Intendiamoci, io sono favorevole al silenzio assenso...ma la decisione ultima deve essere dei familiari, le persone hanno il diritto di scelta; lo stato non può disporre dei miei organi (anche se a fin di bene) come gli pare
Non sarebbe un silenzio assenso, si avrebbe la situazione odierna in Italia. Col silenzio assenso le persone hanno il diritto di scelta, "semplicemente" dovrebbe essere una scelta negativa invece che positiva. In quest'ottica lo Stato non avrebbe la possibilità di disporre degli organi di chicchesia come gli pare, ma potrebbe farlo solo a fronte del mancato diniego, che ogni persona ha la possibilità di dare.
Scusate ma forse c'è stato un errore. Quando ho letto la notizia all'inizio sembrava che una delle novità fosse quella dello ''scavalcamento'' della volontà dei parenti invece ho riletto la notizia in altri siti dove invece pare che si deve verificare anche la volontà dei parenti per procedere con l'espianto... E' chiaro che se fosse realmente così la legge sarebbe alquanto diversa pur rimanendo elementi di novità... Mi scuso per l'errore di informazione :wacko:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ci si può fare sopra tutti i ragionamenti che si vuole, ma è chiaro che nel caso del silenzio
assenso:
1. Nessuno viene danneggiato, in quanto ognuno ha la libertà di negare il consenso.
2. Molti vengono avvantaggiati, in quanto parecchi (me compreso), se ne sbattono della sorte dei propri organi e quindi non negano.
D'altro canto nel caso opposto, in cui l'assenso deve essere esplicito.
1. Nessuno viene danneggiato, in quanto ognuno deve dare il proprio assenso.
2. Pochi vengono avvantaggiati, sempre per via dei parecchi che se ne sbattono.
Per quanto riguarda i parenti, la loro opinione dovrebbe essere irrilevante, se IO ho deciso che i miei organi possono venire donati, non vedo perché altri debbano impedirlo.
No in questo caso i il parere dei parenti conta solo se tu non hai detto nulla... se tu sei a favore non possono dire nulla ma se tu non ti pronunci in forma documentaria intervengono loro...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
L'opinione dei parenti imho conta solo in quanto hanno una certa probabilità di sapere cosa ne pensasse il deceduto su tale argomento, quindi possono aiutare nel prendere la decisione. Per il resto concordo con Triex e Brown.
Sono favorevole al silenzio assenso.
Pensate che smacco per la tratta illegale degli organi. E liste di attesa ridottissime...
Scusate ma forse c'è stato un errore. Quando ho letto la notizia all'inizio sembrava che una delle novità fosse quella dello ''scavalcamento'' della volontà dei parenti invece ho riletto la notizia in altri siti dove invece pare che si deve verificare anche la volontà dei parenti per procedere con l'espianto... E' chiaro che se fosse realmente così la legge sarebbe alquanto diversa pur rimanendo elementi di novità
Se effettivamente fosse come dici ora, non capisco quali sarebbero gli elementi di novità: in pratica si avrebbe che in mancanza di dichiarazione si avrebbe l'espianto, salvo che i parenti siano contrari, no? Se sí, sarebbe la situazione italiana.
La novità sarebbe che mentre ora serve l'esplicito favore del donatore e se questi non si pronuncia l'espianto non viene eseguito con la nuova legge se il donatore non si pronuncia subisce l'espianto a meno che questo non sia impedito dai parenti... metto comunque un Link che spiega bene la faccenda inglese e un altro Link che parla della legge italiana... entrambi sono tratti dal Corriere della Sera...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
La novità sarebbe che mentre ora serve l'esplicito favore del donatore e se questi non si pronuncia l'espianto non viene eseguito con la nuova legge se il donatore non si pronuncia subisce l'espianto a meno che questo non sia impedito dai parenti
Quindi ti riferisci a elementi di novità per il sistema inglese, e non in generale, giusto? :wacko:
La novità sarebbe che mentre ora serve l'esplicito favore del donatore e se questi non si pronuncia l'espianto non viene eseguito con la nuova legge se il donatore non si pronuncia subisce l'espianto a meno che questo non sia impedito dai parentiQuindi ti riferisci a elementi di novità per il sistema inglese, e non in generale, giusto? :wacko:
Esatto. Anche se mi pare di aver capito che in questo ambito la grande maggioranza degli Stati non ha il silenzio assenso. Il modello da cui Gordon Brown vuol prendere spunto è quello spagnolo...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il silenzio assenso sarebbe la cosa migliore per le motivazioni che ha detto triex: il 90% della gente se ne sbatte di scegliere, oppure non sa proprio come fare per dare l'assenso. Poi, non so come funziona per i maggiorenni e ora, ma quando ho fatto la tessera io non è stato nemmeno così immediato: ho trovato una sola farmacia che dava le tessere, hanno chiesto la firma di entrambi i genitori più un testimone esterno (per i già mggiorenni ci volevano due stestimoni esterni), e la tesserina stessa ora è ridotta in condizioni pietose e sempre a rischio di essere persa...sarebbe più utile se queste (pur minimissime) difficoltà si avessero per il NO.
Comunque il parere dei parenti stretti può essere utile, e se possibile viene tenuto in minima considerazione anche ora: per esempio un donatore iscritto a vent'anni che cambia idea a 40 e butta la tessera, potrebbe rimanere comunque in alcune liste ospedaliere perchè non c'è un rinnovo del 'silenzio dissenso, e i parenti possono dire se aveva cambiato idea o no.
se un paziente non firma un documento dove dichiara di essere esplicitamente contrario all'espianto dei propri organi, una volta deceduto potrà subirne l'espianto anche se i propri congiunti più stretti fossero contrari...Opinioni?
Sono assolutamente contraria a questo tipo di orientamento che, di fatto, farebbe del mio corpo una proprietà della collettività piuttosto che dei miei congiunti.
Ritengo che l'espianto di organi debba essere possibile soltanto da coloro che hanno esplicitato il loro consenso e che in caso di mancata espressione di questa volontà la scelta spetti rigorosamente ai familiari.
Io penso che una volta che lo Stato ha dato la facoltà di scegliere, se uno non si preoccupa di dichiarare la sua non volontà alla donazione, allora evidentemente non gliene importa poi tanto della fine che faranno i suoi organi. Meglio un morto che due. Sono favorevole al silenzio assenso senza dare la possibilità di scelta ai familiari.
Quotissimo.
E poi le persone veramente informate, in grado di elaborare una riflessione per prendere una decisione consapevole, sono poche. Una parte della popolazione risponde "boh" o "chissene", ammesso che abbia capito i termini della questione. Che qualcuno che ha passato gli ultimi mesi a riflettere su cosa voglia dire perdere tutta la vita che ha debba morire solo per questi soggetti mi sembra indecente.
Inoltre i familiari non sono automaticamente le persone più vicine o meglio informate sulle volontà del defunto, non vedo motivi per una precedenza loro sullo stato. E se è un discorso di proprietà del corpo, non vedo dove sia il diritto di un gruppo di persone con lo stesso cognome rispetto al diritto della collettività in cui la persona ha vissuto. Se è una questione affettiva, perchè non scegliere fra parenti e amici quelli più cari e delegare a loro la scelta? Ovviamente è irrealizzabile, quindi evitiamo sentimentalismi dove non ve n'è spazio.
Sono assolutamente contraria a questo tipo di orientamento che, di fatto, farebbe del mio corpo una proprietà della collettività piuttosto che dei miei congiunti
Al massimo ne farebbe una proprietà della collettività a fronte di un mancato diniego da parte tua, diniego che chiunque può dare... il tuo discorso potrebbe trovarmi d'accordo se non ci fosse quella possibilità, se si dicesse cioè che chiunque è donatore e non si può dirsi contrari, ma tale possibilità c'è, l'ordinamento (sia quello previsto per l'Inghilterra, sia quello italiano attuale, sia quello futuro) prevede una cosa che mi pare decisamente diversa.
Sono assolutamente contraria a questo tipo di orientamento che, di fatto, farebbe del mio corpo una proprietà della collettività piuttosto che dei miei congiunti.
Ritengo che l'espianto di organi debba essere possibile soltanto da coloro che hanno esplicitato il loro consenso e che in caso di mancata espressione di questa volontà la scelta spetti rigorosamente ai familiari.
Appartieni ai tuoi congiunti?