La domanda iniziale è semplice: fate parte/avete fatto parte/avete intenzione di fare parte di un collegio universitario?
Non so come funzioni fuori da Pavia, ma qua i collegi sono veramente tanti, ciascuno (più o meno) con una sua storia, ciascuno (più o meno) con le sue tradizioni, ciascuno (ciascuno veramente) con le proprie rivalità e i propri odi.
Io, da almo Borromaico collegiale, non posso che augurarmi di scoprire ex Borromaici o, al limite, qualche Papera (ex e non). Ma sì, dai, accetterò anche i ghislieriani...
Tornando serio: in conclusione, come vivete/avete vissuto la vostra collegialità? Poteste tornare indietro, operereste nuovamente la medesima scelta?
Per i diplomandi: se avete intenzione di venire a studiare a Pavia, non date retta a chi vi consiglia Piazza del papa, lì sta il Male: il Bene (e il Disagio) appartiene alla Nobile Famiglia Borromeo.
Solo per il fatto che tu hai fatto questa scelta, penso che nessun barrierista che ti conosca deciderà di seguire i tuoi passi ;)
Come è andata l'anatio? :unsure:
collegio universitario
Cosa sarebbe un collegio universitario?Cioè in cosa differisce da una università "normale" (ad esempio l'alma mater di bologna)?
Solo per il fatto che tu hai fatto questa scelta, penso che nessun barrierista che ti conosca deciderà di seguire i tuoi passi :D
Come è andata l'anatio? ;)
Mi sento di quotare pienamente xaytar, cmnq anche a me sarebbe piaciuto andare al Ghislieri o al Borromeo, ma non mi hanno preso :unsure:
collegio universitario
Cosa sarebbe un collegio universitario?Cioè in cosa differisce da una università "normale" (ad esempio l'alma mater di bologna)?
Molto banalmente.....
Sarebbe una struttura in cui si fa domanda per potervi entrare e nella quale si vive durante l'iter accademico....ossia prendi Derfel, ad esempio, lui è arrivato dalla Sicilia per studiare Giurisprudenza qui a Pavia.....essendo così lontano da casa aveva due possibilità; o il collegio universitario o l'appartamento/camera da dividere con qualche altro studente.....
Per poter rimanere ospite del collegio che si è scelto, però, bisogna rispettare delle regole ben precise, tra le quali le più importanti sono:
- Avere la media del 27 (o comunque superiore al 25, almeno quando andavo io all'università era così ;) , non so se ora è cambiato qualcosa....)
- Dare un certo numero di esami nel corso dell'anno accademico....
Poi, la gran fi***a dei collegi è che sono strettamente correlati con la Goliardia.....
Qui a Pavia ce ne sono un discreto numero, alcuni hanno una vera e propria storia e le rivalità tra i vari collegi si sprecano!!!
Dev'essere un bell'ambiente, non ho mai avuto il piacere di farne un'esperienza poiché abitando a pochi km dalla città ho sempre fatto la studentessa pendolare.....
Piccolo OT: mi sono accorta solo adesso di aver raggiunto quota 1000 messaggi e di essere diventata Lord Protettore!!!! :shock: :unsure:
Sorry for the OT..... :D
Kisses :huh:
Capisco.
Oltre alle regole sull'andamento ci sono anche regole di comportamento?Ma è gratis l'alloggio? Le lezioni avvengono nella stessa struttura dove ci sono gli alloggi?
Scusate, chiedo ste cose perché non avevo mai sentito parlare di collegio universitario e mi sembra una cosa piuttosto nuova.
Io ero abituato tramite amici fuori sede al classico appartamento da affittare e al fare avanti indietro dall'uni (io abitavo a 20 km dall'uni, non ho mai avuto sti problemi per fortuna)...
Come già specificato da Darklady, bisogna sottolineare, in primo luogo, il distacco tra collegio e università. Il collegio non è università, per quanto offra corsi interni (in tutta onestà, grazie al degradante rettore che affligge questo nobile luogo, del tutto deludenti) e ad essa sia strettamente legato.
I quattro collegi di merito di pavia (Borromeo, ghislieri, Santa Caterina e Nuovo, dei quali solo i primi due sono storici), pur presentando differenze di maggiore o minore entità circa i criteri di selezione e di mantenimento del posto, hanno in comune l'obbligo per i propri studenti di mantenere una media di 27/30 con la totalità degli esami data alla fine di ogni anno accademico (noi in Borromeo non abbiamo anno sabbatico e dobbiamo dare la metà più uno degli esami entro luglio, a differenza del ghislieri, e il voto minimo che possiamo accettare è 24/30 e, una volta nell'intero arco di studi, un solo voto compreso tra il 21 e il 23). Poi esistono gli ISU, ossia i collegi statali. I criteri di merito sono più bassi (se non vado errato, metà dei crediti ogni anno e media del 24, ma non sono per niente sicuro...) ma, in linea generale, ospitano più gente e alcuni sono anche molto antichi (il collegio più antico, seppur piccolo, di Pavia è il femminile Castiglioni Brugnatelli) e molto belli (il Cairoli è veramente bello).
Degli ISU so poco, quindi mi limiterò ad accennare al Borromeo. Il bello di questo collegio è che, pur essendo collegio di merito, il principio di base è che non bisogna pensare allo studio come a una corsa al voto più alto. L'importante è restare in media così da non perdere il posto. Per il resto si è come in famiglia (antipatie e odi compresi). Novanta persone di diversa estrazione sociale, provenienza e mentalità che convivono e che sono TENUTE a conoscersi (abbiamo l'obbligo di sapere quantomeno nome, cognome, provenienza esatta, numero di stanza, facoltà e anno di ciascun altro collegiale). L'attività "ludico-creativa" è coperta da "segreto professionale", quindi eviterò di parlarne in questa sede. Quanto ai rapporti con l'esterno, la rivalità tra Borromeo e ghislieri è storica e profonda e viene manifestata in ogni campo (escluso quello accademico: la gara al voto è bandita in Borromeo): dallo sport (esclusi i tornei intercollegiali, esiste il derby Borromeo-ghislieri a calcio: goliardicamente, si spera, violento tanto in campo quanto sugli spalti e, negli ultimi decenni, monopolio pressochè stabile dell' Almo Collegio Borromeo) alle feste o agli scontri tra "falangi" sotto uno o l'altro collegio (quest'anno solo sotto il loro, visto che non venivano mai...).
Insomma, il collegio, per come lo intendiamo noi, ha più a che fare con la vita extrauniversitaria che con l'università in sè.
EDIT dopo aver letto l'ultimo post di shinobi: gli allievi dei vari collegi sono iscritti all'Università di Pavia e devono seguire i corsi dell'università per come indicato nel piano dis tudi, esattamente come ogni altro studente universitario. Volendo semplificare all'estremo, il collegio altro non è che una residenza, una base logistica cui lo studente si appoggia per frequentare l'università. Quanto al comportamento, bisogna distinguere le regole di base poste dall'istituto da quelle effettivamente vigenti. Il collegio ha un regolamento che, con norme generali, tende a regolare la vita associata degli allievi. In realtà l'unico diritto vigente all'interno del Borromeo (così come, credo, in molti altri collegi) è quello consuetudinario rafforzatosi, pur senza essere mai stato positivizzato (cosa che mi sembra molto strana), nel corso degli anni e dei secoli e posto sotto la tutela di un ordine gerarchico non meritocratico (almeno in Borromeo, ed è immensamente meglio così...) estremamente forte e sentito. Per il resto, i collegi universitari non sono una realtà recente (tranne molti degli ISU e i due collegi di merito Santa Caterina e Nuovo, che hanno meno di 50 anni..), infatti Borromeo e ghislieri risalgono al XVI secolo (1561 il primo, 1567 l'altro), tanto che il Borromeo viene citato da Manzoni stesso ne I Promessi Sposi. Infine: i collegi, tanto quelli di merito quanto gli ISU, offrono posti gratuiti, semigratuiti e a pagamento in ragione delle condizioni economiche familiari dell'allievo.
Borromeo e ghislieri risalgono al XVI secolo (1561 il primo, 1567 l'altro), tanto che il Borromeo viene citato da Manzoni stesso ne I Promessi Sposi.
Infatti Pavia è la città universitaria per antonomasia!
A tal proposito, non vorrei dire una castroneria, ma storicamente parlando, mi sembra di ricordare che l'università di Pavia sia stata la seconda ad essere fondata dopo la Sorbonne di Parigi.........
Kisses :unsure:
Che io ricordi, la prima è stata Bologna, la seconda la Sorbona e la terza Pavia. Comunque so quasi per certo che non è stata la prima.
Anche perchè l'università di Bologna si fa risalire a Irnerio (1050-1135), mentre quella di Pavia ha avuto, tra la prima generazione di professori, Baldo degli Ubaldi, che, se non vado errato, è del XIV secolo circa (l'esame di Storia del Diritto l'ho dato, quindi mi sento autorizzato a non sapere nulla a riguardo...XD).
Mi ricordavo che anche Palermo avesse una università antichissima, sbaglio io?
Capisco.
Oltre alle regole sull'andamento ci sono anche regole di comportamento?Ma è gratis l'alloggio? Le lezioni avvengono nella stessa struttura dove ci sono gli alloggi?
Scusate, chiedo ste cose perché non avevo mai sentito parlare di collegio universitario e mi sembra una cosa piuttosto nuova.
Io ero abituato tramite amici fuori sede al classico appartamento da affittare e al fare avanti indietro dall'uni (io abitavo a 20 km dall'uni, non ho mai avuto sti problemi per fortuna)...
Dato che mi pare di aver capito che sei di Bologna, nella nostra città c'è il Collegio Degli studi Superiori.
Le "regole" sono più o meno come quelle del Borromeo: devi dare tot esami l'anno e non si può accettare un voto sotto il 26 (queste sono le linee generali, i dettagli precisi non li so). Inoltre a me avevano detto che in collegio è tutto spesato e quindi non si paga un affitto.
Non so però se sia collegato con la goliardia di Bologna :unsure:
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Borromeo e ghislieri risalgono al XVI secolo (1561 il primo, 1567 l'altro), tanto che il Borromeo viene citato da Manzoni stesso ne I Promessi Sposi.
Infatti Pavia è la città universitaria per antonomasia!
Ricordata con il mio stesso rimpianto e affetto da parte di tutti gli ex-universitari pavesi che conosco <_<
Ho trascorso i miei anni pavesi in appartamento con un'amica e l'ho trovata un'esperienza bellissima.
Ho sempre mantenuto una media che mi avrebbe consentito accesso e permanenza in un collegio di merito ma ho preferito la maggiore privacy e libertà di un "alloggio" (seminterrato tendente al tugurio) privato.
Che io ricordi, la prima è stata Bologna, la seconda la Sorbona e la terza Pavia. Comunque so quasi per certo che non è stata la prima.
Anche perchè l'università di Bologna si fa risalire a Irnerio (1050-1135), mentre quella di Pavia ha avuto, tra la prima generazione di professori, Baldo degli Ubaldi, che, se non vado errato, è del XIV secolo circa (l'esame di Storia del Diritto l'ho dato, quindi mi sento autorizzato a non sapere nulla a riguardo...XD).
Acc.... è vero hai ragione!!!
Avevo dimenticato Bologna.....chiedo venia ai bolognesi!!! ^_^
@ Alyssa; ho una cara amica di Vercelli che si è laureata in Ingenieria Civile (o qualcosa del genere) qualche anno fa e che viveva anche lei in una sorta di tugurio alle spalle della stazione.....
Per certi versi mi è dispiaciuto un sacco non poter fare un'esperienza come quella del collegio o della condivisione di un appartamento (con i pro ed i contro che ne derivano, ovviamente), credo che se avessi avuto tale opportunità mi sarei "goduta" molto di più i miei anni all'università......ma ahimé ero una pendolare <_< per di più squattrinata (come la maggior parte degli studenti ^_^ ), smacchinata ^_^ e quindi schiava degli orari (assurdi ^_^ ) dei pullman... ^_^
Kisses ^_^
Dato che mi pare di aver capito che sei di Bologna, nella nostra città c'è il Collegio Degli studi Superiori.
No, ho studiato a cesena e infatti non ne avevo mai sentito parlare <_<
anche io sapevo che la più anziana fosse bologna, tanto da gnuadagnarsi l'appellativo di LA SAGGIA,
personalmente studio a forlì, dove ci sono strutture simili ma faccio il pendolare, purtroppo attività goliardiche poche, in tutta la città.