non sarà una politica astuta, ma sta di fatto che condannare i musulmani che lasciano morire i maiali dissanguati e poi mangiare carne senza sapere effettivamente se l'animale in questione ha sofferto oppure no, o finanziare ricerche con sperimaentazioni animali senza conoscerne l'effettiva utilità è un po' incoerente;
La differenza è immensa, invece. Rinunciare alla macellazione islamica non fa morire nessuno. Rinunciare ai risultati della scienza, ossia ai medicamenti, SÌ.
Le discussioni sull'inutilità dei test sugli animali sono tutte più o meno parole al vento. Non si può fare a meno della sperimentazione in vivo in tanti casi, e nessuno oggi proporrebbe di interrompere la ricerca medica e scientifica, no? Poi, sono necessarie alcune precisazioni:
- lo scienziato folle che impianta cavi e microchips nel cervello di poveri gatti è un mito. O per lo meno sono casi isolati e assolutamente fuori norma. Idem tante altre storie sui laboratori: la vivisezione, per esempio, non è niente di disumano; mio padre ha lavorato in laboratori e vivisezionato più ratti di quanto possa ricordare, ma non lo considero affatto uno psicopatico... Anzi, in generale chi decide di lavorare in settori quali medicina e biologia ha molta sensibilità per queste cose (me, per esempio).
- anche le storie che le sperimentazioni animali sono inutili non sono affatto vere. Ovvio che un medicinale iniettato in una rana non ha lo stesso effetto che su un uomo. Ma, prima di tutto, le sperimentazioni animali sono indispensabili, NON C'È una soluzione alternativa e dubito che si potrà trovare qualcosa che dia garanzie sufficienti. Comunque, come già detto, le sperimentazioni non sono fatte a caso, ma secondo protocolli ben precisi... Inoltre, c'è da notare che un medicinale cambia il suo effetto da persona a persona, a seconda di una quantità di parametri pazzesca: età, sesso, salute, patrimonio genetico, ambiente e chi più ne ha...
In conclusione, ribadisco: da quanto detto sinora, la macellazione musulmana è una sofferenza inutile. Nulla la giustifica, nulla la richiede. Si intervenga, dunque.
veramente quando compri la carne l'animale per legge non ha sofferto....
si ma l'animale lo sa che per legge non deve soffrire? :wacko: scherzi a parte, la legge cerca di evitare ogni sofferenza inutile, è vero, ma credo che tale normativa si applichi solo alle sofferenze fisiche e neanche a tutte, ad esempio è possibile tentere un animale legato o comunque costretto, a patto che abbia lo spazio per compiere i movimenti fisiologici, certo meglio così che immobilizzato senza neanche potersi girare, ma direi che sempre di sofferenza si tratta, ma anche essere traspoortati su un camion stipato di altri animali non dev'essere piacevole, specie se la destnazione è un luogo mpregnato dell'odore del sangue di altri individui della propria specie. Insomma il concetto di sopfferenza per me è un po' più ampio di quello previsto dalla legge.
Inoltre, i riti religiosi non sono l'unico caso in cui è permesso di macellare senza storider prima l'animale:
1 . CIASCUNA PARTE CONTRAENTE PUÒ AUTORIZZARE DEROGHE ALLE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA FASE PRELIMINARE DI STORDIMENTO NEI SEGUENTI CASI:
ABBATTIMENTO SECONDO RITI RELIGIOSI;
ABBATTIMENTO DI ESTREMA URGENZA ALLORCHÈ NON È POSSIBILE PRATICARE LO STORDIMENTO;
ABBATTIMENTO DI POLLAME E DI CONIGLI SECONDO UNA PROCEDURA CONCORDATA CHE PROVOCHI LA MORTE ISTANTANEA DEGLI ANIMALI;
ABBATTIMENTO DI ANIMALI PER RAGIONI DI DISCIPLINA SANITARIA, PURCHÈ MOTIVATO DA RAGIONI PARTICOLARI.
sono perfettamente d'accordo col khal...
rispondendo a quello che ho quotato: certamente la vita degli animali allevati per il macello non è splendida,
ma non possiamo certo pretendere che li prendano uno a uno li trasportino in macchina e li
uccidano in stanze diverse, no????
è vero che per loro è una sofferenza anche quello, ma tra questo e essere lasciati appesi a morire dissanguati secondo me ce ne passa.
riguardo ai casi da te citati in cui si può uccidere un animale senza stordirlo:
quello riguardante pollame e conigli non crea problemi in quanto la morte è istantanea,
mentre gli altri (ammetto che non li sapevo) pur non conoscendoli avranno dei motivi per essere applicati, e èper motivi ointendo qualcosa di più che non "lo dice la mia religione"....
non so se mi sono spiegato, intendo dire che secondo me è un motivo quantomeno futile per far soffrire così un animale. ciao
vero, ho dimenticato di parlare di allevamento. Lo faccio in breve: questione che non c'entra affatto. Come viene allevato e come viene macellato un animale, hanno differenti cause e implicazioni. E ovviamente l'allevamento rispettoso sarebbe molto, molto più importante che i cinque minuti di morte.
La parola ai consumatori: acquistate carne di provenienza certificata rispettosa degli animali.
- lo scienziato folle che impianta cavi e microchips nel cervello di poveri gatti è un mito. O per lo meno sono casi isolati e assolutamente fuori norma. Idem tante altre storie sui laboratori: la vivisezione, per esempio, non è niente di disumano; mio padre ha lavorato in laboratori e vivisezionato più ratti di quanto possa ricordare, ma non lo considero affatto uno psicopatico... Anzi, in generale chi decide di lavorare in settori quali medicina e biologia ha molta sensibilità per queste cose (me, per esempio).
ma che c'entra questo?? anche mia madre ha sezionato ratti e non la considero certo una psicopatica; se per questo molti che studiano medicina o biologia fanno obiezione di coscienza e si rifiutano di compiere esperimenti su animali e circa il 70% delle università fa ricorso a metodi sostitutivi alla sperimentazione animale per fini didattici, ma quando studiava mia madre era una cosa impensabile, se volevi laurearti dovevi fare quelgi esperimenti
Le discussioni sull'inutilità dei test sugli animali sono tutte più o meno parole al vento
non proprio, come ho scritto sopra è già stata riconosciuta la loro inutilità a livello didattico (nel senso che si possono usare modellini o altro) ma non solo esiste anche l'Ecvam che è l'ente incaricato dall'unione europea di convalidare metodi di ricerca senza uso di animali e che ha già convalidato almeno una tecnica
da quanto detto sinora, la macellazione musulmana è una sofferenza inutile. Nulla la giustifica, nulla la richiede. Si intervenga, dunque.
su questo son d'accordo, ma credo vivamente che ci siano realtà ben più gravi e importanti da affrontare sui diritti degli animali, di un rito musulmano praticato tra l'altro solo da una parte di loro
che io sappai la comunità scientifica ora come ora è divisa sull'effettiva utilità dei test su animali, per un semplice motivo: è stato documebntato che anche prendendo l'animale più simile all'uomo (il classico ratto da laboraorio) certe sostanze possono avere effetti totalmente diversi tra l'una e l'altra specie. Ho molta fiducia che in futuro la scienza riuscirà a fare a meno totalmente delle cavie animali, qualcosa si sta muovendo in quela direzione
Che abbiano un'utilità è certo, in quanto ci sono medicine (e non solo) nate da tale sperimentazione; poi si può discutere di quante volte sul totale questa sperimentazione dia risultati attendibili anche sull'Uomo, ma questo è un altro discorso.
Per le soluzioni alternative, quali? Molti parlano di sperimentazione su colture di cellule; ma l'effetto di una sostanza su un organismo complesso o su un gruppo di cellule non necessariamente sarà lo stesso, anzi. Sai quale sia la tecnica sostitutiva cui hai accennato?
- lo scienziato folle che impianta cavi e microchips nel cervello di poveri gatti è un mito.ma che c'entra questo??
era per spiegare che il luogo comune "esperimenti animali = sofferenza inutile" è falso.
Le discussioni sull'inutilità dei test sugli animali sono tutte più o meno parole al ventonon proprio, come ho scritto sopra è già stata riconosciuta la loro inutilità a livello didattico (nel senso che si possono usare modellini o altro) ma non solo esiste anche l'Ecvam che è l'ente incaricato dall'unione europea di convalidare metodi di ricerca senza uso di animali e che ha già convalidato almeno una tecnica
a livello didattico? intendi dire nell'insegnamento universitario? beh, questo mi sembra chiaro, ma io parlavo di esperimenti a scopo di ricerca. Che ci siano alcuni metodi senza animali ci credo, ma sono convinto che siano fondamentalmente insostituibili. Se ne sai di più sarebbe interessante se potessi citarci o linkarci qualche fonte.
da quanto detto sinora, la macellazione musulmana è una sofferenza inutile. Nulla la giustifica, nulla la richiede. Si intervenga, dunque.su questo son d'accordo, ma credo vivamente che ci siano realtà ben più gravi e importanti da affrontare sui diritti degli animali, di un rito musulmano praticato tra l'altro solo da una parte di loro
Certamente, per esempio, come ho detto prima, l'allevamento in batteria. Ciò non toglie che un provvedimento su questo argomento sarebbe utile, no? :wacko:
Un provvedimento in questa materia dovrebbe essere generale, e secondo me a livello costituzionale.
Che abbiano un'utilità è certo, in quanto ci sono medicine (e non solo) nate da tale sperimentazione; poi si può discutere di quante volte sul totale questa sperimentazione dia risultati attendibili anche sull'Uomo, ma questo è un altro discorso.Per le soluzioni alternative, quali? Molti parlano di sperimentazione su colture di cellule; ma l'effetto di una sostanza su un organismo complesso o su un gruppo di cellule non necessariamente sarà lo stesso, anzi. Sai quale sia la tecnica sostitutiva cui hai accennato?
se non sbaglio si parlava proprio di una coltura di cellule, per l'appunto diceva che i risultati son di certo parziali in quanto non si tratta di un organismo completo ma attendibili, cosa che non sempre avviene con esperimenti su diverse specie.
a livello didattico? intendi dire nell'insegnamento universitario? beh, questo mi sembra chiaro, ma io parlavo di esperimenti a scopo di ricerca. Che ci siano alcuni metodi senza animali ci credo, ma sono convinto che siano fondamentalmente insostituibili. Se ne sai di più sarebbe interessante se potessi citarci o linkarci qualche fonte.
quello che la scienza non è in grado di fare oggi potrà essere in grado di fare un domani, certo probabilmente ora gli esperimenti su animali son insostituibili (ma non ne so abbasdtanza per poterlo dire con certezza) ma non mi sento di liquidare tutti i discorsi in questo senso come "parole al vento"
[...]Finora il materiale di prova veniva solitamente applicato sulla pelle rasata
di conigli albini. Dopo un'esposizione al materiale di prova di una durata
fino a 4 ore, si osservavano i conigli per individuare la presenza di
eventuali segni di necrosi sulla loro pelle. Questo esperimento, che poteva
protrarsi per 21 giorni, provocava dolore e sofferenza agli animali. Uno dei
metodi recentemente convalidati, però, avvalendosi della ricostituzione
della pelle umana, evita la necessità di ricorrere alla sperimentazione
sugli animali e risparmia a questi ultimi molte sofferenze, ha affermato la
dottoressa Corvi.
"Ora che i metodi sono stati convalidati, nell'Unione europea è obbligatorio
utilizzare alternative in vitro per eseguire esperimenti sulla corrosione
cutanea e sulla fototossicità delle sostanze chimiche, che non potranno più
essere provate sugli animali", ha spiegato Raffaella Corvi. Questo metodo di
prova è stato accettato anche a livello internazionale dall'OCSE, il che gli
conferisce addirittura maggiore valore e importanza.[...]
l'ho trovato qui http://lists.peacelink.it/animali/msg28572.html
il sito dell'ECVAM non me lo apre boh
Un provvedimento in questa materia dovrebbe essere generale, e secondo me a livello costituzionale.
Beric in una riga ha riassunto tutto ciò che volevo dire : P
se non sbaglio si parlava proprio di una coltura di cellule, per l'appunto diceva che i risultati son di certo parziali in quanto non si tratta di un organismo completo ma attendibili, cosa che non sempre avviene con esperimenti su diverse specie
Io ti so dire che una biologa mi ha sottolineato come la sperimentazione in vitro non possa fornire tutte le informazioni date dalla sperimentazione in vivo, e come la sperimentazione in vivo non possa essere completamente sostituita da quella in vitro. Del resto, se si sostiene che i risultati su un'altra specie non sono attendibili, onestamente non so quanto possano essere attendibili rispetto a un organismo i risultati di una singola cellula o di una coltura.
A parte questo, non so quanto si possa dire che i risultati su colture di cellule siano sempre attendibili, visto che non danno la possibilità di studiare gli effetti su un organismo completo; né su diverse generazioni di organismi, cosa che la sperimentazione su animali invece permette.
Facendo riferimento all'esempio da te portato, se si usa solo pelle come si fa a valutare l'impatto sull'organismo? E anche interessasse solo la tossicità sulla pelle, cosa per cui si potrebbe usare pelle artificiale, come valuti su una coltura gli effetti che un medicinale ha, per esempio, su cuore e pressione sanguinea?
Tra l'altro, notare una cosa: c'è chi è contro la sperimentazione su animali perché "Anche loro sono esseri viventi"; questiperò dimenticano che anche la singola cellula è un essere vivente; a parte l'incoerenza, accettare la sperimentazione in vitro è una scala di valori tra esseri viventi.
mornon non ti so rispondere a questioni tecniche, ho solo riportato una tecnica, che è stata considerata valida scientificamente, con che limiti non so.
riguardo alla sperimentazione animale, accanto ai successi non bisogna scordarsi dei fallimenti che hanno portato a risultati disastrosi
Tra l'altro, notare una cosa: c'è chi è contro la sperimentazione su animali perché "Anche loro sono esseri viventi"; questiperò dimenticano che anche la singola cellula è un essere vivente; a parte l'incoerenza, accettare la sperimentazione in vitro è una scala di valori tra esseri viventi.
questo discorso non ha senso, tutti fanno una scala di valori tra gli esseri viventi, se no non ci sarebbe differenza tra un serial killer e uno cvhe ammazza i suoi batteri con il metabolismo
mornon non ti so rispondere a questioni tecniche, ho solo riportato una tecnica, che è stata considerata valida scientificamente, con che limiti non so
Lo so; e io ho replicato, rifacendomi a quanto detto da una biologa, portando esempi di quali sono i limiti della sperimentazione in vitro.
riguardo alla sperimentazione animale, accanto ai successi non bisogna scordarsi dei fallimenti che hanno portato a risultati disastrosi
Mai detto che si debba fare, ma da "Ci sono stati fallimenti" a "È inutile/completamente sostituibile" ne passa (discorso generico).
questo discorso non ha senso, tutti fanno una scala di valori tra gli esseri viventi, se no non ci sarebbe differenza tra un serial killer e uno cvhe ammazza i suoi batteri con il metabolismo
A parte che differenze ci sarebbero comunque (giusto un esempio, l'intenzionalità del gesto), il discorso ha senso qualora la motivazione sia nella natura di esseri viventi degli animali; attento a una cosa: non ho detto che se uno si dice contrario alla sperimentazione su animali allora è automaticamente incoerente, ma se lo fa perché non è giusto usare in un simile modo esseri viventi, perché tutti gli esseri viventi hanno gli stessi diritti... si documenti su cosa è un essere vivente, allora.
Lo so; e io ho replicato, rifacendomi a quanto detto da una biologa, portando esempi di quali sono i limiti della sperimentazione in vitro
cerco di risponderti, io ho detto che la coltura di cellule umane da risultati parziali ma attendibili, parziali perchè appunto non posono dare informazioni sulla reazione di un organismo completo, ma attendibili in quanto si tratta di cellule umane.
la sperimentazione su specie diverse invece da a volte risultati vngono completamente smentiti in sede clinica con l'osservazione di pazienti umani
Mai detto che si debba fare, ma da "Ci sono stati fallimenti" a "È inutile/completamente sostituibile" ne passa (discorso generico).
sicuramente, ma è anche vero che non ne so abbastanza per ptoter propendere per l'una o l'altra ipotesi, a queto punto bisognerebbe valutare con dati alla mano su percentuali di successo e fallimento
A parte che differenze ci sarebbero comunque (giusto un esempio, l'intenzionalità del gesto), il discorso ha senso qualora la motivazione sia nella natura di esseri viventi degli animali; attento a una cosa: non ho detto che se uno si dice contrario alla sperimentazione su animali allora è automaticamente incoerente, ma se lo fa perché non è giusto usare in un simile modo esseri viventi, perché tutti gli esseri viventi hanno gli stessi diritti... si documenti su cosa è un essere vivente, allora
a un livello prettamente teorico si potrebbe dire che
A) un serial killer è malato di mente, quindi l'intenzionalità c'è fino ad un certo punto
B) vivere e preservare la propria vita è si una cosa istintiva, ma che io ad esempio continuo a fare intenzionalmente anche sapendo di ammazzare batteri per cui è una cosa totalmente accidentale che però si porta avanti intenzionalente^^
a parte queste considerazioni che lasciano il tempo che trovano, è vero che chi dice che ofni essere vivente deve avere gli stessi diritti è incoerente prima di tutto con la natura umana ma è anche vero che spesso si usa questo termine per semplificare e non dover dire ogni volta: "
sono contrario all'uso sperimentale di animali che sono in grado di prvare sofferenza e paura in maniera paragonabile ad un essere umano" (questo è solo un esempio ndA)
ho detto che la coltura di cellule umane da risultati parziali ma attendibili, parziali perchè appunto non posono dare informazioni sulla reazione di un organismo completo, ma attendibili in quanto si tratta di cellule umane
Qui sarebbe interessante sapere quanto sia possibile che risultati ottenuti su cellule vengano smentiti una volta che la stessa sostanza sia somministrata a un organismo...
sicuramente, ma è anche vero che non ne so abbastanza per ptoter propendere per l'una o l'altra ipotesi, a queto punto bisognerebbe valutare con dati alla mano su percentuali di successo e fallimento
Io ti so dire che il defibrillatore, se ben ricordo, è nato da sperimentazione su animali; e visto quante vite salva, non mi pare poco... del resto, fosse anche solo una percentuale di successo dell'1%, ma quell'1% fosse il defibrillatore? Quante vite ha salvato, quel "misero" 1%?
A) un serial killer è malato di mente, quindi l'intenzionalità c'è fino ad un certo puntoB) vivere e preservare la propria vita è si una cosa istintiva, ma che io ad esempio continuo a fare intenzionalmente anche sapendo di ammazzare batteri per cui è una cosa totalmente accidentale che però si porta avanti intenzionalente
Già solo il fatto che per non uccidere quei batteri dovrei morire, mentre l'assassino non morirebbe non uccidendo, mi pare una differenza non da poco :D Del resto, la vittima del serial killer non gli faceva nulla, un batterio può farmi decisamente male :figo:
Seriamente, il mio punto era un altro: molte volte i criteri per dirsi contro a simili cose derivano da criteri di immedesimazione (ossia, un coniglio è tanto tenero e ha gli occhi dolci; decisamente piú facile immedesimarsi...), di scala personale, ecc., senza contare che non so quante volte si abbia l'esperienza per dirsi contro (ossia, per esempio avere il padre malato di una malattia curabile unicamente grazie a un medicinale scoperto con sperimentazione su animali: è facile dirsi contrari finché non si viene toccati direttamente, ma in quella situazione sarebbe ancora tanto contrario a quel medicinale?).
sono contrario all'uso sperimentale di animali che sono in grado di prvare sofferenza e paura in maniera paragonabile ad un essere umano
Potrebbe semplicemente dire "Sono contrario in quanto anche loro provano dolore", invece che "Sono contrario in quanto anche loro sono esseri viventi" :D
Seriamente, qui il problema sarebbe una classificazione totalmente soggettiva del "paragonabile": un topo può provare dolore (fisico e psicologico) in maniera paragonabile a quella di un Uomo? E cosa si intende con "paragonabile"? Può sembrare stupido, ma se si vuole spiegare a qualcuno come mai si consideri sbagliata la sperimentazione si animali si dovrebbe anche essere in grado di rispondere a quelle domande :singing:
Mi sa che ci stiamo allontanando dal tema ^_^
Qui sarebbe interessante sapere quanto sia possibile che risultati ottenuti su cellule vengano smentiti una volta che la stessa sostanza sia somministrata a un organismo...
si sempre che non si pretenda che una coltura di cellule umane reagisca esattamente come l'organismo di un cane
Io ti so dire che il defibrillatore, se ben ricordo, è nato da sperimentazione su animali; e visto quante vite salva, non mi pare poco... del resto, fosse anche solo una percentuale di successo dell'1%, ma quell'1% fosse il defibrillatore? Quante vite ha salvato, quel "misero" 1%?
allora io non mi schiero a priori contro la sperimentazione su animali, ad esempio il caso del defibrillatore da te citato è una di quelle cose che forse senza sperimentazione animale non sarebbero arrivate.
Io son contrario quando si parla di esperimenti didattici (il fatto che il 70% delle università li abbia abbandonati è un 'ottima cosa, ma significa anche che un 30% li ritiene ancora indispensabili), o ricerche che possono essere effettuate in metodi alternativi, come il test sulla corrosività, in quanto quello fatto sulle colture di cellule è stato riconosciuto come valido
ah per inciso, se un 1% di successi salva tot vite , un 99% di fallimenti quante vittime può fare??? non sarebbe tanto conveniente no?
molte volte i criteri per dirsi contro a simili cose derivano da criteri di immedesimazione (ossia, un coniglio è tanto tenero e ha gli occhi dolci; decisamente piú facile immedesimarsi...), di scala personale, ecc., senza contare che non so quante volte si abbia l'esperienza per dirsi contro (ossia, per esempio avere il padre malato di una malattia curabile unicamente grazie a un medicinale scoperto con sperimentazione su animali: è facile dirsi contrari finché non si viene toccati direttamente, ma in quella situazione sarebbe ancora tanto contrario a quel medicinale?).
qui stiamo dicendo la stessa cosa più o meno e cioè: tutti, nessuno escluso, fanno una gerarchia di forme di vita di questo tipo:
1-IO
2-Famiglia
3-amici
4-esseri umani
5-cavalli
6-cani
7-ecc.
chi si trova sotto in questa classifica sarebbe il classico tipo che precipita quando devi scegliere chi salvare dal precipizio, ma questo non mi da certo il diritto di disporne come più mi pare
ah niente mi vieta di utilizzare un medicinale scoperto con gli esperimenti su animali pur rmanendo contrario a quel tipo di esperimenti, anzi appunto perchè degli animali son morti per quello mi sembrerebbe che siano morti per nuilla se non l'usassi
Seriamente, qui il problema sarebbe una classificazione totalmente soggettiva del "paragonabile": un topo può provare dolore (fisico e psicologico) in maniera paragonabile a quella di un Uomo? E cosa si intende con "paragonabile"? Può sembrare stupido, ma se si vuole spiegare a qualcuno come mai si consideri sbagliata la sperimentazione si animali si dovrebbe anche essere in grado di rispondere a quelle domande
beh è facile rispondere a questa domanda, il fatto che un animale abbia reazioni simili alle mie in corrispondenza di stimoli dello stesso tipo, cioè fuggire dal dolore, o assumere un tono lamentoso mi possono far pensare con ragionevole certezza che provi elle sensazioni simili alle mie.
se un 1% di successi salva tot vite , un 99% di fallimenti quante vittime può fare??? non sarebbe tanto conveniente no?
Cinicamente, si potrebbe dire che a provare direttamente sull'Uomo potrebbero essere di piú; comunque, l'1% sarebbe applicato a livello mondiale, o a grandi quantità di persone, mentre il 99% sarebbe applicato a piccoli gruppi di volontari, di cui non tutti riceverebbero il medicinale sperimentale. Già solo questo conterrebbe l'eventuale numero di vittime, senza contare che "fallimento" non è sinonimo di "morte", anzi può anche essere sinonimo di "dà benefici, ma non abbastanza".
niente mi vieta di utilizzare un medicinale scoperto con gli esperimenti su animali pur rmanendo contrario a quel tipo di esperimenti, anzi appunto perchè degli animali son morti per quello mi sembrerebbe che siano morti per nuilla se non l'usassi
Non concordo, onestamente mi pare incoerente: sarebbe come dire "Non voglio che si uccidano animali per pellicce, ma visto che l'animale ormai è morto le indosso, altrimenti sarebbe morto per nulla". Mi pare incoerente, per non dire che si condanna l'atto avvantaggiandosi però di tutti i suoi risultati. Mi pare un po' troppo facile (mi dico contrario, e sono a posto con la mia coscienza, potrò sempre dire di essere dalla parte degli animali; però ne uso i risultati, tanto ci sono)...
è facile rispondere a questa domanda, il fatto che un animale abbia reazioni simili alle mie in corrispondenza di stimoli dello stesso tipo, cioè fuggire dal dolore, o assumere un tono lamentoso mi possono far pensare con ragionevole certezza che provi elle sensazioni simili alle mie
Non necessariamente cosí facile: reazioni simili non necessariamente sono dovute a sensazioni paragonabili (che è diverso da simile). Numeri a caso, giusto per rendere il concetto, ma se a essere punto un Uomo prova sofferenza cento, e un topo uno, le due non sono paragonabili.
Del resto, ci sono piante che all'avvicinarsi del fuoco si allontanano; considerando che anche l'Uomo lo fa, in quanto prova dolore, la conclusione sarebbe che con ragionevole certezza le piante provano un dolore paragonabile a quello umano (tra parentesi, teorie secondo cui proverebbero sensazioni analoghe a quelle umane ci sono, ma non so ricordo se siano giunti a una conclusione univoca).