Scusate la filippica, ma mi sono beccato l'ennesima fregatura.
Una persona non può fidarsi nemmeno più degli editori.... (e quando mai?)
Direi proprio che dopo una serie di fregature ho deciso di mettere all'indice tre case editrici: Armenia, Rizzoli, Nord.
L'Armenia perchè mi ammorba con una serie infinità di spazzatura sui fotgotten realms, senza tra l'altro nemmeno un minimo di rispetto per la continuity. Pubblica a caso e trilogie in ordine casuale, chi ha letto Salvatore lo sa.
La Nord perchè con la scusa di ricercare scrittori "f***i", ci presenta me**a vendendola come cioccolato, e chi ha letto Anselm Audley e il suo illeggibile e improponibile Eresia lo sa. La Rizzoli perchè una decina di anni fa decise di dare un minimo di spazio alla Fantasy, ma poi ha lasciato le trilogie a metà .
Premio speciale della critica negativa se lo becca la Mondadori che ha mollato finalmente Jordan alla Fanucci dopo anni di incompetente gestione della saga.
Con tanti autori bravi in giro basterebbe un'amante del genere in consiglio di amministrazione per migliorare il tutto, piuttosto che una serie di "pu**ane" che non hanno mai letto ciò che pubblicano
Clap clap clap!!!!! (Sono applausi)
Sagge parole le tue, non aggiungo altro.
Premio speciale della critica negativa se lo becca la Mondadori che ha mollato finalmente Jordan alla Fanucci dopo anni di incompetente gestione della saga.
Pensa solo in quante centinaia di parti avrebbe diviso la saga, visto che per i libri di Martin adesso si è arrivati a 3 per libro
Approvo in pieno e vorrei sottolineare che l' Armenia sta ristampando l' impossibile ... di cose nuove ne sta proponendo proprio poche.
Tenete presente che per le case editrici in genere (l'unica eccezione attualmente e' la Fanucci, molti anni fa
lo erano l'Editrice Nord e la Libra), la sf e la fantasy sono generi di serie B, che ritengono letti solo da
ragazzini foruncolosi in eta' adolescenziale, che poi in eta' piu' adulta o passeranno a generi piu'
maturi o smetteranno di leggere: da qui la politica di ristampare i cicli di cui hanno gia' pagato i diritti
con l'idea che tanto i nuovi lettori di adesso non l'hanno ancora letti....parlare di sf o fantasy ormai
vecchia non ha senso per loro....e' sempre la stessa roba ....quindi perche' spendere molto per
acquistare le opere dei nuovi autori emergenti ....
L'unica casa editrice da premiare attualmente e' la fanucci....e' partita con la pubblicazione del
famoso ciclo dei Farseer della Hobb (ormai arrivata nel resto del mondo alla terza trilogia....) e
a giorni fa uscire finalmente la prima grande opera di China Mieville...(in USA sta per uscire la terza
opera di questo ciclo).
Per il resto io boicotto le altre case editrici, in modo che si rendano conto che l'unica
politica editoriale vincente e' quella della Fanucci
Le opere del nostro caro Giorgione invece le prendero' in lingua originale ....
Sono parte in causa, ma me ne frego e dico la mia lo stesso.
Parlo di ciò che so, ossia dell'Editrice Nord (e mi tiro fuori nettamente: non sono qui a difendere i miei romanzi, ma la casa editrice). Non discuto le vostre opinioni, sacrosante, ma dire che la Nord sia alla ricerca di scrittori "f***i" e poi propone me**a mi sembra qualcosa di assolutamente fuori luogo. Dire, poi, che la Fanucci sia l'unica casa editrice che sta facendo qualcosa di valido, be'... a me sembra ridicolo (anche perché alcune cose che dice d'aver scoperto sono scoperte degli altri).
Se c'è qualcuno che sta tentando di dare una svolta al mercato nazionale, drammaticamente esterofilo, è proprio la Nord. Non tanto con gli stranieri, quanto con gli italiani. Spazio quanto ne ha dato la Nord agli autori italiani non l'ha dato nessuno. Spazio ad autori stranieri, tutti sono capaci di darlo: prendi qualcosa che ha già avuto successo e lo traduci bene (discorso delicato, la traduzione).
Che poi, tra le novità proposte, vi sia qualcosa che non piace a qualcuno, non vedo come questo possa screditare una politica evidente.
Ultima assurdità, a mio avviso: da interno (anche se non addetto ai lavori, ovviamente), non mi sembra affatto che la fantascienza e il fantasy vengano considerati generi minoritari dal Gruppo Longanesi, altrimenti non vedo perché acquisire l'Editrice Nord e continuare a pubblicare autori "me**a". Se avessero questa concezione del genere che noi amiamo, allora non avrebbero fatto entrare nel gruppo l'Editrice Nord. Mi sembra evidente.
Giudizi così estremi, secondo me, difettano di obiettività. Sono rispettabili e sacrosanti, non fraintendetemi, ma trovo che siano un po' scentrati e facciano di tutta l'erba un fascio.
Guarda il 3d che ho postato qualche tempo fa sullo snobbismo del genere fantasy in Italia... Il problema e' anche piu' grave di quello che sembra...
Mah... tra tutte le case da voi nominate l'unica che mi sembra meritevole di prendersi insulti è la Mondadori. Le altre secondo me fanno il loro lavoro, e anche piuttosto bene.
Sono parte in causa, ma me ne frego e dico la mia lo stesso.
Parlo di ciò che so, ossia dell'Editrice Nord (e mi tiro fuori nettamente: non sono qui a difendere i miei romanzi, ma la casa editrice). Non discuto le vostre opinioni, sacrosante, ma dire che la Nord sia alla ricerca di scrittori "f***i" e poi propone me**a mi sembra qualcosa di assolutamente fuori luogo. Dire, poi, che la Fanucci sia l'unica casa editrice che sta facendo qualcosa di valido, be'... a me sembra ridicolo (anche perché alcune cose che dice d'aver scoperto sono scoperte degli altri).
Se c'è qualcuno che sta tentando di dare una svolta al mercato nazionale, drammaticamente esterofilo, è proprio la Nord. Non tanto con gli stranieri, quanto con gli italiani. Spazio quanto ne ha dato la Nord agli autori italiani non l'ha dato nessuno. Spazio ad autori stranieri, tutti sono capaci di darlo: prendi qualcosa che ha già avuto successo e lo traduci bene (discorso delicato, la traduzione).
Che poi, tra le novità proposte, vi sia qualcosa che non piace a qualcuno, non vedo come questo possa screditare una politica evidente.
Ultima assurdità, a mio avviso: da interno (anche se non addetto ai lavori, ovviamente), non mi sembra affatto che la fantascienza e il fantasy vengano considerati generi minoritari dal Gruppo Longanesi, altrimenti non vedo perché acquisire l'Editrice Nord e continuare a pubblicare autori "me**a". Se avessero questa concezione del genere che noi amiamo, allora non avrebbero fatto entrare nel gruppo l'Editrice Nord. Mi sembra evidente.
Giudizi così estremi, secondo me, difettano di obiettività. Sono rispettabili e sacrosanti, non fraintendetemi, ma trovo che siano un po' scentrati e facciano di tutta l'erba un fascio.
MMM... spinosa la discussione... ke dire? In parte sono d'accordo con Ishamael ed in parte con Negrore:
X quanto riguarda la Nord: é vero, ultimamente ha dato molto spazio ad alcuni autori italiani e x questo la ringrazio, xò é pure vero ke gli altri autori se li va a cercare col lanternino! Negrore dice ke é facile scegliere un autore straniero di successo e poi tradurre e pubblicare le sue opere... certo! E xké non dovrebbe esserlo? Le case editrici, voi mi insegnate, non lavorano x la gloria! E allora visto ke ci deve essere un ritorno economico, non sarebbe meglio puntare sul sicuro? Su quei famosi autori ke sicuramente faranno vendere? La Nord xò (e cmnq da poco tempo a questa parte...) si concentra un po' troppo sugli autori 'secondari'... sempre a mio parere... Ki é questo Audley? Un 19enne inglese! Ma xké non concentrarsi sulla saga di L.E.Modesitt? O su qlcs altro del genere? Sembra ke non vogliano investire... e da quando c'é di mezzo la Longanesi la situaz. non migliora...
X la Fanucci: qui sono d'accordo con Negrore, si é vero, sta facendo molto, ma lo fa da veramente poco, e spesso la sua organizzazione non funziona bene (vedi le copie 'fallate' del 2° libro di Jordan o la cretina decisione di ristampare x l'ennesima volta il ciclo dei Belgariad di Eddings); sono anke d'accordo con Ishamael: in questo momento é la casa ke sta facendo di +, ke si da + da fare...
X la Longanesi: nella sua storia ha pubblicato poki libri fantasy, spesso lasciando le saghe a metà; é vero, ora ha acquisito la Nord, ma non mi pare ke ci siano stati dei cambiamenti eccezionali in meglio... anzi a me sembra peggio di prima...
X concludere, direi ke secondo me é vero ke alcune case editrici trattano il fantasy come un genere di serie 'B', si capisce dal rispetto ke hanno x noi lettori... fanno un po' come gli pare... xò é anke vero ke poco a poco le cose cambiano... sxo in netti miglioramenti...
Sono parte in causa, ma me ne frego e dico la mia lo stesso.Parlo di ciò che so, ossia dell'Editrice Nord (e mi tiro fuori nettamente: non sono qui a difendere i miei romanzi, ma la casa editrice). Non discuto le vostre opinioni, sacrosante, ma dire che la Nord sia alla ricerca di scrittori "f***i" e poi propone me**a mi sembra qualcosa di assolutamente fuori luogo. Dire, poi, che la Fanucci sia l'unica casa editrice che sta facendo qualcosa di valido, be'... a me sembra ridicolo (anche perché alcune cose che dice d'aver scoperto sono scoperte degli altri).
Se c'è qualcuno che sta tentando di dare una svolta al mercato nazionale, drammaticamente esterofilo, è proprio la Nord. Non tanto con gli stranieri, quanto con gli italiani. Spazio quanto ne ha dato la Nord agli autori italiani non l'ha dato nessuno. Spazio ad autori stranieri, tutti sono capaci di darlo: prendi qualcosa che ha già avuto successo e lo traduci bene (discorso delicato, la traduzione).
Che poi, tra le novità proposte, vi sia qualcosa che non piace a qualcuno, non vedo come questo possa screditare una politica evidente.
Ultima assurdità, a mio avviso: da interno (anche se non addetto ai lavori, ovviamente), non mi sembra affatto che la fantascienza e il fantasy vengano considerati generi minoritari dal Gruppo Longanesi, altrimenti non vedo perché acquisire l'Editrice Nord e continuare a pubblicare autori "me**a". Se avessero questa concezione del genere che noi amiamo, allora non avrebbero fatto entrare nel gruppo l'Editrice Nord. Mi sembra evidente.
Giudizi così estremi, secondo me, difettano di obiettività. Sono rispettabili e sacrosanti, non fraintendetemi, ma trovo che siano un po' scentrati e facciano di tutta l'erba un fascio.
Mi spiace ma non posso proprio dichiararmi d’accordo con te.
Non sono né esterofilo né campanilista, ma solo un lettore appassionato, che spende tanto in libri e vorrebbe godere per quanto spende.
Non è detto che pubblicare un autore italiano sia una scelta necessariamente buona. Sicuramente lo è per il movimento della fantasy in Italia, ma non è detto che lo sia per il pubblico. Romano, Revivo e Cerrino le devo leggere perché sono brave non perché sono italiane. Nei paesi anglosassoni c'è un'infinità di riviste dove gli autori si fanno per anni le ossa, in Italia questo manca e quindi manca anche la selezione.
Io ritengo (Ora mi attirerò le antipatie sicuramente di molti) che non tutti debbano essere necessariamente scrittori. Molti sono bravi, altri pur non essendo dei virtuosi della penna ci mettono molta passione e una ricerca minuziosa, altri semplicemente non sono pronti per essere pubblicati (e la nord li pubblic lo stesso).
Quando scrivi
secondo me non hai ben presente chi o cosa pubblica la Nord oltre a libri validi come i tuoi, o quelli di Feist.Che poi, tra le novità proposte, vi sia qualcosa che non piace a qualcuno, non vedo come questo possa screditare una politica evidente.
Un libro come Eresia non è solo brutto oggettivamente, ma è una vergogna. Sembra una prima stesura di uno che non ha mai preso una penna in mano. Solo un incompetente assoluto (non solo per la fantasy), o uno che abbia comprato i diritti al buio, o una becera "pu***na" editoriale possono pubblicare una simile schifezza a 17 Euro.
Capisco la ricerca e ripercorrere i passi dell'adelfi, ma ogni tanto si esagera.
Oltretutto la nord è autrice di scelte come quella di pubblicare "L'artiglio del Falco d'Argento", che credo sia il tredicesimo libro di Feist, dopo aver pubblicato i primi tre 15 anni fa e non aver proposto nulla nel mezzo.
Queste non mi sembrano scelte competenti. Puoi dire ciò che vuoi, ma la Fanucci (che non metto certo su un piedistallo) con i suoi molti limiti sembra almeno selezionare e scegliere miratamente le proprie publicazioni. Ora come ora tra Fanucci e Nord io credo che ci sia un abisso... di competenza
Ribadisco la mia opinione....sono completamente d'accordo con Ishmael;
la scelta di rivolgersi cosi' pesantemente verso autori italiani o stranieri semisconosciuti (a ragione...) ha
motivi puramente economici...si paga pochissimo come diritti d'autore e non si rischia piu' di tanto
come perdita di fatturato.....tanto son sempre storie di maghi e mostri no ? Quindi qualcuno che li
compra lo si trova comunque.....
In effetti sarebbe interessante leggere un bilancio delle case editrici in questione: probabilmente
alla Longanesi-Nord riescono a guadagnarci bene anche con le "opere minori" (le vogliamo chiamare
cortesemente cosi'...) che continuano a propinarci sul mercato.
Mentre la Fanucci con la sua scelta recente di pubblicare libri sicuramente piu' interessanti e belli
(ripeto...Hobb, Mieville) , rischia sicuramente economicamente di piu'...infatti paga di piu' i diritti
d'autore essendo questi autori gia' affermati nel mondo....a fronte di un successo nelle vendite
tutto da dimostrare...perche' questi autori non li conosce ancora nessuno in Italia e sono spersi
in un mare di robaccia ....oops opere minori....che confondono sicuramente una buona parte di lettori
(almeno tutti quelli che si avvicinano per la prima volta al genere).
Ovviamente questa e' solo la mia modestissima opinione....
Secondo me la qualità alla fine paga. La Fanucci negli ultimi anni ha triplicato le collane e si è potuta permettere di volta in volta autori sempre più conosciuti. tutto sommato alla lunga si guadagna con le buone scelte.
Premio speciale della critica negativa se lo becca la Mondadori che ha mollato finalmente Jordan alla Fanucci dopo anni di incompetente gestione della saga.
Pensa solo in quante centinaia di parti avrebbe diviso la saga, visto che per i libri di Martin adesso si è arrivati a 3 per libro
Per fortuna ha ceduto i diritti: la saga di Jordan è già lunga per conto suo!
Il giudizio è un pò troppo estremo ma sono d'accordo con Ishamael.
E pensare che la fantasy stà attraversando un buon momento, con la SF per mè è anche peggio.
Secondo me la qualità alla fine paga.
E' un concetto che ormai pochi capiscono
beh, l'editrice nord e' qualche anno che si perde in scelte che definire opinabili e' dir poco.
Lo dimostra prima di tutto il numero di libri nuovi che questa casa editrice manda fuori in un anno rispetto a qualche anno fa.
A che ristampa siamo arrivati della saga del "Martello e della Croce" bellissima, per carita', forse una delle piu' belle che io abbia mai letto, ma se non sbaglio negli ultimi 3 anni e' uscita in 3 edizioni diverse.
Apprezzo molto la scelta di buttarsi su autori sconosciuti ma permettetemi di dire che non tutti sono bravi come la Redivo e quindi se la prima volta rischio e mi va bene, la seconda rischio e mi va male la terza ci penso su.
L'editrice nord aveva il suo punto di forza dove? Nel proporre a prezzi ragionevoli libri di tanti autori (italiani e stranieri sapientemente miscelati).
Bene questo punto di forza dov'e' andato a finire?
Prezzi alti per autori sempre meno conosciuti, un po' pochino per tentare di non perdere la fetta di mercato che ha sicuramente perso.