Scenario 1:
Io possiedo (nel senso che ho comprato) un PC, che, per ragioni di svariato genere, sono obbligato a tenere in un luogo accessibile al pubblico. Nel caso in cui io mi assentassi temporaneamente, un'altra persona si sedesse al mio pc e scatenasse un attacco contro qualsivoglia obiettivo informatico, chi sarebbe il "colpevole"? Io oppure l'hacker vero?
Scenario 2:
Vedi sopra, ma il pc invece che essere mio è di un'azienda (o altro ente esterno) che me lo ha affidato per ragioni di lavoro/studio/nonsocosa.
/me ringrazia anticipatamente per le risposte :smack:
Osta che domandone...dovrei tirare fuori le slide di nuove tecnologie e diritto, ma sono al lavoro e non le ho....stasera se mi ricordo ci do un occhio e ci guardo.
Ad ogni modo, tu nel pc dovresti inserire una password, in questo tu hai mostrato l'intenzione di proteggere il tuo sistema, perciò chiunque provi a violarlo fa un atto illegale. Come prima protezione agli occhi della legge è già buona, poi il fatto che non sia sicura è un altro paio di maniche, ma per la legge mi sembra di ricordare che basti questo.
ovviamente colpa tua , dato che un buon hacker di principio nn lascerebbe mai tracce di quello che fa .
poi naturalmente almeno che tu nn sia abbastanza esperto da scovare o provare certe cose ...
inoltre sei tu il responsabile del computer , sempre tu che dovresti limitare il traffico di entrata e uscita delle macchine e le varie tipologie di accesso.
:smack:
è abbastanza inutile preoccuparsi di queste cose , un hacker ha bisogno di tutto l'occorrente per lavorare , e nn si porta certo dietro con se i vari programmi .
un hacker lavora seempre solo sulla sua macchina(pc)
In caso di reato, il responsabile viene individuato dal giudice delle indagini preliminari, che probabilmente risalirá al proprietario o all'affidatario del computer. Ovviamente se riesci a dimostrare che in quel momento non utilizzavi il tuo terminale (p. es. se hai timbrato uscita per andare a bere il caffé, o il tuo collega testimonia che nel frattempo eri nel suo ufficio), non sei piu perseguibile per il reato.
Comunque puoi essere incolpato di negligenza, se non riesci a dimostrare, che nel momento dell'abbandono non hai fatto il possibile per proteggere il tuo computer (chessó, password, disconettersi dalla rete, ecc.).
C'è differenza fra proprietario e utilizzatore. La tua responsabilità sarebbe nei confronti dell'azienda, per aver permesso di usare il tuo pc a qualcun'altro, che poi sia per fare l'hacker o vedere filmini porno non conta: tu saresti responsabile di avergli lasciato o non avergli impedito l'uso di un mezzo che nelle intenzioni della tua azienda era destinato esclusivamente a te.
Se mi lasci la macchina aziendale e io faccio un incidente in cui muore gente, sono io che vado nei guai per omicidio colposo, non tu. Tu finiresti forse licenziato in tronco per avere lasciato le chiavi dove posso trovarle ^^
Edit: mi è venuto in mente che all'inizio gli inquirenti non danno mai per scontato che il proprietario / utilizzatore abituale sia anche l'esecutore del reato, quindi c'è tempo e agio per rintracciare l'autore...
Fantastico, grazie a tutti per le risposte. ;)
In effetti il caso che avevo in mente io era quello in cui si riusciva a risalire all'IP della macchina da cui era partito l'attacco, e in che modo si sarebbe poi potuta effettuare l'associazione tra proprietario/utilizzatore e "criminale".
hai in mente un qualche colpo in rete ;) ^_^ ^_^
nn risali all'ip se l'utilizzatore usa alcuni accorgimenti ;)
In teoria se anche provano che l'attacco è partito dal tuo computer e che tu hai le conoscenze specifiche per compiere quell'attacco, anche così non è una prova del fatto che sei colpevole.
Nemmeno se confessi, visto che la confessione è indizio e non prova XD
Bisogna dimostrare che tu nel momento in cui è avvenuto l'attacco eri seduto davanti al tuo pc, e senza nessuno accanto che possa testimoniare che stavi facendo tutt'altro (magari più di una persona).
Se no, archiviato per insufficienza di prove.
Meglio se nel frattempo qualcuno può dichiarare che eri altrove e avevi messo il pc in una cassetta di sicurezza piombata però, se no l'azienda archivia te per negligenza ^^;
@Drogon: l'ho pensato anch'io ;)
Premetto che non conosco la normativa specifica né giurisprudenza in merito.
In ogni caso, il punto è che bisogna distinguere tra la responsabilità penale e quella civile.
Dal punto di vista penale, di regola si risponde soltanto a titolo di dolo, quindi, in soldoni, se non l'hai fatto tu, anche se non hai controllato bene per tua negligenza, non hai alcuna responsabilità (almeno dal punto di vista sostanziale: ovviamente poi c'è un problema non piccolo di prova, ma vabbe': tieni anche conto che almeno in teoria spetta all'accusa provare che tu lo hai fatto e volevi farlo).
Dal punto di vista civilistico (leggi: risarcimento danni), cambia un po' tutto. A occhio e croce, secondo me sarebbe un caso di omessa custodia, e quindi siete sempre responsabili (sia tu sia l'azienda), salvo che proviate (voi) il caso fortuito, ed è ben difficile (diciamo che dovete provare che il fatto è accaduto a causa di una serie di circostanze del tutto imprevedibili).
Poi naturalmente il problema di prova è anche inverso: immagino non sia così semplice provare che quell'azione di hackeraggio ha provocato quei danni, etc. E in concreto un privato difficilmente agirà in giudizio per una cosa del genere, perché cosa soldi e fatica... è diverso se colpisci un'azienda o un ente, ovviamente.
Tutto questo OLTRE al disciplinare (licenziamento o sanzioni dalla ditta), che sarebbe quasi scontato ;)
Hai ragione... non c'è la procedura d'ufficio per questo tipo di reato...
ma stiamo parlando di informatica o giurisprudenza?? ^_^
nn risali all'ip se l'utilizzatore usa alcuni accorgimenti ;)
se realmente vuoi risalire all' IP gli accorgimenti rallentano ma non fermano...
ma stiamo parlando di informatica o giurisprudenza?? ^_^
nn risali all'ip se l'utilizzatore usa alcuni accorgimenti ^_^
se realmente vuoi risalire all' IP gli accorgimenti rallentano ma non fermano...
secodno il tuo ragionamento nn dovrebbero esistere hacker allora .
purtroppo nn è così...
ps. spero che tu sia almeno un perito informatico ;)
secodno il tuo ragionamento nn dovrebbero esistere hacker allora .
purtroppo nn è così...
ps. spero che tu sia almeno un perito informatico ;)
no, non ho detto questo, ho semplicemente detto che non esiste un modo per non lasciare tracce in rete, tutti i grandi hacker sono stati arrestati almeno una volta, e spesso sono stati anche assunti da chi li ha catturati. Poi naturalmente c'è che decide di farla passare liscia al violatore informatico, se la spesa non vale l'impresa....
Dal punto di vista penale, di regola si risponde soltanto a titolo di dolo, quindi, in soldoni, se non l'hai fatto tu, anche se non hai controllato bene per tua negligenza, non hai alcuna responsabilità (almeno dal punto di vista sostanziale: ovviamente poi c'è un problema non piccolo di prova, ma vabbe': tieni anche conto che almeno in teoria spetta all'accusa provare che tu lo hai fatto e volevi farlo).
Per il civile sono d'accordo, ma hai la responsabilitá penale anche in caso di colpa grave, e abbandonare il PC senza proteggerlo, magari durante l'apertura al pubblico, potrebbe essere giudicato una colpa grave. ;)