I lavori iniziano lunedì e fra quattro mesi il progetto sarà già completatoPer il futuro Pechino pianifica un'affluenza di massa sul tracciato sull'Everest
La Cina mette l'asfalto sul tetto del mondo
Un'autostrada per la torcia olimpica
Per il viaggio della torcia olimpica il governo cinese non bada a spese. Lunedì comincerà a costruire appositamente un'autostrada sull'Everest, la montagna più alta del mondo, per la quale Pechino pianifica un futuro di "affluenza turistica di massa". Per la prima volta nella storia un tracciato di asfalto nuovo fiammante, con tanto di corsia di sorpasso e guard rail di sicurezza, violerà i pendii del mitico Qomolangma (il nome dell'Everest in tibetano) la cui cima fu espugnata da sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay. Come sempre le maestranze cinesi finiranno i lavori in tempi record. Fra quattro mesi l'autostrada sarà già aperta, con largo anticipo perché possa usarla l'atleta che porterà la torcia olimpica nella sua tappa di massima altitudine. Dopo questa inaugurazione spettacolare legata ai Giochi di Pechino del 2008, la vetta più alta dell'Himalaya sarà sempre più accessibile. Se già da anni il boom dell'alpinismo le ha inflitto un visibile degrado ambientale (montagne di rifiuti non degradabili), il futuro le riserva torpedoni e comitive.
All'Everest si può accedere sia dal Nepal, sia dal Tibet sotto controllo cinese. Negli ultimi anni è stato quest'ultimo il versante più frequentato. Dalla cittadina tibetana di Tingri per raggiungere il Campo Base a 5.200 metri di altezza, finora c'è solo una stradina angusta e dissestata. È lungo questo tracciato di 108 chilometri che le ruspe e le betoniere cinesi da lunedì avanzeranno implacabili, segnando il trionfo del cemento e del bitume sulla montagna. La notizia dell'avvio dei lavori autostradali è stata lanciata con orgoglio dall'agenzia stampa del governo, Nuova Cina: "Una volta completata - recita il comunicato ufficiale - l'autostrada diventerà l'itinerario preferito per turisti e scalatori, che affolleranno l'Everest in quantità crescenti".
Il governo ha già stanziato 15 milioni di euro per i lavori ma sono spiccioli per le ambizioni di Pechino. Tutto l'itinerario della torcia olimpica (137.000 km, 130 giorni di percorso a staffetta) è stato disegnato dal regime con scopi politici.
L'isola di Taiwan, per esempio, si è dovuta ribellare al passaggio della torcia che la trattava alla stregua di una provincia cinese.
La tappa sull'Everest è l'atto più simbolico per sottolineare l'inclusione del Tibet nella Repubblica popolare: un'appartenenza che nei manuali cinesi viene considerata come antichissima e incontestabile. In realtà la civiltà tibetana ha avuto una storia originale e distinta, con lunghe fasi di indipendenza e perfino dei periodi in cui l'alleanza fra dinastie tibetane e mongole ebbe la meglio sui cinesi. Fu Mao Zedong, il Grande Timoniere del comunismo, a lanciare l'Esercito popolare di liberazione nell'invasione di Lhasa e di tutto il Tibet nel 1950. L'attuale leader spirituale dei tibetani, il premio Nobel per la pace Dalai Lama, fu costretto all'esilio nel 1959 mentre la repressione cinese diventava sempre più violenta. Proprio vicino al Campo Base dell'Everest, nella contea di Shigatse, la repressione cinese ha colpito ancora nel 1995, quando i monaci buddisti della lamaseria di Tashilhunpo manifestarono in favore del Dalai Lama e furono repressi brutalmente.
L'avvio della costruzione dell'autostrada sull'Everest coincide quasi giorno per giorno con l'anniversario dell'inaugurazione di un'altra grande opera: il primo luglio 2006 diventava operativa la ferrovia da Pechino a Lhasa, il primo treno nella storia che collegava la capitale tibetana con quella cinese e rompeva un isolamento ancestrale. All'approssimarsi del compleanno la stampa ufficiale moltiplica le celebrazioni elogiative. Ecco alcuni titoli di quotidiani in questi giorni: "La ferrovia per il Tibet ha vinto la sua sfida contro l'inverno", "I benefici economici del treno: crescita record per il Tibet", "Per gli scienziati la ferrovia non ha prodotto danni all'ambiente".
All'unisono i mass media controllati dal governo recitano una sola versione: la Cina porta alle regioni arretrate come il Tibet i benefici della modernità, l'aumento dei consumi e il miglioramento del tenore di vita. Pechino va fiera delle sue prodezze tecnologiche come la costruzione della ferrovia più alta del mondo che ha dovuto superare problemi come l'instabilità del permafrost, il terreno ghiacciato in profondità e soggetto a movimenti nelle stagioni calde. Ora anche l'autostrada si aggiungerà all'elenco delle meraviglie tecniche con cui la Cina procede nella sua "conquista del West". L'altra faccia del miracolo è quella che preoccupa il Dalai Lama e molti tibetani.
Insieme con il boom economico innegabile (un record di tre milioni di turisti nel 2007, altri sei milioni attesi nel 2010, il commercio estero in crescita del 41%) lo sviluppo delle infrastrutture accelera l'immigrazione degli Han - il ceppo etnico dominante della Cina - e quindi la sinizzazione del Tibet che minaccia la sua identità culturale. In quanto al dissesto ambientale, il fatto che la Cina abbia superato gli Stati Uniti nelle emissioni di CO2 ha effetti ben visibili in Tibet: il disgelo accelerato dei ghiacciai himalayani, la siccità e la desertificazione.
Ma per Pechino le ragioni del Progresso devono avere la meglio. Zhang Mingxing, il funzionario governativo cinese che controlla le attività sull'Everest, ha dichiarato: "L'autostrada è una manna per lo sviluppo locale. La vecchia strada era in pessimo stato. Ci voleva una giornata per arrivare dai piedi della montagna al Campo Base. Ora gli scalatori potranno risparmiare energie. Così verranno sempre più numerosi". A seguire, chissà, potrebbero esserci gli autogrill con parking per torpedoni, e infine una bella cabinovia ad aria pressurizzata.
Che ne pensate? A me mette solo tanta tristezza e ancora più disgusto... ^_^
Già l'Hymalaya è un sistema fragile, già è in crisi... E pure l'autostrada. :stralol:
La Cina sta agendo in puro spregio a qualsiasi politica ambientale, oltre che ai diritti umani (per altre cose, ovviamente).
Inizio ad invidiare il Canada, che ha avuto il coraggio di autoescludersi dai Giochi Olimpici. Ma non penso che ci saranno altre nazioni che potranno permettersi di scontentare il colosso cinese...
Penso male, molto male!
Inizio ad invidiare il Canada, che ha avuto il coraggio di autoescludersi dai Giochi Olimpici. Ma non penso che ci saranno altre nazioni che potranno permettersi di scontentare il colosso cinese...
Non sapevo del Canada: questo paese è sempre avanti rispetto agli e ha sempre qualcosa di insegnare in fatto di correttezza...
Magari l'Italia facesse un gesto del genere...anzi l'europa
Magari l'Italia facesse un gesto del genere...anzi l'europa
utopia! :stralol:
Il mio commento equivale a quello della piramide svizzera - notizia di qualche tempo fa - ovvero: se la potevano risparmiare. Tutto questo per il turismo? bah...
No, no posso crederci!! ^_^
....
Scusate, ma non ho parole...... :D
Kisses :stralol:
Detta così sembra grossa , bisognerà vedere l'effettiva altitudine del progetto .
ovviamente sarà impraticabile a quote molto alte , per l'aria nn respirabile e un progetto alto ad esempio 4-5k metri nn mi sembra niente di che ...
che tristezza : (
purtroppo economicamente parlando temo che sia una scelta più che azzeccata e che le previsioni dell' affluenza turistica non sbaglino.
certo che
se la potevano risparmiare. Tutto questo per il turismo? bah...
idea assolutamente pessima.
non sapevo che il canada si fosse escluso dai giochi, complimenti a loro.
gesto che rischia di mettere a serio rischio buona parte del ghiacciaio del everest
Purtroppo la Cina ha un'economia in crescita e più di un miliardo di abitanti. Il Canada è stato coraggioso, ma non credo che gli altri stati (Italia compresa) realisticamente facciano altrettanto. Anche perchè c'è sotto l'interesse che ruota attorno alla trasmissione delle olimpiadi in TV.
Qui c'è solo da augurarsi che il regime comunista Cinese cada il più presto possibile, non ce la faccio più a vedere una nazione che personalmente adoro in mano a quei macellai.
Noooooo
Prima di cadere devono terminare la mitica "cattedrale nel deserto" assieme all'Ingegner Cane, il Ponte sul golfo del Giappone e la filiale Ikea sull'Isola di Pasqua... perchè vorresti togliere al mondo queste meraviglie? :stralol:
Io non vedo nulla di male nelle opere pubbliche in grado di portare sviluppo e ricchezza. E' pressochè inevitabile che danneggino l'ambiente, ed è quindi necessaria un'approfondita analisi costi-danni/benefici.
La Cina ha troppa fretta di crescere ed emanciparsi agli occhi del mondo, quindi tiene un atteggiamento diciamo "superficiale". In questo e in molti altri ambiti.
La notizia dell'avvio dei lavori autostradali è stata lanciata con orgoglio dall'agenzia stampa del governo, Nuova Cina: "Una volta completata - recita il comunicato ufficiale - l'autostrada diventerà l'itinerario preferito per turisti e scalatori, che affolleranno l'Everest in quantità crescenti".
Ci voleva una giornata per arrivare dai piedi della montagna al Campo Base. Ora gli scalatori potranno
risparmiare energie. Così verranno sempre più numerosi". A seguire, chissà, potrebbero esserci gli autogrill con parking per torpedoni, e infine una bella cabinovia ad aria pressurizzata.
Uno scalatore AMA scalare, la fatica aumenta la soddisfazione di arrivare fino alla meta. Se voleva avere le cose comode si trovava un'altra passione :stralol:
Secondo me non aumenterà nemmeno di un pò il numero di scalatori, quelli che realmente amano la montagna e le sensazioni uniche che può darti. Anzi, troveranno altre vie per raggiungere la vetta.
Il numero di turisti che potranno dire "io ci sono stato", si quello aumenterà a dismisura.
Oramai non c'è più rispetto per nulla, tutto in nome di questo benedetto progresso tecnologico, tanto tecnologico ma per nulla progresso.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Io non vedo nulla di male nelle opere pubbliche in grado di portare sviluppo e ricchezza. E' pressochè inevitabile che danneggino l'ambiente, ed è quindi necessaria un'approfondita analisi costi-danni/benefici.
Io vedo molto, molto di male nelle opere pubbliche che danneggiano l'ambiente. Il disastro ambientale qua è palese, e non è possibile immaginarsi nessun beneficio economico tanto grande da bilanciarlo, almeno non realisticamente.
Ricchezza e sviluppo, c'è sempre tempo per portarli. Ma quando i ghiacciai saran sciolti, come la portano l'acqua?
E con questo gesto la cina raggiunge incontrastata la seconda posizione nella classifica nei paesi dell'asse del male.
Domanda, forse scema, ma l'everest, in quanto "monumento" naturale non è protetto da qualche regolamento internazionale, non so tipo patrimonio dell'umanità?