Ho appena visitato il sito delle Messaggerie che se non erro è il distributore anche della Gargoyle e nel lancio di questa settimana non c'è ancora il Battello del delirio, quindi ne deduco che verrà pubblicato l'ultima settimana di febbraio cioé la prossima. E' vero anche come scritto da Lord Beric che on-line sul sito dell'editore è già acquistabile, ma in libreria non è ancora uscito come detto sopra. " />
Gil Galad - Stella di radianza
Aggiornamento: anche sul sito della Gargoyle finalmente viene svelata la data di uscita 25 Febbraio
Gil Galad - Stella di radianza
Oggi lo ordinerò in libreria.
Ah quindi non mi arriverà la settimana prossima? ç_ç
Io l'ho acquistato sul sito della Gargoyle e l'ho ricevuto ieri.
penso proprio che tempo un paio di settimane e me lo accatto " />
Io l'ho acquistato sul sito della Gargoyle e l'ho ricevuto ieri.
E l'hai già cominciato? A me in libreria arriva il 25, massimo il 26.
Io l'ho acquistato sul sito della Gargoyle e l'ho ricevuto ieri.
E l'hai già cominciato? A me in libreria arriva il 25, massimo il 26.
No, ancora non l'ho cominciato.... sto finendo di leggere La casa d'inferno di Richard Matheson che mi sta portando via un sacco di tempo (anche perchè in quest'ultimo periodo di tempo a disposizione ne ho veramente poco) e poi in teoria ci sarebbero altri libri in attesa... (vabbe' questo e' un problema secondario)
Io ho letto il libro quest'estate, e secondo me, purtroppo, é uno dei libri piu fiacchi di Martin. Buoni i personaggi, splendidamente noir l'ambientazione, ma secondo me deficita la trama. Io l'ho trovato abbastanza inconcludente. Ho trovato molto meglio "la luce morente" e lo splendido "pianeta dei venti". ">
Sará anche colpa del genere, che non mi fa proprio impazzire...
Finalmente ho nelle mie mani Il "Battellone", devo dire che questa nuova edizione è veramente molto bella, carta pregiata patinata " /> stasera iniziamo a leggerlo
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Gil Galad - Stella di radianza
Prime impressioni: in genere non leggo romanzi Horror o gialli, e tranne qualche libro di S. King non mi sono mai avvicinato a questo genere, ma questo libro dello "Zione" mi sta acchiappando parecchio...
Gil Galad - Stella di radianza
Il 25 l'ho preso, non l'ho ancora cominciato (voglio prima leggere altri libri) ma l'edizione della Gargoyle la trovo splendida.
Sono contenta di riesumare questo post dopo 4 anni casualmente oggi nel mercatino dell'usato ho trovato nuovo di pacca (cosa incredibile!) il battello ed.Gargoyle per la modica cifra di 5 euri (ne costava 18
), già soltanto la trama mi ha acchiappato subito, amo le storie sui vampiri, e avevo voglia di Martin.
Ragazzi il mio consiglio, restate in campana e girate i mercatini che magari qualcosina su Martin spunta all'improvviso... tranne Twow, ovviamente ...
A proposito, Qualcuno l'ha letto di recente? altri consigli sul genere horror scritto dallo zione?
Vi auguro buona caccia!
p.s concordo, l'edizione della gargoyle è fantastica.
A proposito, Qualcuno l'ha letto di recente? altri consigli sul genere horror scritto dallo zione?
Vi auguro buona caccia!
p.s concordo, l'edizione della gargoyle è fantastica.
Io lo sto cominciando in questi giorni: nulla da dire, Martin è uno dei migliori scrittori in circolazione, il suo stile di scrittura è favoloso
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Eh niente, l'ho letto, e sto per dire una cosa brutta, preparatevi: non mi è piaciuto.
Ho provato a farmelo piacere, sul serio. L'ho cominciato due volte, imponendomi di finirlo, sperando in una risoluzione di trama avvincente, ma niente.
L'ho trovato debole, con dei personaggi che personalmente ho reputato antipatici. York maschera una saccenza inaudita sotto l'attitudine samaritana, Damon Julian è un villain fiacco (anche se giustificato dalla trama) e non incute terrore, il Capitano Marsh sarebbe dovuto essere l'identificazione dello spettatore, e difatti ispira un po' di empatia, ma anche lui risulta artificioso. I dialoghi hanno lasciato molto a desiderare, e non credo sia un problema della traduzione, perché ad esempio l'infodump di York
sull'origine dei vampiri in generale, e sulla sua vita in particolare, sono evidentemente frutto della struttura del testo di partenza, e risulta noioso.
Inoltre, spesso Martin racconta le cose, invece di mostrarle, e mi ha stupito, contando che è esattamente il problema opposto di ASOIAF (dove si perde, tra le altre cose, proprio a causa del suo eccessivo mostrare).
D'altra parte, in alcuni punti si riconoscono i semi dello stile di Martin, specialmente nell'insensatezza delle azioni dei personaggi, che stoicamente perseguono un obiettivo, anche se l'universo (narrativo e finzionale) gli si rivolta contro.
Nella seconda parte del libro, il peregrinare di Marsh su e giù per le insenature del fiume in cerca del battello e la sua ciurma assetata di sangue, per poi desistere e scoprire che il battello non si è mai mosso, mi ha ricordato molto la storyline di Quentyn in ADWD.
Eppure, la pecca più grande di Fevre Dream è l'originalità. Nel 1976 Anne Rice aveva già parlato di vampiri, sete di sangue, e soprattutto di New Orleans, e lo aveva fatto in modo decisamente migliore. Si, so che sembra una bestemmia, ma è così. La Rice affronta il punto di vista del vampiro in modo diretto, ci fa vivere le sue passioni e i suoi drammi esistenziali, lo ricopre di un manto oscuro e affascinante, ci ricama sopra un mistero che Fevre Dream tenta disperatamente di invocare, ma non riesce.
Poi okay, la Rice nel giro di tre libri esagera e parte per la tangente, ma "Intervista col vampiro" rimane un classico del genere per un buon motivo. La Gargoyle nella quarta di copertina cita anche gli horror soprannaturali di Stephen King, ma anche qui siamo a moltissime leghe di distanza, perlomeno circoscritto a quel che ho letto di King.
In definitiva, il mio è un giudizio di parte e influenzato dalle precedenti letture, ma non riesco proprio a salvare nulla in Fevre Dream.