Vi erano mancati i mie confronti per una settimana?
Scusate, ma ero in vacanza, senza computer.
Adesso ne apro un altro quello tra la mitica Zimmer Bradley e l'altrettanto mitico Martin.
Votate !!!!!!!
Nel topic sulle letture consigliate sono stato praticamente linciato dalla folla per aver difeso la compianta Zimmer Bradley dalle accuse di eccesso di femminismo. Io resto del parere che "Le nebbie di Avalon" sia un capolavoro...
Però se mettiamo a confronto zio Martin con la Zimmer Bradely, io scelgo Martin senza dubbio
:unsure: ;) :lol:
Io sono tra quelle che hanno bonariamente "linciato" te nell'altro topic ;) e che, assai meno bonariamente, avrebbero linciato la Zimmer-Bradley se se ne fosse mai presentata occasione (ormai è troppo tardi).
I suoi libri sono un concentrato di retorica femminista fuori tempo massimo e cronica scarsità di azione.
Indifendibile.
Persino i romanzi di Liala o di Colette hanno maggiore dignità.
Pargone con Martin semplicemente improponibile sotto ogni punto di vista. :unsure:
Persino i romanzi di Liala o di Colette hanno maggiore dignità.
non ho parole :unsure: ;) :lol:
Paragone con Martin semplicemente improponibile sotto ogni punto di vista. :wub:
d'accordo, zio Martin è mille volte meglio, però io resto dell'idea che "Le nebbie di Avalon" sia un capolavoro... comunque, de gustibus non est disputandum...
:lol: :lol: :lol:
Calma calma......per quanto martin vinca il sondaggio (ormai lo proclamato mia saga fantasy forever), voglio spezzare una lancia a favore della Zimmer Bradley.
I suoi libri sn davvero belli (la saga di Avalon per l'appunto...ma anche il Giglio Nero), e nn li ritengo troppo femministi. Sn ben scritti e piacevoli.....a me piacciono veramente molto
:unsure:
Indifendibile.
Persino i romanzi di Liala o di Colette hanno maggiore dignità.
Ma no dai...è che quando ha cominciato a sfornarne due all'anno ovviamente ha tirato fuori roba tutta uguale...ma i primi di darkover e i 'fuori saghe' non sono male.
Tra quelli che ho letto ovviamente, leggerli tutti è impossibile :unsure:
Purtroppo la prolificità può essere un malus perchè un lettore tende a fare una media...questi due autori sono confrontabili e per me qui vince Martin.
voglio spezzare una lancia a favore della Zimmer Bradley.
I suoi libri sn davvero belli (la saga di Avalon per l'appunto...ma anche il Giglio Nero), e nn li ritengo troppo femministi. Sn ben scritti e piacevoli.....a me piacciono veramente molto
:unsure:
Oh, finalmente ho trovato un sostegno nel difendere la compianta Zimmer Bradley! :lol: ;)
Anche secondo me l'accusa di eccesso di femminismo non regge: il suo interesse per i personaggi femminili deriva dalla volontà di descrivere una civiltà matriarcale che esisteva nel nostro continente prima dell'avvento dei popoli indoeuroei. La Zimmer Bradley guardava a quel passato matriarcale e non ai movimenti femministi. La chiave per capire l'originalità de "Le nebbie di Avalon" sta proprio nell'aver considerato Avalon come l'ultimo baluardo dei culti matriarcali, che preesistevano a quelli celtici dei druidi e ovviamente al cristianesimo. Tutto ciò dimostra che l'autrice conosceva non solo la storia delle civiltà antiche e delle religioni, ma anche l'antropologia culturale che ha interpretato questi fenomeni.
:lol: :lol: :lol:
Viva George!!!
Per fortuna in questo topic stravince MArtin, negli altri ho letto troppi messaggi a favore di Tolkien e della Rowling
Anche secondo me l'accusa di eccesso di femminismo non regge: il suo interesse per i personaggi femminili deriva dalla volontà di descrivere una civiltà matriarcale che esisteva nel nostro continente prima dell'avvento dei popoli indoeuroei. La Zimmer Bradley guardava a quel passato matriarcale e non ai movimenti femministi.
a metà anni '80 l'editrice nord ha tradotto e pubblicato almeno un paio di antologie storie fantastiche di spada e magia curate proprio dalla zimmer-bradley, che si riservava uno spazio introduttivo per commentare i racconti scelti, sottolineando i criteri su cui si era basata. bene, circa il 90 % di quegli autori era di sesso femminile perché, come la vostra beneamata ammise senza reticenze, lei non amava il fantasy maschile (maschile per scrittura e tematiche, intendo).
tanto per essere impietosa riguardo alla qualità, una delle scoperte editoriali della zimmer-bradley fu tale mercedes lackey, autrice di quel un araldo per valdemar (più seguiti vari che per fortuna non ricordo) che si può definire senza tante sofferenze uno dei peggiori romanzi fantasy degli ultimi vent'anni.
ho letto sia le nebbie di avalon che il giglio nero e sono rimasta davvero delusa. i personaggi femminili sono davvero somiglianti gli uni con gli altri, il background storico-politico è spesso solo accennato, ma non approfondito (forse è un aspetto troppo "maschile" per meritare attenzione), azione e battaglie pochine, sbadigli a iosa.
capisco che a qualcuno possa piacere e va benissimo, ma, per favore, non venitemi a dire che la ZB non fosse fissata con il femminismo nel fantasy.
lo era eccome.
circa il 90 % di quegli autori era di sesso femminile perché, come la vostra beneamata ammise senza reticenze, lei non amava il fantasy maschile (maschile per scrittura e tematiche, intendo).
Non ero a conoscenza di tutto ciò e ne prendo atto. Questa distinzione tra "fantasy maschile" e "fantasy femminile" mi pare una assurdità senza alcun fondamento: ogni autore ha il suo stile e le sue tematiche preferite, a prescindere dal suo sesso. :unsure:
Oh, poi c'è questa storia delle battaglie, senza le quali pare che si sprofonderebbe nella noia. Che dire? Ognuno ha i suoi gusti. A me le scene di guerra nel migliore dei casi mi annoiano e nel peggiore mi fanno schifo. Non capirò mai cosa ci si trova di bello nel guardare gente che si sbudella e si ammazza. ;)
Non vorrei proprio che il fantasy si riducesse a una specie di sintesi tra l'Iliade e i film di Quentin Tarantino.
Nei romanzi di Martin riesco paradossalmente a tollerare meglio le scene di combattimento perchè, con il suo realismo "truculento", il vecchio zio mostra al lettore tutta la brutalità e l'insensatezza della guerra e della violenza in generale. Le battaglie, i duelli e i tornei sono descritti con occhio disincantato, senza indulgere mai all'esaltazione retorica della guerra. Anzi, direi che l'ironia con cui si demitizza il luogo comune del cavaliere senza macchia e senza paura è in Martin uno degli aspetti che rendono molto adulto e maturo il suo stile. Insomma, l'esaltazione retorica e mitizzata delle battaglie, dei duelli e dei tornei viene lasciata per lo più ai ragazzini come Bran e Arya, agli ingenui come Sansa, ai personaggi infantili come Robert o a quelli violenti come Jaime. I personaggi veramente maturi, come Tyrion, per esempio, vedono invece la guerra come un male inevitabile in certe occasioni, ma di cui si farebbe molto volentieri a meno.
:lol: :lol:
circa il 90 % di quegli autori era di sesso femminile perché, come la vostra beneamata ammise senza reticenze, lei non amava il fantasy maschile (maschile per scrittura e tematiche, intendo).
Non ero a conoscenza di tutto ciò e ne prendo atto. Questa distinzione tra "fantasy maschile" e "fantasy femminile" mi pare una assurdità senza alcun fondamento: ogni autore ha il suo stile e le sue tematiche preferite, a prescindere dal suo sesso. :unsure:
Trovo che tu abbia ragione, non ha senso dire che esiste un Fantasy femminile e uno maschile, anche se io interpreto l'affermazione come il fatto di dire che una donna non scriverebbe scene di sbudellamenti o cose simili
Non riuscirei a fare un paragone tra Martin e la Bradley. Io ho letto di lei TUTTA ( e ribadisco TUTTA) la Saga di Dakover con i suoi 30 circa volumi. E devo dire che non sono male. Certo, nella maggior parte dei romanzi (ma non in tutti) sono le donne a essere in primo piano e spesso si marca la necessità per alcune di loro di liberarsi dagli obblighi dettati dalla vita con un uomo (Rinunciatarie), ma, a parte questo, la Saga di Darkover credo sia molto originale nel suo mix di fantascienza, fantasy medioevale e poteri psi (Le Torri).
interpreto l'affermazione come il fatto di dire che una donna non scriverebbe scene di sbudellamenti o cose simili
Sì, questo è molto probabile!
:stralol: :shock:
Martin anche se non denigro del tutto la Bradley. Mi è piaciuto molto le Nebbie di Avalon anche se, nonostante il punto di vista sia esclusivamente femminile, ho trovato molto più interessanti i personaggi maschili: Artù, Lancilotto, Mordred :stralol:
Martin anche se non denigro del tutto la Bradley. Mi è piaciuto molto le Nebbie di Avalon anche se, nonostante il punto di vista sia esclusivamente femminile, ho trovato molto più interessanti i personaggi maschili: Artù, Lancilotto, Mordred :lol:
In tutti i libri Fantasy i personaggi maschili sono più interessanti.
Pensaimo alle cronache, ad esempio. Catlyn è noiosa nel suo preoccuparsi di tutto, ne suo pessimismo cronico, Sansa è noiosa e basta, Brienne non ha tratti particolarmente evidenti, così come Margaery.
Gli unici personaggi femminili interessanti sono Cersei, che ha uno carattere spiccato, Olenna che però è vecchia e Arya che cerca di assomigliare a un maschio