Qualche giorno fa ho visto un ampio stralcio del programma della Bignardi, nel quale era ospite Severgnini che presentava il suo ultimo libro, intitolato, significativamente, "La pancia degli italiani", edito da Rizzoli. Ebbene, la tesi di fondo del libro di Severgnini, se ho compreso bene quanto detto in trasmissione, è che Berlusconi continuerà a fare quello che vuole per il semplice motivo che lui, più di molti altri, capisce e sfrutta la "pancia" degli italiani. In pratica, ha una comprensione animale di quello che, sotto sotto (ma spesso nemmeno tanto sotto...), l'italiano medio vuole, desidera, odia, ama, capisce. Certo, non tutti gli italiani saranno conformi a quel modello (per fortuna), ma sono comunque in numero sufficiente per consentirgli di governare.
Le nuove intercettazioni della Minetti sono inequivocabili e non lasciano possibilità di dubbio.
Agli Italiani dalla sua parte importerà qualcosa? Risposta: no.
Si daranno tre opzioni (oltre alla quarta: non le ascolteranno mai perchè leggono solo Libero e Il Giornale, e guardano solo le tv mediaset):
a) non sono vere, non esistono, sono state create dai giudici
b) lei è una folle e una ingrata che non sa quel che dice, povero Presidente che l'ha aiutata
c) Mbè, e allora? Comunisti! Vai Silvio!
Qualche giorno fa ho visto un ampio stralcio del programma della Bignardi, nel quale era ospite Severgnini che presentava il suo ultimo libro, intitolato, significativamente, "La pancia degli italiani", edito da Rizzoli. Ebbene, la tesi di fondo del libro di Severgnini, se ho compreso bene quanto detto in trasmissione, è che Berlusconi continuerà a fare quello che vuole per il semplice motivo che lui, più di molti altri, capisce e sfrutta la "pancia" degli italiani. In pratica, ha una comprensione animale di quello che, sotto sotto (ma spesso nemmeno tanto sotto...), l'italiano medio vuole, desidera, odia, ama, capisce. Certo, non tutti gli italiani saranno conformi a quel modello (per fortuna), ma sono comunque in numero sufficiente per consentirgli di governare.
A me lascia perplesso questo modo di ragionare quasi "antropologico". Si presume che il voto per Tizio piuttosto che per Sempronio presupponga automaticamente l'accettazione in toto dello stile di vita e dei valori del tal candidato. Io penso invece che il voto sia qualcosa di più complesso e che si possa votare per un candidato per i motivi più disparati.
Prima di tutto in questi ragionamenti viene trascurata del tutto la collocazione politica, si dimentica cioè che l'Italia è sempre stata più conservatrice/moderata che progressista/ di sinistra. Lo dimostrano le serie storiche delle votazioni. Da qui ne consegue che colui che si presenta come il campione del centrodestra parte sempre un po' in vantaggio rispetto all'avversario.
In secondo luogo quando si vota, non è detto che si voti per qualcuno, spesso si vota contro qualcun'altro. Io stesso ammetto di votare a sinistra in chiave antiberlusconiana. Mi sembra legittimo però che ci sia chi vota a destra in funzione antisinistra.
Ma quello che mi lascia perplesso di questi ragionamenti antropologici è la totale mancanza di raziocinio con cui vengono svolti. Perchè, per esempio Berlusconi ha perso due volte le elezioni? In quel momento cosa diceva la pancia degli italiani? Ed è chiaramente una riflessione che parte da una base di presunta superiorità antropologica di chi conduce l'inchiesta. Perchè è chiaro che quando si parla genericamente della "pancia degli italiani", ci si toglie automaticamente da questo insieme. Ci sono dei colpevoli, gli italiani berlusconiani e ci sono degli innocenti, gli italiani non-berlusconiani. E l'intervento di Metamorfo spiega perfettamente questo tipo di atteggiamento:
Le nuove intercettazioni della Minetti sono inequivocabili e non lasciano possibilità di dubbio.
Agli Italiani dalla sua parte importerà qualcosa? Risposta: no.
Si daranno tre opzioni (oltre alla quarta: non le ascolteranno mai perchè leggono solo Libero e Il Giornale, e guardano solo le tv mediaset):
a) non sono vere, non esistono, sono state create dai giudici
b) lei è una folle e una ingrata che non sa quel che dice, povero Presidente che l'ha aiutata
c) Mbè, e allora? Comunisti! Vai Silvio!
Se fossi berlusconiano ti risponderei con la C. E ti direi che per chi voto sono fatti miei, che sono libero di leggere i quotidiani che voglio io e le TV che mi pare vedere.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Le nuove intercettazioni della Minetti sono inequivocabili e non lasciano possibilità di dubbio.
Agli Italiani dalla sua parte importerà qualcosa? Risposta: no.
Si daranno tre opzioni (oltre alla quarta: non le ascolteranno mai perchè leggono solo Libero e Il Giornale, e guardano solo le tv mediaset):
a) non sono vere, non esistono, sono state create dai giudici
b) lei è una folle e una ingrata che non sa quel che dice, povero Presidente che l'ha aiutata
c) Mbè, e allora? Comunisti! Vai Silvio!
Se fossi berlusconiano ti risponderei con la C. E ti direi che per chi voto sono fatti miei, che sono libero di leggere i quotidiani che voglio io e le TV che mi pare vedere.
E io ti risponderei:
1) non ho detto quali giornali devi leggere e quali tv guardare
2) non ho detto per chi devi votare
3) ho parlato di fatti e verità, e dei modi che ci sono per venirne o non venirne a conoscenza (in questo senso, leggendo soltanto determinati giornali e determinate tv alcuni fatti non li sapresti mai).
4) ho parlato di reazioni e interpretazioni di tali fatti da una parte dellItalia
5) per tali motivi ti direi che la tua risposta C è accettabile, ma che le aggiunte sono fuori luogo.
Rispetto al discorso che fai prima: si parla di innocenza/colpevolezza di una persona, non dei suoi elettori. Riguardo lelettorato, si parlava di capacità/volontà di interpretare delle evidenze.
E non si parla solo di prostituzione e indecenza: si parla di una costruzione politico-sociale-culturale chiara (evito di ripercorrere le tappe degli ultimi 20 anni).
ps: parlando di evidenze contro interpretazioni...diciamo..."particolari": si continua a parlare del nemico comunista, quando è palese che in Italia non esiste niente di neppure avvicinabile al comunismo, e che la sinistra italiana sia composta da borghesi che più borghesi non si può, e che anche le idee siano lontanissime dall'estremismo.
L'equivoco di fondo,a mio avviso,è quello in cui è caduta anche la gran parte della sinistra italiana negli ultimi 15 anni,e cioè quello di pensare che l'italiano medio sia "vittima" di Berlusconi e del suo potere mediatico.Da ciò è sempre scaturito un atteggiamento salvifico-snobistico verso l'elettorato di centro destra..."sei plagiato da questo demonio spregevole,perchè non riesci a vedere la luce come facciamo noi"....ora è ovvio che un simile atteggiamento (io l'ho esasperato ma il succo è quello) ti preclude qualsiasi possibilità di far breccia in quell'elettorato:non solo per l'atteggiamento di superiorità con cui vieni visto,ma anche per l'errore di fondo che lo vizia....
"L'italiano medio non è vittima di Berlusconi.....l'italiano medio è Berlusconi...solo più povero! [cit.]
"L'italiano medio non è vittima di Berlusconi.....l'italiano medio è Berlusconi...solo più povero! [cit.]
Questa realtà chiude ogni discorso :(
Riporto tutta la frase di Gramellini perchè, a mio avviso, è perfetta:
L’ex sinistra continua a raccontarsi la favola che l’italiano medio sia vittima di Berlusconi, mentre l’italiano medio è Berlusconi, solo più povero. Così si ritorna al punto di partenza: la società non cambia se vince un leader o un altro. Cambia se cambiano gli individui.
Prima di tutto in questi ragionamenti viene trascurata del tutto la collocazione politica, si dimentica cioè che l'Italia è sempre stata più conservatrice/moderata che progressista/ di sinistra. Lo dimostrano le serie storiche delle votazioni. Da qui ne consegue che colui che si presenta come il campione del centrodestra parte sempre un po' in vantaggio rispetto all'avversario.
Non sono d'accordo. L'errore nel tuo ragionamento imho è che in un sistema bipolare ci sono moderati progressisti e moderati conservatori, non è vero che i moderati sono di destra. Inoltre analizzando la storia della prima repubblica se metti insieme Pci, Psi, Psdi e la sinistra della Dc esce fuori una coalizione che fa impallidire il pentapartito..
Il problema vero della sinistra rispetto alla destra è che, oltre al fatto che nella Seconda Repubblica le vecchie collocazioni sono saltate e c'è stato un rimpasto a tratti comico in cui ex Pci/Psi si sono ritrovati a sostenere il centro-destra e vecchi democristiani alleati con vecchi comunisti.. (mi ricordo in una tornata elettorale recente il partituccio "Nuovo Psi/Nuova Dc" o qualcosa del genere.. :shock:), mentre il centrodestra si è unito sotto l'ombrello berlusconiano il centrosinistra si è unito non sotto un suo leader, ma (le poche volte che si è unito) sotto un'entità metafisica chiamata antiberlusconismo, di volta in volta rappresentata da persone più o meno capaci, ma mai veramente legittimate fino in fondo.
Senza contare l'endemica litigiosità, che paradossalmente viene fuori di più nei momenti peggiori, ma che per me deriva anche (ma non in tutto) dalla mancanza di un leader capace..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
mentre il centrodestra si è unito sotto l'ombrello berlusconiano il centrosinistra si è unito non sotto un suo leader, ma (le poche volte che si è unito) sotto un'entità metafisica chiamata antiberlusconismo, di volta in volta rappresentata da persone più o meno capaci, ma mai veramente legittimate fino in fondo.
Senza contare l'endemica litigiosità, che paradossalmente viene fuori di più nei momenti peggiori, ma che per me deriva anche (ma non in tutto) dalla mancanza di un leader capace..
Giuste considerazioni.
"L'italiano medio non è vittima di Berlusconi.....l'italiano medio è Berlusconi...solo più povero!
no, Berlusconi è una persona colta, estremamente intelligente, carismatica, furba, che sa perfettamente come funzionano i mass media. Si presenta come "uomo del popolo", ma non lo è affatto.
l'italiano medio è poco colto, di normale intelligenza, con tendenze da pecorone e si crede furbo, e con i mass media ha ancora un rapporto primitivo.
Berlusconi è una persona colta
Non è colto,nè la cultura non rappresenta per lui un valore
estremamente intelligente
Nemmeno...di normale intelligenza.
carismatica
Non più di quanto lo siano normalmente le figure che hanno il potere che ha lui.
furba, che sa perfettamente come funzionano i mass media
Si...questo si.
E io ti risponderei:
1) non ho detto quali giornali devi leggere e quali tv guardare
2) non ho detto per chi devi votare
3) ho parlato di fatti e verità, e dei modi che ci sono per venirne o non venirne a conoscenza (in questo senso, leggendo soltanto determinati giornali e determinate tv alcuni fatti non li sapresti mai).
4) ho parlato di reazioni e interpretazioni di tali fatti da una parte dell’Italia
5) per tali motivi ti direi che la tua risposta C è accettabile, ma che le aggiunte sono fuori luogo.
Come sempre in discussioni di questo tipo si sta a sindacare sul dettaglio. Non hai detto all'elettore berlusconiano cosa fare, ma gli hai fatto capire chiaramente che hai una bassissima considerazione di lui. Partendo da questa prospettiva mi chiedo perchè costui non dovrebbe mandarti a quel paese.
Rispetto al discorso che fai prima: si parla di innocenza/colpevolezza di una persona, non dei suoi elettori.
Veramente tu parlavi proprio dei suoi elettori. Sull'innocenza/colpevolezza in senso penale ci penseranno i magistrati. Io non so se B. è innocente o colpevole, so solo che quanto è emerso è già sufficiente a farlo dimettere per incapacità di affrontare il proprio ruolo. L'aspetto penale è un'altra cosa.
E non si parla solo di prostituzione e indecenza: si parla di una costruzione politico-sociale-culturale chiara (evito di ripercorrere le tappe degli ultimi 20 anni).
E quindi?
ps: parlando di evidenze contro interpretazioni...diciamo..."particolari": si continua a parlare del nemico comunista, quando è palese che in Italia non esiste niente di neppure avvicinabile al comunismo, e che la sinistra italiana sia composta da borghesi che più borghesi non si può, e che anche le idee siano lontanissime dall'estremismo.
Potrei comunque votare per Berlusconi perchè la sinistra non mi piace, seppur non comunista. Per esempio in un Governo Bersani/Vendola/Di Pietro/Veltroni cosa avrebbero fatto nella vicenda Mirafiori, visto che hanno tutti posizioni differenti?
Non sono d'accordo. L'errore nel tuo ragionamento imho è che in un sistema bipolare ci sono moderati progressisti e moderati conservatori, non è vero che i moderati sono di destra.
Il mio era un discorso più generico. L'Italia è un Paese culturalmente conservatore. Più che destra/sinistra, io parlo di conservatorismo/riformismo. Vuoi per la Chiesa Cattolica, vuoi per la predominanza dei piccoli centri urbani, vuoi per l'arretratezza cronica del Sud, etc... ma questa tendenza culturale è maggioritaria. E' chiaro che questo grande bacino può essere colto anche dalla sinistra, ma le è più difficile, per limiti storico-politici.
Senza contare l'endemica litigiosità, che paradossalmente viene fuori di più nei momenti peggiori, ma che per me deriva anche (ma non in tutto) dalla mancanza di un leader capace..
Non l'ho citato prima, ma avrei dovuto metterlo. Ed ecco un altro punto che ha poco a che fare con l'antropologia. Io non escludo che un elettore possa votare B. in quanto leader forte e che quindi (teoricamente) rende più stabile un Governo, piuttosto che un'accozzaglia di leaderini che si fanno la guerra tra loro e finiscono per uccidersi a vicenda.
L'equivoco di fondo,a mio avviso,è quello in cui è caduta anche la gran parte della sinistra italiana negli ultimi 15 anni,e cioè quello di pensare che l'italiano medio sia "vittima" di Berlusconi e del suo potere mediatico.
Non è una questione di vittimismo, quanto di reale influenza. Che la TV formi le coscienze è abbastanza insindacabile direi. Che poi non sia di per sè sufficiente a vincere le elezioni è un altro conto, però ti da un bel vantaggio. Altrimenti dovremmo considerare i pubblicitari come delle persone inutili.
"L'italiano medio non è vittima di Berlusconi.....l'italiano medio è Berlusconi...solo più povero!
E non è anche questo un atteggiamento snobistico?
l'italiano medio è poco colto, di normale intelligenza, con tendenze da pecorone e si crede furbo, e con i mass media ha ancora un rapporto primitivo.
Secondo me l'italiano medio non esiste.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Come sempre in discussioni di questo tipo si sta a sindacare sul dettaglio. Non hai detto all'elettore berlusconiano cosa fare, ma gli hai fatto capire chiaramente che hai una bassissima considerazione di lui. Partendo da questa prospettiva mi chiedo perchè costui non dovrebbe mandarti a quel paese.
Infatti, ne ho una bassissima considerazione. Ho delle motivazioni per cui ritengo che meriti ciò: tutti abbiamo dei metri per stimare o non stimare le persone. E...sì, costui mi manderebbe probabilmente a quel paese: non mi aspetto di convincerlo.
Il mio obiettivo non è far cambiare idea a chi pensa che Berlusconi sia il bene dell'Italia: se non è arrivato a pensare il contrario dopo 20 anni, non c'è niente che io possa dire che gli farebbe cambiare idea.
Rispetto alla questione "l'italiano medio è come Berlusconi", è ovvio che chi l'ha detto non si riferiva a caratteristiche come intelligenza/cultura/capacità, ma a mentalità e valori.
ps: Aggiungo che ho idee personali che in gran parte rientrano nel campo della sinistra (non parlo di sinistra riferendomi a personaggi o partiti esistenti -che schifo in gran parte-, ma di mentalità e idee generiche), ma riconosco pari dignità alle idee di destra e a chi le professa. La "bassissima considerazione" è dunque soltanto verso chi è allineato con il "Berlusconismo" (e il partito "personalizzato" creato con amici, parenti, i suoi avvocati, i suoi medici e qualche altro yesman) e tutto ciò che rappresenta (e che verrà spiegato sui libri di storia tra 50 anni):
Secondo me l'italiano medio non esiste.
esiste, esiste... oh, se esiste.
c'è quella fascia di popolazione con livelli medio-bassi di istruzione e reddito medio-basso, soprattutto meridionale, che ragiona in modo più o meno uniforme.
@joramun
e Berlusconi è laureato in giurisprudenza con 110 e lode, quando non era ancora Berlusconi (quindi difficile che si sia "comprato" la laurea) e negli anni in cui non è che proprio li regalavano, questi voti.
inoltre per mettere in piedi un impero del genere bisogna essere più che intelligenti, imho.
magari è un tipo di intelligenza diversa da quella dei grandi scienziati, ma resta pur sempre intelligenza. Capacità di far lavorare il cervello meglio degli altri
Infatti, ne ho una bassissima considerazione. Ho delle motivazioni per cui ritengo che meriti ciò: tutti abbiamo dei metri per stimare o non stimare le persone. E...sì, costui mi manderebbe probabilmente a quel paese: non mi aspetto di convincerlo.
Il mio obiettivo non è far cambiare idea a chi pensa che Berlusconi sia il bene dell'Italia: se non è arrivato a pensare il contrario dopo 20 anni, non c'è niente che io possa dire che gli farebbe cambiare idea.
Legittimo. Come è altrettanto legittimo che costui non si senta affatto inferiore a te. Dopotutto chi me lo dice che tu sei davvero onesto/acculturato/intelligente?
Rispetto alla questione "l'italiano medio è come Berlusconi", è ovvio che chi l'ha detto non si riferiva a caratteristiche come intelligenza/cultura/capacità, ma a mentalità e valori.
Il che vuol dire tutto e niente. Anche perchè è noto che la maggioranza degli italiani non vota Berlusconi.
Secondo me l'italiano medio non esiste.
esiste, esiste... oh, se esiste.
c'è quella fascia di popolazione con livelli medio-bassi di istruzione e reddito medio-basso, soprattutto meridionale, che ragiona in modo più o meno uniforme.
Fammi un esempio di questo modo di ragionare. Sempre tenendo presente che, la maggioranza degli italiani non vota Berlusconi.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
ma scusa, è lo stesso identico discorso che fai tu...
Vuoi per la Chiesa Cattolica, vuoi per la predominanza dei piccoli centri urbani, vuoi per l'arretratezza cronica del Sud, etc... ma questa tendenza culturale è maggioritaria
ecco, questa è la mentalità "dell'italiano medio". Un po' bigotto (magari solo a parole e che non vede la classica trave nel suo occhio... ma insomma della serie "meglio con le zoccole che culattoni"), istruzione e reddito bassini (piccoli centri, meridione), non proprio fanatici dell'imperativo categorico kantiano in termini di rispetto della legalità (non che siano criminali, però insomma... diciamo che non si scandalizzano se uno evade un po' di tasse o supera i limiti di velocità in autostrada). Grandi appassionati di calcio (o pettegolezzo sui vip in caso di donne), poca lettura del giornale, poco uso "intelligente" di internet, tanta televisione.
ovvio che "l'italiano medio" non rappresenta la maggionza della popolazione, probabilmente gli "italiani medi" non arrivano manco al 10% della popolazione... però, come dire, è uno "zoccolo duro" relativamente numeroso e che ragiona (o non ragiona) in modo molto uniforme.
è difficile ritrovare dei "gruppi" altrettanto numerosi e con mentalità così uniforme... forse quello che riccastri di bassa cultura del nord italia, industrialotti e piccoli imprenditori dai piccoli centri della pianura... però sono molto meno dell'"italiano medio"