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Stark from Jugoslavija
S di Stark from Jugoslavija
creato il 17 dicembre 2009

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StarkfromJugoslavija
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StarkfromJugoslavija
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Inviato il 21 dicembre 2009 23:25 Autore

Benvenutissimo Stark!!!! ^_^ ^_^ :) :stralol: ^_^ Bryndo al tuo arrivo ^_^ ^_^ ;) Vedo che il tuo thread è già superseguito!! Sei già una celebrità!!! :D

 

Credo che la prossima edizione del death match verrà fatta quando uscirà infine ADWD...così si avranno ulteriori elementi su cui discutere e scegliere i nostri preferiti da votare!!! :D

 

Buon divertimento su LaBarriera ^_^ Ciao.Bry :stralol:

 

Grazie Grandammiraglio! Bryndo con te! ^_^ ^_^ ^_^

Non è che per caso sei anche un pescatore? ^_^


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Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 22 dicembre 2009 18:19

Grazie Grandammiraglio! Bryndo con te! ^_^ ^_^ ^_^

Non è che per caso sei anche un pescatore? :stralol:

 

 

ahah.....no, mi spiace deluderti ma il mio titolo l'ho scelto così x ridere...non sò nemmeno da che parte si impugna una canna da pesca!!! ^_^


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SadSong
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SadSong
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Inviato il 23 dicembre 2009 16:30

Bry, prova dalla lenza..!

 

/me se ne va strisciando per la triste battuta xD


B
Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 24 dicembre 2009 12:26

Bry, prova dalla lenza..!

 

/me se ne va strisciando per la triste battuta xD

 

Buonissime feste Laura :wub: :D :figo:


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Qhorin Halfhand
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Qhorin Halfhand
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Inviato il 24 dicembre 2009 14:08

Bry, prova dalla lenza..!

 

/me se ne va strisciando per la triste battuta xD

 

._______.

 

 

Ban?


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SadSong
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Inviato il 25 dicembre 2009 11:43

Non puoi bannarmi per così poco éè


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Qhorin Halfhand
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Qhorin Halfhand
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Inviato il 25 dicembre 2009 15:12

Lo dici tu...


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StarkfromJugoslavija
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Inviato il 18 gennaio 2010 16:27 Autore

Ecco qui, come promesso, l'extended version del raccontoo tagliuzzato per il 12° contest di scrittura creativa.

Premetto che se non vi è piaciuto quello da 5000 caratteri non vi piacerà nemmeno questo per gli stessi motivi, però è migliore quindi vi lascio la possibilità di leggerlo.

 

La Piuma e L’Orso

 

L'aria invernale si condensava davanti al volto di Cavallo di Luna che ascoltava il cadere della neve per ottenere qualche informazione sugli spostamenti degli orsi nei boschi. Come al solito nessuna risposta. Quando lo faceva notare al Grande Saggio questi gli rispondeva: “Sicuramente non hai ascoltato bene! La neve è la messaggera del Dio Orso”.

Si alzò dal masso su cui era seduto e si strinse la vecchia pelliccia di volpe al petto. Attraversò il villaggio fino alla sua tenda e vi entrò per prendere l'arco e le frecce. Poi si diresse verso il totem, sotto il quale il Vecchio Saggio stava propiziando gli altri cacciatori attrezzati di lance, archi e accette. Si mise in fila e Vento che Sorride gli fece notare di essere in ritardo, al che Cavallo di Luna rispose “Non serve a niente ascoltare il vecchiaccio, se l'orso vorrà farsi trovare lo troveremo se non vorrà non ne vedremo nemmeno le orme”.

“Tu non hai alcun rispetto per gli anziani che hanno cacciato su queste terre prima di te, è proprio per questo che l'Orso ti sbranerà” replicò Vento che Sorride increspando le labbra.

“L'Orso mi sbranerà solo se sarà più forte di me. In ogni caso la pelliccia se la prenderà il vecchiaccio”.

Vento che Sorride non fece in tempo a ribattere poiché tocco a lui essere benedetto. Cavallo di Luna ascoltò le parole del vecchio Saggio riecheggiare nell'aria “...e come ogni anno la prima neve ci annuncia che l'orso presto inizierà il Luogo Riposo, e noi dovremo catturarlo prima di allora...”; spostò lo sguardo da Vento che Sorride che riceveva i suoi colori e osservò il totem che stava dietro al sacerdote e che era stato intagliato molti anni prima che lui nascesse da un unico tronco d'abete. Raffigurava tutte le divinità che la sua tribù venerava. L'orso, che stava a metà della colonna di legno, aveva sempre avuto uno sguardo grave ma oggi, secondo Cavallo di Luna, era molto più terrificante. Ricevuti i suoi colori, il giovane cacciatore raggiunse gli altri otto e insieme si diressero verso la foresta di sempreverdi che di lì a poco sarebbero diventati bianchi. Tra le donne e i bambini che si erano raccolti per augurare loro buona fortuna vi era una vecchia nonnina rugosa che stava cantando un'altrettanto vecchia canzone su un siuchi che aveva perso la sua piuma.

 

Quando ormai erano penetrati nel folto della foresta da alcuni giorni, Cavallo di Luna era ancora assorto nei suoi dubbi. Affrettò il passo per raggiungere il Capo della Tribù, Falco Piangente. Questi, uomo di una certa età ma ancora in forze, lo guardò con occhio benevolo da sotto il copricapo piumato e disse “Dimmi cosa ti tormenta Cavallo di Luna”.

Il giovane siuchi chiese al capo-villaggio “Perché noi cacciamo e uccidiamo uno degli dei che veneriamo?”.

“Per la sua carne e la sua pelliccia” rispose pacatamente il capo del villaggio, e continuò “ogni anno il Dio Orso si sacrifica a noi affinché possiamo sfamare i nostri bambini, le nostre madri e le nostre mogli. Ricordati che l'orso è il padre di tutti noi”.

Cavallo di Luna avrebbe voluto continuare la conversazione con il capo-villaggio ma Notte nei Capelli, che apriva la fila, intimò di stare in silenzio e indicò con la punta della sua lancia delle orme nella neve, non ancora coperte dai nuovi fiocchi. La loro preda era vicina. Falco Piangente ordinò di stare vicini e compatti per non essere troppo vulnerabili. Così proseguirono seguendo le orme per lungo tempo ma senza riuscire ad avvistare la bestia. Le impronte terminarono quando arrivarono alla riva di un ruscello. Zanna di Scoiattolo si offrì per attraversare il fiumiciattolo e controllare da che parte proseguivano le orme. Saltò di pietra in pietra cercando di non bagnare la pelle di lepre, che gli avvolgeva i piedi, nell'acqua gelida. Ma quando arrivò dall'altra parte si accorse che non vi erano altre orme oltre alle sue.

“L’orso si è fatto volpe!” esclamò Vento che Sorride.

Poi udirono un orribile bramito alle loro spalle, seguito da uno straziante urlo di dolore.

Si voltarono tutti di scatto e videro la testa di Sussurro di Tuono svanire in una poltiglia rosata tra le fauci di un enorme orso eretto sulle zampe posteriori e alto quanto due uomini. Il corpo dell’uomo si staccò dal collo e cadde con un tonfo silenzioso nella neve macchiata di sangue.

I cacciatori erano paralizzati dall’orrore. Osservarono per lunghi istanti l’animale che si passava la lingua sul muso insanguinato e li osservava a sua volta. Si ricordarono di impugnare le armi solo quando l’orso si mosse con agilità verso Bisonte di Pietra, la cui stazza non era minimamente paragonabile a quella della belva. Bisonte di Pietra alzò la lancia insicuro ma l’orso la evitò e con una violenta zampata squarciò il petto dell’uomo mandandolo a sbattere contro un tronco. Cavallo di Luna si decise allora ad incoccare la prima freccia, mirò concitatamente e mancò il bersaglio. La freccia passò ad un piede dall’orso e andò a perdersi nella neve. L’animale si diresse verso Uccello Scalciante che mulinava l’accetta sopra la testa. Il cacciatore avrebbe probabilmente colpito la bestia se questa non l’avesse afferrato tra le zampe e non gli avesse staccato il braccio destro a morsi. Mentre gettava a terra il cadavere una freccia, scagliata da Occhio di Serpente, gli si conficcò sul fianco destro. Urlando furiosamente l’orso si girò alzando schizzi di neve rossa e corse verso Zanna di Scoiattolo che stava riattraversando il ruscello senza badare ai calzari di pelle di lepre. L’orso gli piombò addosso con tutta la sua mole, schiacciandolo con entrambe le zampe sul fondo del ruscello. L’acqua limpida si tramutò in sangue. Una seconda freccia di Occhio di Serpente penetrò nella zampa sinistra dell’animale. Cavallo di Luna non riusciva a capire cosa stesse succedendo, vedeva tutto a scatti e aveva un forte senso di nausea. Capì però che l’orso ora stava puntando Falco Piangente. Il capo-villaggio reagì con la sua lancia ma l’orso con la zampa destra la spezzò come fosse un ramoscello. L’urto fece cadere l’esperto cacciatore sulla schiena. L’orso incombeva su di lui. Cavallo di Luna, con uno scatto disperato, raccolse la metà affilata della lancia e si gettò tra il capo-villaggio e l’orso, infilando la lama nella gola dell’animale, che indietreggiò sputando sangue e scuotendo violentemente la testa a destra e a sinistra. Nello stesso istante gli altri superstiti, Vento che Sorride, Notte nei Capelli e Occhi di Serpente, lo accerchiarono per finirlo. La bestia cadde nella neve con un tonfo rassicurante.

Falco Piangente si rialzò lentamente e guardò lo scenario incredulo, poi guardò Cavallo di Luna e disse “Quattro uomini giovani e forti morti per uccidere un singolo orso… Sarà un inverno più rigido dei precedenti”.

 

 

^_^


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