fioretto: se finiscono in cella matrimoniale, organizzo una gita per andarli a trovare ^_^
Una chicca. La reazione del popolo di Ceppaloni alla notizia che il loro concittadino è nei guai. Link
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
per un attimo mi ero illuso che le dimissioni sarebbero state accettate come in qualunque paese con una tradizione democratica...poi mi sono ricordato di essere in italiaSu questo è da un po' che ho un dubbio: per quale motivo un politico dovrebbe dimettersi (o le sue dimissioni dovrebbero automaticamente venire accettate) quando indagato, visto che, valendo anche per lui il principio di presunta innocenza, essere indagato non lo rende in alcun modo colpevole? :D
semplicemente nn sei più credibile nei tuoi incarichi pubblici,e già di suo mastella ministro della giustizia...bè... ^_^
semplicemente nn sei più credibile nei tuoi incarichi pubblici,e già di suo mastella ministro della giustizia
Non sono piú credibile perché vengo sospettato, e il fatto che potrei essere innocente dove va a finire? Capisco se si dicesse che sarebbero da valutare, ma vedere una specie di obbligo morale o nel presentarle, o nell'accettarle da parte del Governo... se dieci (visto che siamo in Italia ^_^ ) anni dopo salta fuori che sono innocente cosa si fa, stipendi arretrati, piú interessi, piú danni, piú mi ridanno il posto?
Adesso vedi che PATATRAK salterà fuori alle prossime elezioni...
Da quant' è che abbiamo finito gli onesti al governo?
^_^
:D
[Non sono piú credibile perché vengo sospettato, e il fatto che potrei essere innocente dove va a finire? Capisco se si dicesse che sarebbero da valutare, ma vedere una specie di obbligo morale o nel presentarle, o nell'accettarle da parte del Governo... se dieci (visto che siamo in Italia ^_^ ) anni dopo salta fuori che sono innocente cosa si fa, stipendi arretrati, piú interessi, piú danni, piú mi ridanno il posto?
Non vi è alcun obbligo...infatti, molti suoi colleghi hanno fatto capire che non l'avrebbero fatto ed è dimostrato che molti non lo fanno. Certo un politico per dare credibilità alla sua immagine dovrebbe farlo perchè su di lui ricade l'obbligo etico non solo di essere onesto, ma anche di sembrarlo.
Per il resto sono dimissioni, quindi un atto volontario che c'entra ciò che succede dopo?
Infine, io consiglierei di aspettare: può sempre ritirarle le dimissioni e anche questa non sarebbe una novità :D
semplicemente nn sei più credibile nei tuoi incarichi pubblici,e già di suo mastella ministro della giustiziaNon sono piú credibile perché vengo sospettato, e il fatto che potrei essere innocente dove va a finire? Capisco se si dicesse che sarebbero da valutare, ma vedere una specie di obbligo morale o nel presentarle, o nell'accettarle da parte del Governo... se dieci (visto che siamo in Italia ^_^ ) anni dopo salta fuori che sono innocente cosa si fa, stipendi arretrati, piú interessi, piú danni, piú mi ridanno il posto?
Mastella non si deve dimettere per il fatto che sia sotto indagine, perchè come dici tu, se tra 20 anni si scopre che è innocente nessuno lo potrà ripagare dei danni di immagine subiti.
Mastella si deve, e dico deve volutamente, dimettere perchè nel discorso che ha tenuto ieri alla camera ha attaccato duramente la magistratura dicendo che è tutto un complotto organizzato dai magistrati per screditare il suo partito. Ha detto che siamo in emergenza democratica e altre cose pesantissime che sono incompatibili con il suo ruolo istituzionale.
Capisco che lui sia stato preso in un momento difficile, ma se le affermazioni che ha fatto in aula sono davvero ciò che pensa, lui se ne deve andare subito e il capo del governo "deve" accettare le dimissioni senza tanto pensarci su, perchè non si è mai visto un guardasigilli che attacca la magistratura in modo così pesante in un'aula del parlamento indicando una diversa politica di un governo senza subirne le conseguenze. Spero di essere stato chiaro. Appena riesco a trovarle, pubblico le frasi del ministro per le quali le sue dimissioni devono essere accettate, devono usato sempre volutamente.
io dico peggio per loro, e peggio per noi che gli abbiamo votati. Lo sapevamo tutti che Mastella guardasigilli è come mettere Eva Henger in un istituto di suore. Quello era il posto di Di Pietro. Ma siccome le poltrone di ministri si dividono in base ad opportunità,e non in base a competenze, ci ritroviamo con un ladro che accusa la magistratura, un ladro ministro della difesa...
Non vi è alcun obbligo...infatti, molti suoi colleghi hanno fatto capire che non l'avrebbero fatto ed è dimostrato che molti non lo fanno. Certo un politico per dare credibilità alla sua immagine dovrebbe farlo perchè su di lui ricade l'obbligo etico non solo di essere onesto, ma anche di sembrarlo
So che non è un obbligo, semplicemente mi lasciano un po' perplesso i commenti sullo stile che in uno Stato democratico quelle dimissioni sarebbero state accettate... se io non ho fatto nulla di male, e un altro per qualche motivo sospetta di me, che ne posso? Capisco i discorsi sul sembrare e tutto, ma sempre di un innocente stiamo parlando; ripeto la domanda: se poi si scoprisse che veramente è innocente, "cosa si fa, stipendi arretrati, piú interessi, piú danni, piú mi ridanno il posto"?
Anche perché a questo punto lo stesso obbligo etico dovrebbe ricadere, per dire, sui magistrati, visto che oltretutto sono preposti ad amministrare la giustizia.
Poi, le eventuali dimissioni per quanto detto in Parlamento (discorso che devo ancora leggere) sono un altro discorso, è proprio l'idea "Sei sospettato, dimissioni" che mi lascia perplesso.
Poi, le eventuali dimissioni per quanto detto in Parlamento (discorso che devo ancora leggere) sono un altro discorso, è proprio l'idea "Sei sospettato, dimissioni" che mi lascia perplesso.
Come ti avevo detto sto cercando il testo intero del discorso ma intento ascolta questa parte la trappola della magistratura e la fine del discorso
Ascolta gli applausi finali, quando inizia a dire "mi dimetto..." che sono davvero indecenti.
Secondo me, per questi motivi, Prodi avrebbe fatto bene ad accettare le sue dimissioni.
ripeto la domanda: se poi si scoprisse che veramente è innocente, "cosa si fa, stipendi arretrati, piú interessi, piú danni, piú mi ridanno il posto"?
Anche perché a questo punto lo stesso obbligo etico dovrebbe ricadere, per dire, sui magistrati, visto che oltretutto sono preposti ad amministrare la giustizia.
Poi, le eventuali dimissioni per quanto detto in Parlamento (discorso che devo ancora leggere) sono un altro discorso, è proprio l'idea "Sei sospettato, dimissioni" che mi lascia perplesso.
ha dato le dimissioni, nessuno lo ha licenziato...anzi hanno addirittura cercato di convincerlo a rimanere, per cui non capisco perchè dovrebbero essergli restituiti gli stipendi. Per quanto riguarda i magistrati, è un tema ricorrente quello della responsabilità civile in caso di errore, ma la discussione in questo caso sarebbe lunga e fuori tema. Del resto, la moglie non lui è stata arrestata ed egli - per ora - è solo una persona sottoposta alle indagini.
Però, è sempre un politico, peraltro ministro di un ministero fondamentale. Non aveva il diritto di dire certe cose senza avere alcuna prova di un complotto. Io penso che sia proprio la mancanza di responsabilità politica, nel senso che in Italia i politici sopravvivono semnpre anche quando sbagliano, ad aver fatto precipitare ai massimi storici la fiducia della gente verso l'istituzione politica. Sono veramente diventati una casta che protegge soltanto i propri interessi: basta leggere di sfuggita il libro la casta per capire quanto torbido c'è nella vita dei politici; il problema sta proprio lì: chi ha il coraggio di scavare nel torbido? è non è una domanda retorica se pensi a quanto è successo a De Magistris in merito alla indagine Why not e non solo.
Poi, le eventuali dimissioni per quanto detto in Parlamento (discorso che devo ancora leggere) sono un altro discorso, è proprio l'idea "Sei sospettato, dimissioni" che mi lascia perplesso.
penso che il senso delle dimissioni sia più o meno questo: io, uomo politico, che rappresento dei cittadini, son sospettato di un reato, finchè non dimostro la mia innocenza smetto di rappresentare i miei cittadini affinchè a loro non possa sorgere il dubbio di essere rappresentati da un criminale
mi sembra un ragionamento più corretto (anche nei confronti del proprio partito per eventuali danni di immagine) del: non devo dimostrare niente a nessuno, so di essere innocente, e se non ci credete affari vostri che mi avete votato, io continuo a occupare la mia carica
una volta appurata l'innocenza uno può avvalersi della possibilità di denunciare per diffamazione e ottenere i risarcimenti dovuti, o almeno credo che funzioni così
ha dato le dimissioni, nessuno lo ha licenziato...anzi hanno addirittura cercato di convincerlo a rimanere, per cui non capisco perchè dovrebbero essergli restituiti gli stipendi
Non ho mai detto che sia stato licenziato... ^_^ Provo a spiegarmi meglio: genericamente (non solo con riferimento al caso in oggetto), mi lascia perplesso l'idea che ci debba essere una sorta di obbligo morale di dare le dimissioni, qualora un politico venga sospettato di qualcosa di illecito, e che se non lo fa venga criticato, come se fosse colpevole. Personalmente, sono perplesso all'idea (la presunzione d'innocenza vale anche per loro), e mi chiedo, per chi invece vede tale obbligo morale, cosa si dovrebbe fare qualora si scopra, vent'anni dopo, che era veramente innocente; "Scusa, ci siamo sbagliati, amici come prima"? Nel dare le dimissioni avrebbe danni, perché se innocente dovrebbe avere una sorta di obbligo morale di dimettersi, oltretutto magari senza poter avere risarcimenti (visto che, come giustamente dici, si tratterebbe di dimissioni)?
Poi, ripeto, le dichiarazioni in Parlamento sono un altro discorso (che tocca anche la questione di quanta libertà di parola/opinione dovrebbero avere i politici quando ricoprano la loro carica istituzionale).
mi sembra un ragionamento più corretto (anche nei confronti del proprio partito per eventuali danni di immagine) del: non devo dimostrare niente a nessuno, so di essere innocente, e se non ci credete affari vostri che mi avete votato, io continuo a occupare la mia carica
una volta appurata l'innocenza uno può avvalersi della possibilità di denunciare per diffamazione e ottenere i risarcimenti dovuti, o almeno credo che funzioni così
Non discuto che possa avere una sua logica, semplicemente mi lascia perplesso l'idea dell'obbligo morale: non per un "non devo dimostrare niente a nessuno, so di essere innocente, e se non ci credete affari vostri che mi avete votato, io continuo a occupare la mia carica", quanto piuttosto perché se sono innocente, e se la legge è (dovrebbe essere) uguale per tutti, non vedo scorrettezza nel rimanere in carica quando sono innocente (si spera non solo legalmente). Senza contare che, guardandolo dall'altro lato, le dimissioni potrebbero pure sembrare una sorta di ammissione di colpa (non sto dicendo che lo sia, ma potrebbe dare quell'impressione).
Nel dare le dimissioni avrebbe danni, perché se innocente dovrebbe avere una sorta di obbligo morale di dimettersi, oltretutto magari senza poter avere risarcimenti (visto che, come giustamente dici, si tratterebbe di dimissioni)?
Poi, ripeto, le dichiarazioni in Parlamento sono un altro discorso (che tocca anche la questione di quanta libertà di parola/opinione dovrebbero avere i politici quando ricoprano la loro carica istituzionale).
Ok, avrebbe dei danni, ma nessuno lo sta obbligando...figurati in Parlamento siedono sui loro scranni persone pluricondannate. Se lo ritiene opportuno non si dimettesse, visto anche che la quasi totalità dei suoi colleghi lo appoggia. Può finire tranquillamente il mandato se vuole...e ricandidarsi pure, anche in caso di condanna di primo grado che - come si sa - non è definitiva. Addirittura potrebbe restarsene il Parlamento per altri 10 anni e poi godersi la pensione dorata che già ora lo attende. Altro che risarcimento!
avrebbe dei danni, ma nessuno lo sta obbligando
Torno a ripetere che non ho mai sostenuto il contrario, e che il mio dubbio, per citarmi, è «mi chiedo, per chi invece vede tale obbligo morale [di dimettersi quando sospettati], cosa si dovrebbe fare qualora si scopra, vent'anni dopo, che era veramente innocente; "Scusa, ci siamo sbagliati, amici come prima"?».