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Internet,l'informazione e la cultura
di Joramun
creato il 09 settembre 2008

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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 10 settembre 2008 11:18

Potenzialmente ognuno di noi potrebbe copiare un articolo scritto da un pazzo (credendolo un esperto), copiarlo nel proprio blog e amplificare la sua posizione fino a farla diventare dominante. La mancanza di filtro, rispetto ai mezzi di comunicazione tradizionale, è un'arma a doppio taglio e, sebbene sia una potenzialità del mezzo, potrebbe trasformarsi nel suo limite più grande.

 

In realtà non funziona espressamente in questo modo. :wub:

La struttura della rete è tale che non è assolutamente sufficiente fare un copia incolla da un blog all'altro per far esplodere notizie nel modo che descrivi. Una situazione di questo genere si può considerare come un "guasto", e il web è estremamente resistente ai guasti.

Al contrario, convincere poche e selezionate fonti considerate autorevoli è una situazione paragonabile ad un "attacco" alla rete, e ha ripercussioni infinitamente forti.

 

Convincere, per dire, la CNN e il canale govevrnativo cinese che la fine del mondo è prossima potrebbe sortire gli effetti che dici e far esplodere una paura planetaria. Passarsi il testo dell'articolo sulla fine del mondo da un blog all'altro no.

Ricordi quello che successe qualche hanno fa quando Grillo lanciò in un suo tour lo "scoop" delle scie chimiche?

Ossia quella teoria complottistica che diceva in soldoni che alcuni governi stavano studiando armi chimiche in grado di modificare il clima in un certo territorio?

Grillo, che adesso consideriamo un vero e proprio giornalista, di cui non bisogna nemmeno più verificare l'autorevolezza in materia, prese una cantonata pazzesca. Credo proprio cercando in rete. Da quello che tu chiami "guasto" si passò ad un "attacco" informatico convincendo solo un blogger della veridicità di una notizia, peraltro molto stramba. Cosa mi dice che non sia possibile ottenere gli stessi effetti quotidianamente, con notizie decisamente più credibili, che Internet sia controllabile quanto i media tradizionali manipolando le fonti più accreditate?

Quello che mi interessava far notare, comunque, era la possibilità che nell'informazione, internet risulti sempre una seconda scelta perchè pubblicare tutto e il contrario di tutto senza filtro, impedisce una chiara lettura dei fatti, appiattisce le posizioni, relativizza i valori e i giudizi.

Paradossalmente un naziskin che volesse documentare la non esistenza dei campi di concentramento e un ebreo deportato, in un dibattito avrebbero la stessa importanza, ognuno avrebbe la sua verità da raccontare. (questa è un'estremizzazione, ma se volete fare un esempio più classico, due politici che si scontrano sulle cifre).

La possibilità che tutte le posizioni possano avere una voce, autoghettizza la rete, destinandola solo a persone di livello culturale medio-alto, con conoscenze nel campo di ricerca. A mio modo di vedere quindi l'informazione in rete non potrà fare altro che aumentare fino a raccogliere tutte le persone animate di spirito critico, che evitano accuratamente la nostra tv, per poi scemare col tempo.

Spero di essere stato più chiaro. :wub:


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triex
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Inviato il 10 settembre 2008 13:04

Non vedo perché sia un male il fatto che tutte le posizioni possano avere una voce. Pensavo si chiamasse libertà di opinione °°


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 10 settembre 2008 13:31

Non vedo perché sia un male il fatto che tutte le posizioni possano avere una voce. Pensavo si chiamasse libertà di opinione °°

 

Non è un male in sè stesso, ma può essere dannoso. Nessuno vuole abolire internet.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 10 settembre 2008 14:23

Concordo con Alyssa, Dayne e Beric.

 

Internet è una giungla, si trovano informazioni discordanti o anche vecchie di qualche anno (ad esempio se si cerca qualche norma o legge) che possono sviare la ricerca. Si trovano anche info non datate perciò non si sa se ancora valide o no.

 

Occorre fare attenzione e aver senso critico...una persona poco preparata si perde in un lampo-secondo.

Io stesso (e sono ing info, perciò non a digiuno della materia) a volte mi incasino specie se ho un po' di fretta...


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Blackfyre
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Inviato il 10 settembre 2008 16:07

Il problema non è la (sacrosanta) libertà di opinione. Citando nuovamente Grillo, ci sono vagonate di persone convinte che la macchina ad aria esista e che non venga prodotta per i soliti motivi complottistici... Questo è un enorme difetto, poi certo basterebbe un ing qualunque a spiegarvi che è una buffonata ma molto spesso nessuno si convince.

 

Come ci confrontiamo con questo tipo di disinformazione?


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Lady Lyanna
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Inviato il 10 settembre 2008 16:25

Beppe Grillo è un personaggio mediatico, nessun blogger ha il suo stesso effetto. Beppe Grillo spesso lo vedi parlare in televisione, Beppe Grillo fa Tour in giro per l'Italia.

Uno che crede ciecamente a quello che dice un blogger o un utente sconosciuto su un forum, lo farebbe anche se le cose gli sono dette dallo zio del cognato del compagno di scuola del suocero di Caio Sempronio. Se uno è un credulone prende per oro colato tutto quello che gli si dice sia che lo legga in internet sia che lo senta dalla parrucchiera.

Se invece uno ha senso critico e dopo aver sentito una notizia vuole informarsi e approfondire l'argomento in modo serio, internet è il mezzo migliore.

Le principali teorie complottistiche riguardano argomenti che hanno ancora o hanno avuto rilevanza mediatica o argomenti e teorie ipotizzate da personagi "mediatici".


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Blackfyre
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Inviato il 10 settembre 2008 16:27

Ok Lyanna, ma poi torniamo ad una considerazione già fatta, ovvero la cultura personale e i campi specifici di conoscenza.


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xaytar
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Inviato il 10 settembre 2008 16:28

ma il problema dei grillini che credono a questo complotto è che vogliono crederci: internet ti da pure i mezzi per liberarti dalle false credenze, se solo lo vuoi.

Se è per questo ci sono anche vagonate di persone in Italia che non sanno distinguere un rom da un romeno, tanto per dirne una a caso, per via della disinformazione televisiva: e questi anche se lo volessero, sicuramente avrebbero più difficoltà ad informarsi in materia quando gli unici media filtrano le notizie.

La disinformazione si può fare in tutti i media, il vantaggio che ti da internet è quello di una maggiore facilità di discernere, se solo vuoi: come citava mornon, basta fare una ricerca su google.

Insomma, il filtraggio lo fai tu su internet, grazie all'esperienza (e come già detto, il grosso dell'informazione lo fanno gli stessi enti in tutti i media, compreso questo): se lo fanno gli esperti della tv o dei giornali da una parte c'è una facilitazione d'accesso per tutti, ma d'altro canto c'è il rischio che qualcosa vada storto in questo processo, e a quel punto è molto più difficile dare il vero filtro dell'informazione.

Perchè, comunque vada, il blog di Grillo non è nulla in quanto ad "audience" rispetto a Studio Aperto, tanto per fare un esempio; se Studio Aperto ti da un informazione errata, come fai a scoprirlo? Se non sei già prevenuto nei confronti di quel media, è un bel casino... se Grillo ti da un informazione sbagliata in un suo post, non solo ci sono vari commenti sotto che tutti possono lasciare come nella maggior parte dei blog, ma c'è un intera rete di link, di forum, di blog e di strumenti di ricerca sottomano, che anche se non sei prevenuto verso Grillo ti danno una maggiore possibilità di venire a contatto con la vera informazione, anche in maniera del tutto casuale. Gli stessi problemi sono possibili in entrambi casi, non lo nego: ma le probabilità di combattere la disinformazione mi sembrano tendere, francamente, verso il media che in questo momento ci permette di comunicare :wub:


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Lady Lyanna
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Inviato il 10 settembre 2008 17:16

Ok Lyanna, ma poi torniamo ad una considerazione già fatta, ovvero la cultura personale e i campi specifici di conoscenza.

 

Non siamo di sicuro tuttologi però ci si può fare sempre un'idea su quanto un'affermazione sia veritiera oppure no. Non dico che uno ha la possibilità di confutare o meno una teoria, però ti puoi approcciare ad una notizia in maniera del tutto diversa.

Ad esempio per gli studi scientifici. Tutti gli articoli pubblicati hanno una sezione che si chiama "abstract" dove con poche e semplici parole con un linguaggio che non è prettamente tecnico viene spiegato lo studio fatto e lo stesso la sezione "conclusion". Quando sento una notizia di carattere scientifico vado sulla banca online degli articoli e cerco quello che mi serve. Se ho le competenze per capire anche gli strumenti e le tecniche usate leggo l'intero articolo se no mi limito a quelle due parti, e il succo dello studio si capisce lo stesso.


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Inviato il 10 settembre 2008 19:11

Si si certo, ma io sono un forte sostenitore di internet... ma sono anche un forte sostenitore della prudenza e ponderazione. Non tutti sono come me e quindi può succedere che l'utente inesperto o svogliato clicki solo il primo link che trova ed abbia comunque una informazione molto parziale e a volte anche sbagliata.


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Lord Lupo
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Inviato il 10 settembre 2008 19:40

Hai ragione, ma ciò che dici capita con ogni mezzo di informazione. Internet, almeno, ti offre la possibilità di scoprire l'inganno; studio aperto (giusto per fare un esempio) assolutamente no.

L'inesperienza e/o la svogliatezza è indice di immaturità intrinseca alla persona ed esula dal mezzo di informazione.


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Malkav
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Inviato il 26 settembre 2008 3:17

Ecco il mio mezzo cent ^^

 

Internet è un ottimo strumento. E come tutti gli ottimi strumenti DEVE saper essere utilizzato... Se non lo si sa utilizzare bene, può avere effetti negativi (allarmismo, disinformazione, quello che vi pare, anche un bel semplice virus sul pc ^^).

Fino a qualche anno fa per scrivere una tesi di laurea bisognava girare per le biblioteche in cerca di libri e articoli, adesso basta starsene seduti a casa davanti al pc. Direi che è un bel traguardo! Prima per fare una ricerca bisognava cercare il volume giusto dell'enciclopedia che era stata pagata mezzo milione di lire e che occupava metà della nostra libreria, o magari quando hanno cominciato a diffondersi i PC bastava solo prendere il cd-rom giusto della gedea o della encarta multimediale (pagata comunque fior fior di quattrini) e ogni volta che serviva una nuova voce bisognava cambiare cd nel lettore. Grazie ad internet bastano 10 secondi su wikipedia.

Prima il commercio a distanza aveva tempi lunghissimi, era basato sul cercare inserzioni su cataloghi giganteschi, scambi postali estremamente rallentati dalla burocrazia. Adesso ebay e paypal fanno sì che se si vuole qualcosa bastano quattro click del mouse ed entro una settimana bussa il corriere alla porta.

 

Prima un fan di Martin poteva ritrovarsi per puro caso a parlare di romanzi con un suo amico della stessa città, e scoprire con sorpresa che anche lui leggeva le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Così cominciavano a scambiarsi opinioni. Adesso TUTTI i fan italiani di Martin fanno parte di una stessa comunità in cui ognuno può condividere le proprie opinioni e acquisire quelle di chiunque altro.

 

Se questo non è un incremento esponenziale della capacità informativa allora non saprei come chiamarlo ^__^

 

Certo, se poi uno per cercare fan di Martin va sul forum di Stephen King allora è tonto lui... Come ho detto, Internet è uno degli strumenti più potenti che ci siano. Se diventa causa di disinformazione è colpa di chi lo usa erroneamente.


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 26 settembre 2008 9:20
Internet è uno degli strumenti più potenti che ci siano. Se diventa causa di disinformazione è colpa di chi lo usa erroneamente

Il problema è che non sempre è facile districarsi... idrogeno: fare una ricerca in Internet e farsi un'idea chiara non è che sia esattamente facile, in quanto ci sono siti che dicono tutto e il suo contrario; capire dove e quanto sta la ragione non è facilissimo, e questo può portare a incomprensioni ed errori.


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 26 settembre 2008 11:47

Malkav è giustissimo quello che dici. Passiamo però al "come" uno può evitare di usarlo erroneamente.

Io potrei farmi una cultura sull'idrogeno del tutto sbagliata, e non sono certo una che si beve tutto: semplicemente davanti a una sfilza di formule non ho gli strumenti per verificarne l'esattezza.

Allo stesso modo chi non sa niente delle geisha e fa una tesina di maturità basandosi su wiki ti assicuro che spara una quantità di cavolate all'esame.

E' successo perfino in questo forum, una cavolata garantita da una presunta competenza in materia. E me ne sono accorta solo io. Prendi un topic di quelli scientifici o climatici, io non ti so dire se hanno detto cose corrette, magari mi fido personalmente della preparazione di qualcuno.

Ma non si può applicare questo concetto a priori, chi si fida delle persone deputate al controllo delle voci su wiki non tiene conto dei limiti della verifica costante di un numero altissimo di articoli. E' umanamente impossibile. E allora che si fa? Wiki per me è un ottimo strumento, ma la uso per farmi un'idea generale (ieri non sapevo cosa fosse una "trojka") e non per studiarmi qualcosa. Una tesi di laurea basata su internet... non credo sia una buona idea.


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 07 novembre 2008 1:20

Forse non è del tutto inerente al titolo della discussione ma ho trovato su sito di "La Stampa" un articolo interessante ed inquietante che vorrei segnalarvi:

;) Internet trasforma i baby cervelli

Tutto sommato l'uso sempre più precoce e massiccio del computer e di internet è un gigantesco esperimento iniziato molto recentemente ma la neuropsichiatria comincia a poterne osservare gli effetti ...


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