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Il Ciclo Di Videssos
F di Front 242
creato il 26 giugno 2003

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kingkilium
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Inviato il 25 luglio 2006 11:44
QUOTE(Dareon Stark @ Jul 25 2006, 12:47 AM)

 

intanto sta per uscire un nuovo libro che racconterà la storia di rhavas alias..AVSHAR..hihihihhi

 

 

Parlane parlane!

 

Notizia che avevo visto anch'io tempo fa su fantascienza.com. Il libro si chiama "Bridge of the Separator", e sotto il tag spoiler inserisco il risvolto di copertina:

 

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Rhavas è un buono, un uomo santo e pio. È inoltre il cugino dell'Imperatore, e spera un giorno di diventare patriarca di Videssos. In attesa di quel momento, si ritira in una piccola città. Quando scoppia la guerra civile, però, è costretto a fuggire, mentre i feroci Khamorth approfittano del caos per saccheggiare la città. Poiché la malvagità divora il mondo civile, Rhavas decide che Skotos è un dio più potente di Phos e decide di cambiare la religione ufficiale di Videssos. Alla fine sia lui che il mondo non saranno più gli stessi.

Sullo sfondo di una guerra e dei suoi orrori, Turtledove tratteggia il dramma di un uomo profondamente religioso, ma anche tormentato dagli eventi che gli accadono intorno e a cui non può che essere un inerme spettatore.

 

 

 

La "solita" kindra :lol:

Devoto :unsure:


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Dareon Stark
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Inviato il 25 luglio 2006 12:41

giovedì ho comprato guerre imperiali e dopo 50 pagine posso affermare che è un gran libro....anche se preferisco videssos!! :unsure:


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Ser Davos Seaworth
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Inviato il 25 luglio 2006 15:58

Anche a me guerre imperiali è piaciuto molto (finito in meno di 24 ore), più che altro per la geniale idea degli universi alternativi, però ho letto un sacco di commenti negativi.

 

Ser Davos Seaworth


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kindra
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Inviato il 26 luglio 2006 11:38
Qualcuno di voi ha letto le sue opere di storia alternativa? Invasione, Colonizzazione, e Guerre Imperiali (quest'ultima dovrebbe essere l'inizio di una nuova saga)?

 

"Guerre imperiali" sarà uno dei miei acquisti di oggi e sabato partirà con me per le vacanze. è il primo di una serie chiamata "Crosstime Traffic" (Viaggi nel Tempo), i seguiti, "Curious Notions" e "In High Places", saranno pubblicati in futuro sempre da Hobby&Work.

Mini spoiler sulla serie direttamente dal copertinario dell'editore:

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Questa serie narra le avventure della Crosstime Traffic, un'organizzazione che controlla e gestisce le diverse linee del tempo, per approfittare delle differenze tra l'una e l'altra. Ogni storia è ambientata in una diversa linea temporale e si concentra, di volta in volta, su personaggi diversi.

 

 

Quanto agli altri...

Il libro che mi è piaciuto di più è stato "In presenza del nemico". Ho letto altri romanzi che immaginavano un esito diverso della seconda Guerra mondiale ("L'uomo nell'alto castello" di Dick, "Fatherland" di Harris, "Occidente" di Farneti, "Il complotto contro l'America" di Roth), ma questo a mio giudizio li batte tutti. Qui parla della vita quotidiana di persone comuni in un mondo che avrebbe benissimo potuto essere il nostro, e fortunatamente non lo è stato. Ritmo lento, come sempre in Turtledove, e una sensazione di angoscia notevole.

 

"Invasione" e "Colonizzazione" mi sono piaciute parecchio, anche se ho trovato un po' troppo lento il finale dell'ottavo libro. Però io per prima mi sono stupita di come l'autore sia riuscito a farmi provare compassione per alcuni membri della Razza, e malgrado la molteplicità di punti di vista non si perde mai l'effetto d'insieme.

 

Se vogliamo è storia alternativa anche il ciclo de "La guerra dei regni". Il ciclo è fantasy, con la magia perfettamente funzionante e parecchi animali fantastici, fra cui i draghi, ma la storia è la nostra, e una volta che iniziano a nascere i primi dubbi si possono notare davvero tanti dettegli che parlano di una guerra che ben conosciamo. Certo, anche con questa consapevolezza ci sono sempre due dubbi. Il primo è che, essendo un fantasy, Turtledove possa abbandonare la Storia in qualsiasi momento. Il secondo che, indipendentemente dallo svolgimento delle varie battaglie e dall'esito finale del comflitto, i protagonisti potrebbero non sopravvivere. Molto belli anche questi sei romanzi.


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kindra
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Inviato il 04 settembre 2006 16:00

Durante le vacanze ho letto "Guerre imperiali". Purtroppo l'ho trovato di livello inferiore rispetto agli altri. Meglio solo de "Il libro dei poteri", ma quello era il suo primo romanzo, doveva ancora farsi le ossa.

Scorrevole, si legge molto in fretta (io gli ho dedicato mezza giornata), ma la storia non mi ha mai coinvolto veramente. Turtledove è stato spesso accusato (ma non da me) di essere troppo lento, forse qui la maggiore concisione gli ha impedito di approfondire avvenimenti e psicologia dei personaggi, al punto da farmeli diventare quasi indifferenti.

Si può leggere, ma certo non resta impresso nella memoria.


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Daenerys Stormborn
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Inviato il 06 settembre 2006 15:02

Sto leggendo adesso la saga della Legione Perduta, non avevo mai letto niente di Turtledove, devo dire che mi piace molto.

Lo stile dell'autore mi piace, la lettura è scorrevole e ho sempre la curiosità di scoprire cosa accadrà...

:unsure:


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Algor
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Inviato il 08 settembre 2006 0:52

Di Turtledove il ciclo dell'invasione mi ha deluso 3c1ba7c15c6d7f95575156809b73556b'3c1ba7c15c6d7f95575156809b73556b

- morivano tutti i miei personaggi preferiti...-

e non ho comprato Colonizzazione.

Per il Trono d'Inghilterra è molto particolare , ma probabilmente dipende dal fatto che tratta di periodi e luoghi lontanissimi da noi - e non solo grazie al pietoso insegnamento della Storia nelle scuole italiane.

Il ciclo della Legione per certi versi è inarrivabile : sembra quasi un romanzo storico più che fantasy !

E' la rivincita storica di Roma, in un certo senso.

Il ciclo dell'Oscurità è avvincente, ma aspetto che ogni libro esca in edizione economica, quindi vado col contagocce.

Belli anche gli altri su Videssos, e geniale l'idea di avere come protagonista anche Abivard, odiato nemico di Videssos.

Piuttosto pagherei oro per leggere di Turtledove Justinian II, autobiografia - ovviamente romanzata di uno dei più controversi imperatori bizantini che la storia ricordi - forse dal nome troppo grande...

 

 

 

N.B. da Polgara: attenzione agli spoiler!!!


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Lucyler
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Inviato il 08 settembre 2006 18:40

Di Turtledove il ciclo dell'invasione mi ha deluso e97f703a5dbdefc99270e7b2202954b2'e97f703a5dbdefc99270e7b2202954b2

- morivano tutti i miei personaggi preferiti...-

e non ho comprato Colonizzazione.

 

 

Completamente d'accordo, specie sullo spoiler... e soprattutto f3cebc217370753d4f64a4be18f13ef8'f3cebc217370753d4f64a4be18f13ef8

trionfavano quelli che odiavo... e il baseball non è uno sport!


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Algor
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Inviato il 09 settembre 2006 23:22

Scusa Polgara ma ciò che ho detto mi pare decisamente vago, dopotutto non ho fatto nomi e cognomi...


N
necromancer
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Inviato il 21 ottobre 2006 19:29

Mi piace molto HT e devo dire che la saga di videssos mi ha coinvolto moltissimo


V
Vainamoinen
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Inviato il 23 ottobre 2006 12:50

Ma solo io non apprezzo Turtledove?

 

Ho letto solo il ciclo della legione, che all'epoca (cioè quando avevo quindici anni) avevo trovato anche piacevole. Una seconda lettura me l'ha fatto scadere fra i libri "superflui".

Buona l'idea iniziale dalla quale aprte la vicenda narrativa, ma poi la trama si perde in mille banalità. Le battaglie sono realistiche solo allorquando riprende pari apri passaggi di Tucidide e Cesare, altrimenti sembrano un gran macello senza costrutto. Stravolge il mondo bizantino, togliendone in buona parte il suo fascino. Peggio ancora, la visione politica ceh traspare dal libro è infantile.

Lo stile è piatto, quasi vuoto, tanto che il mondo stesso appare come un susseguirsi di lande vuote e desolate. Nuoce la mancanza di una qualsiasi carta geografica, nè si può sopperire ad essa usando i nostri atlanti. Mancano i colpi di scena veri. Peccato infine per la presenza del cattivone di turno incarnazione del male... se avesse dato una connotazione più realistica al "nemico", la trama ci avrebbe guadagnato.

I (pochi) pregi sono quelli di aver scritto una saga non banale come ambientazione (truppe mercenarie), e di dare ad essa un carattere fortemente militare. Se solo avesse letto qualche libro in più di strategia, oltre che di storia militare, la saga ne avrebbe guadagnato molto.

 

Da leggere solo per avere una variante sui soliti fantasy stile buoni contro cattivoni.


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kindra
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Inviato il 25 ottobre 2006 17:14
Ma solo io non apprezzo Turtledove?

 

No, secondo me sei in buona compagnia, anche se al momento nessun detrattore si è fatto vivo qui dentro. Tieni presente, però, che per tua stessa ammissione disprezzi la maggior parte dei libri che leggi, e quindi Turtledove è solo uno dei tantissimi autori che non ti piacciono.

Anche per quanto riguarda le battaglie, ben pochi di noi hanno la tua conoscenza, e quindi cose che a te possono apparire assurde a noi vanno bene. E poi, io non ho nulla in contrario al rifarsi agli autori classici. So benissimo che un episodio del terzo romanzo è preso quasi parola per parola dal V° libro del Be bello Gallico di Cesare, così come la morte di un certo personaggio ricorda molto da vicino quella di Socrate descritta nel Fedone. E allora? Se all'interno del romanzo queste citazioni filano, per me Turtledove (e cos' gli altri autori) può usarle quanto gli pare.

Ma... mancanza di una carta geografica? Che edizione hai? Perché Nord l'ha inserita fin dalla prima edizione, anche se solo nei volumi 1 e 3.


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Inviato il 29 ottobre 2006 13:33

X Vainamoinen

 

Stravolge il mondo bizantino, togliendone in buona parte il suo fascino. Peggio ancora, la visione politica che traspare dal libro è infantile.

 

Perchè stravolge il mondo bizantino? Anzi, molti ritengono- me compreso- che l'opera di Turtledove sia meritoria perchè stimola l'interesse verso quella branca di storia spesso misconosciuta.

E sulla visione complessa definirla "complessa" già definirla infantile mi pare un eufemismo...

 

X Kindra : Potresti per favore rivelarmi a quali passi dei libri si riferiscono le citazioni

 

V° libro del Be bello Gallico di Cesare, così come la morte di un certo personaggio ricorda molto da vicino quella di Socrate
?

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Vainamoinen
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Inviato il 29 ottobre 2006 17:23

Acc, ho l'unica versione senza carta geografica? L'ho preso nel lontano 1996, ora i libri sono in cantina... quindi non posso controllare l'edizione!

 

Il mondo bizantino, Algor, è molto rigido nei suoi costumi. Nessuna principessa se ne sarebbe mai potuta andare a zonzo per le strade di Costantinopoli, e mettersi a cenare in una qualsiasi taverna. Ugualmente mai il Basileus si metterebbe a discutere con semplici mercenari di strategia. Ben pochi poi marciarono con le truppe, con esiti non sempre felici (Romano Diogene...).

Per carità, poi in altre cose la ricostruzione è buona. Ma la vita sociale di Bisanzio era un bel pò diversa da Videssoss!

 

Ti rispondo io al posto di Kindra (sperando cje Martina non si offenda): l'episodio dei due centurioni che escono dal campo per sfidarsi è tratta dal de Bello Gallico (ma Cesare li tratta diversamente... poichè la guerra lui la faceva, non la racconta come Turtledove!). Duramnte l'ambasciata a non ricordo più quale popolo della steppa un ambasciatore muore per chiaro avvelenamento da cicuta.

Se cmq aveste letto i Commentarii (De Bello Gallico, De Bello Civili, etc..), come pure Tucidide e Senofonte, di episodi citati ne trovereste a bizzeffe...

 

Ciao!


A
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Inviato il 01 novembre 2006 23:22

Quello della 32c22e498c3a2badda659b5d6fdbd43c'32c22e498c3a2badda659b5d6fdbd43c

principessa

in effetti è una forzatura, tuttavia devo farti notare che in età Comnena - che è proprio quella ripresa da Turtledove- si assiste ad un "riavvicinamento" tra l'imperatore e i soldati : spessissimo è tra loro a ricostruire fortificazioni, e spessissimo divide il loro stesso rancio! (Questo non lo dico io ma uno dei maggiori storici di Bisanzio, Alexander Kazhdan).

Da Romano Diogene in poi quasi tutti gli imperatori guideranno gli eserciti in prima persona, con esiti differenti ( ma questo era successo anche prima : ad es. i due imperatori, rispettivamente padre e figlio Leone III e Costantino V).

Turtledove riprende il mondo bizantino con importanti differenze: non c'è stato l'avvento di un fenomeno paragonabile all'Islam, e la magia condiziona in maniera spesso determinante le scelte narrative.


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