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fuori le Bestie di Satana!!
E di Eddard Seaworth
creato il 26 ottobre 2007

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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 26 ottobre 2007 18:42 Autore

La notizia è appena sentita: il capo ed il vice-capo delle Bestie di Satana, dopo aver già goduto di uno sconto di pena (dall'ergastolo a trent'anni), potrebbero a breve avere un primo permesso per uscire temporaneamente dal carcere! E tra indulto, sconti vari, benefici di legge etc. il calcolo è che il capo possa uscire nel 2013, il vice già nel 2010.

I genitori delle loro vittime (torturate e sepolte vive, ricordate?) hanno dichiarato "guai a loro se escono", e protestano che i due avrebbero dovuto tenersi l'ergastolo e restare dentro. Si può dar loro torto?

Vogliamo parlare di giustizia? In carcere il sig. Volpe, capo delle bestie, è stato aggredito e picchiato a sangue dagli altri detenuti, ed è stato messo in isolamento perché rischiava la vita: bisogna pensare che i criminali capiscano meglio dei giudici e degli avvocati cosa vuol dire "giustizia"?

Parrebbe proprio di sì. Da parte mia, se la notizia venisse confermata, sono pronto a prestare la mannaia ai genitori dei defunti...


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Isilnar
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Inviato il 26 ottobre 2007 19:09

non ho parole...in Italia non c'è giustizia..poi scommetto che se i genitori delle vittime si facessero giustizia da sole (premettendo che non la ritengo una cosa giusta) prenderebbero una condanna anche più pesante di quelle BESTIE, ci scommetto...


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Inviato il 26 ottobre 2007 19:30

La notizia è appena sentita: il capo ed il vice-capo delle Bestie di Satana, dopo aver già goduto di uno sconto di pena (dall'ergastolo a trent'anni), potrebbero a breve avere un primo permesso per uscire temporaneamente dal carcere! E tra indulto, sconti vari, benefici di legge etc. il calcolo è che il capo possa uscire nel 2013, il vice già nel 2010.

I genitori delle loro vittime (torturate e sepolte vive, ricordate?) hanno dichiarato "guai a loro se escono", e protestano che i due avrebbero dovuto tenersi l'ergastolo e restare dentro. Si può dar loro torto?

Vogliamo parlare di giustizia? In carcere il sig. Volpe, capo delle bestie, è stato aggredito e picchiato a sangue dagli altri detenuti, ed è stato messo in isolamento perché rischiava la vita: bisogna pensare che i criminali capiscano meglio dei giudici e degli avvocati cosa vuol dire "giustizia"?

Parrebbe proprio di sì. Da parte mia, se la notizia venisse confermata, sono pronto a prestare la mannaia ai genitori dei defunti...

 

Ho guardato un po' in giro ma a Volpe non è mai stato dato l'ergastolo, l'ergastolo (in realtà due ergastoli) è stato dato solamente a Sapone, e tale sta rimanendo.

Continuando la mia documentazione scopro il motivo per cui, con rito abbreviato, Volpe era stato condannato a 30 anni (una condanna che mi pare piuttosto breve per 3 omicidi più un'induzione al suicidio): “Non c'è una linea criminosa quale guida del loro agire: i riti di maledizione, l'abbigliamento, i simboli, i tatuaggi, i discorsi per quanto forti, per quanto di rottura non hanno una rilevanza criminale, non sono quel pactum sceleris che è richiesto dal codice penale. Gli atti criminosi, i reati commessi dal gruppo sono il più delle volte improvvisi nella loro genesi e privi di pianificazione e programmazione”. Anche nella loro decisione di uccidere viene a galla “la totale occasionalità ed estemporaneità”.

Come si possano vedere 3 omicidi successivi *non premeditati o intenzionali* io non ne ho proprio idea.

 

Ad ogni modo nonostante gli fosse già stata ridotta la pena, in rito abbreviato, a 30 anni, ora, in cassazione, gliel'hanno ridotta a 20... Il motivo di questa riduzione successiva però mi è totalmente oscuro. Invoco i giurisprudenzandi :P


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Alyssa Arryn
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Inviato il 26 ottobre 2007 20:06
I genitori delle loro vittime (torturate e sepolte vive, ricordate?) hanno dichiarato "guai a loro se escono", e protestano che i due avrebbero dovuto tenersi l'ergastolo e restare dentro. Si può dar loro torto?

Altro che dare loro torto, gente che si macchia di crimini del genere secondo me non dovrebbe uscire dal carcere che dentro una bara ... ma come dice Isettina a Volpe non avevano nemmeno dato l'ergastolo ... meraviglie della cosiddetta giustizia ....


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Mornon
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Inviato il 26 ottobre 2007 20:09

Visto l'accaduto con quello che ne aveva investiti quattro da ubriaco, tengo il beneficio del dubbio riguardo quanto riportato dai mezzi di (dis)informazione ^_^


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Inviato il 26 ottobre 2007 20:53

non ho parole...in Italia non c'è giustizia..poi scommetto che se i genitori delle vittime si facessero giustizia da sole (premettendo che non la ritengo una cosa giusta) prenderebbero una condanna anche più pesante di quelle BESTIE, ci scommetto...

 

Farebbero un paio d'anni in carcere anche loro, e poi uscirebbero a causa di qualche cavillo/rito abbreviato/indulto/gratta e vinci...

La giustizia in Italia fa schifo... ^_^

 

Per il resto, come Mornon, non avendo letto le carte e non fidandomi dei mezzi di (dis)informazione, mi astengo dal commentare la vicenda processuale in sé.


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Eddard Seaworth
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Inviato il 26 ottobre 2007 21:09 Autore
Farebbero un paio d'anni in carcere anche loro, e poi uscirebbero a causa di qualche cavillo/rito abbreviato/indulto/gratta e vinci...

La giustizia in Italia fa schifo.

Scusa...vuoi dire che metteresti sullo stesso piano i delitti commessi dai satanisti e quello commesso dai loro genitori nel trovarsi davanti chi ha massacrato i loro figli ed è uscito senza aver scontato neppure un terzo della pena?


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Lyga Stark
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Inviato il 26 ottobre 2007 22:18

Scusa...vuoi dire che metteresti sullo stesso piano i delitti commessi dai satanisti e quello commesso dai loro genitori nel trovarsi davanti chi ha massacrato i loro figli ed è uscito senza aver scontato neppure un terzo della pena?

 

Io metto sullo stesso piano degli omicidi volontari con altri omicidi volontari.

Poi è ovvio che magari ci saranno attenuanti o aggravanti di cui tener conto caso per caso, ma un omicidio volontario è un omicidio volontario, e purtroppo, in Italia, non viene punito in maniera adeguata.

 

I tizi delle bestie di satana meritano di marcire in carcere per anni, per ogni loro omicidio.

I genitori delle vittime, nel caso dovessero farsi giustizia da sé, meriterebbero di marcire in carcere per anni, per ogni loro omicidio.

 

Purtroppo in Italia non funziona così, ringraziate pure la classe governante dell'una e dell'altra sponda... ^_^


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Ser Balon Swann
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Inviato il 26 ottobre 2007 23:06
Io metto sullo stesso piano degli omicidi volontari con altri omicidi volontari.

Poi è ovvio che magari ci saranno attenuanti o aggravanti di cui tener conto caso per caso, ma un omicidio volontario è un omicidio volontario, e purtroppo, in Italia, non viene punito in maniera adeguata.

 

I tizi delle bestie di satana meritano di marcire in carcere per anni, per ogni loro omicidio.

I genitori delle vittime, nel caso dovessero farsi giustizia da sé, meriterebbero di marcire in carcere per anni, per ogni loro omicidio.

 

 

Questa è la legge che vige ora in Italia, e purtroppo ci tocca rispettarla.

 

Tuttavia è quanto di più lontano ci possa essere dalla giustizia.

 

Se i genitori si facessero giustizia da soli marcirebbero in carcere, ma certo non lo meriterebbero.

 

Solo una mente fredda, astratta e, passatemi il termine, quasi luciferiana, metterebbe sullo stesso piano la tortura, le sevizie e l'uccisione di un'innocenti con la vendetta disperata dei genitori.


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xaytar
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Inviato il 26 ottobre 2007 23:36

perchè mai dovrei farmi dare del lucifero?

Io vorrei vedere le bestie di satana marcire in galera per ogni loro omicidio, come ha detto lyga.

E in caso pure i genitori vendicativi. Ovviamente le bestie si beccheranno aggravanti per sevizie e torture e si prenderebbero tanti ergastoli in un sistema "utopico", mentre i genitori avrebbero delle attenuanti.

Questo non è nè ingiusto nè luciferino, fa parte di ogni tipo di giustizia "democratica", l'omcidio volontario è punito anche se è di vendetta. Sicuramente ci sono tante parti del mondo in cui ci si può far giustizia da soli senza andare in carcere, e siete liberi probabilmente di andare là e lasciare l'italia... ma ci sono anche molte situazioni in italia in cui puoi uccidere e rimanere impunito ^_^


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Ser Balon Swann
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Inviato il 26 ottobre 2007 23:53

La la legge e il diritto non sono niente di trascendentale o "superiore"... sono solo dei semplici mezzi che nascono per impedire la risoluzione violenta dei conflitti.

 

Se la sentenza è equa e giusta, tutto bene, nessuno dice niente.

Ma se la sentenza è assurda come in questo caso, se la legge non è in grado di tutelare chi ne ha diritto e diventa essa stessa una fonte di ingiustiza, beh a mio avviso perde la sua ragione di esistere.

 

 

 

 

 

e poi, dove sta scritto che la vendetta è INGIUSTA? (non illegale, INGIUSTA...)


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xaytar
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Inviato il 27 ottobre 2007 0:53
La la legge e il diritto non sono niente di trascendentale o "superiore"... sono solo dei semplici mezzi che nascono per impedire la risoluzione violenta dei conflitti.

 

è quello che penso anche io. ma non è questo il punto

 

Se la sentenza è equa e giusta, tutto bene, nessuno dice niente.

Ma se la sentenza è assurda come in questo caso, se la legge non è in grado di tutelare chi ne ha diritto e diventa essa stessa una fonte di ingiustiza, beh a mio avviso perde la sua ragione di esistere.

 

che vorrebbe dire che la sentenza non è equa o giusta? Se la situazione della giustizia italiana è questa, mi sembra perfettamente in linea. Se ci sono dei condannati che stanno pure in parlamento, mi sembra normale che il sistema faccia schifo e che ci siano continui sconti di pena...

E poi come fate a sapere che le riduzioni di pena sono ingiuste? Magari quelli si stanno comportando bene, io non lo so. Sono dubbioso e pessimista, leggendo di altri casi, però in effetti ci sono casi in cui le riduzioni di pena sono applicate a ben diritto. Dubito che sia questo il caso, ma dubito anche che tu abbia gli elementi per sostenerlo in maniera sicura...

 

e poi, dove sta scritto che la vendetta è INGIUSTA? (non illegale, INGIUSTA...)

 

dove sta scritto che l'omicidio è ingiusto? negli stessi sistemi di valori di culture e popoli... sono relativi, magari condivisi da tutti o la maggior parte...

sicuramente nel nostro sistema l'omicidio per vendetta è illegale.

Se la maggioranza decide di cambiarlo, allora diventa legale...

certo che se la giustizia italiana continua a far così schifo, non dubito che ci sia un lento "cambio di morale" in questo senso e che sempre più persone reputino giusto farsi giustizia da soli. Se lo stato nn funziona, è normale pensare di ricorrere alla "vendetta personale".


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 27 ottobre 2007 12:01
certo che se la giustizia italiana continua a far così schifo, non dubito che ci sia un lento "cambio di morale" in questo senso e che sempre più persone reputino giusto farsi giustizia da soli. Se lo stato nn funziona, è normale pensare di ricorrere alla "vendetta personale".

 

è proprio quello che intendevo


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Mornon
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Inviato il 27 ottobre 2007 12:09

La vendetta di per sé non è ingiusta, è definita tale; ma è pericolosa: se uno dei genitori decidesse di far fuori qualcuno dei colpevoli per vendetta, magari qualche parente dei colpevoli ne avrebbe a male (nonostante la motivazione della vendetta) e si vendicherebbe a sua volta; io capisco benissimo il desiderio di vendetta personale, soprattutto a fronte di certi delitti che fanno sembrare persino venti ergastoli insufficienti, ma dall'altra parte capisco anche il rischio che presenta. La giustizia dovrebbe servire anche a evitare questo.


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Inviato il 27 ottobre 2007 13:08

Ancora con sta storia della Vendetta.

 

La vendetta genera faide, come ha detto Mornon.

 

Se uno mi ammazza il figlio, assassino, ma pur sempre mio figlio, perchè è uscito prima dal carcere (LEGALMENTE), allora io ammazzo lui.

E via così all'infinito, morti su morti, come avveniva prima della civiltà.

 

Chi sceglie di farsi giustizia da solo può avere la mia umana comprensione, ma dovrà poi pagarne le conseguenze, per quanto sicuramente attenuate rispetto agli omicidi delle Bestie di Satana.

 

La Vendetta può essere del singolo individuo, MAI dello Stato.


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