Una legione repubblicana era tutt'altro che un'arma obsoleta, anzi...direi che una ripresa delle tecniche di guerra pre-imperiali sarebbe stata l'ideale, i Germani a differenza dei Sasanidi non avevano la cultura del combattimento con armi a lungo raggio, caricavano con la cavalleria e la fanteria e puntavano alla massa e non alla qualità degli armamenti. Dei soldati in formazione chiusa, con solide armature e soprattutto rievocando (lo si capì solo nel XIV secolo con le formazioni chiuse di picchieri) le tattiche oplitico-falangitiche del muro di scudi e lance avrebbero in breve avuto ragione delle masse di barbari...purtroppo questo spirito era andato perduto irrimediabilmente nel V d.C....
Le questioni militari e le scelte tecniche e strategiche comunque sono materiale di studio altamente delicato per pochi "eletti", dato l'estremo grado di specializzazione richiesto per entrare in argomento...
La presenza di Cornelio Batiato io la reputo in tutt'altro modo, dato che nelle legioni servivano uomini di qualsiasi provincia dell'impero...e poi lui era la guardia personale del comandante, scelto tra tutti i compagni di legione per la sua prestanza fisica e devozione alla figura dell'anziano generale, non uno schiavetto qualsiasi...
Comunque nonostante reputi Manfredi un romanziere discreto e troppo commerciale, lo stimo molto come storico e archeologo (da futuro "collega")...anche se è un po' troppo pieno di se per i miei gusti ;)
Ci sarebbe molto da dire Robb, innanzitutto gli avversari di Cesare, e parlo dei germani e dei galli non erano assolutamente paragonabili in fatto di armamanto e tattica agli avversari dell'impero del III-IV-V secolo d.C. Muro di scudi? Tecniche falangitiche? Hai mai visto la raffigurazione di un soldato romano del V secolo? Con uno scudo che copriva tutto il corpo e un'asta d'urto, questo lo rendeva davvero simile a un falangita. Ti ricordo, poi, che la legione manipolare e coortale non usava affatto la tecnica "oplitica". Non so se questa è la sede adatta per parlare di tattica militare. Credo che invece di fare risorgere fantomatiche legioni del passato sarebbe stato meglio descrivere i contrasti tra le truppe barbare e romane (che ancora esistevano) e basare su questo il romanzo. Per quanto riguarda lo schiavo etiope direi che è abbastanza improbabile la sua presenza in italia, oltretutto nell'impero d'occidente. L'Etiopia, poi, era ben al di là della Nubia anche se le indicazioni geografiche degli antichi sono spesso imprecise e con Etiopia si intendeva spesso l'Africa profonda. A che pro, dunque, procurarsi uno schiavo da cosi' lontano che sarebbe stato anche assai costoso?
Comunque, senza sovrastrutture storiche, è un libro carino e scritto bene. Ho trovato insopportabili i ringraziamenti finali, che danno al libro una patina storica che non merita.
Vediamo il film...
ci sarebbe molto da dire "sull'involuzione" del legionario romano negli ultimi secoli dell'impero, ma saremmo OT...casomai potremmo continuare a discuterla su SignaInferre o Contubernium...
Anche it.cultura.storia.militare è un buon luogo per conversare e ha anche un sito pieno di informazioni.
Saluti
Appena visto...questo il commento.
L'ultima legione, di Doug Lefler, con Colin Firth, Ben Kingsley, Aishwarya Rai, Peter Mullan, Kevin McKidd, John Hannah, Thomas Sangster, Iain Glen, Rupert Friend. Tralasciando la storia, tratta liberamente dall'opera omonima di Manfredi, il film è una delle peggiori produzioni storiche della storia del cinema. Ridicolo a tratti, quando cerca di creare siparietti pseudo comici, noioso per tutto il resto del tempo. Non riesce mai a coinvolgere, (de)merito anche di attori svogliati (Firth e Kingsley) o incapaci (la Rai) e di scene belliche che dire approssimative è dir poco. Una delusione sotto ogni punto di vista, la gloria di Roma non meritava questo scempio. Pessimo.
L'ho appena visto....mamma mia che delusione, per quanto criticabile il romanzo di Valerio Massimo Manfredi in confronto è un capolavoro...il film non c'entra quasi per nulla con il romanzo e se fossi stato in Manfredi mi sarei pure vergognato di vedere produrre uno scempio del genere...se, come detto da qualcuno in precedenza, questo è il primo film tratto da un romanzo di un autore italiano dai tempi de "Il Nome Della Rosa" di Eco...beh, complimenti, bella pubblicità stiamo facendo ai nostri scrittori...stiamo dimostrando di essere delle pessime controfigure dei peggiori film pseudostorici americani, incapaci persino di raccontare la Storia che nessun'altro al mondo dovrebbe essere in grado di fare meglio di noi, ovvero la Storia di Roma, la storia delle nostre origini...
L'ho visto, premetto che come temevo hanno solo preso spunto dal libro e hanno cambiato quasi tutto, comunque se non lo si guarda come un film storico 768d3782d4642064640a23766c42c828'768d3782d4642064640a23766c42c828
ma più come una storia di fantasia creata per ipotizzare una possibile base della saga arturiana
non fa poi troppo schifo, le scene d'azione sono belle da vedere anche se al limite dell'impossibile, il protagonista mi è piaciuto e anche il ragazzino, tutti gli altri o erano ridicoli f505a2d109cf34d9be00eb92542a972c'f505a2d109cf34d9be00eb92542a972c
vedi druido guerriero e guerriera cartaginese che da sola massacra orde di barbari
o erano quasi inesistenti bd9d14c6e067c3d20641419b2e12315d'bd9d14c6e067c3d20641419b2e12315d
vedi Batiato che fa sì e no due o tre battute per poi morire mentre nel libro era più attivo e non moriva
, insomma alla fine un filmetto divertente da guardare come un episodio di Hercules o Xena la principessa guerriera, spero che prima o poi un regista riuscirà finalmente a mostrare eventi del passato senza stravolgere la storia e senza scendere nel ridicolo!
Dai vostri commenti penso di aver vantaggiosamente risparmiato qualche euro aspettando di vederlo passare in TV :figo:
già, un bel risparmio...povero Valerio, lui che è sempre molto critico sui film storici o storico-epici (l'ho sentito prorompere in una serie allucinante di critiche su troy soprattutto e sul gladiatore ad una conferenza) vedersi stravolgere così il romanzo...
