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Massa, velocità e stringhe
M di Mornon
creato il 22 dicembre 2007

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Exall
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Inviato il 28 dicembre 2007 18:21

L'avevo postato io. Blackfire ha detto che gli sembra una bufala in quanto non ci sono dati tecnici. Ci aggiungo io che riporta una data vecchiotta. Vorrei capire però se il principio che presenta è valido oppure se l'hanno inventato di sana pianta. Piccola curiosità, perdonerete :)


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zack86sq
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Inviato il 28 dicembre 2007 18:47

Scusate lo scambio...:)

Comunque in questo caso sembra davvero una cosa inventata di proposito. Anche ammettendo di poter creare un sistema che imprima un'accelerazione costante e controllata del mezzo (già sarebbe una scoperta rivoluzionaria), si potrebbe calcolare con i moderni supercomputer la posizione della navicella spaziale istante per istante senza incorrere in grossolani errori di traiettoria? Adeguando l'influenza degli altri corpi celesti alla continua variazione della velocità del mezzo? (le mie conoscenze si fermano a fisica 1, quindi potrei dire balle enormi, scusate in anticipo) Non mi convince molto il fatto di fare "mezzo viaggio accelerando e mezzo decelerando" detta brutalmente, senza porsi problemi di possibili variazioni di ogni sorta, imprevisti, ecc..


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Blackfyre
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Inviato il 28 dicembre 2007 20:56

Il calcolo della posizione si fa senza nessun problema, le equazioni del moto sono lineari e quindi un computer non ha problemi a macinarle.

 

Quel..."articolo" se così vogliamo chiamarlo cita il principio di azione e reazione ma secondo me lo applica male. Perchè, brutalmente, se "qualcosa va avanti" allora "qualcos'altro dovrà andare indietro"...lì invece sembra che una cosa prima acceleri e poi deceleri..il che non mi convince molto. Dovrei andare a rileggerlo ma mi rifiuto :)


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Inviato il 29 dicembre 2007 16:48 Autore
Una variazione a gradino è coerente con una natura quantistica ma non con una natura di tipo continuo. Nel primo caso non abbiamo una variazione di tipo analitico, il concetto di derivata non credo abbia significato

Non ho chiaro cosa intendi qui :) Ti riferisci alla derivata del gradino? Se sí, a quanto ne so esiste, ed è un impulso (da te citato nel secondo caso), semplicemente non si parla piú di derivata di funzione :)

 

 

- seconda cosa, presa la formula di cui sopra (valida fino a prova contraria) e ipottizando v maggiore di c dovremmo scendere a patti con una massa rappresentata da un numero complesso...anzi da un numero immaginario puro..e non ha significato fisico

Premesso che è uno sparo nel buio, ma proprio per il fatto che non sappiamo se la situazione possa esistere, e quindi non l'abbiano analizzata, non potrebbe essere che appaia un valore assoluto? Nel senso, tra N anni si scoprirà una particella che va piú veloce della luce, con massa m/√|1 - v²/c²|. Pura ipotesi, ripeto, ma la formula di per sé potrebbe comunque essere valida, no?


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Blackfyre
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Inviato il 29 dicembre 2007 20:47

Io non mi riferivo alla difficoltà matematica..mi riferivo alla incompatibilità della trattazione matematica (basata sempre sul concetto di "limite per qualcosa che tende a zero") con una realtà fisica dove "qualcosa ha un valore minimo maggiore di zero". Alla luce di questo, inevitabilmente sorgono delle difficoltà di trattazione del problema.

 

La formula presa da sola funziona anche..il punto è che poi probabilmente non sarebbe più coerente con le altre formule della teoria di cui fa parte. Non me le ricordo a memoria...e non ho voglia di cercarle...ma mi pare che con un valore assoluto non sarebbe più coerente in sè la teoria.


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 30 dicembre 2007 14:25

probabilmente non ho capito la metà della discussione, questo mi pare c'entri qualcosa comuqnue

 

wikipedia-tachione

 

Consideriamo questa relazione come valida sia per i tachioni che per le particelle comuni ("bradioni"). In situazioni ordinarie, questa equazione mostra che E aumenta all'aumentare della velocità, tendendo all'infinito quando v si avvicina a c, la velocità della luce. Se m è immaginario, invece, il denominatore della frazione deve essere immaginario per mantenere l'energia reale (visto che un immaginario diviso per un altro immaginario dà un reale). Il denominatore è immaginario se la quantità all'interno della radice è negativa, il che avviene se v è maggiore di c. Quindi, allo stesso modo in cui per i bradioni è impossibile superare la barriera della velocità della luce, lo stesso vale per i tachioni, che non possono avere velocità inferiori a quella della luce.


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Inviato il 30 dicembre 2007 14:56

Si ma il tachione, a parte essere probabilmente la particella più controversa della fisica, da come è definito porta alla produzione di energia infinita..il che è un assurdo fisico. Sarebbe una sorta di auto-produzione di energia con un processo che si alimenta da solo...a me (che comunque non sono un fisico) sembra una roba decisamente fuori..


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Ser Balon Swann
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Inviato il 13 gennaio 2008 13:12

Una domanda veloce veloce per voi astrofisici (è un poco OT ma mi sembra inutile iniziare una nuova discussione solo per questo)

 

Dunque, la Terra fa parte del sistema solare, cha a sua volta fa parte della Via Lattea, ovvero la "nostra Galassia". Nell'Universo esistono miliardi di Galassie.

 

La mia domanda è la seguente: che cosa c'è tra, per esempio, il Sole e un'altra stella? Gas? Niente?

 

E tra una Galassia e l'altra? Le Galassie sono in qualche modo "collegate"?


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Inviato il 13 gennaio 2008 13:59

Negli spazi interstellari c'è un vuoto..che non è mai completamente vuoto. Di solito almeno un atomo vagante c'è, poi in prossimità di una stella o di pianeti/comete si possono trovare frammenti, radiazioni o quant'altro.


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Inviato il 13 gennaio 2008 14:09

E questo vuoto è "uguale", diciamo, tra il sole e Aldebaran così come tra la via lattea e la galassia di Andromeda? Opuure è ancora più "vuoto"?


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Inviato il 13 gennaio 2008 14:25

Oddio sinceramente non lo so di preciso, ma diciamo più lontani sono i corpi più il grado di vuoto è elevato. Le stime dicono che comunque non si scende mai sotto 10^-27 Kg/m^3 cioè un atomo in ogni metro cubo.


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Inviato il 13 gennaio 2008 14:31

Thanks :D


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 gennaio 2008 15:04

E qui non ho capito io :D

Scusate il ragionamento molto terra-terra: io prendo un metro cubo, ce l'ho davanti a me. Che daaaamn vuol dire che è vuoto? Cioè, io con il mio micromicroscopio ci vedo un atomo, ma che cosa vedo se mi guardo intorno?

E poi non c'era la storia dell'horror vacui? Perchè la mia confezione di caffè è sigillata sotto vuoto ma nello spazio ci sono interi metri cubi senza dentro né atomi né polvere di caffè?


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Inviato il 13 gennaio 2008 15:23

Iskall la risposta alla tua domanda è molto complicata.

 

Consideriamo come se gli effetti quantistici non ci siano (poi li aggiungerò dopo):

 

In maniera "semplice" si può dire che non c'è nulla...cioè non c'è materia, non c'è radiazione, non c'è proprio nulla nel senso pieno del termine.

 

In maniera meno semplice dobbiamo passare dal concetto di "spazio" al concetto di "campo". Ora è piuttosto difficile da fare a parole ma spero di farmi capire. Pensiamo lo spazio, e quindi con esso la materia, come un reticolo..dove questo è molto fitto e denso abbiamo un aggregato di materia magari una molecola, dell'acqua o il Sole. Dove questo è molto "rado" allora ci sarà pochissimo...appunto un atomo in un metro cubo di spazio.

 

Ora inseriamo gli effetti quantistici:

 

Esistono degli aspetti della meccanica quantistica che ci dicono come, anche in assenza di materia l'energia "in zona" sia non nulla. Questo nasce da eventi che hanno probabilità bassa ma non nulla di accadere. Normalmente non si noterebbero ma in casi particolari (e limite) come il vuoto si notano. Questi eventi fanno in modo che comunque ci sia un'energia non nulla anche in assenza di materia...ma poi ci ricordiamo che la materia altro non è che energia, quindi torniamo al punto di partenza: il "vuoto" non è mai "pienamente vuoto".

 

Se non dovesse essere chiaro ditelo che magari riprendo alcune cose.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 gennaio 2008 15:31

Sostanzialmente è chiaro, mo' vediamo alcune cose... :D

 

Ho capito la storia del reticolo, ma come funziona esattamente? Che relazione c'è fra la densità e la qualità di questo campo? Un pezzo di ghiaccio e un pezzo di roccia in termini di densità sono simili? Però sono due tipi di materia diversi... O mi sto svirgolando io? :D

 

Ammetto che senza gli effetti quantistici la storia per me non avrebbe senso.

Perchè il vuoto è un caso particolare e limite se ne è pieno l'universo per tutti i gli anni luce che separano le varie galassie?

Esistono metri cubi con due atomi e uno senza neanche quello?

Ma la storia del big bang che ha creato il tempo insieme alla materia (e allo spazio? spazio e materia non sono lo stesso? o sì?) non dovrebbe fare in modo che nel vuoto non ci sia tempo?

Vuoto e nulla non sono sinonimi...?

 

Ok mitragliata di domande ma ti avevo avvisato ^_^


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