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S di Stefano
creato il 14 gennaio 2007

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
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Red Snow
Confratello
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Red Snow
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Inviato il 22 gennaio 2007 12:43

Ho già sperimentato sulla mia pelle, però, quanto questo mio pallino del "movimento" venga visto come un'utopia dai più. Peccato. Anche perché credere è l'unico modo per riuscire in qualcosa.

 

Tutte le persone che hanno fatto qualcosa di innovativo nella storia non sono state capite, nè acclamate se non nel momento in cui c'è la possibilità di salire sul carro dei vincitori, qualcuno diceva 'f****lo la maggioranza' e Io aggiungo viva le utopie, inoltre mi sa che pagare con la propria pelle sia l'unica moneta che consente di riscattare un sogno.

 

Il problema è il "movimento", già piccolo di suo, che si autocastra, incapace di prendere una rotta costruttiva comune e che si rotola agonizzante al suolo, a causa di lotte intestine.

Chi attacca frontalmente Licia Troisi, per fare un esempio conosciuto a voi tutti, non si rende conto che si dà la zappa sui piedi da solo (centrandoli). E non si tratta di fare buon viso a cattivo gioco, ma di instaurare un vero dialogo e di non giudicare e accusare, partendo in quarta. Ricordate, c'è sempre da imparare, anche da chi vi sembra non possa insegnare nulla (pregiudizio).

Un piccolo esempio, per spiegarvi il mio pensiero. Pensate che Licia non potrebbe aiutare il movimento, perché avete una brutta opinione dei suoi libri? I gusti non si discutono, ma credete davvero che sapere come funzionano concretamente le cose in Mondadori sia qualcosa che non merita di essere ascoltato? Ritengo che l'esempio renda perfettamente l'idea di ciò che io credo vi stiate perdendo. Chiaro, instaurando un dialogo civile, forse Licia potrebbe essere disposta a condividere parte della sua esperienza, o tutta. O forse non sarebbe disponibile. Ma certo attaccandola (spesso scrivendo scempiaggini gigantesche) non porta ad alcun risultato.

 

D'altra parte devo dire che non avendo Io nessuna capacità ne tantomeno interesse per il campo dell'editoria posso essere solo un lettore con tutti i suoi limiti e ragioni e nel movimento posso rappresentare e capire solo i miei punti di vista, uno dei quali (come questa discussione dimostra : Grazie a Stefano ;) ) è ribellarsi per un prodotto che non sempre mantiene ciò che promette.

Ciao Alex.

 

 

NdSpettro: sempre meglio asteriscare ;)


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Raya
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Raya
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736 messaggi
Inviato il 22 gennaio 2007 17:22

Ci vuole più umiltà e abnegazione. Di conseguenza verrebbe un dialogo costruttivo. E, dopo ancora, magari, un movimento. E dal movimento nascerebbe sicuramente del buono, che aiuterebbe tutti.

Ho già sperimentato sulla mia pelle, però, quanto questo mio pallino del "movimento" venga visto come un'utopia dai più. Peccato. Anche perché credere è l'unico modo per riuscire in qualcosa.

 

Andrea, mi trovi d'accordo, molto d'accordo.

Nel 2003 (ahia, son già passati quattro anni!) con altre persone abbiamo organizzato una mini-rassegna di musica e letteratura nei sotterranei di un centro sociale di Milano. Mercoledì, orario abbastanza tardo, ingresso gratuito, poca risonanza, se non tramite i soliti canali, ma una scoperta interessante: la gente arrivava.

Non parliamo di centinaia di persone, ma ti assicuro che vedere Evangelisti o i Wu Ming/Luther Blissett, Lucarelli o la Ballestra seduti in mezzo a una quarantina di persone è stato emozionante. La gente c'era, l'età era varia, la gente chiedeva, chi riguardo ai singoli libri, chi sul percorso dell'autore, sulle tematiche preferite, su problemi o soddisfazioni del mestiere di scrittore. Inevitabilmente venivano chiesti consigli su come indirizzarsi nel mondo editoriale, e le risposte, assolutamente varie, arrivavano. Il clima era l'opposto della presentazione nella libreria patinata del centro e le persone non si facevano problemi a parlare con una birra in mano o a dare del tu ed evitavano di chiedere autografi (ma quanto li ho amati per questo!)

Il movimento ci sarebbe e personalmente non lo ritengo un concetto tanto utopico e astratto. Ci sarebbe, dicevo...se solo esistesse un luogo fisico/non fisico a cui fare riferimento. Leggere piace, non a tutti, ma a molti sì. Scrivere piace, non a molti, ma ad alcuni sì.

Non siamo ancora una terra di zombies decerebrati, nonostante quello che molti vogliano far credere.

Come esiste una community web di traduttori letterari molto attiva - Biblit - così sarebbe auspicabile vedere la nascita di una creatura simile per chi già scrive o vorrebbe scrivere in campo fantasy. Dibattiti, scambi di opinione, piccoli o grandi aiuti. Anche per evitare casi come quello della povera Troisi - i suoi libri non li ho lett - che pare diventata il capro espiatorio di risentimenti davvero estranei a ogni critica civile.

Rigiro la considerazione anche ai nostri mod, dato che questo sito è davvero uno dei più amati e meglio gestiti del genere in Italia.

 

Un grosso saluto a tutti.


B
Baccolo
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Baccolo
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106 messaggi
Inviato il 22 gennaio 2007 20:07 Autore

Pare che una comunità simile esista, intendo una comunità di scrittori : si chiama i "Tracciatori" ed è una iniziativa attivata da Alessandro Maiucchi. L'impressione, tuttavia, è che sia un povero mezzo di autoproduzione, piuttosto che uno strumento utile.


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