire una fetta di profitti simile alle rispettive case editrici.
Perciò, in conclusione, a mio giudizio la Rowling ha si rivoluzionato (nel senso di aver apportato un grande cambiamento) il fantasy, ma non nel senso che ha mutato il suo impianto di base, le sue tematiche, i suoi elementi o quant'altro, come invece hanno fatto Tolkien, Howard, Moorcock e altri. Semplicemente, l'ha rivoluzionato perchè si è rivolta ad un pubblico diverso, quello dei ragazzini, e l'ha portato nelle loro teste e nei loro cuori. Tutto qua. E per me è una cosa meritevole, perchè significa che, probabilmente, qualcuno di quei ragazzini, quando sarà grandicello, magari prenderà in mano quello strano massiccio volume con su scritto "Il signore degli anelli" oppure quel volume messo in fila con molti altri dal titolo "Il trono di spade"...
PS: non ho volutamente analizzato la questione dello stile perchè non ho elementi per giudicare lo stile della Rowling e si tratta di una questione troppo importante in ambito letterario per affrontarla privi di mezzi. Mi sono quindi occupato solo del suo impianto tematico. Spero tu non me ne voglia, sharingan.
Per ora siamo su Anomander 10 - Elric di Melnibonè 10.
Vi invito quindi a dare il vostro supporto all'Imperatore di Melnibonè, un personaggio che ben prima dei suoi emuli ha mostrato ai lettori cosa significhi dibattersi tra una coscienza che reclama a gran voce il seguire i propri ideali e un destino apparentemente scolpito che invece brama la fedeltà assoluta al volere di tradizioni millenarie. Un personaggio che non ha semplicemente avuto a che fare con lo spegnersi del proprio popolo, ma che ha avuto il coraggio di affrontarlo, consumando uno dei tradimenti più grandi della letteratura fantasy. Un personaggio costretto a misurarsi con forze ben più grandi di lui, di dimensioni cosmiche, con tutte le sue debolezze di mortale. Un personaggio, signori miei, con una spada, Stormbringer, che sarà ancora leggenda quando altre finiranno nel dimenticatoio.
Un voto per Elric è un voto per una leggenda.
Arioch, sangue e voti per te, Arioch!
Assolutamente Elric di Melnibonè!
Un personaggio, signori miei, con una spada, Stormbringer, che sarà ancora leggenda quando altre finiranno nel dimenticatoio.
Un voto per Elric è un voto per una leggenda.
Arioch, sangue e voti per te, Arioch!
Blood and votes for my Lord Arioch!
"Un voto per Elric è un voto per una leggenda", direi che non potevi trovare espressione migliore per invitare tutti al voto per l'Albino, e che non ci sia niente da aggiungere alla tua perfetta descrizione del personaggio.
Su di lui sono state scritte canzoni, non solo dai già citati Hawkwind (che gli hanno dedicato due interi album, Warrior on the Edge of Time e The Chronicles of the Black Sword), ma anche dai Blue Oyster Cult e dai Domine, segno di quanto la figura concepita da Moorcock abbia inciso sull'immaginario di altri artisti, anche al di fuori dell'ambito strettamente letterario fantasy, dove la figura di Elric giganteggia ed è stata modello di riferimento per mille altri autori, tra cui lo stesso Erikson.
Credo che mi rileggerò il capitolo finale (un finale davvero bello e coraggioso), in onore di Elric e di Stormbringer, La Spada Nera.
Intanto, votate tutti per Elric! " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Senza nessunissimissimo dubbio voto Anomander Rake
Gil Galad - Stella di radianza