Hmmmm trattandosi di qualcosa di abbastanza "high fantasy", e decisamente fuori dal naturale, penso che non sia necessario cercare qua una spiegazione anche lontanamente scientifica... secondo logica, in 20 anni di inverno dovrebbe essere spazzata via qualsiasi fonte di cibo: prima le piante, poi gli animali, e poi anche gli uomini. No?
gli uomini preistorici che pure avevano molti meno mezzi di noi, sono sopravvissuti all'ultima glaciazione però.
che combinazione, mi sto giusto facendo ricerche intensive su clima e ambiente durante le ultime glaciazioni. Argomentativamente parlando ti sei appena ficcato nella tana di un affamatissimo leone. :P
l'era glaciale per alcuni versi produceva più cibo che il tempo moderno. La disponibilità di risorse alimentari dipende da parecchi fattori: temperatura e umidità soprattutto, ma anche molti altri, per esempio luce, qualità del suolo, spazio a disposizione, fattori biotici. Per esempio le condizioni dell'era glaciale creavano grandi steppe che sostentavano branchi di grossi animali; negli stessi luoghi, oggigiorno cresce(rebbe) una fitta foresta di querce abitata solo da qualche cervo. La steppa produce molto più cibo per l'uomo che il bosco, quindi.
Nel caso di Westeros, ci sono due possibilità. Se prendiamo la definizione alla lettera di "notte durata una generazione", allora dobbiamo supporre che non ci fosse la luce necessaria per fotosintetizzare: la produzione di vegetali si sarebbe fermata, e con essa tutta la vita. (Una cosa simile è stata una delle teorie per l'estinzione dei dinosauri, ora superata).
Se invece supponiamo solo che sia stato un prolungato inverno, allora si, possiamo paragonarlo all'era glaciale per davvero. Anche d'inverno la produzione di biomassa continua, e non c'è nessun problema scientifico al proseguimento della vita; solo grosse complicazioni di adattamento. (Mi sto contraddicendo con quanto detto in quel quote... chiedo venia)
c'è da chiedersi: sarebbero riuscite piante e animali di Westeros ad adattarsi a uno sbalzo di temperatura di 40° da un mese all'altro?
lo dico perchè suppongo che la glaciazione sia stato un processo, anche se abbastanza veloce, non così veloce come l'inarrestabile invasione estranea...
Potrebbe anche darsi che il cielo fosse coperto da una coltre di spesse nubi scure che bloccavano buona parte della luce e del calore del sole ( ma non tutto ), unito a un inverno ventennale non dev'essere piacevole
c'è da chiedersi: sarebbero riuscite piante e animali di Westeros ad adattarsi a uno sbalzo di temperatura di 40° da un mese all'altro?
lo dico perchè suppongo che la glaciazione sia stato un processo, anche se abbastanza veloce, non così veloce come l'inarrestabile invasione estranea...
In parte. Nelle regioni a clima continentale, ma anche solo nella regione alpina, sbalzi di 30-40 gradi sul corso dell'anno possono capitare (io ricordo temperature notturne di -17° a gennaio e diurne di almeno 36° a luglio). La maggior parte delle specie quindi dovrebbero poter sopravvivere nell'immediato. Solo poche si sarebbero adattate a sopravvivere e vivere nel medio periodo, ma qualcuna sì... i sempreverdi, forse, e probabilmente parecchie erbe: se la neve non fosse stata troppo abbondante (mancanza di luce) o troppo scarsa (mancanza di acqua) sarebbero rimaste verdi e avrebbero continuato a crescere, adattandosi quindi a un clima freddo. Solo se c'è luce, cmq.
Brillante Neshi :D
M'era sfuggita della grossa >_> ;) :D
Ma gli estranei finora si sono mostrati solo al buio, a parte il freddo, quindi la Lunga Notte dovrebbe essere proprio 'notte'
questo conduce ad un altra domanda... cosa fanno gli Estranei di giorno? svaniscono? si nascondono sotto la neve o nelle caverne? si fanno 400 km di marcia ogni giorno e tornano nelle terre dell'inverno?...mistero...
comunque rimango dell'idea che la lunga notte non era notte; come ha detto Bronn, magari hanno oscurato il sole, oppure gli estranei arrivavano comunque con le tenebre, anche all'apice del loro potere
anche secondo me la lunga notte è proprio notte... non sorge proprio il sole... è come se si fosse al polo nei sei mesi di buio... solo che a Westeros, come normalmente accade, ogni "stagione" dura anni, non mesi... e in questo caso dura una generazione...
Non deve essere per forza tutto logico, così come non è perfettamente razionale che i seguaci dal dio dai mille volti cambino aspetto come vogliano senza truccarsi ma con "magia" <.< o quantomeno, non trovo niente di razionale in questo >_>
Del resto anche le normali stagioni su Westeros non sono di durata standard: l'anno della falsa primavera, a una lunga estate segue un lungo inverno... non ci sono tot anni moltiplicati per quattro, fare discorsi sull'orbita o l'asse della terra è un po' fuori luogo.
Prima o poi trovo i pezzi di Martin sulla Lunga Notte.
Mi sono riletto il racconto della vecchia Nan... e forse ho notato una contraddizione
la vecchia dice che "l'ultimo degli eroi si mise in marcia alla ricerca dei figli della foresta"
tutti concordiamo sul fatto che l'ultimo degli eroi e azor ahia sono la stessa persona, ma...
"la lama della sua spada si congelò al punto che si spezzò quando tentò di usarla"
ma come, la spada magica di Azor che fa miseramente cilecca??? >_>
secondo tutti portatrice di luce era una spada bestiale... vabbè
Poi sono andato a rileggermi il racconto di Saan a Davos, e forse ho trovato la conferma che non era una notte eterna, ma solo una metafora
Saan parla di "epoca in cui il mondo era avvolto dalle tenebre" ma poi, per indicare il tempo che ci mise Azor a forgiare la spada, parla di "giorni e notti, giorni e notti"
Inoltre portatrice di luce è descritta come bianca... che sia Alba, la spada dei Dayne?
Io direi che azorcoso e l'ultimo degli eroi non sono la stessa persona... parla di spada, non di spada magica, e poi quest'uomo ha fatto una brutta fine grazie ai ragni del ghiaccio.
Azorcoso è venuto dopo.
Sui giorni e le notti non lo so, voglio rileggermi qualcosa e poi ti dico.
Io direi che azorcoso e l'ultimo degli eroi non sono la stessa persona... parla di spada, non di spada magica, e poi quest'uomo ha fatto una brutta fine grazie ai ragni del ghiaccio.
sul fatto che non siano la stessa cosa posso anche essere d'accordo. Ma nel racconto non viene detto se gli Estranei lo beccano oppure no... niente ragni di ghiaccio
Anche a me l'ultimo degli eroi sembrava una figura più 'occidentale', locale di Westeros. Del resto, una minaccia come gli Estranei non si sconfigge con un singolo eroe. Nemmeno con cento direi >_>
Mah, io è da quando ho letto il primo libro che provo a trovare spiegazioni astronomiche per il clima e le notti assurde di questo mondo, e qualche conoscenza dell'argomento credo di averla: non c'è un'ipotesi che sia una che riesca a spiegare tutto quanto decentemente, sono tutte stiracchiate, ad essere generosi...quindi, o questo mondo è stato così sfortunato da raccogliere tutta una serie di singolarità assurde (sistema binario, PIU' orbita particolare PIU' satelliti strani più altro), oppure mi sa che alla fine la spiegazione sarà esclusivamente fantasy ^^
Continuo a pensare che la lunga notte non sia altro che un qualche oscuramento del sole in modo che gli Estranei possano girare anche di giorno, quindi alla fine sarebbero vampiri che sfornano zombie?
mi sa che alla fine la spiegazione sarà esclusivamente fantasy
La spiegazione è davvero magica, lo disse all'alba dei tempi (alba metaforica, come la notte) lo stesso Martin.
E l'ultimo eroe non è Azor, ma una fiaba con un compito analogo a quello del Re della Notte o di Bael il Bardo: annunciare il passato o il futuro di alcuni protagonisti. L'ultimo eroe potrebbe essere davvero ciò che è successo a Benjen, o ancor meglio ciò che succederà a Bran. Bael il Bardo è invece un indizio sulle origini di Jon Snow, eccetera. Un po' come i sogni e le profezie, tutte funzionali alla storia.
L'unica cosa su cui concordo è effettivamente questa: che ci azzecca un eroe profetizzato a Valyria e Asshai, con una faccenda che ha invece visto protagonisti i Figli della Foresta e i Primi Uomini dall'altra parte del mondo?